Lo vogliamo il nucleare?

Abbiamo già risposto.

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  1. gulio
     
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    Notizia fresca:http://www.agi.it/cagliari/notizie/201002091205-pol-rca1014-nucleare_sardigna_natzione_oltre_16_000_firme_per_referendum

    NUCLEARE: SARDIGNA NATZIONE, OLTRE 16. 000 FIRME PER REFERENDUM

    (AGI) - Cagliari, 9 feb. - Sono 16.286 le firme, raccolte dal novembre scorso ad oggi, depositate stamane in Corte d'appello a Cagliari dai rappresentanti di Sardigna Natzione con l'obiettivo di indire un referendum consultivo contro l'energia nucleare. Il quorum, abbondantemente superato, era pari a 10.000 firme. Ora i funzionari del tribunale dovranno verificare l'autenticita' delle sottoscrizioni e decidere sul via libera alla consultazione. "Oltre alla pericolosita' del nucleare", ha spiegato stamane il leader di Sardigna Natzione Bustianu Cumpostu durante una conferenza stampa convocata in tribunale, "ci preme ricordare che anche dal punto di vista economico si tratta di una scelta per nulla conveniente, che pesera' sulle tasche dei cittadini. Mi auguro che il referendum sia accorpato al voto per le elezioni amministrative e provinciali previste il prossimo 16 maggio", ha aggiunto il leader indipendentista, "anche se dubito vi sia la volonta' politica. In questo senso", ha concluso, "temo che si decidera' per una data diversa da quella delle elezioni per scoraggiare i cittadini a recarsi alle urne". (AGI) Cli/Sol/Cog




    Commento mio
    e se andassimo solo a votare per il referendum?

    sempre che lo facciano passare!



     
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  2. Apocalypse23
     
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    potrebbe essere un idea...



    http://www.ansa.it/ambiente/notizie/fdg/20...1604367810.html

    NUCLEARE: VENDOLA, PUGLIA RISPONDERA' A IMPUGNATIVA GOVERNO
    (ANSA) - ROMA - ''Impugneremo anche questo decreto e lo dico sottolineando la straordinaria ipocrisia di una destra che e' compattamente nuclearista a Roma e che poi articola regione per regione il suo 'no' al nucleare''. E' quanto ha riferito oggi a Roma il governatore della Puglia Nichi Vendola, relativamente alla decisione del governo di impugnare una legge regionale sul nucleare. ''E' una gigantesca ipocrisia legata al fatto che ora all'esecutivo non resta altro che 'passare a nuttata', vale a dire superare la data delle elezioni regionali per poi regalare la sorpresa del nulla di fatto. Tra l'altro questo governo e', a chiacchiere, il piu' federalista della storia italiana, nei comportamenti invece e' stato capace di ripristinare un forte centralismo, persino di carattere autoritario''. In termini di produzione di energia, ha ricordato Vendola, ''al momento la Puglia e' la Regione che da' il maggior contributo al bilancio energetico nazionale, visto che regaliamo all'Italia l'87% dell'energia che produciamo; e siccome in questi anni di mio governo - ha concluso - siamo diventati i primi produttori italiani di energia solare ed eolica, vorremmo sederci con chi di dovere al tavolo della discussione e spiegare per esempio che una battaglia per il risparmio energetico vale piu' di avariate centrali nucleari.


     
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  3. Apocalypse23
     
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    PETIZIONE CONTRO IL NUCLEARE


    www.greenpeace.it/nuclearlifestyle/homepage.html
     
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  4. Apocalypse23
     
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    MAPPA ATOMICA DEL NUCLEARE ECCO DOVE SARANNO COSTRUITE O RIPRISTINATE:


    La prima centrale nucleare di Italia sarà con molta probabilità quella di Montalto di Castro in provincia di Viterbo. Poi, tra i possibili siti atomici, ci sono Caorso in provincia di Piacenza e Trino Vercellese (Vc) e per il deposito nazionale di scorie radioattive la località di Garigliano a cavallo tra le province di Latina e Caserta. È questa la mappa della distribuzione delle centrali nucleari fornita, oggi a Roma davanti a Montecitorio, dai Verdi in chiusura di campagna elettorale.
    “Il governo - osserva Angelo Bonelli, presidente dei Verdi - non ha avuto il coraggio di rivelare prima delle elezioni regionali i luoghi in cui verranno costruite le centrali”. Il processo di selezione dei siti dovrebbe essere ancora in corso, secondo quanto detto dal Governo. In campagna elettorale anche molto candidati di centro destra hanno detto di non volere centrali sul proprio territorio, pur magari dichiarandosi favorevoli, in linea di principio, al ritorno all’energia atomica.

    Ecco allora la cartina “atomica” secondo le indicazioni dei Verdi: Caorso (Pc), Trino Vercellese (Vc), Monfalcone (Go), Chioggia (Ve), San Benedetto del Tronto (Ap), Scarlino (Gr), Montalto di Castro (Vt), Borgo Sabotino (Lt), Garigliano (Lt-Ce), Termoli (Cb), Mola di Bari (Ba), Scansano Jonico (Mt), Oristano, Palma di Montechiaro (Ag).

    FONTE
    www.libero-news.it/

    Edited by Apocalypse23 - 27/3/2010, 13:24
     
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  5. Apocalypse23
     
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    REGIONALI: NUCLEARE; WWF, TIMORI RIPERCUSSIONI SU PROGRAMMA
    (ANSA) - ROMA, 30 MAR - ''Abbiamo il timore che la vittoria del centro-destra, soprattutto nel Lazio, in Veneto e in Campania, possa avere ripercussioni sul programma nucleare del governo''. In questo modo il presidente del Wwf Italia, Stefano Leoni, commenta - a margine della presentazione del rapporto 'State of the world' di Worldwacth institute oggi a Roma - i risultati elettorali delle elezioni regionali relativamente al ritorno del nucleare sostenuto dal governo per produrre energia nel nostro Paese. Secondo Leoni ''non e' pero' soltanto una questione locale ma anche nazionale'' perche' ''come ha detto l'amministratore delegato di Enel se non c'e' una tassa sul kwh (chilowattora) non si potranno costruire le centrali''. In generale, osserva il presidente dell'associazione del Panda, ''il nucleare non e' conveniente sia a livello ambientale che a livello economico'' e perdipiu' e' ''un'energia che non sappiamo controllare e a proposito della quale ci sono ancora troppi problemi di sicurezza''. Infatti, sulla scelta dei siti 'atomici', spiega Leoni, ''nessuno sito al mondo e' ottimale, come ancora non esiste un sito per stoccare le scorie''. A riguardo, in Italia ''la scelta di una centrale a Montalto di Castro, in provincia di Viterbo, sembra approssimativa'' dal momento che ''quella centrale e' vecchia di 20 anni e, visto che il ciclo medio e' di 40 anni, e' ormai di mezza eta'''. ''L'unico vantaggio che abbiamo - conclude Leoni - e' il tempo perche' per costruire le centrali ne occorre parecchio''.(ANSA). Y99-PR
    30/03/2010 13:11

    www.ansa.it/
     
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  6. Apocalypse23
     
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    www.ansa.it/ambiente/notizie/notizi...4835059727.html

    NUCLEARE: GREENPEACE, PERICOLOSA LA TECNOLOGIA FRANCESE
    (ANSA) - ROMA, 9 APR - ''L'accordo bilaterale tra Italia e Francia per la sicurezza nucleare non si regge in piedi ancora prima di nascere'', afferma Andrea Lepore, responsabile della campagna Nucleare di Greenpeace. ''La sicurezza delle centrali nucleari francesi e' cosi' scarsa che la stessa autorita' di sicurezza francese, Asn, le considera rischiose. Una cosa che ci riguarda molto da vicino visto che la tecnologia che vogliamo importare in Italia e' esattamente la stessa''. ''Mercoledi' scorso, infatti - continua Lepore - Marie-Pierre Comets, commissaria dell'Autorita' per la sicurezza nucleare francese Asn, ha annunciato che le Autorita' per la sicurezza britannica, francese, finlandese e statunitense stanno preparando un comunicato congiunto per mettere in guardia sulle anomalie riscontrate dall'autorita' finlandese Stuk nell'impianto Epr in costruzione a Olkiluoto. Tali anomalie riguardano le tubature fabbricate dall'azienda francese Fives Nordon e destinate a essere installate negli impianti nucleari Epr. Gia' lo scorso novembre con un precedente comunicato congiunto le autorita' di sicurezza francese, inglese e finlandese avevano evidenziato carenze progettuali del sistema di controllo degli Epr''. Oggi, nell'ambito del vertice italo-francese a Parigi, e' stato firmato il protocollo sulla sicurezza nucleare fra l'Italia e la Francia. Contestualmente le agenzie nazionali competenti in materia di sicurezza nucleare, l'Ispra in Italia e l'Asn in Francia, sottoscriveranno un accordo di collaborazione finalizzato allo scambio di informazioni sulla scelta dei siti, la costruzione, la gestione e la dismissione degli impianti nucleari. (ANSA). DIR



    ma nel frattempo:


    ITALIA-FRANCIA: NUCLEARE; PRESTIGIACOMO, AMPLIEREMO INTESA
    (ANSA) - ROMA, 9 APR - Il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo e il suo collega francese Jean Louis Borloo hanno firmato questa mattina a Parigi un protocollo d'intesa sulla sicurezza nucleare. Lo rende noto con un comunicato il ministero dell'Ambiente. Il protocollo istituisce tra i due Paesi un regolare sistema di scambio di informazioni e di esperti in materia di sicurezza nucleare, facilitando la collaborazione tra le due agenzie nazionali competenti in materia di sicurezza nucleare, l'Ispra e L'Asn. Contestualmente alla firma del protocollo, le due agenzie hanno sottoscritto un accordo di collaborazione finalizzato allo scambio di informazioni nelle questioni relative alla scelta dei siti, alla costruzione, la messa in opera e la dismissione di impianti nucleari, il ciclo del combustibile, la gestione dei rifiuti radioattivi, la protezione radiologica nei settori industriale, della ricerca e della salute. Il protocollo promuove inoltre gli scambi di informazione e la collaborazione tra le Amministrazioni regionali e locali di Francia e Italia per l'esercizio delle competenze in materia di protezione dell'ambiente nei siti degli impianti nucleari; la definizione di programmi comuni in ambito europeo e internazionale per la promozione di procedure e ''buone pratiche'' finalizzate alla definizione di standard condivisi per la gestione in sicurezza degli impianti nucleari, la protezione dell'ambiente e la salvaguardia della salute delle popolazioni''. ''Se il vertice dello scorso anno ha avviato al collaborazione industriale tra Italia e Francia sul nucleare, quello di Parigi apre la strada della collaborazione sulla sicurezza nucleare - ha commentato il ministro Prestigiacomo dopo la firma del protocollo - Una collaborazione che sara' molto utile e che nel corso degli anni dovremmo estendere anche alle istituzioni universitarie dei nostri Paesi. Nel momento in cui stiamo avviando a definizione il quadro normativo di riferimento, istituzionale e industriale, per il ritorno al nucleare - ha sottolineato il ministro - dobbiamo adesso avviare una politica d'informazione verso l'opinione pubblica che consenta a tutti i cittadini di conoscere correttamente la realta' del nucleare''. (ANSA).

    continua la liaison d'amour Italia Francia



    www.repubblica.it/ambiente/2010/04/...-patto-3239106/



    Via al patto nucleare
    tra Italia e Francia
    L'accordo è stato raggiunto dal premier e il presidente Sarkozy. Il presidente del Consiglio Berlusconi ha rassicurato i francesi: "Riuscirò con la televisione a vincere le paure degli italiani"
    dal corrispondente GIAMPIERO MARTINOTTI


    ......PARIGI - Una ventina di accordi su nucleare, ferroviario, difesa e immigrazione, una promessa di collaborazione particolarmente stretta durante la presidenza francese del G8, sorrisi ma niente pacche sulle spalle: per una volta, Silvio Berlusconi e Nicolas Sarkozy sono stati sobri e hanno puntato sul concreto, dando la loro benedizione ai protocolli firmati ieri da ministri e imprenditori. La loro stretta di mano consacra il ritorno dell'Italia nel campo dei paesi favorevoli all'atomo civile, anche se il presidente del Consiglio ha riconosciuto la necessità di convincere l'opinione pubblica sulla sicurezza delle future centrali.

    Sarkozy non ha lesinato elogi per questa scelta. Dopo aver perso un mega-contratto da 20 miliardi di dollari ad Abu Dhabi, la Francia vede nel nostro paese uno sbocco importante per la sua industria nucleare: "Voglio rendere omaggio alla decisione storica del governo italiano di fare la scelta del nucleare, che ci avvicina di più. E' una decisione estremamente importante". La costruzione di quattro centrali entro il 2030 può arricchire le commesse dell'industria transalpina. E il capo dello Stato ha insistito sulla volontà di cooperare: "La nostra volontà è di lavorare mano nella mano con le aziende italiane. La Francia e le sue imprese sono veramente decise a investire nel lavoro con gli italiani".

    continua al link sopra.



    Non perdetevi :




    tutta la verità sul nucleare su Current.
     
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  7. nononeurona
     
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    purtroppo io nutro poche speranze sulle capacità comprensive degli italiani , e pure sulla loro reattività..
     
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  8. Apocalypse23
     
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    si io da tanto.....purtroppo!!
     
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  9. Apocalypse23
     
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    Oggi ho assistito ad una trasmissione su Sky sul nucleare, condotta da Paola Saluzzi.

    Un vero orrore, alla trasmissione hanno partecipato alcuni dei massimi esponenti di ENEL che hanno spiegato quali erano secondo loro i vantaggi del nucleare per gli Italiani. in termini di costi economici energia, secondo loro, pulita etc...

    Non mi sembra corretto che una trasmissione abbia in studio solo ospiti unilaterali, univoci e che non fossero presenti rappresentanti della fazione opposta, leggasi bio energie solare geotermico etc...
    Era presente un giornalista del Sole 24 ore che ha cercato di replicare ad alcune affermazioni, come quella sulla sicurezza delle centrali in Francia, ricordando l'episodio della centrale di Tricastin, tanto per citarne uno, quando la fuoriuscita di uranio durante la pulitura di una cisterna, ordinaria manutenzione, contaminò i terreni circostanti, fiumi e quindi le falde acquifere, in quell'occasione il governo francese considerò un rischio pari a zero per la popolazione, ma poi impedirono qualsiasi attività come la pesca, balneazione, irrigazioni ed estrazione di acqua dai pozzi solo comea forma "cautelativa" in più.
    In studio su Sky c'erano solo alcuni studenti che ci hanno provato a porre questioni e rimarcare i loro dubbi, ma naturalamente il tempo è stato tiranno e non hanno avuto risposte, incalzava il tg.

    Il crash point si è raggiunto quando uno degli interlocutori ha affermato che oltre che attraverso i media, si dovrà "publicizzare il nucleare tra i giovani nelle scuole" insomma tra le nuove generazioni, per convincerli che è una scelta giusta se non obbligata.

    Appena riesco a trovare la puntata se mai la editeranno la posto così vi renderete conto,
    ma già lo sapete, in che mani siamo.

    La Joint venture Sarkozy- Berlusconi peserà a caro prezzo sulla pelle degli Italaini.
    Nel frattempo se volete ecco un video di Annozero dove Carlo Rubbia parlava già un anno fa della completà inutilità del nucleare.
    Sentite che dice Casini.

    Rubbia si è dimesso dall'Enea per andare a lavorare in Spagna.



    Costo di una centrale 4,5 mld.
    Costo di 4 centrali 18 mld.
    Periodo di esercizio: 2030 - 2050.
    Picco dell'uranio tra 50 - 70 anni.
    Scorie da smaltire: millenni.
    energie intelligenti: Eolico, torre solare, geotermico, fotovoltaico da subito.
    fuga du Cervelli italiani delle rinnovabili all'estero.
    Berlusconi nel suo mausoleo di Arcore.
    Noi Italiani tutti nella .....

    e adesso guardate questo :

    http://video.sky.it/services/player/bcpid4...tid=79758631001

    e questo



    poi ricordatevi sempre di questo ne pagheremo le conseguenze ancora per molti anni :
    in quello che mangiamo beviamo e respiriamo, e le leucemie aumentano, le malattie ambientali aumentano, il Cancro aumenta, l'aria non ha confini.



    Edited by Apocalypse23 - 24/4/2010, 11:05
     
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  10. Apocalypse23
     
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    Surviving Disaster: Chernobyl
    26 Aprile ore 21:10

    su CURRENT:TV

    Un documentario difficile da guardare. Racconta la storia del disastro della centrale nucleare di Chernobyl dal punto di vista dello scienziato-investigatore Valeri Legasov mettendo insieme le cause sociali, politiche e strutturali del più catastrofico incidente nucleare mai avvenuto al mondo.

    per non dimenticare:
    A Chernobyl il 26 Aprile 1986 il mondo si è fermato.


    La storia di sasha su Focus:
    http://www.focus.it/natura/ambiente/galler..._del_mondo.aspx

    Sasha è il nome di questo bambino, uno degli ospiti dell'orfanotrofio Vesnova. Più di cinque milioni di bambini vivono ancora nelle zone contaminate dall'invisibile veleno nucleare di Chernobyl, tra Bielorussia, Russia e Ucraina. Molti di loro stanno pagando un prezzo altissimo sulla propria pelle, e molti sono costretti a farlo in totale solitudine.


    guarda le immagini direttamente su Focus.
     
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  11. Apocalypse23
     
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    Anche la Germania contro il nucleare:

    http://www.newnotizie.it/2010/04/24/german...-chernobyl-day/

    ...........Centoventimila persone unite contro la politica energetica del governo Merkel, tra le centrali di Brunsbuettel e Kruemmel nel nord del Paese. Con oltre 30 anni di vita sono fra i 17 impianti di cui l’esecutivo vuole prolungare la vita. A Biblis, nell’Assia, un’altra manifestazione ha radunato 20mila persone. Un oceano di individui in lotta contro il potere e le sue decisioni puramente economiche.

    Il governo di centrodestra vuole abrogare la misura adottata dieci anni fa da SPD e verdi e che ordina la chiusura delle centrali entro il 2020. Ritiene che non si possa rinunciare al nucleare se si vogliono rispettare gli impegni per la riduzione delle emissioni di anidride carbonica. Una scelta contro cui si schiera la maggioranza dell’opinione pubblica tedesca che la considera una vera e propria bugia, atta a nascondere interessi economici molto più personali e dunque abrogabili in favore della salute della nazione.
    leggi tutto l'Articolo di:
    Alessandro Frau



     
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  12. Apocalypse23
     
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    http://www.ansa.it/ambiente/notizie/fdg/20...1931374122.html


    NUCLEARE: BERLUSCONI;CENTRALE ENTRO 3 ANNI, SPOT SU RAI
    (dell'inviato Luigi Ambrosino) LESMO (MONZA E BRIANZA) -
    Il nucleare tornerà in Italia entro tre anni, ma prima bisognerà convincere gli italiani - "terrorizzati" da una nuova Cernobyl - della sicurezza dei nuovi impianti, magari anche con degli spot da trasmettere sulle reti Rai.

    Silvio Berlusconi rilancia il progetto nucleare italiano e lo fa al termine di una due giorni trascorsi assieme al premier russo Vladimir Putin, "l'amico Vladimir" come lo chiama più volte durante la conferenza stampa nella dimora settecentesca di Villa Gernetto, teatro dei colloqui che hanno concluso stamattina la visita in Italia dell'ex capo del Cremlino. Una visita iniziata ieri sera con una cena informale "tra vecchi amici" ad Arcore e trasformatasi oggi in un vero e proprio vertice italo-russo su energia, business e soprattutto nucleare.


    L'asse tra Roma e Mosca - che già ruota su gas (Eni-Gazprom), auto (Fiat-Sollers) e nuove tecnologie (Pirelli-Finmeccanica-Russian Tech) - si allarga infatti da oggi anche all'atomo.


    La Russia, ha garantito Putin, è pronta ad entrare nel business che si apre in Italia, con finanziamenti e supporto tecnologico (forniture di combustibile e smaltimento delle scorie). E le due intese firmate a Villa Gernetto aprono già ampi fronti di cooperazione. La prima - tra Enel e la russa Inter Rao Ues - per lo sviluppo di una nuova centrale a Kaliningrad di terza generazione. L'altra per lo sviluppo degli studi nel settore della fusione nucleare: è la "nuova frontiera dell'energia atomica", si è rallegrato Berlusconi, assicurando che i lavori per la prima centrale nucleare in Italia "saranno iniziati entro tre anni", ovvero - come ha già anticipato il ministro Claudio Scajola che ha in mano il progetto - entro questa legislatura. "Prima di individuare un luogo in cui realizzare una centrale nucleare - ha avvertito però il Cavaliere - bisogna che cambi l'opinione pubblica italiana" e si convinca della sicurezza delle nuove centrali.

    Perché se è vero che "il 54% degli italiani" considera necessario il ritorno all'energia atomica per tagliare la sempre più esosa bolletta nazionale, nessuno sembra volere gli impianti "nel giardino di casa". "Dobbiamo fare una vasta opera di convincimento - è stato il ragionamento di Berlusconi - guardando alla situazione francese: in Francia le comunità locali scendono in campo per avere le centrali in casa loro perché hanno ormai raggiunto una consapevolezza della non pericolosità degli impianti, che portano anche tanto lavoro". Da qui l'idea di spot da far partire sulla Rai: "Ne ho parlato con esponenti della nostra tv di Stato, stiamo lavorando a un progetto per raccogliere le esperienze dei francesi che vivono vicino le centrali e trasmetterle in Italia.

    E' un lavoro che durerà più di un anno, ma è necessario". La decisione del governo comunque è presa, come ha confermato anche Scajola da Belgrado: anche se la Corte costituzionale dovesse accogliere il ricorso di alcune Regioni, il progetto nucleare "andrà avanti lo stesso".

    Nel giorno dell'anniversario della tragedia di Cernobyl però, il centrosinistra promette barricate. E se il Pd per il momento si limita a definire "non più ragionevole" la scelta di tornare all'atomo, l'Idv alza i toni e annuncia una raccolte di firme e un referendum per "spazzare via la colossale truffa atomica".

    Tra i saloni damascati di Villa Gernetto comunque, Berlusconi e Putin hanno rinsaldato oggi non solo la loro amicizia personale ("da sola non basterebbe", ha osservato il premier russo) ma soprattutto i progetti comuni, a partire dal mega-gasdotto SouthStream guidato da Eni e Gazprom che collegherà Russia e Ue 'bypassando' la turbolenta Ucraina e i cui lavori, ha garantito il premier, avranno inizio senza intoppi "nei primi sei mesi del 2012". Unica - anche se pungente - parentesi di politica interna la apre la domanda di una giornalista indirizzata ai due leader sui segreti di un "matrimonio longevo" in politica: "Non ho un'esperienza particolarmente felice nei matrimoni - premette Berlusconi con un sorriso amaro sulle labbra -. Comunque ho già detto di non aver litigato con nessuno: per litigare bisogna essere in due, anche se per divorziare - è la 'stoccata' a Gianfranco Fini - basta uno soltanto". (ANSA).
    26/04/2010 19:31

    Fonte ANSA



    26-04-2010 19:42
    NUCLEARE: SCAJOLA, 54% ITALIANI E' FAVOREVOLE

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    Ecco la mappa sismica dell'Italia:
    con le classificazioni comune per comune.

    http://www.protezionecivile.it/minisite/in...535&cms_pk=2729



     
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  13. Apocalypse23
     
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    http://www.ansa.it/web/notizie/canali/ener...1845629640.html

    Fonte Ansa.
    La Corte Costituzionale ha rigettato i ricorsi sollevati da dieci Regioni sulla legge delega del 2009 sul nucleare, dichiarandoli in parte infondati e in parte inammissibili. A impugnare la legge n. 99 del 2009 che ha conferito al governo la delega per la riapertura degli impianti nucleari in Italia sono state Toscana, Umbria, Liguria,Puglia, Basilicata, Lazio, Calabria, Marche, Emilia Romagna eMolise. Anche il Piemonte aveva fatto ricorso alla Consulta che però la nuova giunta guidata dal leghista Roberto Cota ha deciso di ritirare. Numerosi i profili di illegittimità della legge delega lamentati dalle Regioni. Al governo è stata contestata soprattutto l'assenza di intesa e raccordo con ciascuna delle Regioni interessate dalla scelta dei siti delle centrali; i criteri e le modalità di esercizio del potere sostituivo dell'esecutivo centrale in caso di mancato accordo; la possibilità di dichiarare i siti aree di interesse strategico nazionale, soggette a speciali forme di vigilanza e di protezione; la procedura che prevede una autorizzazione unica (e non a livello locale) sulle tipologie di impianti per la produzione di energia nucleare rilasciata previa intesa della Conferenza unificata e dopo delibera del Cipe. Sarà dalla lettura delle motivazioni della sentenza -scritte dal vicepresidente Ugo De Siervo - che si comprenderà quali siano le competenze che la Consulta ha ritenuto prevalenti nel settore del nucleare alla luce della riforma del titolo Vdella Costituzione. La tutela dell'ambiente e della salute sono infatti di competenza statale, ma queste devono confrontarsi con le competenze regionali concorrenti in materia di energia e di governo del territorio. Quella di oggi non sarà comunque la parola definitiva della Consulta sul nucleare: oltre che sulla legge delega, i giudici costituzionali dovranno pronunciarsi anche sul decreto delegato del 15 febbario, nel frattempo impugnato da alcune regioni (Emilia Romagna, Toscana e Puglia).



    Un vulcano in più in Italia

    http://www.ansa.it/web/notizie/canali/ener...1844735693.html


    L'Italia ha un nuovo vulcano: un nome non ce l'ha ancora, è spento da moltissimo tempo e si trova nel Tirreno meridionale, al largo della Calabria, di fronte a CapoVaticano. I ricercatori dell'Istituto Nazionale di Geofisica eVulcanologia (Ingv), in collaborazione con l'università della Calabria, l'hanno scoperto grazie alla sua "firma magnetica" contenuta nelle sue rocce. Il nuovo vulcano, che i ricercatori descrivono in un articolo in via di pubblicazione sul Journal of Geophysical Research, siaggiunge ai 28 già noti in Italia (fra attivi e non). Si trova sulla stessa faglia che ha dato origine al terremoto di magnitudo 6,7 che nel 1905 aveva colpito la Calabria, provocando oltre 550 morti e migliaia di senzatetto. E' un vulcano spentoda moltissimo tempo (fra 670.000 e un milione di anni fa) e per gli esperti è inoffensivo: "non desta più alcuna preoccupazione", osserva Massimo Chiappini, che fa parte del gruppo di ricerca composto da Riccardo De Ritis, Guido Ventura, Iacopo Nicolosi e Fabio Speranza. Ad attirare la loro attenzione era stato un puntino rosso sulla Carta magnetica d'Italia messa a punto nel 2000, che integrava tutti i dati magnetici acquisiti nel Paese. "Un altrocampanello d'allarme erano state le pomici trovate a CapoVaticano", spiega Chiappini. Così i ricercatori hanno pensatodi approfondire ricorrendo alla tecnica dell'aeromagnetismo,più volte utilizzata dall'Ingv in Antartide e basata sull'usodi un sensore magnetico a bordo di un elicottero. I dati acquisiti in questo modo sono stati combinati con quelli esistenti in letteratura e alla fine si è riusciti a identificare il nuovo vulcano. Il nuovo vulcano non è molto grande, la sua sommità si trova a 120 metri sotto il livello del mare e si estende per circa 15 chilometri. Per De Ritis "c'é una diretta sovrapposizione tra il corpo vulcanico individuato, la struttura sismogenetica e quella magnetica misurata con la tecnica aeromagnetica; tuttavia non vi è relazione diretta tral'attività vulcanica e la sismicità dell'area di CapoVaticano". Tuttavia, rileva Chiappini, la scoperta "mette in discussione gli attuali modelli geodinamici del Tirreno e indica come i vulcani delle Eolie si estendessero verso Est ben oltre quanto fino ad oggi ritenuto". I dati attuali posizionano il vulcanismo delle Eolie fino a poco oltre Panarea e Stromboli, mentre la presente scoperta dimostra che si estende fino alla costa della Calabria.






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    the icing on the cake !
     
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  14. gulio
     
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    fonte www.aamterranuova.it/article5534.htm


    Nucleare: l'Emilia Romagna "cede" alle lusinghe di Enel?

    Enel e Edf stanno andando in giro per l'Italia impegnatissime nella loro opera di convincimento sul nucleare. E all'università di Bologna, con la piena alleanza dell'istituzione che deve formare i giovani, si è tenuto l'ennesimo spot, senza nemmeno l'ombra del contradditorio


    Ritorno all'energia nucleare, se ne è parlato a Bologna. E' successo nella Facoltà di Ingegneria in uno degli incontri del "roadshow informativo" (così lo hanno battezzato!) che Enel e Edf organizzano sul tema con il pieno appoggio di alcune università italiane. Il progetto è stato intitolato "L'energia nucleare accende la ricerca" e prevede dieci incontri in altrettanti atenei italiani fino a maggio 2011. Nemmeno l'ombra del contraddittorio, tutto è stato enfatizzato in un'ottica esclusivamente positiva A parlare c'erano il preside di Ingegneria Pier Paolo Diotallevi, Paolo Iammatteo responsabile Comunicazione istituzionale e stakeholders di Enel, Francesco Giorgianni responsabile Affari istituzionali e Luca Desiata responsabile Sviluppo e Business model area tecnica Nucleare, Paola Girdinio preside di Ingegneria a Genova, Marco Sumini professore di Fisica dei reattori nucleari , Paolo Vestrucci professore di Impianti nucleari. E, proprio all'indomani di questo incontro-spot, la Giunta regionale dell'Emilia Romagna, evidentemente sull'onda dell'entusiasmo, ha comunicato di aver istituito "una Commissione tecnica di supporto all'attuazione degli indirizzi della Regione, aperti alla ricerca ma contrari al programma di energia nucleare del Governo". L'assessore Gian Carlo Muzzarelli ne ha annunciato l'istituzione in una nota con cui "conferma il No a nuove centrali nucleari", ma anche l'apertura "alla ricerca sul nucleare". La notizia ha fatto saltare sulla sedia i consiglieri regionali del movimento a 5 Stelle. Il capogruppo Andrea Defranceschi commenta così l'istituzione della nuova Commissione: "Assistiamo all'uscita di notizie deliranti sul nucleare. Non ci spieghiamo come preside e assessore possano rincorrere la follia di una strada che 24 anni fa gli italiani hanno già bocciato. E che rappresenta l'esclusiva volontà di un Governo in agonia". Sulla Commissione della Regione, aggiunge, "caschiamo dalle nuvole".

     
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  15. Apocalypse23
     
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    eppure.....http://www.ansa.it/web/notizie/canali/energiaeambiente/nucleare/2011/03/09/visualizza_new.html_1558135216.html

    Nucleare: Romani, fatto il regolamento per la scelta dei siti
    Gli operatori possono cominciare a chiedere alle Regioni

    Sul nucleare ''abbiamo dato una forte accelerata: e' stata costituita l'Agenzia e sono state attivate procedure e tecnicalita' che riguardano le centrali''. Lo ha dichiarato il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, aggiungendo che e' stato ''approvato il regolamento per la scelta dei siti, per cui gli operatori chiederanno alle regioni la possibilita' di individuare il sito e le regioni, con il ministero e l'Agenzia, diranno se quel sito va bene o male''.


    http://www.umbrialeft.it/notizie/ragioni-d...um-sul-nucleare

    AmbienteBy Redazione1
    Le ragioni del Si al referendum sul nucleare 21/02/2011 - 10:49
    Alfiero Grandi
    Comitato SI alle energie rinnovabili NO al nucleare -

    Su iniziativa delle maggiori associazioni ambientaliste è iniziata la costituzione del Comitato nazionale per il Si al referendum sul nucleare.

    La discussione sull’opportunità del referendum è ormai alle spalle. Il referendum per abrogare la legge 99/2009 che vuole reintrodurre il nucleare in Italia ci sarà. Infatti è stato ammesso dalla Corte e quindi entro il 15 giugno, a meno di elezioni anticipate, le italiane e gli italiani dovranno pronunciarsi sul quesito referendario.

    La forzatura del Governo italiano, che ha fatto approvare al parlamento la legge 99/2009 con il voto di fiducia e in spregio all’esito dei referendum del 1987, ha l’appoggio della lobby affaristica che vuole ad ogni costo investire in un affare di almeno 30 miliardi di euro per soli 4 reattori.

    Come hanno detto 200 imprenditori che hanno firmato un appello, se il nostro paese investirà nel nucleare non avrà le risorse per fare altre scelte. Non a caso Enel, capofila italiano della lobby nuclearista, ha venduto parte delle sue rinnovabili per fare cassa in vista dell’investimento nucleare. Non a caso è in corso un attacco agli incentivi per le energie da fonti rinnovabili, che prelude alla richiesta di sostegni al nucleare.

    Eppure le energie rinnovabili offrono importanti opportunità occupazionali, di innovazione, di investimenti distribuiti che sul modello della Germania valgono 15/ 20 volte i risultati occupazionali ottenibili con il nucleare e potrebbero anche consentire all’Italia di rispettare entro il 2020 gli impegni presi con l’Europa (20/20/20) per contrastare il cambiamento climatico.

    Energie rinnovabili e nucleare sono 2 scelte alternative tra loro.

    Inoltre il nucleare è pericoloso non solo per gli incidenti ma anche nel funzionamento normale. Gli incidenti di Chernobyl in Ucraina e di Three miles Island negli Usa hanno segnato pesantemente quei territori e hanno rilasciato i loro veleni anche su grandi aree del mondo. Non è vero che oggi non ci sono più incidenti nelle centrali, semplicemente non ne vengono date le notizie. Certo, per fortuna, non hanno avuto la gravità di quelli citati ma di qui a dire che le centrali sono sicure ce ne corre. Ambiente circostante delle centrali e salute sono a rischio e troppo spesso le notizie degli incidenti vengono nascoste per non allarmare le popolazioni interessate. Popolazioni e lavoratori sono coinvolti dalle conseguenze delle radiazioni anche durante il normale funzionamento delle centrali nucleari, come dimostrano ad esempio studi tedeschi e francesi sull’aumento delle leucemie nei bambini (oltre 3 volte) in rapporto alla distanza dalle emissioni. Del resto le emissioni sono il problema non risolto anche per le scorie radioattive, di cui nessun paese al mondo fino ad ora ha risolto il problema dello smaltimento in sicurezza. Così le aree delle centrali restano contaminate per tempi lunghissimi. Questo la dice lunga sul rapporto che si verrebbe a stabilire con le future generazioni che verrebbero condannate a convivere per centinaia, migliaia di anni con gli effetti delle scorie e delle aree contaminate.

    Il nucleare è una scelta sbagliata, che non darebbe neppure energia elettrica a costi inferiori come promettono a vanvera i nuclearisti.


    Occorre fermare questa scelta. Il referendum può essere l’occasione per farlo a condizione che proceda la costruzione di un fronte ampio e unitario, proseguendo il lavoro fin qui fatto. L’Italia dei valori ha promosso il referendum, tuttavia ora riconosce che occorre una dimensione molto più ampia e diversa da quella originale immaginata, al punto da chiedere contributi al Comitato per il SI e da offrirgli sostegno proprio perché raggruppa tutte le altre forze interessate a fare prevalere il Si per fermare il nucleare. Ognuno con le sue forze, caratteristiche, originalità. Tutti insieme per arrivare al difficile quorum del 50 % più 1 di votanti e per fare prevalere la cancellazione di questa legge irresponsabile che il Governo ha voluto ad ogni costo. Matteoli ha affermato che se si aspettano le Regioni le centrali nucleari non si faranno mai. Ha ragione. Per questo il Governo ha cercato di escludere le Regioni dal persorso, ma ora la Corte Costituzionale ha reintrodotto l’obbligo di acquisire il loro parere, anche a parziale correzione delle forzature istituzionali contenute nella legge 99/2009 che arriva alla militarizzazione dei siti prescelti e a tagliare fuori i Comuni e le popolazioni interessate da qualunque diritto di espressione.

    Fare il quorum e fare vincere il Si al referendum è assolutamente necessario, insieme alla vittoria per garantire l’acqua bene pubblico, del resto si votano tutti i referendum lo stesso giorno.



     
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