impariamo a leggere un esame del sangue

emocromo di base ed esami vari

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Apocalypse23
     
    .

    User deleted


    EMOCROMO - ESAME EMOCROMOCITOMETRICO

    Che cos'è
    Il test indica la quantità dei diversi tipi di cellule presenti nel sangue (piastrine, globuli bianchi o leucociti, globuli rossi o eritrociti), l'ematocrito (la percentuale in volume della parte corpuscolata del sangue separata dal plasma), la quantità di emoglobina, il volume globulare medio (cioè la grandezza media dei globuli rossi), il contenuto medio di emoglobina del globulo e la sua concentrazione media.


    Significato
    E'il test più importantei dell'anemia, segnalata innanzitutto dal valore dell'emoglobina: se questo scende sotto i 14 g/dl nell'uomo, 12 g/dl nella donna e i 10,5 g/dl nella gravida e nei lattanti, il soggetto è anemico. I valori degli altri parametri permettono di meglio definire il tipo di anemia. In particolare, se il contenuto emoglobinico globulare medio (MCH) è inferiore al 27 pg e/o la concentrazione media (MCHC) è inferiore a 32 si parla di ipocromia, e se questa è abbinata a un tasso di ferritina basso, la causa è una carenza di ferro (il 40% delle anemie ha questa causa). L'ipocromia abbinata a una ferritina normale o superiore alla norma e a una sideremia bassa, indica che si tratta di un'anemia causata da un'infiammazione (un altro 40% dei casi).


    Valore normale
    Eritrociti, da 4 a 6,2 milioni/mm3; leucociti, da 4.000 a 10.000/mm3; piastrine,da 150.000 a 350.000/mm3; emoglobina, 12-16 g/dl (donne); 14-18 g/dl (uomini); ematocrito: 35 - 47 (donne); 40-54 (uomini); volume globulare medio: da 80 a 100 micron cubi; contenuto emoglobinico globulare medio, 24-34 pcg; concentrazione emoglobinica globulare media, da 32 a 36 su 100.





    WBC
    È la sigla per le parole inglesi White Blood Cells, cioè Globuli Bianchi (GB). Indica il numero di GB per mL o L di sangue. I GB sono chiamati anche leucociti. Una diminuzione del loro numero si definisce leucopenia, mentre il termine leucocitosi indica un aumento dei GB. Si suddividono in granulociti , linfociti e monociti . I granulociti si suddividono a loro volta in neutrofili (che attaccano i batteri), eosinofili (attivi contro le allergie e le infezioni causate da parassiti) e basofili (che agiscono come filtri fra intestino e altri organi). I globuli bianchi sono un'ottima spia contro le infezioni. Nel caso di aumento dei granulociti si è molto probabilmente di fronte a un'infezione provocata da batteri, mentre se aumentano i linfociti, l'infezione dovrebbe dipendere da un virus. Valori normali sono: da 4.000 a 7.000 per mm3 nella donna e da 5.000 a 8.000 per mm3 nell'uomo. I neutrofili costituiscono il 40-75%, gli eosinofili lo 0-7%, i basofili lo 0-2%, i linfociti il 18-50% e i monociti il 2-9%. I globuli bianchi possono aumentare anche per la somministrazione di alcune sostanze (arginina) o in determinati periodi (gravidanza, mestruazioni). Una loro diminuzione è generalmente relazionabile a una diminuzione delle difese immunitarie.



    RBC
    Sigla per le parole Red Blood Cells o Globuli Rossi (GR) in italiano. È il numero di GR per mL o L di sangue. L'anemia è una diminuzione dei GR (ma in alcune anemie, come le talassemie, il numero dei globuli rossi può essere aumentato), mentre un loro aumento è indicato dal termine poliglobulia o eritrocitosi . Un altro termine per GR è emazie. Il valore normale nell'uomo è di 4,5-6 milioni/mm3, nella donna 4-5,5 milioni/mm3; anche in questo caso per gli atleti di discipline di resistenza si devono diminuire tali valori di circa 0,5 milioni/mm3. Il loro numero influenza i valori di emoglobina e di ematocrito



    Hgb
    Sigla per Hemoglobin o emoglobina in italiano. Esprime la quantità (espressa in grammi) di Hgb presente in un L di sangue. A volte si usa il decilitro (dL) come unità di misura. Dire che il campione esaminato contiene 15 grammi di Hb per dL o 150 grammi per L è la stessa cosa. È la proteina che trasporta l'ossigeno ed è presente nei globuli rossi. I valori normali sono da a 14 a 18 (g/l) per l'uomo e da 12 a 16 per la donna. Per gli atleti di discipline di resistenza tali intervalli possono essere diminuiti di un'unità.



    Hct
    Sigla per Hematocrit o ematocrito in italiano. Esprime la percentuale di parte corpuscolata del sangue (globuli rossi, piastrine e globuli bianchi). Un Ht del 45% o 0,45 indica che il 45% del volume totale del sangue è occupato dai GR; il restante 55% è costituito dal plasma. Il valore dell'ematocrito segue di pari passo quello dei GR, per cui esso è diminuito nelle anemie ed aumentato nelle poliglobulie . I suoi valori vanno da 37 a 46 nella donna, mentre nell'uomo variano da 42 a 50. Per gli atleti di discipline di resistenza i valori più probabili sono da 40 a 45 per l'uomo e da 36 a 41 per la donna.



    MCV
    Mean Corpuscular Volume, o Volume Corpuscolare Medio. Indica il volume medio dei globuli rossi. I GR normali sono, per quanto riguarda il volume, normocitici. Se il volume diminuisce, come nelle talassemie o nell' anemia da carenza di ferro, i GR sono definiti microcitici; se aumenta (p.e. nelle anemie da carenza di vitamina B12) si avrà una macrocitosi delle emazie. Si ricava da (ematocrito*10/numero di globuli rossi) e i valori normali vanno da 80 a 100 femtolitri (indicati con fl). Negli sport di resistenza l'allenamento aumenta il valore dell'MCV (alcuni atleti keniani arrivano anche a valori di 110).



    MCH
    Mean Corpuscolar Hemoglobin. È la quantità di emoglobina contenuta in media in un globulo rosso. Si ricava da (emoglobina*10/numero di globuli rossi in milioni/ml) e i valori normali vanno da 27 a 34 picogrammi.



    MCHC
    Mean corpuscolar Hemoglobin Concentration o Concentrazione Emoglobinica Corpuscolare Media. Indica la concentrazione media di emoglobina all'interno del singolo globulo rosso. Si ricava da (emoglobina*10/ematocrito) e i valori normali espressi in percentuale vanno da 31 a 37. Valori inferiori si riscontrano nelle anemie ipocromiche, valori superiori negli stati emolitici (configurazione sferocitica dei globuli).



    PLTS
    Platelets o Piastrine. Indica il numero di piastrine presenti nel campione esaminato. Piastrinopenia o trombocitopenia è la diminuzione delle piastrine; piastrinosi o trombocitosi indica un loro aumento.



    MPV
    Mean platelet Volume o Volume Piastrinico Medio. Indica il volume medio delle piastrine.



    RDW
    Red - cell Distribution Width . Misurato in percentuale (da 11 a 16) o in assoluto (da 39 a 50 fl), indica una misura dell'ampiezza della curva dei volumi dei globuli rossi, permettendo di riconoscere i casi di anisocitosi (RDW elevato).


    Reticolociti
    Sono così chiamati i GR più giovani, appena sfornati dal midollo.



    Trombociti
    Sono corpi del sangue senza nucleo, di forma discoidale, che giocano un ruolo essenziale nei processi di coagulazione. Valori normali vanno da 150 a 440 migliaia/microlitro. I valori sono alterati in caso di forti emorragie, circolazione rallentata del sangue, problemi alla milza, leucemie o lesioni del midollo osseo. Molti farmaci (fra cui pillola anticoncezionale e aspirina) influiscono sui valori.

    La Formula Leucocitaria
    Conosciuta anche come conteggio differenziale dei leucociti, permette di valutare la percentuale di ognuno dei cinque tipi di GB (neutrofili, eosinofili, basofili, linfociti, monociti). Può essere effettuata automaticamente dai contatori elettronici, oppure mediante l'osservazione al microscopio ottico di una goccia di sangue strisciata su un vetrino. Questo viene colorato con appositi coloranti contenenti sostanze chimiche che reagiscono con i costituenti delle cellule del sangue, impartendo loro una colorazione diversa, permettendo così di riconoscere i vari tipi cellulari.



    L'osservazione al microscopio presenta, rispetto alla formula generata dai contatori elettronici, il vantaggio di poter osservare direttamente le cellule ematiche e di valutare l'eventuale presenza di cellule anomale.
    Conoscendo il numero totale di GB (ottenuto con l'emocromo) e la percentuale relativa di ognuno dei cinque tipi leucociti è possibile conoscere il numero assoluto di questi ultimi nel sangue. Basta moltiplicare la percentuale del tipo di leucocita considerato per il numero totale di GB e dividere per 100. Es. Se il numero di globuli bianchi totali è 10.000/mL ed i neutrofili sono il 50%, il numero assoluto di neutrofili è 5.000/mL cioè (10.000 x 50)/100. Per valutare se c'è un aumento (o una diminuzione) reale di un tipo leucocitario è importante considerare non tanto la percentuale relativa, bensì il valore assoluto calcolato con la formula di cui sopra






    Altri termini tecnici dell'Emocromo
    Anisocitosi
    Termine di origine greca che significa notevole variazione delle dimensioni dei globuli rossi o delle piastrine. Queste cellule, anche in condizioni normali, non hanno mai tutte le stesse identiche dimensioni. Nel corso delle anemie, o dopo trasfusione di sangue, si possono vedere al microscopio queste variazioni e, se di entità importante sono segnalate in genere con una scala numerica(1+, 2+ ecc.)


    I globuli rossi hanno normalmente una forma di disco con un'are centrale pallida. Il resto del disco è occupato dall'emoglobina, che impartisce agli eritrociti la caratteristica colorazione. Se le dimensioni dei GR diminuiscono o aumentano avremo una microcitosi o una macrocitosi delle emazie, rispettivamente. Lo stesso può accadere per le piastrine. In alcune anemie può aumentare la zona centrale pallida (perché diminuisce l'emoglobina all'interno dei globuli rossi) e i globuli rossi diventano poco colorati, cioè ipocromici; in altri tipi di anemie essa può anche scomparire e gli eritrociti appaiono Ipercromici, più colorati del normale.


    Poichilocitosi
    Variazione della forma del contorno dei G.R. I globuli rossi possono assumere una forma a falce o drepanociti (anemia falciforme); di cellula a bersaglio o codocita (talassemie ed altre anemie); sferica o sferociti (sferocitosi ereditaria); di ellissi (ellissicitosi o ovalocitosi ereditaria); di frammenti globulari o schizociti e via dicendo.


    Aggregati piastrinici
    Indica la presenza di ammassi piastrine che appaiono riunite assieme, invece di essere separate, come di norma. In genere è un artefatto di laboratorio e non ha nessun significato clinico.

    Globuli rossi
    I GR contengono emoglobina, una proteina che trasporta ossigeno e l' anidride carbonica, un gas che si forma nei tessuti come prodotto terminale del metabolismo cellulare. Nei polmoni avviene lo scambio fra l'ossigeno (contenuto nell'aria inspirata) che penetra nei GR e si sostituisce all'anidride carbonica che si era legata all'emoglobina nel sangue venoso: l'anidride carbonica è così eliminata nell'aria espirata, impedendone l'accumulo nel sangue. I GR si formano nel midollo emopoietico a partire da cellule immature chiamate eritroblasti. Per la loro maturazione sono necessarie numerose sostanze, principalmente ferro, vitamina B12 e acido folico, in mancanza delle quali si ha una diminuita produzione di GR e quindi un'anemia.




    Globuli bianchi
    I diversi tipi di globuli bianchi hanno funzioni abbastanza diverse:

    Neutrofili - Il loro compito principale è la difesa dell'organismo dalle infezioni, specie se causate da batteri. Contengono diverse proteine e sostanze chimiche in grado di danneggiare irreversibilmente le membrane dei microorganismi patogeni.

    Eosinofili - La loro funzione principale è la difesa dell'organismo da alcuni tipi di parassiti. Gli eosinofili aumentano anche nelle malattie allergiche (asma bronchiale, rinite allergica, orticaria ecc.) e possono essere responsabili di alcuni sintomi caratteristici di queste malattie.

    Basofili - La loro funzione non è molto ben conosciuta. Anch'essi aumentano nelle allergie: contengono istamina che, se liberata in eccesso nel sangue e nei tessuti, provoca sintomi fastidiosi (come il prurito o la comparsa di pomfi cutanei) per combattere i quali si usano spesso farmaci chiamati antiistaminici.

    Linfociti - In realtà i linfociti comprendono diversi sottotipi: i principali sono i linfociti B, T, Natural Killer. Queste sottopopolazioni hanno funzioni diverse: I linfociti B producono anticorpi, molecole importanti nella difesa dell'organismo dalle infezioni; i linfociti T non producono anticorpi ma elaborano altre molecole importanti nella difesa dalle infezioni, soprattutto virali. Essi inoltre sono in grado di riconoscere in modo specifico cellule estranee e svolgono un ruolo essenziale nella difesa dell'organismo dai tumori e nel rigetto dei trapianti. Le cellule Natural Killer (NK) sono simili ai linfociti T. I diversi sottotipi di linfociti non sono riconoscibili al microscopio ottico o con i comuni contatori elettronici. Per studiarli bisogna ricorrere a metodiche sofisticate disponibili solo in laboratori specializzati.

    Monociti - Sono importanti nella difesa dell'organismo da alcuni tipi di batteri, come quello che causa la tubercolosi.

    Piastrine
    Sono essenziali per una normale coagulazione del sangue, in collaborazione con i fattori della coagulazione

    approfondiamo il discorso piastrine un pochino scarso.

    Le piastrine o trombociti sono i più piccoli elementi presenti nel plasma e contribuiscono alla coagulazione del sangue. In sinergia con gli enzimi della coagulazione, le piastrine bloccano le emorragie aggregandosi tra di loro in risposta a stimoli precisi. La loro aggregazione può essere molto dannosa al di fuori delle condizioni normali, perché può portare a trombogenesi patologica. La loro diminuzione causa alterazioni dell'emostasi e il conseguente allungamento della durata del sanguinamento.

    Valori nella norma: 150.000-450.000 per millimetro cubo.

    Le piastrine basse possono essere dovute a:

    deficit di vitamina B12
    trasfusioni
    uso di diuretici
    uso di antibiotici
    uso di ipoglicemizzanti
    uso di sulfamidici
    uso di piramidone
    uso di fenilbutazone
    uso di acido para-amminosalicilico
    uso di barbiturici
    leptospirosi
    malaria
    anemia aplastica
    infezioni virali
    linfomi
    porpora di Schoenlein Henoch
    leucemia

    Le piastrine alte possono essere determinate da:

    uso di vitamina B12
    troppo esercizio fisico
    parto
    traumi
    morbo di Hodkin
    carenza di ferro
    splenectomia
    carcinomi
    policitemia
    febbre reumatica
    infiammazioni
    leucemie
    osteomieliti

    Come prepararsi per l'esame: non è necessaria alcuna preparazione al test.





    TESTOSTERONE (dosaggio del)

    Che cos'è
    E' il principale ormone androgeno dell'uomo, prodotto da particolari cellule dei testicoli. Nella donna, invece, è un prodotto della trasformazione di un altro ormone prodotto da surrenali e ovaie.


    Significato
    Nell'uomo il calo del testosterone indica un'insufficienza delle gonadi, che può essere dovuta a insufficienza dell'ipofisi o tumore dell'ipotalamo(due ghiandole endocrine), con abbassamento degli ormoni follicolo stimolante e luteinizzante, oppure a danni periferici (orchiti, castrazione...), con aumento degli altri due ormoni. Nella donna il dosaggio del testosterone (associato a quello di altri ormoni) serve a stabilire la causa dell'irsutismo.


    Valore normale
    da 4 a 8 mcg/l (uomini); da 0,2 a 0,6 mcg/l (donne).

    COLESTEROLEMIA (totale e HDL)

    Che cos'è
    Il colesterolo è una sostanza che entra nella composizione delle lipoproteine, le proteine che provvedono a portare i grassi alle cellule (LDL, VLDL...) e dalla periferia dell'organismo al fegato (lipoproteine HDL).


    Significato
    Una quantità elevata di colesterolo nel sangue viene considerata un fattore di rischio per l'aterosclerosi e, di conseguenza, per molte malattie cardiache. L'ipercolesterolemia può essere secondaria a un altro disturbo (insufficienza della tiroide, cirrosi biliare, pancreatite...) o primitiva. Oltre al dato totale, però, si deve tenere presente la quantità di colesterolo HDL, che è invece un fattore protettivo. Quindi è più preoccupante un basso livello di colesterolo HDL che un alto livello di colesterolo totale.


    Valore normale
    Colesterolo totale, fino a 200 mg/dl; fino a 260 mg /dl (oltre i 50 anni); HDL, da 40 a 50 mg/dl (uomini); da 50 a 60 mg/dl (donne).

    FOSFATASI ALCALINE

    Che cos'è
    Enzimi che partecipano al metabolismo dei composti fosforici organici presenti in tutti i tessuti e particolarmente abbondanti in fegato, ossa, intestino reni. Tuttavia l'80 per cento delle fosfatasi alcaline presenti nel sangue proviene da fegato e ossa.


    Significato
    Un innalzamento dei livelli delle fosfatasi alcaline può indicare malattie ossee o del fegato. Se l'aumento è accompagnato da quello delle gamma-GT (GGT), si tratta di disturbi delle vie biliari; in caso contrario si tratta di malattie delle ossa: rachitismo nel bambino, morbo di Paget (eccessivo rimodellamento dell'osso), iperparatiroidismo, particolari metastasi ossee nell'adulto. Le fosfatasi, invece, non aumentano nell'osteoporosi. Alcuni farmaci, come la pillola anticoncezionale, fanno diminuire il livello di questi enzimi; altri, come gli anticonvulsivanti, lo fanno aumentare.


    Valore normale
    Dipende dal metodo adottato dal laboratorio, in generale da 23 a 71 UI/l

    BILIRUBINA

    Che cos'è
    E' un pigmento (sostanza colorata) originata dalla distruzione dell'emoglobina. Nel fegato questa sostanza viene combinata ad altre sostanze (bilirubina coniugata) ed espulsa nelle vie biliari.


    Significato
    Un eccesso di bilirubina non coniugata può indicare una insufficiente produzione di sangue (anemie refrattarie) oppure un'eccessiva distruzione dei globuli rossi. Normalmente nel sangue la bilirubina coniugata non è presente o comunque dovrebbe esserlo in quantità trascurabili. Se raggiunge valori elevati, significa di solito che ci sono problemi biliari extraepatici (calcoli della colecisti o del coledoco, tumore del pancreas) o intraepatici (cirrosi, epatite, tumori del fegato).


    Valore normale
    Bilirubina totale, da 3 a 10 mg/l; bilirubina coniugata, assente.

    ANALISI DELLE FECI
    Questo esame, che consiste nell’analisi in laboratorio di un campione di feci raccolto dal paziente, è importante per scoprire infezioni e malattie che possono riguardare l’intestino, il fegato e il pancreas. Le anomalie riscontrate con questa analisi, possono essere prodotte da ciò che si è mangiato oppure da cause più complesse, come disfunzione del fegato e del pancreas, fino a malattie più serie come il tumore al colon, la parte finale dell’intestino. Le anomalie che si riscontrano nelle feci possono riguardare la consistenza ed il colore, la presenza di sangue ecc. La "normalità" delle feci varia da persona a persona e quindi sta al buonsenso del paziente segnalare un’anomalia al proprio medico. Il prelievo può benissimo essere fatto a casa; l’importante è che le feci vengano raccolte in un contenitore apposito e che questo sia pulito. Solo in alcuni casi si può utilizzare un tampone che viene introdotto nell’ano per 3-5 centimetri e quindi sigillato nel contenitore.
    E' importate precisare che se si ottengono valori diversi da quelli considerati normali non significa necessariamente che ci sia in atto una malattia, quindi non ci si deve allarmare, la cosa piu' saggia da fare quella di far valutare i risultati delle analisi dal proprio medico o da uno specialista e mai, in nessun caso, improvvisarsi esperti e fare delle diagnosi su se stessi o su altri, tantomeno assumere farmaci senza il consigli del proprio medico curante.


    --------------------------------------------------------------------------------

    Gli esami più importanti:


    BATTERI, MICETI E VIRUS (RICERCA DEI)
    Consiste nella ricerca nelle feci di questi agenti. I batteri possono avere forma rotondeggiante (cocchi), allungata (bacilli), spiraliformi (campylobacter) e che sono responsabili di malattie. I batteri si ricercano nelle feci con un esame che si chiama coprocoltura (o esame colturale delle feci). Quelli più comunemente ricercati sono: Campylobacter,Clostridium, Escherichia coli, Salmonelle, Shigelle, Stafilococco, Vibrioni, Yersinia. Nelle feci si può ricercare anche la Candida che è un micete. Tra i virus si ricerca comunemente il Rotavirus che può provocare gravi diarree soprattutto nei bambini.



    CHIMOTRIPSINA
    Si tratta di una proteina.
    Sono considerati valori normali quelli superiori a 160 mcg (microgrammi)/g.
    Valori inferiori a quelli considerati normali possono essere determinati da calcolosi pancreatica, da fibrosi cistica, da pancreatite.



    COLORE
    Le feci normali appaiono marrone, ma possono subire variazioni in rapporto alle cause più diverse: ad esempio, biancastre nelle epatiti, verdi o giallo-verdastre nel tifo, rossastre in caso di emorroidi, scure per presenza di sangue digerito.



    FORMA E CONSISTENZA
    Sono in funzione del maggiore o minore assorbimento dell’acqua dell’intestino.
    In condizioni normali le feci sono poltacee, pastose e cilindriche.
    Le feci risultano abbondanti, molli, informi a causa di diete prevalentemente vegetali.
    Feci più scarse, più dure e più ben formate sono determinate da diete altamente ricche di proteine, di carboidrati, Nella stitichezza le feci sono dure, a "palla" o a "nastro". Negli stati diarroici di varia natura si hanno feci liquide e semiliquide; nelle enteriti si hanno feci gelatinose, ricche di muco; nell’insufficienza pancreatica e biliare si hanno feci molto poltacee; nell’insufficienza biliare si hanno feci a mastice.



    PARASSITI (RICERCA)
    Sono organismi che vivono sulla superficie o all’interno di un’altra creatura vivente, traendone un vantaggio e danneggiando l’organismo che li ospita. Anche diversi batteri, miceti e virus possono essere parassiti. La presenza nelle feci di alcuni parassiti può essere sintomo di malattie. I principali parassiti ricercati sono: Anchilostoma duodenale, Ascaris lumbricoides, Entameba histolyca, Goardia, Hymenolepis nana, Ossiuro, Tenia saginata, Tenia solium, Trichuris trichiura, Trichomonas.



    QUANTITÀ
    La quantità emessa dipende essenzialmente dalla natura della dieta e in particolare dal suo contenuto in cellulosa.
    Se si segue una dieta normale sono considerati normali valori di 100-250 g nelle feci raccolte nell’arco delle 24 ore per gli adulti; per i bambini i valori sono 120 g/24 ore; il contenuto in acqua è del 70-85%.
    Valori superiori a quelli considerati normali possono essere determinati da dieta vegetariana, da enterocolite, da malassorbimento, da pancreatite cronica.
    Valori inferiori a quelli considerati normali possono essere determinati da anoressia, da digiuno.



    REPERTI MICROSCOPICI
    Sostanze Valori normali Valori anomali
    cellule epiteliali numerose si hanno alterazioni a causa di tifo, enterite
    eritrociti scarsi o assenti se presenti, c’è sangue occulto o evidente
    leucociti scarsi o assenti si ha un aumento nella colite ulcerosa e in gastroenteriti
    fibre muscolari abbondanti si ha un aumento nell’insufficienza pancreatica (carenza di enzimi motolitici)
    muco scarso si ha un aumento nel tifo e nella dissenteria e in coliti
    amidi assenti si hanno in insufficienza pancreatica, in diarrea
    grassi neutri assenti si hanno in insufficienza pancreatica, in ittero ostruttivo ed epatite
    acidi grassi assenti si hanno in insufficienza pancreatica, in ittero ostruttivo ed epatite



    SANGUE
    Per la positività è sufficiente la presenza di un ml di sangue detto anche sangue occulto. Per un esame corretto, occorre rimanere per tre giorni (a seconda del tipo di test) senza mangiare carne, pesce, verdure fresche e banane e senza prendere purganti o farmaci come aspirina o conteneti ferro); lo spazzolino da denti, almeno due giorni prima dell’esame, non deve fare sanguinare i denti.
    Normalmente deve essere assente.
    La presenza di sangue nelle feci può essere determinata da alcolismo, da assunzione di ferro per bocca, da avulsioni dentali (distacco completo di un dente dall’alveolo in seguito a causa fortuita), da cirrosi epatica, da dieta ricca di carne, da dieta con mirtilli, da dieta con spinaci, da emorroidi, da ernia jatale, da esofagite, da neoplasie del tubo digerente, da piastrinopenia, da porpora, da trombocitopenia, da sindrome di Mallory Weiss, da traumi, da salicilati, da varici esofagee, da gastrite, da rettocolite ulcerosa, da diverticolite, da epistassi, da poliposi.






    TRIGLICERIDI

    Che cos'è
    Sono una delle forme con le quali i grassi viaggiano nel sangue. Ne esistono di due tipi: esogeni (derivati dagli alimenti) ed endogeni (sintetizzati dal fegato).


    Significato
    L'aumento dei trigliceridi nel sangue ( ipertrigliceridemia ) può essere causato da un'alimentazione troppo ricca di grassi oppure da alterazioni del metabolismo dei lipidi. In questo caso di parla di ipertrigliceridemia primitiva. L'ipetrigliceridemia può però anche dipendere da altra malattia come diabete non compensato, sindromi nefrotiche, pancreatiti, alcolismo acuto ( ipertrigliceridemia secondaria ) .L' ipertrigliceridemia è un fattore di rischio cardiovascolare come l' ipercolesterolemia.


    Valore normale
    Il valore normale è compreso tra 50 e 200 mg/dl, ma dipende dal metodo adottato dal laboratorio


    ELETTROFORESI DELLE PROTEINE

    Che cos'è
    Il test consiste nel separare le proteine presenti nel siero in funzione del loro peso molecolare sottoponendole a un campo elettrico.


    Significato
    I cinque tipi di proteine normalmente identificati dal test variano la loro presenza in funzione di molte malattie differenti. Una diminuzione dell'albumina può essere dovuta a cirrosi, insufficienza epatica, oppure a malassorbimento, magari per diarrea cronica (con innalzamento delle Alfa 2 globuline e delle gammaglobuline), o a disturbi renali (con innalzamento di Alfa 2 e Beta globuline e diminuzione delle gammaglobuline). L'innalzamento delle globuline Alfa 1 e 2 indica la presenza di un'infiammazione. L'aumento generalizzato di tutte le globuline può indicare molte altre malattie che richiedono ulteriori approfondimenti (dalle infezioni di lunga durata alle epatiti croniche). La diminuzione delle gamma globuline indica una carenza di linfociti B e, quindi, una maggiore predisposizione alle infezioni (in altre parole, il sistema immunitario è depresso).


    Valore normale
    Sono possibili variazioni, in media si considera: albumina, 60 % o 43 g/l; Alfa 1 globulina, 4% o 3 g/l; Alfa 2 globulina, 8% o 6 g/l; Beta globulina, 12% o 9 g/l; gamma globulina 16% o 12 g/l.


    AZOTEMIA

    Che cos'è
    E' la determinazione della quantità di azoto non proteico presente nel sangue, che è il prodotto di scarto del metabolismo delle proteine.


    Significato
    L'aumento dell'azotemia indica il venir meno della funzionalità renale, cioè la capacità dei reni di smaltire i sottoprodotti del metabolismo. Tanto maggiore è l'azotemia, tanto minore è la funzionalità renale. Si tenga presente che lievi rialzi possono anche essere dovuti a una dieta troppo ricca di proteine.


    Valore normale
    Tra 30 e 45 mg/dl


    Tratto da www.sportmotion.it/fisiologia/anali...%20DEL%20SANGUE


    GLOBULINE
    Sono proteine presenti nel sangue, con nomi e funzioni diverse, come il trasporto di sostanze nel sangue e il compito specifico è di fornire all’organismo le difese contro gli agenti esterni. Se dall’analisi di laboratorio risulta che la quantità è diversa dalla media, significa che sono in atto delle infezioni o malattie. Possono essere suddivise in tre gruppi principali : alfa, beta e gamma globuline.




    GAMMAGLOBULINE O IMMUNOGLOBULINE (Ig)
    Globuline che hanno la funzione di anticorpi. Appartengono a 5 classi diverse: IgG, IgA, IgM, IgD, IgE.
    Sono considerati valori normali quelli compresi tra 600 - 2300/dl;
    Per ognuna delle 5 classi i valori normali sono:
    - IgG 800-1800 mg/dl;
    - IgA 9-450 mg/dl;
    - IgM 60-28 mg/dl;
    - IgD inferiore a15 mg/dl;
    - IgE inferiore a 150 I.U./l
    Valori superiori a quelli ritenuti normali possono essere determinati da cirrosi, collagenopatie, da epatite acute, da ittero, da mononucleosi, da morbo di Hodking, da neoplasie maligne, da plasmocitosi, da sepsi croniche, da tiroidite di Hashimoto.
    Valori inferiori a quelli ritenuti normali possono essere determinati da AIDS, da insufficienza renale cronica, da sepsi acute, da sindrome di Cushing, da uso di farmaci come gli steroidi.



    GAMMA GT
    O gammaglutamiltranspeptidasi. Enzima situato nelle cellule del fegato, del cuore, del pancreas e del rene.
    Sono ritenuti valori di riferimento 7-33 U/l.
    Valori superiori a quelli considerati normali possono essere determinati da alcolismo, da epatite virale acuta, da infarto del miocardio, da metastasi epatiche, da nefrosi, da tumori maligni.



    GLICEMIA
    Indica la concentrazione nel sangue di glucosio, zucchero che si origina dal metabolismo di glicogeno, di ammino acidi e grassi introdotti con gli alimenti.
    Sono considerati valori normali 70-110 mg/100 ml.
    Valori superiori a quelli ritenuti normali possono essere determinati da avvelenamento da ossido di carbonio (CO), da diabete mellito, da feocromocitoma, da ictus cerebrale, da infarto cardiaco, da insufficienza renale cronica, da ipertiroidismo, da neoplasia del pancreas, da pancreatite, da sindrome di Cushing, da stress, da uso di farmaci contraccettivi e diuretici.
    Valori inferiori a quelli ritenuti normali possono essere determinati da cirrosi epatica, da digiuno, da epatopatia cronica, da ipertermia, da ipotiroidismo, da neoplasia del pancreas, da neoplasia dell’ipofisi, da necrosi epatica, da sarcomi, da sindrome di Zollinger-Ellison, da farmaci betabloccanti (chiamati anche bloccanti-adrenergici, prescritti principalmente per il trattamento delle malattie cardiache), da insulina.

    CURVA GLICEMICA
    Esame di tolleranza al glucosio che permette una sicura diagnosi del diabete. Viene eseguita facendo prelievi del sangue a digiuno e dopo l’introduzione di 100 grammi di glucosio.
    Valori normali massimi:
    - a digiuno 120 mg/100 ml
    - dopo 30 minuti 170 mg/100 ml
    - dopo 60 minuti 170 mg/100 ml
    - dopo due ore 130 mg/100 ml
    - dopo tre ore 110 mg/100 ml




    L'uricemia.

    L'uricemia è la determinazione del tasso dell'acido urico, risultato dal metabolismo delle proteine contenute in diversi alimenti (carne soprattutto, ma anche formaggio, caffè, funghi, ecc.).
    L'acido urico si forma nel fegato, passa nel sangue e viene filtrato dai reni.
    Un aumento dei valori normali (da 3 a 7 mg. per cento ml. negli uomini, da 2 a 6 mg. per cento ml. nelle donne) può rappresentare la base per I'insorgenza della gotta, doloroso disturbo delle articolazioni dovuto al deposito degli urati di calcio (sali dell'acido urico) nelle ossa e nelle cartilagini.
    L'iperuricemia può comparire anche nel diabete, nell'obesità ed in diverse malattie renali che impediscono all'organismo di smaltire regolarmente I'acido urico dal plasma sanguigno. È, fra I'altro, causa della formazione di calcoli renali.


    La creatininemia.
    La creatininemia è il tasso ematico di creatinina, molecola prodotta dalla trasformazione delle proteine, ed aumenta nei casi d'insufficienza renale, cosi come abbiamo visto con l'urea. Ma rispetto all'azotemia, il valore della creatininemia è un indice molto piu specifico e preciso di lesione renale.
    Valori normali nell'uomo da 0,5 a 1,5 mg. per cento ml., nella donna da 0,4 a 1,2 mg. per cento ml.

    CALCIO
    E’ un metallo che entra (come ione, particella con carica positiva) nella maggior parte dei processi biologici. La ricerca di questa sostanza è molto richiesta, perchè il calcio è fondamentale per il nostro corpo. È essenziale non solo per la formazione e lo sviluppo delle ossa, dei denti e delle unghie, ma anche per il processo di coagulazione del sangue, per l’attività dei muscoli e per il sistema nervoso centrale, per la digestione di alcuni cibi. L’organismo lo assorbe attraverso gli alimenti, del quale ne sono particolarmente ricchi il latte e i suoi derivati, le uova, il pesce, la frutta, gli ortaggi a foglia verde. La sua presenza nel sangue è detta calcemia. Un aumento marcato (ipercalcemia) può causare calcificazioni, alterazioni dell’elettrocardiogramma, stitichezza, nausea, calcoli renali. Una diminuizione marcata provoca la tetania (contrazione muscolare involontaria).
    Sono considerati valori normali 9 - 11 mg/100 ml di sangue (nel bambino 10 - 12)
    Valori superiori a quelli considerati normali possono essere determinati da acromegalia, dall’uso di contraccettivi, da farmaci cortisonici, da diuretici, da iperparatiroidismo, da iperprotidemia, da ipersensibilità alla vitamina D, da ipervitaminosi D, da leucemia, da linfomi, da metastasi ossee, da mieloma multiplo, da morbo di Hodgkin, da morbo di Paget, da malattia di Von Recklinghausen da sarcoidosi, da tireotossicosi, da uso di farmaci contenenti litio.
    Valori inferiori al normale possono essere causati da carenza di vitamina D, da cirrosi epatica, da deficit di apporto alimentare, da insufficienza renale cronica, da ipoparatiroidismo, da osteomalacia, da pancreatite acuta, da paratiroidectomia, da steatorrea.



    CALCITONINA
    Ormone prodotto da gruppi di cellule e che, nell’uomo, sono situate nella tiroide; controlla il livello di calcio che è presente nel sangue rallentando la velocità con cui il calcio stesso viene liberato dalle ossa (abbassa il calcio ematico).
    Sono considerati valori normali quelli inferiori a 15 picogrammi (pg)/ml.
    Valori superiori a quelli normali possono essere determinati da alcolismo, da gravidanza, da neoplasia della mammella, del polmone e della tiroide.



    CERUPLASMINA
    Globulina prodotta dal fegato, permette il trasporto del rame nel sangue.
    Sono considerati valori normali 20 - 50 mg/100 ml.
    Valori superiori a quelli ritenuti normali possono essere determinati da cirrosi epatica, da linfogranuloma maligno, da malattia di Hodgkin, da reumatismo agli arti, da uso di estroprogestinici.
    Valori inferiori a quelli ritenuti normali possono essere causati da alcolismo, da epatite cronica, da malnutrizione, da morbo di Wilson.

    FATTORE II O PROTROMBINA
    Globulina che partecipa al processo di coagulazione del sangue. Si definisce protrombinemia la presenza di protrombina nel sangue.
    Si misura come attività protrombinica(70 - 110%).
    Valori superiori a quelli ritenuti normali possono essere causati da eccesso di vitamina K e da uso di contraccettivi.
    Valori inferiori a quelli ritenuti normali possono essere causati da cirrosi epatica, da collagenopatie, da epatite, da carenza di vitamina K, da insufficienza renale cronica, da pancreatite, da uso di salicilati, di antibiotici, di anticoagulanti.



    FERRITINA
    Indica il ferro presente a livello del fegato, cioè la riserva in ferro
    Sono considerati valori normali 5 - 177 ng (nanogrammo, 1 ng = 1 miliardesimo di grammo) /100ml.
    Valori superiori a quelli ritenuti normali possono essere determinati da eccessiva introduzione di ferro, da emacromatosi, da leucemia, da neoplasie maligne, da trasfusioni.
    Valori inferiori a quelli considerati normali possono essere causati da poca introduzione di ferro, da emorragie, da gravidanza.



    FERRO
    Elemento essenziale per alcuni enzimi e per la formazione del pigmento dei globuli rossi e quindi è indispensabile per il trasporto dell’ossigeno a tutti i tessuti del corpo umano. La sua concentrazione nel sangue è detta sideremia. Il ferro si "muove" nel corpo grazie ad altre sostanze, le proteine, che lo catturano e lo depositano nei tessuti oppure lo mettono in circolo.
    Sono considerati normali valori di 37-147 mcg (microgrammi)/100 ml. Il valore del ferro è, però, molto variabile: è più alto al mattino e si modifica a seconda delle condizioni dell’individuo in quello specifico momento, ad esempio in corso d'infezione si abbassa. Per ottenere risultati più precisi, bisogna dosare un’altra sostanza, la ferritina: se questa si abbassa , significa che i depositi di ferro sono molto scarsi.
    Valori superiori a quelli ritenuti normali possono essere causati da anemia aplastica, da anemia mediterranea, da epatite virale acuta, da leucemie, da trasfusioni.
    Valori inferiori a quelli ritenuti normali possono essere causati da allattamento, da anemia dovuta a scarsa introduzione di ferro con gli alimenti (si trova in fegato, in uova, in pesci, in ortaggi a foglia verde, in frutta a guscio e limoni), da diabete, da emorragie, da età avanzata, da infezioni croniche, da insufficienza renale, da neoplasie.



    FIBRINOGENO
    Sostanza proteica (globulina) che interviene con gli altri fattori della coagulazione a favorire la coagulazione del sangue, in quanto si trasforma in fibrina (proteina filamentosa che forma l’impalcatura del coagulo).
    Sono considerati normali valori di 200-400 mg/100 ml.
    Valori superiori a quelli ritenuti normali possono essere determinati da artrite reumatoide, da arteriosclerosi, da cirrosi, da epatite virale, da gotta, da gravidanza, da infarto del miocardio, da insufficienza renale, da mieloma multiplo, da uso di contraccettivi, da traumi, da ustioni.
    Valori inferiori a quelli ritenuti normali possono essere determinati da carcinoma della prostata, da emorragie, da intossicazioni da fosforo, da infezioni gravi, da insufficienza epatica, da somministrazione di anticoagulanti.



    FOSFATASI ACIDA TOTALE E PROSTATICA
    E’ un enzima dosabile nel sangue, prodotto dalla prostata, dalla milza, dal fegato, dai globuli rossi, dalle piastrine e dal midollo osseo. Il dosaggio della frazione prostatica serve in modo particolare per confermare o meno il sospetto di cancro della prostata
    Sono considerati valori normali della fosfatasi acida prostatica sino a 4,2 mU/ml per gli uomini e fino a10 per la fosfatasi acida totale e sino a 3 mU/ml per le donne.
    Valori superiori a quelli ritenuti normali possono essere determinati da carcinoma alla prostata, da emolisi,da infarto del miocardio, da iperparatiroidismo, da ipertrofia della prostata, da malattia di Gaucher (malattia ereditaria a carattere familiare, dovuta ad accumulo di una sostanza grassa, la cerasina, e di altre simili, nelle cellule della milza, dei polmoni e delle ghiandole endocrine), da malattia di Paget, da metastasi ossee, da mieloma multiplo, da osteopetrosi.



    FOSFOLIPIDI
    Prodotti a livello epatico, partecipano alla formazione delle lipoproteine (colesterolo HDL, LDL).
    Sono considerati valori normali 100-300 mg/100 ml.
    Valori superiori a quelli ritenuti normali possono essere determinati da bulimia, da cirrosi epatica, da diabete mellito, da epatopatie croniche, da insufficienza renale cronica, da iperlipemia, da ipertiroidismo, da obesità, da pancreatite cronica.
    Valori inferiori a quelli ritenuti normali possono essere determinati da anoressia, da digiuno, da ipertiroidismo, da malnutrizione, da steatorrea.



    VES
    Sigla che sta per "velocità di eritro sedimentazione"; in pratica calcola il tempo necessario perchè la parte solida del sangue (globuli rossi) si separi da quella liquida (plasma).
    Sono considerati valori normali 2-10 mm/ora per l’uomo, 0-20 mm/ora per la donna. Non si tratta di valori molto precisi in quanto la VES può essere normale anche se l’infezione è già in atto, oppure può risultare elevata quando ormai si è già guariti e quindi è più che mai necessario il parere del medico.
    Salori superiori a quelli di riferimento possono essere determinati da artrite reumatoide, da epatopatie, da gravidanza, da infarto cardiaco, da infezioni, da infiammazioni, da insufficienza renale, da leucemie, da morbo di Hodgkin da neoplasie maligne, da shock, da TBC, da tiroidite di Hashimoto, da toxoplasmosi.
    Salori inferiori a quelli di riferimento possono essere determinati da allergie, da microcitemie, da neoplasie terminali, da policitemie, da uso di steroidi e anticoagulanti.



    VITAMINA A
    Solubile nei grassi (liposolubile), indispensabile per la crescita e la formazione di ossa e denti normali nei bambini, per la funzionalità della vista, per proteggere l'apparato urinario dalle infezioni e per il mantenimento di una pelle sana.
    Si trova nel fegato, nell'olio di fegato di merluzzo, nel tuorlo d'uovo, nel latte e latticini, nella margarina e in vari ortaggi e frutti come le carote, la zucca, il cavolo riccio, i broccoli, gli spinaci, le albicocche e le pesche.
    Valori normali: 20-60 mcg/dl (microgrammi/decilitro).
    Valori superiori a quelli normali possono essere causati da eccessiva introduzione con gli alimenti o uso di vitaminizzanti. L'eccessiva assunzione di vitamina A (ipervitaminosi A) può dare origine a fenomeni tossici anche molto gravi (epatopatia, morte). Tutte le vitamine liposolubili possono dare effetti collaterali da accumulo.
    Valori inferiori a quelli normali possono essere determinati da diabete, ipertiroidismo, da malnutrizione, da rettocolite ulcerosa.



    VITAMINA B1
    Detta anche tiamina, è solubile in acqua (idrosolubile) e svolge un ruolo essenziale nella attività di diversi enzimi coinvolti nella scissione e nella utilizzazione e nell’attività dei nervi, dei muscoli e del cuore. E' presente nella maggior parte degli alimenti che non sono stati raffinati. Fonti particolarmente ricche di questa vitamina sono il germe di grano, la crusca, i cereali, il pane integrale, la pasta, il fegato, il rognone, il maiale, il pesce, i fagioli, la frutta a guscio e le more.
    Valori normali: 2-5 mcg/dl (microgrammi/decilitro).
    Valori superiori a quelli normali (ipervitaminosi) possono essere causati da eccessiva introduzione con gli alimenti o eccesso di vitaminizzanti. L'eccesso viene eliminato dall'organismo e questo vale per tutte le vitamine idrosolubili.
    Valori inferiori a quelli normali (ipovitaminosi) possono essere causati da alcolismo, malnutrizione, uso di sulfamidici, da malassorbimento.



    VITAMINA B2
    Detta anche riboflavina, solubile in acqua(idrosolubile). E' indispensabile per l'attività dei diversi enzimi coinvolti nella scissione e nell'utilizzazione degli zuccheri, dei grassi e delle proteine, per la produzione di energia nelle cellule, per l'utilizzazione di altre vitamine del gruppo B e per la produzione di ormoni da parte delle ghiandole surrenali.
    Valori normali: 2-4 mcg/100 ml (microgrammo/100 millilitri).
    Valori superiori al normale (ipervitaminosi) possono essere causati da eccessiva introduzione con gli alimenti o vitaminizzanti.
    Valori inferiori a quelli normali (ipovitaminosi) possono essere causati da ileite, da malnutrizione, da parassitosi, da rettocolite ulcerosa, da uso di antibiotici, da malassorbimento.



    VITAMINA B6
    Detta anche piridossina, solubile in acqua (idrosolubile). Risulta particolarmente importante per l'attività di vari enzimi e ormoni coinvolti nella scissione e nell'utilizzazione dei carboidrati, dei grassi e delle proteine, nella produzione dei globuli rossi e degli anticorpi, nell'attività dell'apparato digerente e del sistema nervoso e nel mantenimento di una pelle sana. Adeguate fonti alimentari sono il fegato, il pollame, il maiale, il pesce, i cereali integrali, il germe di grano, le banane, le patate e i fagioli secchi.
    Valori normali: 50-250 mg/ml (milligrammi/millilitri).
    Valori superiori ai normali (ipervitaminosi) possono essere causati da eccessiva introduzione con gli alimenti o da vitaminizzanti.
    Valori inferiori ai normali (ipovitaminosi) possono essere causati da uso di citostatici, da gravidanza, da malnutrizione.



    VITAMINA B12
    Chiamata anche cianocobalamina, idrosolubile (solubile in acqua). E' importante per la produzione del materiale genetico nelle cellule e quindi per la crescita e lo sviluppo, per la produzione di globuli rossi nel midollo osseo e per una normale attività del sistema nervoso. Alimenti ricchi di questa vitamina sono il fegato, il rognone, il pollo, il manzo, il maiale, il pesce, le uova e i latticini.
    Valori normali: 200-900 mcg/100 ml (microgrammi/100 millilitri).
    Valori superiori al normale (ipervitaminosi) possono essere causati da eccessiva introduzione con gli alimenti o con vitaminizzanti.
    Valori inferiori al normale (ipovitaminosi) possono essere causati da anemia perniciosa, da enteropatie, da epatopatie, da gravidanza, da insufficienza renale cronica, da malnutrizione, da resezione gastrica (totale o parziale asportazione chirurgica dello stomaco; le cellule parietali del fondo dello stomaco producono il fattore intrinseco indispensabile all'assorbimento della vitamina B12).



    VITAMINA C
    Conosciuta anche col nome di acido ascorbico, solubile in acqua (idrosolubile). E' importante per la crescita e la buona conservazione di ossa, denti , gengive, legamenti e vasi sanguigni, per la risposta immunitaria dell'organismo alle infezioni, per la guarigione delle ferite e l'assorbimento di ferro dal tubo digerente. Le principali fonti sono la frutta e la verdura secca, gli agrumi, i pomodori, gli ortaggi a foglia verde, le patate, i peperoni, le fragole e i meloni ne sono fonti particolarmente ricche.
    Valori normali: 0.5-1.5 mg/100 ml (milligrammi/100 millilitri).
    Valori superiori al normale (ipervitaminosi) con fenomeni di tossicità possono essere causati da eccessiva introduzione con gli alimenti o con vitaminizzanti.
    Valori inferiori al normale (ipovitaminosi) possono essere causati da anemie, da emorragie, da malattie infettive, da malnutrizione, da osteoporosi, da rachitismo, da scorbuto.



    VITAMINA D
    Detta anche calciferolo, liposolubile (solubile nei grassi). Contribuisce a regolare l’equilibrio del calcio e del fosforo, favorisce l’assorbimento di calcio dall’intestino ed è essenziale per la salute delle ossa e dei denti. Le fonti principali sono il latte, i pesci grassi come sardine, aringhe, salmone e tonno, il fegato, i latticini e il tuorlo d’uova.
    Valori normali: 10-30 m g/ml (micro grammi).
    Valori superiori a quelli normali (ipervitaminosi) possono essere determinati da eccessiva introduzione con gli alimenti o con vitaminizzanti, da ipercalcemia, da iperostosi.
    Valori inferiori a quelli normali (ipovitaminosi) possono essere riscontrarsi in corso d'insuf- ficienza renale, di osteomalacia, nel rachitismo, nella tetania.



    VITAMINA E
    Termine usato per indicare un gruppo di sostanze di cui la più importante è l’alfa-tocoferolo. La vitamina E è fondamentale per la protezione della struttura delle cellule, per il mantenimento delle attività di alcuni enzimi e la formazione dei globuli rossi; protegge i polmoni e altri tessuti dalle lesioni causate dalle sostanze inquinanti e previene la distruzione dei globuli rossi da parte di sostanze tossiche presenti nel sangue. Tra le principali fonti alimentari figurano gli olii vegetali, la frutta a guscio, la carne, gli ortaggi a foglia verde, i cereali, il germe di grano, e il tuorlo d’uovo.
    Valori normali: 0,8-1,5 mg/dl.
    Valori superiori al normale (ipervitaminosi) possono essere causati da eccessiva introduzione con gli alimenti o con vitaminizzanti.
    Valori inferiori al normale (ipovitaminosi) possono essere causati da malnutrizione, da malassorbimento.



    VITAMINA H
    Fa parte del complesso delle vitamine B.4 detta anche biotina. E’ indispensabile per l’attività di vari enzimi coinvolti nella scissione degli acidi grassi e dei carboidrati e nell’eliminazione dei prodotti di scarto della scissione delle proteine.E’ presente in molti alimenti: fegato, arachidi, fagioli secchi, tuorlo d’uovo, funghi, banane, pompelmi e angurie.
    Valori normali: 70-100 ng/100ml (nanogrammi).
    Valori superiori ai normali (ipervitaminosi) possono essere causati da eccessiva introduzione con alimenti o con vitaminizzanti.
    Valori inferiori (ipovitaminosi) ai normali possono essere determinati da malnutrizione e malassorbimento.



    VITAMINA K
    Anenadione, solubile nei grassi (liposolubile). E’ essenziale per la formazione, nel fegato, di sostanze che favoriscono la coagulazione del sangue. Le principali fonti alimentari sono gli ortaggi a foglia verde (cavolo, broccoli e cime di rapa), gli olii vegetali, il tuorlo d’uovo, il formaggio, il maiale e il fegato.
    Valori normali: 15-30 m g/100 ml (microgrammi).
    Valori superiori al normale (ipervitaminosi) possono essere causati da eccessiva introduzione con gli alimenti o con uso di vitaminizzanti.
    Valori inferiori a quelli normali (ipovitaminosi) possono essere determinati da alterazione della flora intestinale, da cirrosi epatica, da ittero, da rettocolite ulcerosi, da malassorbimento.



    VITAMINA PP
    Oniacina (nicotinammide). E’ solubile in acqua (idrosolubile). Esplica una funzione essenziale nelle attività del sistema nervoso e dell’apparato digerente, nella produzione degli ormoni sessuali e nel mantenimento di una pelle sana. Le principali fonti alimentari sono il fegato, la carne magra, il pollame, il pesce, i cereali integrali, la frutta a guscio e i fagioli secchi.
    Valori normali: 0,5-0,8 mg/100 ml.
    Valori superiori a quelli normali (ipervitaminosi) possono essere causati da eccessiva introduzione con gli alimenti o con vitaminizzanti.
    Valori inferiori a quelli normali (ipovitaminosi) possono essere causati da alcolismo, da malassorbimento, da malnutrizione, da uso di antibiotici e sulfamidici.



    ZINCO
    Elemento indispensabile per la crescita normale, lo sviluppo degli organi genitali, l’attività normale della prostata, la guarigione delle ferite, la produzione di proteine; controlla l’attività di più di 100 enzimi ed è coinvolto nel funzionamento della insulina. Piccole quantità di questo elemento sono presenti in molti cibi come la carne magra, il pane e i cereali integrali, i fagioli secchi e gli alimenti marini.
    Valori normali: 80-160 m g/100 ml (microgrammi).
    Valori superiori al normale possono essere determinati da osteosarcoma; dose letale 10g.
    Valori inferiori al normale possono essere causati da AIDS, da alopecia, da dermatiti, da diabete mellito, da leucemia, da linfomi.










    CAPIRE GLI ESAMI DELLE URINE


    EMOGLOBINA (Hb)
    E' una proteina, costituente principale dei globuli rossi, adibita principalmente al trasporto dell’ossigeno dai polmoni ai tessuti. Nel suo viaggio di ritorno nel sangue venoso l’emoglobina trasporta invece anidride carbonica ai polmoni dai quali questa vine espulsa con l’aria espirata.
    Non deve essere presente nell’urina.
    La presenza nell’urina può essere determinata da anemia (dovuta a una produzione ridotta o difettosa di globuli rossi o a un ritmo troppo elevato della loro distruzione), da avvelenamento da funghi, da favismo (malattia caratterizzata da estrema sensibilità alle fave, e così quando si mangia questo legume, una sostanza in esso contenuta provoca la rapida distruzione dei globuli rossi portando lìindividuo a un grave tipo di anemia), da ipotermia, da morbo di Cooley, da reazioni trasfusionali, da scarlattina, da sepsi, da uso di farmaci quali chinino e fenacitina, da ustioni.



    FOSFATI
    Sali contenenti una combinazione di fosforo, ossigeno e un altro elemento quale sodio e calcio. Circa l’85% del fosfato presente nel corpo è combinato con il calcio per formare la struttura delle ossa e dei denti. Il resto è depositato in piccole quantità nella maggiore parte dei tessuti dell’organismo e svolge un ruolo importante nel mantenimento dell’equilibrio di diversi liquidi del corpo, compresa l’urina.
    Valori ritenuti normali 0,8 - 2 grammi nelle urine delle 24 ore (variabili con la dieta).
    Valori superiori a quelli ritenuti normali (fosfaturia) possono essere determinati da diabete, da digiuno, da insufficienza renale cronica, da iperparatiroidismo, da mieloma multiplo, da neoplasie ossee.
    Valori inferiori a quelli ritenuti normali possono essere causati da alcolismo, da allattamento, da gravidanza, da ipoparatiroidismo, da osteomalacia.



    GLOBULI ROSSI
    Devono essere assenti.
    La presenza nell’urina è indice di ematuria, cioè presenza di sangue. Le cause più frequenti di ematuria sono disturbi alla coagulazione del sangue, calcoli, tumori, tubercolosi renali, sangue mestruale nella donna.



    GLUCOSIO
    E' la principale fonte di energia dell’organismo per il matabolismo delle cellule. È uno zucchero semplice (monosaccaride).
    Deve essere assente nelle urine.
    La presenza può essere determinata da acromegalia, da avvelenamento da mercurio, da diabete mellito, da feocromocitoma, da gravidanza, da sindrome di Cushing, da nefropatia tossica, da tireotossicosi, da uso di diuretici e steroidi.



    LEUCOCITI
    O globuli bianchi; l’analisi la si esegue al microscopoio.
    Valori ritenuti normali devono essere inferiori ad un numero di 5 - 10 in 1 millilitro di urina.
    Un aumento è il segnale generico di un’infezione e può essere determinato da infezioni delle vie urinarie, da ascessi renali, da bilnarziosi, da diabete mellito, da mieloma multiplo, da neoplasie ai reni, da pielonefrite, da prostatite, da rene policistico, da traumi.



    NOR-ADRENALINA
    Ormone, la cui principale funzione è quella di contribuire a mantenere una pressione costante del sangue (è prodotto dai surreni come l'adrenalina).
    Valori ritenuti normali di nor-adrenalina sono inferiori a 150 microgrammi nelle urine delle 24 ore.
    Valori superiori a quelli ritenuti normali possono essere causati da feocromocitoma, da ipertensione da sindrome di Cushing, da neuroblastoma.
    Valori inferiori a quelli ritenuti normali possono essere determinati da morbo di Addison, da morbo di Parkinson, da sindrome di Waterhouse, da surrenalectomia.



    ODORE
    Solitamente non è molto forte e intenso. L’assunzione di alcuni farmaci o alimenti (ad esempio, asparagi) può cambiare temporaneamente l’odore, ma si tratta sempre di fenomeni che durano solo per un certo periodo di tempo. Se invece il cattivo odore dovesse persistere, potrebbe essere sintomo di qualche infezione.



    PARASSITOLOGIA URINARIA
    E' un esame microscopico sul sedimento: si ricercano a fresco la Candida (si può ricercare anche con un esme colturale) e il Trichomonas, che causano infezioni vaginali, uova di schistosoma Haematobium,accidentalmente possono trovarsi anche uova di Ossiuri (nella bambina), in caso di infestazione da Phtirius Pubis (volgarmente piattola).



    PESO SPECIFICO
    E' un buon indicatore della funzionalità del rene. Il suo valore è determinato dalla presenza di urea, di proteine, di glucosio, di urobilina (vedere), di pigmenti biliari. Se il peso specifico rientra nella normalità, significa che il rene è in grado di assolvere alle sue funzioni e di scaricare tutte le sostanze di rifiuto nell’urina.
    Valori normali variano da 1010 a 1030: quando vi è disciolta una grande quantità di sostanze è circa 1030; quando l’urina è formata quasi solo da acqua il valore è circa 1010.
    Valori superiori al normale possono essere determinati da anemie, da cirrosi epatica, da diabete mellito, da disidratazione, da edema polmonare, da febbre elevata, da mieloma multiplo, da nefrosi, da ritenzione di sodio, da sudorazione.
    Valori inferiori al normale possono essere determinati da abuso di bevande, da insufficienza renale, da ipertiroidismo, da poliuria, da uso di diuretici.



    pH
    E' la misura dell’acidità o della alcalinità di una soluzione: la scala del pH varia da 0 a 14 per cui la neutralità è indicata da 7. Più basso è il valore del ph rispetto a 7, più è acida una soluzione, maggiore è questo valore rispetto a 7, più essa è alcalina.
    I valori ritenuti normali variano da 5 a 7.
    pH maggiore di 7 può essere determinato da alcalosi metabolica, da alcalosi respiratoria, da dieta ricca di frutta, da sepsi urinaria, da sindrome di Conn, da sindrome di Cushing, da uso di antiacidi, da vomito.
    pH inferiore a 5 è indice di acidosi che può essere determinata da diabete mellito, da dieta ricca di proteine (iperproteica), da dieta ipoglucidica (pochi zuccheri), da digiuno, da insufficienza renale cronica.



    POTASSIO
    E' un elemento chimico indispensabile agli organismi viventi; in associazione con il sodio e il calcio, mantiene il ritmo cardiaco normale, regola l’equilibrio idrico dell’organismo ed è responabile della conduzione degli impulsi nervosi e della contrazione dei muscoli.
    Sono ritenuti valori normali 30 - 110 millequivalenti nelle urine delle 24 ore.
    Un aumento può essere determinato da diabete, da un dieta ricca di potassio, da ipercalcemia (livello molto elevato di calcio nel sangue), da sindrome di Conn, da sindrome di Cushing, da sindrome di Fanconi, da uremia, da uso di cortisonici e di diuretici.
    Una diminuizione può essere determinata da diarrea, da dieta deficitaria di potassio, da digiuno, da glomerulonefrite, da morbo di Addison, da vomito.



    PROTEINE
    I reni non dovrebbero lasciare passare le proteine nell’urina (vengono bloccate prima) in quanto sono sostanze molto importanti per l’organismo e non possono essere smaltite.
    Dovrebbero essere assenti, ma a volte sono presenti in quantità minime e non patologiche e comunque in quantità inferiore a 150 mg nelle urine delle 24 ore.
    Una loro presenza significativa può essere determinata da anemia, da amiloidosi, da avvelenamento da arsenico, bismuto e mercurio, da cistite, da diabete, da glomerulonefrite, da gotta, da gravidanza, da ipertermia, da ipotermia, da mieloma multiplo, da pielonefrite, da sindrome nefrosica, da shock.






    ANALISI DELLE FECI
    Questo esame, che consiste nell’analisi in laboratorio di un campione di feci raccolto dal paziente, è importante per scoprire infezioni e malattie che possono riguardare l’intestino, il fegato e il pancreas. Le anomalie riscontrate con questa analisi, possono essere prodotte da ciò che si è mangiato oppure da cause più complesse, come disfunzione del fegato e del pancreas, fino a malattie più serie come il tumore al colon, la parte finale dell’intestino. Le anomalie che si riscontrano nelle feci possono riguardare la consistenza ed il colore, la presenza di sangue ecc. La "normalità" delle feci varia da persona a persona e quindi sta al buonsenso del paziente segnalare un’anomalia al proprio medico. Il prelievo può benissimo essere fatto a casa; l’importante è che le feci vengano raccolte in un contenitore apposito e che questo sia pulito. Solo in alcuni casi si può utilizzare un tampone che viene introdotto nell’ano per 3-5 centimetri e quindi sigillato nel contenitore.
    E' importate precisare che se si ottengono valori diversi da quelli considerati normali non significa necessariamente che ci sia in atto una malattia, quindi non ci si deve allarmare, la cosa piu' saggia da fare quella di far valutare i risultati delle analisi dal proprio medico o da uno specialista e mai, in nessun caso, improvvisarsi esperti e fare delle diagnosi su se stessi o su altri, tantomeno assumere farmaci senza il consigli del proprio medico curante.


    --------------------------------------------------------------------------------

    Gli esami più importanti:


    BATTERI, MICETI E VIRUS (RICERCA DEI)
    Consiste nella ricerca nelle feci di questi agenti. I batteri possono avere forma rotondeggiante (cocchi), allungata (bacilli), spiraliformi (campylobacter) e che sono responsabili di malattie. I batteri si ricercano nelle feci con un esame che si chiama coprocoltura (o esame colturale delle feci). Quelli più comunemente ricercati sono: Campylobacter,Clostridium, Escherichia coli, Salmonelle, Shigelle, Stafilococco, Vibrioni, Yersinia. Nelle feci si può ricercare anche la Candida che è un micete. Tra i virus si ricerca comunemente il Rotavirus che può provocare gravi diarree soprattutto nei bambini.



    CHIMOTRIPSINA
    Si tratta di una proteina.
    Sono considerati valori normali quelli superiori a 160 mcg (microgrammi)/g.
    Valori inferiori a quelli considerati normali possono essere determinati da calcolosi pancreatica, da fibrosi cistica, da pancreatite.



    COLORE
    Le feci normali appaiono marrone, ma possono subire variazioni in rapporto alle cause più diverse: ad esempio, biancastre nelle epatiti, verdi o giallo-verdastre nel tifo, rossastre in caso di emorroidi, scure per presenza di sangue digerito.



    FORMA E CONSISTENZA
    Sono in funzione del maggiore o minore assorbimento dell’acqua dell’intestino.
    In condizioni normali le feci sono poltacee, pastose e cilindriche.
    Le feci risultano abbondanti, molli, informi a causa di diete prevalentemente vegetali.
    Feci più scarse, più dure e più ben formate sono determinate da diete altamente ricche di proteine, di carboidrati, Nella stitichezza le feci sono dure, a "palla" o a "nastro". Negli stati diarroici di varia natura si hanno feci liquide e semiliquide; nelle enteriti si hanno feci gelatinose, ricche di muco; nell’insufficienza pancreatica e biliare si hanno feci molto poltacee; nell’insufficienza biliare si hanno feci a mastice.



    PARASSITI (RICERCA)
    Sono organismi che vivono sulla superficie o all’interno di un’altra creatura vivente, traendone un vantaggio e danneggiando l’organismo che li ospita. Anche diversi batteri, miceti e virus possono essere parassiti. La presenza nelle feci di alcuni parassiti può essere sintomo di malattie. I principali parassiti ricercati sono: Anchilostoma duodenale, Ascaris lumbricoides, Entameba histolyca, Goardia, Hymenolepis nana, Ossiuro, Tenia saginata, Tenia solium, Trichuris trichiura, Trichomonas.



    QUANTITÀ
    La quantità emessa dipende essenzialmente dalla natura della dieta e in particolare dal suo contenuto in cellulosa.
    Se si segue una dieta normale sono considerati normali valori di 100-250 g nelle feci raccolte nell’arco delle 24 ore per gli adulti; per i bambini i valori sono 120 g/24 ore; il contenuto in acqua è del 70-85%.
    Valori superiori a quelli considerati normali possono essere determinati da dieta vegetariana, da enterocolite, da malassorbimento, da pancreatite cronica.
    Valori inferiori a quelli considerati normali possono essere determinati da anoressia, da digiuno.



    REPERTI MICROSCOPICI
    Sostanze Valori normali Valori anomali
    cellule epiteliali numerose si hanno alterazioni a causa di tifo, enterite
    eritrociti scarsi o assenti se presenti, c’è sangue occulto o evidente
    leucociti scarsi o assenti si ha un aumento nella colite ulcerosa e in gastroenteriti
    fibre muscolari abbondanti si ha un aumento nell’insufficienza pancreatica (carenza di enzimi motolitici)
    muco scarso si ha un aumento nel tifo e nella dissenteria e in coliti
    amidi assenti si hanno in insufficienza pancreatica, in diarrea
    grassi neutri assenti si hanno in insufficienza pancreatica, in ittero ostruttivo ed epatite
    acidi grassi assenti si hanno in insufficienza pancreatica, in ittero ostruttivo ed epatite



    SANGUE
    Per la positività è sufficiente la presenza di un ml di sangue detto anche sangue occulto. Per un esame corretto, occorre rimanere per tre giorni (a seconda del tipo di test) senza mangiare carne, pesce, verdure fresche e banane e senza prendere purganti o farmaci come aspirina o conteneti ferro); lo spazzolino da denti, almeno due giorni prima dell’esame, non deve fare sanguinare i denti.
    Normalmente deve essere assente.
    La presenza di sangue nelle feci può essere determinata da alcolismo, da assunzione di ferro per bocca, da avulsioni dentali (distacco completo di un dente dall’alveolo in seguito a causa fortuita), da cirrosi epatica, da dieta ricca di carne, da dieta con mirtilli, da dieta con spinaci, da emorroidi, da ernia jatale, da esofagite, da neoplasie del tubo digerente, da piastrinopenia, da porpora, da trombocitopenia, da sindrome di Mallory Weiss, da traumi, da salicilati, da varici esofagee, da gastrite, da rettocolite ulcerosa, da diverticolite, da epistassi, da poliposi.


    Tratto da www.analisidelsangue.net/Default.asp


    image001y


    vedi anche i gruppi sanguigni e il fattore RH

    www.cardiologiapertutti.org/Gruppo%20Rh.htm

    Edited by Apocalypse23 - 29/3/2012, 18:05
     
    .
  2. Apocalypse23
     
    .

    User deleted


    approfondiamo un discorso che ci può interessare quello dei marcatori tumorali.
    spesso ci chiediamo a cosa servono, quali sono i marcatori da fare, bene qui trovate una sintesi.

    premessa i Marcatori tumorali non sono in grado da soli di fare diagnosi di tumore, ma possono aiutare a valutare l’efficacia della terapia o ad evidenziare la comparsa di recidive.

    I marcatori tumorali sono indicatori biochimici della presenza di un tumore, Nella pratica clinica il termine di marcatore tumorale viene solitamente riferito ad una molecola che può essere riscontrata nel plasma o in altri liquidi dell’organismo.

    La proteinaBence-Jones,il primo marcatore tumorale identificato in laboratorio,è una catenaimmunoglobulinica leggera prodotta in eccesso in circa la metà dei pazienti colpiti da plasmacitoma,ed è associata alla presenza di immunoglobuline monoclonali sieriche.La scoperta del CEA ha dato il via ad una intensa ricerca di altri antigeni tumorali.

    In base ad alcune caratteristiche specifiche, i marcatori tumorali possono essere distinti in diverse categorie:
    marcatori associati alla proliferazione cellulare
    marcatori associati alla differenziazione cellulare
    marcatori associati a metastasi
    marcatori associati ad altri eventi tumorali
    marcatori associati a trasformazioni maligne
    marcatori associati a mutazioni ereditarie
    marcatori tumorali definiti da anticorpi monoclonali
    Marcatori tumorali associati alla proliferazionecellulare

    Comprendono

    ormoni (come la gonadotropina corionica umana)
    Proteine sieriche ed enzimi ( lattico deidrogenasi,fosfatasi alcalina)
    Metabolici di proteine sieriche ed enzim i(acidovanillil-mandelico,VMA,acidoomovanillico,HVA,acido5'-idrossindoloacetico,5-HIAA)la cui concentrazione può aumentare durante gli eventi tumorali per via dell’altavelocità di proliferazione delle cellule tumorali.

    ALFAFETOPROTEINA (AFP)
    Che cos’é
    È una glicoproteina composta per il 4% da carboidrati, prodotta durante lo sviluppo fetale nel sacco vitellino, nel fegato e tratto gastrointestinale (in questo apparato anche nell’adulto).
    A cosa serve
    La concentrazione di tale proteina nel sangue aumenta fisiologicamente in gravidanza. Valori
    aumentati di concentrazione nel liquido amniotico sono espressione di sofferenza fetale, per
    cause diverse. Inoltre, aumenta patologicamente, negli adulti, nei tumori del fegato e del
    tratto digerente e viene in questi casi utilizzato come marcatore tumorale.
    Come si svolge l’esame
    La determinazione della concentrazione si effettua sul sangue prelevato a digiuno. In caso di
    sospetta o accertata patologia fetale l’esame viene effettuato sul liquido amniotico prelevato
    tramite amniocentesi.
    I risultati
    I valori normali delle concentrazioni possono variare a seconda dei metodi utilizzati e quindi
    vengono indicati dal laboratorio che effettua l’esame sia per il sangue che per il liquido
    amniotico.
    CA 15-3 (CANCRO ANTIGENE 15-3)
    Che cos’é
    È una glicoproteina che si trova nel sangue di soggetti malati di tumore, principalmente del seno.
    A cosa serve
    Presenta una ottima sensibilità nelle neoplasie della mammella. Nel 75-90 per cento dei casi di tumore al seno con
    metastasi, l'antigene Ca 15-3 raggiunge livelli superiori a 30 U/ml. Aumenti del Ca15-3, ma inferiori a 50 U/ml, sono
    riscontrabili anche in neoplasie del pancreas (60%), dell'ovaio (58%), del polmone (40%) e del colon (40%). Leggeri
    aumenti possono essere presenti anche in corso di patologie benigne del fegato.
    Questo test non è però abbastanza sensibile e specifico ed è perciò sconsigliabile il suo uso per la diagnosi precoce di
    queste malattie; in compenso può servire a controllare l'andamento della chemioterapia e nel follow-up postoperatorio.
    Come si svolge l’esame
    Il test si effettua su campione di sangue.
    I risultati
    I valori normali di Ca 15-3 sono inferiori a 30 U/ml.

    CA 19-9 (ANTIGENE CANCRO GASTRO-INTESTINALE)
    Che cos’é
    Il Ca 19-9 (Antigene Cancro Gastro-Intestinale) è un antigene circolante nel sangue maggiormente in presenza di
    tumori dell'apparato gastrodigerente.
    A cosa serve
    Elevati valori di Ca 19-9 sono un indicatore della presenza di un tumore del pancreas; nel caso di un paziente che sia già stato operato per questo tumore un aumento dell'antigene, se associato a quello dell'antigene carcino-embrionario
    (CEA), indica una recidiva. Tassi elevati possono essere osservati anche in corso di malattie croniche come la cirrosi, la
    pancreatite, l'insufficienza renale, l’epatite.
    Questo test, comunque, non è abbastanza sensibile e specifico da essere impiegato per lo screening del tumore del
    pancreas, anche se tassi superiori a 100 U/ml sono estremamente indicativi.
    Come si svolge l’esame
    L’esame si effettua su campione di sangue.
    I risultati
    I valori normali di Ca 19-9 devono essere inferiori a 40 U/ml.

    Beta-HCG
    Generalità
    La gonadotropina corionica umana (HCG) è un ormone prodotto dalla placenta sin dalle primissime fasi della
    gravidanza; per questo motivo il suo dosaggio viene utilizzato proprio per diagnosticare l'instaurarsi di una gravidanza.
    Esami di laboratorio
    Il dosaggio può essere effettuato sulle urine (Test di gravidanza o beta-HCG urinaria) o su sangue (beta-HCG
    plasmatica). Nel caso del test di gravidanza il dosaggio è definito qualitativo: è in grado di discriminare i campioni
    negativi (concentrazione dell'ormone inferiore a 25 mUI/mL, cioè milli-unità internazionali per millilitro) da quelli
    positivi (concentrazione superiore a 25 mUI/mL). Il dosaggio effettuato a partire da un prelievo di sangue, invece, è
    quantitativo, dal momento che fornisce un valore numerico che può andare da zero a 300.000 mUI/mL circa. Effettuano
    due dosaggi successivi (a distanza di pochi giorni) di beta-HCG plasmatica, è possibile ottenere informazioni sul buon
    andamento della gravidanza nelle fasi iniziali.
    I risultati
    Si considera negativo meno di 10 UI/l prima della menopausa, mentre dopo la menopausa
    può essere più elevato, anche senza gravidanza. Nella tabella sottostante l'andamento della
    Beta HCG durante le settimane di gravidanza (la settimana si riferisce a quella concezionale
    effettiva, quindi a partire dall'avvenuto concepimento. Aggiungerne 2 per ottenere quella
    quella gestazionale anamnestica, che appunto si calcola dal 1° giorno dell'ultima mestruazione.salore massimo

    1 12.8 77.5
    2 45 1175
    3 330 10200
    4 2160 82640
    5 6225 181075
    6 15600 184000
    7 15125 199500
    8 24400 221400
    9 22075 227000
    10 21500 188925
    11 18525 182550
    12 24650 175775
    13 23425 181750
    14 21160 175305
    15 11475 124350
    16 4150 79350 ovviamente non è un numero skype è un valore
    17 4150 79350 idem
    18 4150 79350 idem
    19 4150 79350 idem

    20 4150 79350
    21 4150 79350
    22 4150 79350

    Sett val min. val mass.

    23 4150 79350
    24 4150 79350
    25 4150 79350
    26 4150 79350
    27 4150 79350
    28 2535 68750
    29 2535 68750
    30 2535 68750
    31 2535 68750
    32 2535 68750
    33 2535 68750
    34 2535 68750
    35 2535 68750
    36 2535 68750
    37 2535 68750
    38 2535 68750
    È importante ricordare che i valori normali delle BhCG possano variare a seconda del laboratorio nel quale
    vengono eseguiti i dosaggi.

    CEA (ANTIGENE CARCINO-EMBRIONARIO)
    Che cos'è
    Il CEA (Antigene Carcino Embrionario) è una glicoproteina circolante nel sangue, associato ai
    tumori del tubo digerente e in particolare a quelli colon-rettali.
    A cosa serve
    Questo test, ormai, ha perso gran parte della sua utilità in seguito all’utilizzo di markers
    tumorali più recenti quali il Ca 19-9, il TPA ed altri. Si trovano valori elevati nel 50% dei tumorial seno. Utile anche nel follow-up postoperatorio per la determinazione di eventuali recidive ometastasi.
    Un innalzamento del valore al di sopra di 25 ng/ml è molto spesso segno della presenza di un tumore del colon-retto. Tuttavia rialzi analoghi si osservano anche in altri adeno-carcinomi del tubo digerente (esofago, stomaco) e nei tumori del pancreas. Aumenti si registrano anche per rettocoliti emorragiche, morbo di Crohn, cirrosi, epatiti e pancreatiti.
    Come si svolge l’esame
    Il test si effettua su campione di sangue.
    I risultati
    I valori normali sono inferiori a 5 ng/ml negli uomini ed a 7,5 ng/ml nelle donne.
    PAP (FOSFATASI ACIDA PROSTATICA)
    Che cos'è
    La Fosfatasi Acida Prostatica (PAP) è una glicoproteina del gruppo delle fosfatasi acide, secreta
    dalle cellule ghiandolari prostatiche, presente nel liquido seminale.
    A cosa serve
    Un suo aumento può essere indice di adenoma prostatico, prostatite (per valori inferiori a 6,4 Bg/l), carcinoma prostatico, manipolazioni prostatiche, infarto prostatico, ritenzione urinaria e raramente carcinoma vescicale invasivo con infiltrazione prostatica.
    Il PAP è aumentato solo nel 20% dei casi di carcinoma prostatico localizzato alla ghiandola.
    Aumenta nel 75% dei casi solo in corso di metastasi ossee e pelviche. Ormai considerato di
    scarsa utilità nel controllo dei tumori prostatici, viene validamente sostituito dal PSA totale e
    dal PSA-Free.
    Come si svolge l’esame
    L’esame si svolge su un campione di sangue. È bene evitare accuratamente il dosaggio dopo
    manovre quali massaggi prostatici, esplorazioni rettali o procedure strumentali endoscopiche.
    I risultati *
    I valori normali della Fosfatasi Acida Prostatica, nell’adulto, sono inferiori a 3,7 Bg/l. Nei
    processi neoplastici si riscontrano valori elevati nel siero.
    PAP-TEST
    Che cos'è
    Il Pap-Test è un esame che studia, con un particolare tipo di colorazione, i caratteri delle
    cellule esfoliate spontaneamente o asportate meccanicamente e, generalmente, viene
    utilizzato per la prevenzione oncologica ginecologica.
    A cosa serve
    Questo esame serve a stabilire eventuali anomalie delle cellule della cervice (collo dell'utero).
    L'indagine è utile sia per evidenziare lo stato ormonale della donna, sia la presenza di
    fenomeni infiammatori o infettivi, sia la presenza di lesioni precancerose o cancerose. Infatti, tutte queste situazioni promuovono dei cambiamenti dell'epitelio della cervice che possono essere rivelati dal sistema di colorazione messo a punto dal medico greco George Papanicolau.
    Come si svolge l’esame
    L’esame si svolge attraverso un’indagine al microscopio delle cellule prelevate dalla cervice
    mediante una spatolina e poste su un vetrino.
    In genere viene applicato lo speculum, un piccolo strumento che consente
    di poter vedere il collo dell'utero situato in fondo alla vagina. A questo punto si utilizzano una piccola spatola di legno o plastica, e uno scovolino, per "strofinarli" delicatamente sul collo e nel canale cervicale allo scopo di asportare alcune
    cellule che naturalmente tendono a sfaldarsi dalla superficie di queste strutture. Queste cellule, ancora adese alla spatola
    e allo scovolino, vengono poi fatte aderire ad un vetrino da microscopio e fissate con un apposito spray fissatore. Il vetrino viene etichettato e inviato all'Anatomopatologo con i dati della paziente perché possa colorarlo con il metodo Papanicolaou, e osservarlo al microscopio.
    Nel caso di una paziente virgo, l'applicazione dello speculum può risultare impossibile senza provocar danni, anche se
    in qualche paziente è possibile grazie all'elasticità dell'imene. È possibile anche spingere in fondo alla vagina la
    spatoletta o un tamponcino, senza applicare lo speculum, ma il materiale prelevato sarà di scarsa qualità.
    Interferenze sui risultati possono derivare da una non corretta procedura di prelievo. Tutte le lavande
    vaginali debbono essere interrotte 48-72 ore prima del prelievo.
    A scopo preventivo oncologico l'esame andrebbe eseguito ogni anno, in assenza di cellule
    atipiche ed ogni sei mesi in presenza di uno stato infiammatorio. Nel sospetto di un carcinoma
    in situ la diagnosi va confermata mediante colposcopia.
    I risultati
    Il referto indica quali alterazioni sono state trovate. È riconosciuta una classificazione in cinque
    classi:
    - Classe I: Normalità
    - Classe II: Infiammazione (cellule normali ma non probative per malignità; displasia lieve)
    - Classe III: Reperto sospetto di malignità (displasia media)
    - Classe IV: Reperto di cellule fortemente probativo per malignità (displasia grave, atipica)
    - Classe V: Reperto positivo (cellule tumorali maligne).

    PSA (Antigene Prostatico Specifico)
    Che cos’é
    Il PSA (Antigene Prostatico Specifico) è una glicoproteina presente nel sangue. È presente nel tessuto prostatico
    normale sia ipertrofico che neoplastico. La si può trovare sia in forma libera (PSA-free) che legata alla alfa1-
    antichimotripsina.
    A cosa serve
    La quantità di questo antigene presente nel sangue tende ad aumentare in presenza di qualsiasi malattia della prostata in
    evoluzione, maligna o benigna che sia. Valori compresi tra 20 e 30 ng/ml si rilevano in presenza di un adenoma, mentre
    valori ancora superiori possono rendere probabile l'ipotesi di un carcinoma della prostata. Ai fini di una corretta
    valutazione clinica è interessante valutare il rapporto tra il PSA legato ed il free-PSA che deve essere minore di 0.20%.
    Associato ad altri esami strumentali è un utile test di conferma nel caso di tumori alla prostata. Utile nel follow-up
    postoperatorio per la determinazione di eventuali recidive o metastasi e per controllare l'andamento delle terapie. Infatti, il PSA trova utilissimo impiego per cogliere la progressione della malattia prima che si registrino variazioni cliniche di rilievo e per segnalare l'eventuale ripresa della malattia in corso di terapia. Il PSA infatti aumenta se la malattia va avanti, diminuisce se la malattia regredisce, rimane oscillante quando la malattia è controllata dalla terapia. Livelli misurabili di PSA dopo prostatectomia radicale stanno a indicare la presenza di malattia residua.
    Come si svolge l’esame
    L’esame si svolge attraverso un prelievo di sangue. È bene evitare accuratamente il dosaggio dopo manovre quali
    possono essere massaggi prostatici, esplorazioni rettali o procedure strumentali endoscopiche.
    I risultati
    I risultati normali dovrebbero essere inferiori a 2,5 ng/ml, ma il valore normale varia in funzione dell'età e delle
    dimensioni della prostata

    FREE-PSA
    Che cos’é
    Il Free-PSA (Antigene Prostatico Specifico Libero) è una glicoproteina presente nel sangue in forma libera.
    A cosa serve
    È presente nel tessuto prostatico normale sia ipertrofico che neoplastico. Associato ad altri esami strumentali è un utile
    test di conferma nel caso di tumori alla prostata. Utile anche nel follow-up postoperatorio per la determinazione di
    eventuali recidive o metastasi. Per una corretta valutazione clinica è interessante determinare il rapporto tra il free-PSA
    ed il PSA Totale che deve essere minore di 0,20%.
    Come si svolge l’esame
    L’esame si effettua tramite prelievo di sangue. Da evitare il dosaggio dopo manovre quali esplorazioni rettali, massaggi
    prostatici o procedure strumentali endoscopiche.
    I risultati
    Il rapporto tra il free-PSA ed il PSA Totale va considerato dubbio tra 10 e 20, patologico se
    minore di 10 e segno di un'ipertrofia prostatica benigna se superiore a 20. Esistono
    interferenze in caso di patologie anche benigne come l'ipertrofia della prostata, anche se in
    questi casi difficilmente il PSA aumenta fino a superare valori di 10 ng/ml.
    TPA
    Che cos'è
    Il TPA (Antigene Polipeptidico Tessutale) è una proteina di 43000 dalton.
    A cosa serve
    Diversi tipi di tumore possono produrre TPA: cancro della mammella, delle ovaie, del polmone, tumori dell'apparato
    digerente, tumori delle vie urinarie. Il TPA più che rappresentare un marcatore specifico di una patologia tumorale è un
    indice di proliferazione cellulare. Il suo aumento è correlato alla velocità di accrescimento tumorale più che alla massa
    tumorale. Pertanto il TPA è utile nel follow-up di pazienti con tumori già accertati più che nella fase diagnostica. Un
    aumento del TPA può essere presente anche in malattie non neoplastiche quali la cirrosi epatica, le infezioni del tratto
    biliare, epatiti in genere, infezioni del tratto respiratorio.
    Come si svolge l’esame
    L’esame si effettua su campione di sangue, con paziente preferibilmente a digiuno da 8-12 ore.
    I risultati
    I valori normali sono inferiori a 55 U/l.


    Fonti: www.specialisticainfermieri.it/file...catori_9-10.pdf
    www.gravidanzaonline.it

    per approfondire linee guida sui marcatori
    http://74.125.155.132/scholar?q=cache:F_ag...nsigliati&hl=it


    marcatori tumorali ancora più specifici.:


    MARKER TUMORALI

    Sono sostanze di varia natura (enzimi, ormoni, proteine semplici, metalli) la cui presenza e il cui valore alterato nei liquidi biologici sono frequentemente associati alla presenza di neoplasie. Tuttavia non si conosce attualmente un marker universale utile per la diagnosi delle neoplasie e la presenza di determinate sostanze in circolo caratteristiche di determinati tumori è rilevabile in fase avanzata di malattia. Ne deriva perciò che l'utilità clinica è limitata al follow-up del paziente neoplastico ed, in fase diagnostica, sono un sussidio di altri test laboratoristici o di esami radiologici.

    "Marker" associati a neoplasie umane

    Antigene solubile gastrointestinale (GICA): Carcinomi pancreatici e del tubo digerente

    Antigene carcinoembrionario (CEA) : Carcinomi del colon, polmonari, mammari, pancreatici

    Alfa-fetoproteina (AFP) : Carcinomi epatici, carcinomi a cellule germinali

    Gonadotropina corionica (HCG) : Tumori trofoblastici, carcinomi a cellule germinali

    Calcitonina (CT) : Carcinomi tiroidei

    Fosfatasi acida prostatica (FAP) : Carcinomi prostatici

    Fosfatasi alcalina (isoenzima di Regan) : Seminoma

    Catecolamine urinarie: Feocromocitoma

    Ferritina: Leucemie, linfoma di Hodgkin, carcinoma mammario

    Acido vanilmandelico urinario, Acido omovanilico urinario: Neuroblastoma

    Serotonina: Carcinoide

    Rame: Morbo di Hodgkin

    Zinco: Linfomi maligni

    Lisozima: Leucemia monoblastica

    Istaminasi: Carcinoma midollare tiroideo

    Antigene del carcinoma ovarico (CA 125): Carcinomi ovarici

    Ormone adrenocorticotropo (ACTH) e molecole correlate: Carcinomi polmonari e del colon

    Creatinfosfochinasi BB (CPK-BB): Carcinomi polmonari e prostatici

    Enolasi neuronospecifica (ENS): Tumori cerebrali, endocrini, polmonari

    Latticodeidrogenasi (LDH): Seminoma

    Proteina del liquido di macrocisti: Carcinomi mammari

    Acidi sialici legati a lipidi: Carcinomi polmonari, mammari, prostatici, melanomi, sarcomi, linfomi

    Tireoglobulina: Carcinoma tiroideo

    Argininvasopressina (AVP): Carcinomi polmonari

    Bombesina: Carcinomi polmonari

    Glicosiltransferasi: Carcinomi polmonari, ovarici, pancreatici

    Anticorpi monoclonali contro specifici tumori: Carcinomi mammari, polmonari, prostatici; melanomi

    Neurofisina: Carcinomi polmonari

    Antigene oncofetale pancreatico (AOP). Carcinomi pancreatici

    Ormone paratiroideo (PTH): Carcinomi polmonari

    Fosfatasi alcalina placentare (FAP): Seminomi

    Antigene polipeptidico tessutale (APT): Carcinomi mammari, colici, polmonari, linfomi






    Edited by Apocalypse23 - 19/4/2012, 15:09
     
    .
  3. poline
     
    .

    User deleted


    grazie..
     
    .
  4. Apocalypse23
     
    .

    User deleted




    parliamo di sangue occulto nelle feci, sia negli adulti che nei bambini.

    fonte www.sportmotion.it/fisiologia/feci.htm

    Cosa sono le feci :


    Sostanza di rifiuto terminale delle nostra digestione, eliminata per via rettale. Normalmente sono costituite da :

    75% da acqua ,

    25% da materiale solido che include batteri ,

    fibre non digerite ,

    grasso ,

    materia inorganica (calcio e fosfati) ,

    muco ,

    cellule intestinali desquamate ,

    alcune proteine .

    Una parte notevole della massa fecale non è di origine alimentare, le feci si formano infatti anche durante il digiuno.


    Caratteristiche delle feci :
    Colore marrone dovuto alla conversione chimica della bilirubina in urobilina e stercobilina da parte dei batteri intestinali e degli enzimi.

    Odore delle feci è il risultato della decomposizione batterica delle proteine nell’ intestino.

    Consistenza soffice a forma cilindrica che ha la dimensione del retto.

    Quantità : giornalmente vengono prodotti da 150 a 300 g di feci .

    Feci e diagnosi :


    L'esame obiettivo delle feci può aiutarci a capire lo stato di salute del nostro apparato digerente. In particolare se si riscontra una delle anomalie di seguito

    riportate, è bene contattare il proprio medico per sottoporsi ad una visita di controllo.

    La presenza di sangue nelle feci , secondo colore e aspetto, può indicare varie patologie :

    se di colore nero catrame, indica la melena e proviene dal tratto digestivo superiore

    se di colore rosso vivo, indica la rettoragia o la ematochezia e proviene dal tratto digestivo inferiore

    se il sangue è misto alle feci, indica un sanguinamento colico

    se le feci sono segnate di sangue, indicano un sanguinamento rettale o anale e possono indicare : emorroidi , regadi o tumori dell ' ultimo tratto intestinale.

    Feci di media consistenza che si attaccano al water, untuose , grasse , dal cattivo odore, grigiastre con riflessi argentati : possono indicare la steatorrea (condizione patologica in cui si ha una esagerata perdita di grassi con le feci).

    Feci acoliche (color argilla ) : cattiva digestione dei grassi per ostruzione biliare .

    Presenza di muco o pus : probabili colite ulcerosa, coliti infettive, tumori villosi.

    Feci piccole, secche , dure : probabile stipsi (stitichezza), ostruzione intestinale .

    Aspetto simil marmoreo (lucide, poco ossidate ) : riscontrabile nella sindrome del colon irritabile.

    Feci grigie e cremose : si riscontrano nei soggetti con disturbi di assorbimento dei grassi .

    Aumento del contenuto in acqua nelle feci : diarrea .

    Feci scure : eccesso di ferro nell'alimentazione, assunzione di carbone, sanguinamenti gastrici. In genere la stitichezza si associa a feci scure, mentre la diarrea a feci più chiare.

    Oltre all'esame obiettivo esistono indagini di laboratorio per ricercare la presenza di alterazioni non visibili ad occhio nudo ( presenza di sangue occulto nelle feci, presenza di infezioni ecc.).

    Feci nei bambini :
    Neonato : La causa più frequente di passaggio di sangue nelle feci del neonato, è dovuta ad ingestione di sangue materno, ciò si può verificare o durante il parto o successivamente attraverso le ragadi formatesi sui capezzoli.
    Altro evento possibile è la malattia emorragica del neonato la cui causa va ricercata nell'assunzione di farmaci da parte della madre nelle ultime fasi della gravidanza, ciò provoca sia un allungamento del tempo di protrombina sia una diminuzione delle piastrine.
    Se l' enterorragia è accompagnata da distensione addominale, da uno stato di shock e da vomito, bisogna presupporre la presenza di una diarrea infettiva in genere batterica.
    Non dobbiamo dimenticare anche se rare, la presenza di sangue nelle feci per ulcera gastrica da stress o da gastrite emorragica o da colite ulcerativa acuta.

    Lattante : I motivi più comuni sono certamente le fessure e le ragadi anali; si tratta di piccole quantità di sangue rosso vivo che assumono l'aspetto di striature all'esterno delle feci o qualche volta come poche gocce di sangue che seguono l'emissione delle feci.
    Si tratta in genere di lattanti in buone condizioni generali con tendenza alla stitichezza e all'emissione di feci molto dure.
    Anche le diarree infettive sono causa frequente di enterorragia in questa età; il sangue si trova mischiato con le feci che sono in genere liquide e le condizioni del lattante sono spesso compromesse.
    Altra causa può essere l'intolleranza alle proteine del latte di mucca; in questo caso accanto alla diarrea è quasi sempre presente il vomito.

    Età prescolare : Dopo le fissurazioni anali e le diarree infettive, la causa più frequente è la presenza di polipi che possono essere evidenziati mediante clisma opaco o una rettosigmoidoscopia.
    Si tratta in genere di piccole quantità di sangue rosso vivo che può verniciare all'esterno le feci o mischiarsi ad esse.
    In caso di perdite abbondanti di sangue, da poter provocare addirittura uno stato di shock, si deve sospettare un diverticolo di Meckel in particolare se si tratta di bambini piccoli.
    L' invaginazione intestinale è caratterizzata da emissioni di feci frammiste a sangue e a muco come fosse una gelatina mentre più rara è l'ulcera duodenale.

    Età scolare : La comparsa in questa età di una diarrea mucosanguinolenta, deve far sospettare una colite ulcerativa o una enterite regionale, in quest' ultimo caso sono presenti dimagramento e dolori addominali.
    Le feci possono avere il colore della pece e se sono accompagnate da vomito, dolori epigastrici ed anemia, si deve sospettare un'ulcera peptica.
    L' esofagite peptica da ernia iatale rappresenta la causa più frequente di melena (sangue scuro rigurgitato) nel bambino piccolo.
    Bisogna ricordare che spesso in età pediatrica non sono rari i casi in cui non si riesce ad identificare la causa di sangue nelle feci.

    ************************************************************************************************************


    Consultare sempre il proprio medico o pediatra.
     
    .
  5. Apocalypse23
     
    .

    User deleted


    link collegato a questo : esami del sangue che generalmente non vengono richiesti ma che rivestono un ruolo primario:

    https://empa.forumcommunity.net/?t=35719140#lastpost


     
    .
  6. baby1983
     
    .

    User deleted


    buona sera a tutti ho fato i analisi di sangue e ho fato anche la bhcg pero la mia tabela e diversa e non riesco a capire che sono incinta o meno.alora valori sono <0.5-2,9> il mio risultato e 1.5

    p.setimana 15-50
    2.settimana 20-500
    3 settimana 500-5000
    4 settimana 3.000-19.000
    2 mese.14.000-169.000
    3 mese 16.00-160.000
    2trim2.500-82.000
    3 trimestre 2.400-50.000


    con dottore ho appuntamento lunedi pero sono in ansia e vorei sapere di quando setimane sono mio dottore mi a detto che sono e che devo stare tranquila....mahhhh

    perfavore qualcuna mi puo rispondere al piu presto.
     
    .
  7. Apocalypse23
     
    .

    User deleted


    secondo me lo sei stella, cmq in farmacia vendono dei predictor di pregnancy che anticipano di molto l'esito normale del test o dell'ecografia.
    ti faccio mille auguri.
    .............o poi dicci almeno se lo sei o no, ciao.
     
    .
  8. Apocalypse23
     
    .

    User deleted


    oggi parliamo di trombosi venosa profonda cosa sono - sintomi cure.


    La trombosi venosa profonda è una condizione grave, perché un coagulo di sangue che si è formato in vena può staccarsi e viaggiare verso i polmoni. Tuttavia, molte trombosi venose profonde scompaiono da sole( Attenzione mai automedicarsi in queste condizioni vedere sempre un medico).

    La trombosi venosa profonda è una condizione in cui un coagulo di sangue si forma in una o più delle vene profonde nel corpo, di solito nelle gambe. La trombosi venosa profonda può causare dolore alle gambe, ma si verifica spesso senza alcun sintomo.

    La trombosi venosa profonda può svilupparsi se si sta seduti per molto tempo, come quando si viaggia in aereo o in auto, o se vi sono certe condizioni mediche che influiscono sulla coagulazione del sangue.

    Sintomi

    In circa la metà dei casi, la trombosi venosa profonda si verifica senza sintomi evidenti.


    Quando segni e sintomi della trombosi venosa profonda si verificano, essi possono includere:

    Gonfiore nella gamba interessata, tra cui gonfiore alle caviglie e piedi.

    Dolore alla gamba, questo può includere dolore al piede e alla caviglia. Questo dolore spesso inizia nel polpaccio e si sente come un crampo .

    Rossore e calore sulla zona interessata.

    Dolore o gonfiore al braccio o al collo. Ciò può verificarsi se la coagulazione del sangue è in quella zona.


    Se si sviluppano segni o sintomi di trombosi venosa profonda, contattare il medico senza indugi.

    Se si sviluppano segni o sintomi di una embolia polmonare , che è una complicanza pericolosa per la vita , andare al più vicino ospedale.

    I segni premonitori di una embolia polmonare includono:

    Inspiegabile improvvisa comparsa di dispnea

    Dolore o fastidio al petto, che peggiora quando si prende un respiro profondo o quando si tossisce

    Sensazione di vertigini o capogiri, svenimenti

    Tosse con sangue

    Un senso di ansia o nervosismo


    Cause

    La trombosi venosa profonda si verifica quando si forma un coagulo di sangue nelle vene . I coaguli di sangue possono essere causati da molte cause diverse , e cioè tutto ciò che non permette al sangue di corcolare normalmente.

    Fattori di rischio

    Molti fattori possono aumentare il rischio di sviluppare una trombosi venosa profonda , tra cui:

    Stare seduti per lunghi periodi di tempo, come quando si guida o si vola. Anche se lo stare seduti per lunghi periodi è un fattore di rischio, la probabilità di sviluppare trombosi venosa profonda per questo motivo, è relativamente bassa.

    Ereditare un disordine della coagulazione del sangue.


    Prolungato riposo a letto, ad esempio durante un ricovero ospedaliero a lungo, o paralisi. Quando le gambe rimangono per lungo tempo a riposo, i muscoli del polpaccio non si contraggono per aiutare la circolazione del sangue, che può far sviluppare coaguli di sangue.

    Lesioni o interventi chirurgici. lesioni alle vene o interventi chirurgici possono rallentare il flusso del sangue, aumentando il rischio di coaguli di sangue.


    Trombosi in gravidanza 1


    Gravidanza. La gravidanza aumenta la pressione nelle vene nel bacino e gambe. Le donne con una malattia ereditaria della coagulazione sono particolarmente a rischio. Il rischio di coaguli di sangue dalla gravidanza può continuare fino a sei settimane dopo il parto.

    Cancro. Alcune forme di cancro aumentano la quantità di sostanze nel sangue che provocano la coagulazione.

    L'insufficienza cardiaca. Soggetti con scompenso cardiaco sono a rischio di trombosi venosa profonda, perché un cuore danneggiato non pompa il sangue nel modo più efficace .

    La pillola anticoncezionale o la terapia ormonale sostitutiva. I contraccettivi orali (pillola anticoncezionale) e la terapia ormonale sostitutiva possono aumentare la capacità del sangue di coagularsi.

    Una storia di trombosi venosa profonda o embolia polmonare pregresse.

    Una storia familiare di trombosi venosa profonda o embolia polmonare. Se qualcuno nella famiglia ha avuto trombosi venosa profonda o embolia polmonare, il rischio di sviluppare trombosi venosa profonda è aumentato.

    Essere in sovrappeso o obesi. Essere sovrappeso aumenta la pressione nelle vene nel bacino e gambe.

    Fumo. Il fumo influisce sulla coagulazione e sulla circolazione del sangue.

    Complicazioni

    La complicazione principale è una embolia polmonare.

    Una embolia polmonare si verifica quando un'arteria nel polmone viene bloccata da un coagulo di sangue che viaggia ai polmoni da un'altra parte del corpo, di solito la gamba.

    Un embolia polmonare può essere fatale. Quindi, è importante essere alla ricerca di segni e sintomi di una embolia polmonare e consultare un medico se si verificano.

    Segni e sintomi di una embolia polmonare includono:

    Inspiegabile mancanza di respiro.

    Dolore toracico o disagio. Questo dolore o fastidio di solito peggiora quando si prende un respiro profondo o quando si tossisce.

    Sensazione di stordimento o di vertigini e svenimenti.

    Tosse con sangue.

    Un senso di ansia o nervosismo.

    Sindrome post-flebitica

    Una complicanza comune che può verificarsi dopo una trombosi venosa profonda è una condizione nota come sindrome post-flebitica, detta anche sindrome post-trombotica. Questa sindrome è usata per descrivere un insieme di segni e sintomi, tra cui:

    Gonfiore delle gambe (edema)

    Dolore alle gambe

    Decolorazione della pelle

    Questa sindrome è causata da danni alle vene dal coagulo di sangue. Questo danno riduce il flusso di sangue nelle zone colpite. Le opzioni di trattamento comprendono farmaci, come l'aspirina o diuretici, così come l'utilizzo di calze a compressione.

    Diagnosi

    Queste sono le procedure più usate per verificare la presenza di una TVP (trombosi venosa profonda), oltre ad un esame fisico del medico:

    Ecodoppler

    TaC o la risonanza magnetica.

    Esame del sangue. Quasi tutte le persone che sviluppano grave trombosi venosa profonda hanno un livello elevato nel sangue di una sostanza-dissoluzione del coagulo chiamato dimero D.



    Flebografia
    . Un colorante (mezzo di contrasto) viene iniettato in una vena di grandi dimensioni in un piede o nella caviglia. Una procedura di raggi-X crea un'immagine delle vene delle gambe e dei piedi, per cercare grumi. Questo test è usato poco.

    Trattamenti


    Gli obiettivi del trattamento, sono per evitare che il coagulo di sangue diventi più grande, o che possa causare embolia polmonare.

    I trattamenti includono:

    Fluidificanti del sangue. Farmaci usati per trattare la trombosi venosa profonda includono l'uso di anticoagulanti, a volte chiamati anche fluidificanti del sangue, quando possibile.

    Se è presente un tipo più grave di trombosi venosa profonda o embolia polmonare, o se altri farmaci non funzionano, il medico può provare altri farmaci.

    Un gruppo di farmaci noto come trombolitici, funzionano come attivatori tissutali del plasminogeno , e sono per via endovenosa per rompere i coaguli di sangue. Questi farmaci possono causare emorragie gravi e vengono in genere utilizzati solo in situazioni di pericolo di vita.



    Calze a compressione. Queste aiutano a prevenire il gonfiore associato a trombosi venosa profonda.


    Trombosi in Gravidanza 2


    Si tratta della complicazione flebologica più grave legata alla gravidanza.


    La trombosi in genere è legata alla maggiore coagulabilità del sangue in gravidanza, associato a qualche evento che ne scatena la attivazione (immobilizzazione, trauma, parto, taglio cesareo, varici, ecc). Questo avviene tipicamente verso il terzo trimestre.

    Alcune pazienti sono portatrici di difetti congeniti della coagulazione che sono scoperti in occasione della comparsa della trombosi.



    L'attivazione della coagulazione nella vena provoca la formazione di un trombo che chiude il vaso e ne provoca una reazione infiammatoria.

    I fenomeni trombotici possono manifestarsi come tromboflebite superficiale o come trombosi venosa profonda.

    Tromboflebite superficiale


    In genere colpisce vene già dilatate prima della gravidanza o dilatatesi nel corso di questa. Si presenta come una zona gonfia, calda e dolente, dove è possibile palpare un nodulo od un cordone duro corrispondente alla varice trombizzata.

    La gamba non tende a gonfiarsi a meno che non sia presente anche un interessamento delle vene profonde, da escludere con un monitoraggio con il Color Doppler.

    La terapia si basa sulla compressione con bendaggio elastocompressivo, antinfiammatori o anticoagulanti (quelli consentiti dallo stato di gravidanza).

    Va accuratamente evitato l'allettamento, ma favorita la deambulazione.

    Trombosi venosa profonda



    Compare nello 0,4-1% dei casi, prevalentemente alla fine della gravidanza o nel periodo post parto. Il parto cesareo è un fattore predisponente alla trombosi

    Può passare inosservata se interessa vene poco importanti. Può manifestarsi con l'edema di tutta la gamba (fig 1), dolenzia profonda, comparsa di varici superficiali.

    La sua importanza sta soprattutto nel rischio che una parte del coagulo di sangue formatosi nella vena si stacchi e vada a finire nei polmoni (embolia polmonare).

    L'embolia polmonare può passare inosservata se non coinvolge in maniera diffusa i polmoni, ma può anche essere fatale in casi estremi. Il parto cesareo comporta un rischio di Embolia polmonare 10 volte maggiore del parto vaginale.


    Il trattamento si basa sull'uso di eparine a basso peso molecolare associate al bendaggio elastocompressivo. Sconsigliato l'allettamento.

    Un altro inconveniente delle trombosi profonde è legato al fatto che quando il trombo si riassorbe, lascia nella zona malata (una volta su tre) una lesione delle valvole. Queste non sono più in grado di trattenere il sangue che tende a pesare verso il basso. E' questa la causa della formazione dell'insufficienza venosa cronica nei suoi vari aspetti (varici, flebiti, ulcere, ecc).





    fonti:http://www.circolazionevenosa.it


    www.informazionimediche.com


    consultate sempre il vostro mredico.
     
    .
  9. Apocalypse23
     
    .

    User deleted


    Beta livelli di hCG durante la gravidanza

    riprendiamo l'argomento per chiarire meglio


    Dopo il concepimento, il corpo di una donna inizia a produrre un "ormone della gravidanza" chiamato gonadotropina corionica umana, comunemente indicato come bhCG. La produzione di bhCG inizia circa 8-10 giorni dopo il concepimento, quando l'embrione inizia a impiantarsi nella mucosa uterina (l'impianto). E 'questo ormone che viene misurato con test di gravidanza a casa (HPTS) e, se presente, restituisce un risultato positivo. Un esame del sangue Beta hCG è molto più sensibile di un HPT, e può rilevare la gravidanza già 10 giorni dopo la fecondazione.

    Poiché l'embrione cresce, il livello di hCG aumenta e, come regola generale, i valori beta hCG devono raddoppiare ogni due o tre giorni. Una drastica riduzione dei livelli può indicare un aborto spontaneo , mentre un livello che indugia o scende ben al di sotto del range di normalità può indicare una gravidanza extrauterina. livelli di beta hCG possono anche essere utilizzati per identificare una gravidanza multipla, cioè gemellare. i livelli di bhCG raggiungernno il top nel 2 o 3 mese di gravidanza.

    I numeri in questa tabella Beta hCG devono essere utilizzati solo come una guida e devono essere interpretati dal vostro medico.


    Settimane dall'ultimo periodo mestruale e Quantità di bhCG in mIU / ml
    3 / 5- 50
    4 / 3-426
    5 / 19- 7340
    6 / 1080 -56500


    7/8 7650 - 229000

    9/12 25.700-288.000


    13/16 13.300 - 254.000


    17/24 4060 - 165400


    25/40 3640 - 117000


    come sempre skype si intromette ma l'ultimo range è appunto un valore non un numero di telefono .

    Il valore riportato in rosso dovrebbe essere il tuo consulta il ginecologo.

    ti è piaciuta la risposta se sì fa girare la voce-


    in bocca al lupo .
     
    .
  10. Apocalypse23
     
    .

    User deleted



    Aggiungiamo ulteriori delucidazioni sugli esami per organo.

    Organi ed esami del sangue specifici

    Cominciamo dal cuore:

    quali sono gli esami da fare con un prelievo:

    Glicemia
    Proteina C reattiva
    Colesterolo
    Trigliceridi

    Calcio
    Paratormone
    Vitamina D (calcidiolo e calcitriolo)
    Calcitonina

    CREATINCHINASI (CK o CPK)

    La CK è un enzima che si trova solo nei tessuti muscolari dove svolge in modo determinante il compito di trasformare l'energia chimica in energia meccanica, quindi in forza fisica. La CK è presente in alte concentrazioni nella muscolatura scheletrica, in concentrazione minore nel tessuto del muscolo cardiaco e in concentrazione ancora più bassa nella muscolatura liscia (ad esempio, muscolatura intestinale). Con l'aiuto della definizione di un sottogruppo della CK, cioè CKMB, che si trova quasi esclusivamente nella muscolatura cardiaca, è possibile stabilire se un aumento della CK è stato provocato da una lesione al cuore come in un infarto (e non ad esempio da lesioni alla muscolatura scheletrica o alla muscolatura liscia). Nel pronto soccorso è spesso risolutivo per affermare la presenza di infarto miocardico, qualora l'elettrocardiogramma fosse negativo.




    per il fegato:

    Transaminasi
    Fosfatasi alcalina
    Gamma GT
    Bilirubina


    per il rene:

    Creatininemia
    Azotemia, (Urea)



    per il controllo del ferro:

    Sideremia (ferro serico)
    Transferrina (capacità ferro-legante)
    Ferritina



    Per la Tiroide:

    TSH

    FT3
    FT4
    Anticorpi anti Tireoglobulina
    Anticorpi AntiTireoperossidasi
    Vitamina D3


    per le Surrenali

    Le alterazioni dei livelli sierici degli elettroliti, comprendenti la riduzione del Na (< 130 mEq/l), l'aumento del K (> 5 mEq/l), la riduzione del HCO3 (da 15 a 20 mEq/l) e l'aumento dell'azoto ureico, associati a un quadro clinico caratteristico, suggeriscono la presenza del morbo di Addison (v. Tab. 9-1). I livelli plasmatici di renina e ACTH sono aumentati. Quando l'insufficienza corticosurrenalica è provocata da un'inadeguata produzione di ACTH da parte della ghiandola ipofisaria, i livelli degli elettroliti sono generalmente nella norma.

    L'insufficienza corticosurrenalica può essere diagnosticata dimostrando l'incapacità ad aumentare i livelli plasmatici di cortisolo o l'escrezione urinaria di cortisolo libero dopo la somministrazione di ACTH. L'escrezione urinaria di cortisolo libero in assenza di stimolazione con ACTH esogeno non è affidabile come indice di capacità funzionale corticosurrenale, dal momento che l'escrezione basale non permette di discriminare adeguatamente i valori ai limiti inferiori della norma da quelli patologicamente bassi. Una singola determinazione del cortisolo plasmatico o dell'escrezione urinaria di cortisolo libero nelle 24 h non è di aiuto e può trarre in inganno. Comunque, se il paziente è particolarmente sottoposto a stress o in stato di shock, il riscontro di un singolo valore di cortisolo plasmatico basso è fortemente suggestivo. L'innalzamento del livello plasmatico di ACTH associato a un basso livello plasmatico di cortisolo è diagnostico.

    Test di valutazione per l'insufficienza corticosurrenalica: il test si esegue iniettando da 5 a 250 mg di cosintropina EV. Prima dell'iniezione il cortisolo plasmatico normale è compreso fra 5 e 25 mg/dl (fra 138 e 690 nmol/l) e raddoppia fra i 30 e i 90 minuti, con un minimo di 20 mg/dl (552 nmol/l). I pazienti con morbo di Addison hanno valori bassi o normali che non subiscono incrementi.

    Distinzione tra insufficienza corticosurrenalica primitiva e secondaria: la maggior parte dei casi di ipocorticosurrenalismo secondario è provocata dalla distruzione dell'ipofisi. La TC o la RMN della sella possono quindi essere utili per escludere la presenza di tumori o atrofia. La sindrome della sella vuota (v. anche Cap. 7) non è, tuttavia, invariabilmente associata a insufficienza ipofisaria, per cui anche quando si rilevano alterazioni dell'immagine ipofisaria è necessaria l'esecuzione di test funzionali. Nei pazienti con una patologia primitiva del surrene, il livello plasmatico di ACTH è elevato (_ 50 pg/ml). I pazienti con insufficienza ipofisaria o con deficit isolato di ACTH hanno un basso livello dell'ormone. Se la determinazione dell'ACTH non è disponibile, bisogna effettuare un test al metirapone. I livelli plasmatici di cortisolo vengono diminuiti dal blocco della 11-idrossilazione dei precursori del cortisolo con metirapone. Nelle persone normali, la diminuzione del cortisolo stimola l'aumento della secrezione di ACTH e porta all'incremento della produzione dei precursori del cortisolo, in particolare dell'11-deossicortisolo ("composto S"), il quale viene secreto nelle urine nella forma del suo metabolita, il tetraidro-S. Il metodo migliore e più semplice è quello di somministrare a mezzanotte 30 mg/kg di metirapone PO insieme a una piccola quantità di cibo per evitare l'irritazione gastrica. Il cortisolo plasmatico alle 8 del mattino seguente deve essere < 10 mg/dl (< 276 nmol/l) e l'11-deossicortisolo plasmatico deve essere tra 7 e 22 mg/dl (tra 0,2 e 0,6 mmol/l). Nei pazienti che non rispondono al metirapone, deve essere eseguito un test alla cosintropina. I pazienti con insufficienza corticosurrenalica primitiva hanno bassi livelli di entrambi gli steroidi e non rispondono alla cosintropina; quelli con ipopituitarismo rispondono alla cosintropina ma non al metirapone. Può essere necessario preparare il paziente con la somministrazione IM di 20 U di ACTH ad azione prolungata bid per 3 gg prima di eseguire il test alla cosintropina, al fine di prevenire l'assenza di risposta corticosurrenalica provocata dall'atrofia nei pazienti con insufficienza ipofisaria. La preparazione è consigliabile se si verifica una risposta inadeguata ma definita al metirapone.

    La risposta all'ormone di rilascio della corticotropina (CRH) può essere utilizzata per distinguere l'insufficienza ipotalamica da quella ipofisaria. Dopo la somministrazione EV di 100 mg (o 1 mg/kg) di CRH, la risposta normale consiste in un aumento dell'ACTH plasmatico compreso fra i 30 e i 40 pg/ml; i pazienti con insufficienza ipofisaria non rispondono, mentre quelli con malattia ipotalamica generalmente rispondono.

    I livelli di cortisolo nel plasma e nelle urine vengono solitamente determinati con metodi radioimmunologici.












    la coagulazione del sangue

    In occasione di un intervento chirurgico, l’operatore dovrà assicurarsi non solo che sia presente una quota sufficiente di sangue ma che funzioni perfettamente o quasi, il sistema di coagulazione o di tamponamento. Quando un vaso sanguigno viene comunque leso, si verifica una fuoriuscita di sangue tanto più consistente quanto più grandi sono le dimensioni della ferita. Senza contromisure da parte dell'organismo, il rischio di dissanguamento sarebbe sempre presente. A salvaguardia delle perdite di sangue, l'organismo dispone perciò di un perfetto sistema di sicurezza, il cosiddetto sistema di coagulazione. Questo consta di tre componenti principali:

    La capacità dei vasi sanguigni di rimarginarsi dopo una ferita

    Le piastrine (trombociti) che subito dopo una ferita si raggruppano lungo i bordi del vaso formando un tampone

    I fattori della coagulazione che avviano il processo definitivo di coagulazione attraverso la produzione del coagulo impostando la riparazione del danno.



    Un esame informativo sul sistema di coagulazione viene ordinato di routine in caso di intervento chirurgico. I test che vengono eseguiti comprendono di regola:
    ‑ la determinazione del numero delle piastrine

    ‑ il Tempo di Quick

    ‑ il tempo di tromboplastina parziale

    *Le piastrine (trombociti, platelets) PLT

    Sono una delle componenti più importanti del sangue: con il loro aiuto infatti, le ferite dei vasi purché non troppo estese, vengono rirnarginate normalmente entro tre minuti. Quando un vaso subisce una lesione, le piastrine si depositano sui bordi della ferita, formando un tampone (trombo) che dovrebbe impedire un'ulteriore perdita di sangue. Le piastrine cedono inoltre alcune "sostanze" che avviano appunto la coagulazione attirando altre cellule deputate alla riparazione dei danni.



    Valori normali

    Adulti l50.000-400.000/ml

    Cosa significa un aumento delle piastrine?

    Rialzi transitori delle piastrine si riscontrano ad esempio in seguito a gravi malattie infettive, in seguito a perdite acute di sangue o asportazione o lesione della milza (organo con funzione di deposito delle piastrine). Un forte rialzo dei valori delle piastrine porta ad un elevato rischio di trombosi.

    Cosa significa una riduzione delle piastrine?

    Cause della diminuzione del numero delle piastrine si possono trovare nei disturbi di produzione nel midollo osseo, ad esempio a causa di danni da raggi o da farmaci, ma anche per una carenza cronica di vitamina B12 e acido folico. Inoltre alcune malattie maligne del midollo osseo (ad esempio la leucemia) possono ridurre o ostacolare la produzione di piastrine. Un marcato abbassamento del numero di piastrine porta al mancato funzionamento del meccanismo della coagulazione con il rischio di emorragia.

    Oggi si usa anche valutare

    il MPV volume piastrinico medio (vn 7-11 fL)

    allo scopo di considerare la forma dei trombociti nelle situazioni di difetto della coagulazione.



    *Il tempo di Quick (tempo di tromboplastina, tempo di protrombina) PT vn 70-120%.

    Il tempo di Quick dà informazioni sull'integrità di una serie ben definita di fattori fondamentali della coagulazione. Con un campione di sangue, viene misurato il tempo di coagulazione e confrontato con i valori normali. Il Tempo di Quick serve anche come controllo nelle terapie con farmaci anticoagulanti, come ad esempio in caso di trombosi o infarto del miocardio.



    *Il tempo di tromboplastina parziale (PTT) vn 33-55 secondi.

    Anche la determinazione del PTT dà una visione generale del funzionamento di un'intera serie di fattori della coagulazione. Sempre con un campione di sangue e tramite l'aggiunta di un determinato fattore, viene misurato il tempo di coagulazione.



    Gli esami specialistici nei difetti di coagulazione

    In tutti i casi in cui i test di ricerca descritti approssimativamente diano indicazioni sull'esistenza di disturbi del sistema di coagulazione, è necessario prescrivere una serie di ulteriori analisi in modo da poter spiegare esattamente se il fattore della coagulazione alterato è responsabile o meno di un dato disturbo. Particolare significato assumono queste indagini in caso di sospetto di malattie ereditarie del sangue (emofilia) che rappresentano appunto difetti dei fattori di coagulazione.

    I fattori della coagulazione

    All'ultima fase della vera e propria coagulazione, prendono parte più di trenta differenti proteine, detti fattori della coagulazione, presenti nel plasma sanguigno, nelle piastrine e sulle pareti dei vasi sanguigni che, in una sorta di reazione a catena, la cosiddetta cascata di coagulazione, si attivano a vicenda. La mancanza di una di queste componenti porta ad un forte rallentamento o perfino ad un arresto della coagulazione, cosicché ferite minime arrivano ad assumere proporzioni pericolose per la vita stessa. Un esame dei fattori della coagulazione è quindi specialistico e si richiede solo se il medico debba proporre una diagnosi importante di emofilia.
     
    .
  11. Pharmk739
     
    .

    User deleted


    Hello!
     
    .
10 replies since 9/6/2009, 12:39   167177 views
  Share  
.