La Co2 cresce più del Pil

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  1. Apocalypse23
     
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    26 Maggio 2012La Co2 cresce più del Pil
    Nel 2011 sono aumentate del 3,2% le emissioni globali di anidride carbonica. La Cina brucia sempre più carbone, così come l'India che nella classifica degli inquinatori scavalca la Russia



    Se la crisi globale è un fatto reale, non riguarda le emissioni climalteranti, che invece continuano a crescere. Nel 2011 abbiamo avuto un nuovo record mondiale di emissioni di CO2, con ben 1 miliardo di tonnellate in più.
    Secondo le prime stime dell'International energy agency (Iea) le emissioni globali di anidride carbonica (CO2) da combustibili fossili nel 2011 hanno raggiunto il record di 31.6 miliardi di tonnellate (Gt). Per l'Iea, che ogni anno nel periodo autunnale stila il World Energy Outlook, il dato rappresenta un aumento di 1,0 Gt nel 2010, un più 3.2%. Sotto l'occhio del ciclone c'è l'approvvigionamento energetico, con una quota cospicua di fonti fossili. Il carbone ha rappresentato il 45% del totale di emissioni di CO2 da energia nel 2011, seguito dal petrolio (35%) e gas naturale (20%).
    l più grande contributo all'aumento globale delle emissioni viene dalla seconda grande potenza economica e dal primo inquinatore del mondo: la Cina, che ha visto un aumento di 720 milioni di tonnellate (Mt), pari al 9,3%, soprattutto a causa dell'aumento del consumo di carbone. Nell'altro grande Paese emergente, l'India, le emissioni sono aumentate di 140 Mt, con un +8.7%, scavalcando così la Russia e diventando il quarto più grande emettitore di gas serra del pianeta dietro Cina, Usa ed Unione europea. l rapporto però sottolinea che «Nonostante questi aumenti, le emissioni procapite di CO2 in Cina e in India sono rispettivamente ancora solo il 63% e il 15% della media Ocse». Se tutti adottassero il nostro stile di vita, anche solo nei paesi emergenti, sarebbe la catastrofe.
    Nell'Unione europea le emissioni di CO2 nel 2011 sono calate di 69 Mt, l'1,9%, a causa della lenta crescita economica e della recessione che in alcuni Paesi che ha ridotto la produzione industriale, oltre alla diminuzione delle esigenze di riscaldamento invernale. Negli Usa sono diminuite di 92 Mt (- 1,7%).

    di Gabriele Bindi
    terra nuova
     
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