Lo vogliamo il nucleare?

Abbiamo già risposto.

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  1. Apocalypse23
     
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    Source: http://ansa.it/opencms/export/site/notizie..._901940001.html


    2009-02-24 18:31
    Nucleare: referendum 1987, quando gli italiani dissero no.
    ROMA - Ventidue anni fa gli italiani dissero no al nucleare con un referendum abrogativo che, di fatto, denuclearizzò l'Italia. Circa tre quarti dei votanti votarono si all'abrogazione attraverso tre quesiti. Si votò l'otto e nove novembre 1987 per tre quesiti sull'atomo (in tutto il Referendum ne prevedeva cinque, gli altri due erano sulla giustizia) che sancirono l'abbandono del nucleare come forma di approvvigionamento energetico. Chiusero così le quattro centrali: Trino Vercellese (Vercelli), Caorso (Piacenza), Latina, Garigliano (Caserta). E la fattibilità di riconversione della centrale di Montalto di Castro (Viterbo). In attuazione del Referendum, nel 1988 il governo italiano, in sede di approvazione del nuovo "Piano energetico nazionale", deliberò la moratoria del nucleare da fissione quale fonte energetica, ponendo il problema della messa in sicurezza. Il primo quesito riguardava l'abolizione della procedura per la localizzazione delle centrali elettronucleari: in 20.984.110 di italiani (80,6%) risposero favorevolmente, 5.059.819 (19,4%) i contrari con 45.869.897 di elettori (votanti 29.862.376, pari al 65,1%). Il secondo quesito era sull'abolizione dei contributi a regioni e comuni sedi di impianti elettronucleari: i sì furono 20.618.624 (79,7%), i contrari 5.247.887 (20,3%) per 29.871.570 votanti (65,1%). Il terzo quesito era sull'abolizione della partecipazione dell'Enel alla realizzazione di impianti elettronucleari all'estero: in 18.795.852 risposero in modo favorevole (71,9%), 7.361.666 (28,1%) i contrari per un totale di 29.855.604 votanti.



    E stiamo continuando a pagare per lo smantellamento...........
     
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  2. uonderuoman
     
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    io posso solo dire che a me pare assurdo, insensato fuoritempo ridicolo e non ultimo visto come le cose pubbliche sono gestire in Italia anche molto molto preoccupante.
    Io davvero non capisco non tanto chi propone certe str..te ma chi le supporta senza alcun senso logico. Aiuto IO VORREI ORA, andare in america, per il clima di speranza che si respira per il desiderio di cambiamento in meglio per il senso di unità che si vorrebbe avere, io qui mi sento sempre piu fuori posto e sempre meno condivido le scelte degli abitanti di questo paese
     
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  3. faunia
     
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    e pagheremo ancora per la costruzione ex novo, in termini economici ma anche in termini ambientali, senza parlare dei rischi, come dice uonder, rischi raddoppiati in un paese dove le costruzioni sono sempre affidate ad appalti poco limpidi che si suddividono poi in subappalti sempre meno limpidi. Anni fa gli esperti americani, dopo il disastro in una cittadina indiana, che costò la vita ad operai e abitanti della zona, dissero che era normale perchè nei paesi del terzo mondo, come India, i paesi africani, l'Italia etc, le misure di sicurezza richieste erano molto minori rispetto a quelle richieste nel mondo industrialmente sviluppato.
    Cosa accadrebbe con le centrali nucleari lo sappiamo già, vediamo ancora oggi i danni di Chernobyl sulle persone e li vedranno le generazioni future ancora sull'ambiente.

    Addio all'energia pulita e rinnovabile, con lo spauracchio della crisi passa di tutto, e d'altronde probabilmente abbiamo la classe politica che ci meritiamo.
     
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  4. Apocalypse23
     
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    Dopo Chernobyl.........ecco quello che è successo e che ci è stato palesato, quanto invece non sappiamo ???
    Invece si deguire la traccia consolidata dell'energia prodotta da fonti rinnovabili, come si stava cominciando a fare, noi che facciamo? Torniamo al nucleare, la prima centrale sarà pronta nel 2025.
    Spero che gli Italiani reagiscano che si possa fermare questo scempio.
    REFERENDUM SUBITO!
    Chiediamoci anche quali vantaggi ha prodotto l'intesa tra governi quello italiano e quello francese, e forse non solo in termini di politica ma anche vantaggi personali dei quali non ci è dato sapere...

    eccovi l'elenco degli incidenti nucleari resi noti in Europa tratto da:
    http://www.rinnovabili.it/elenco-degli-inc...imo-anno-508070


    GERMANIA * Il 4 febbraio un incendio si sviluppa nelle centrale nucleare di Kruemmel, ferma dal giugno 2007 dopo un altro incendio. Non sono registrate fughe radioattive.

    SLOVENIA * Il 4 giugno si verifica una perdita nel circuito di raffreddamento della centrale di Krsko. Il reattore è fermato per alcuni giorni. Non sono denunciate perdite radioattive.

    UCRAINA * Le autorità rendono noto che la settimana precedente, in una centrale vicina al confine polacco, si è rotto un tubo di raffreddamento non a contatto con materiali radioattivi.

    GERMANIA * Il 25 giugno è reso noto che a Wolfsbuttel, in una miniera usata come deposito di rifiuti nucleari è registrata la presenza di liquidi radioattivi oltre i limiti accettabili.

    UNGHERIA* Il 7 luglio la centrale di Paks viene fermata temporaneamente per un piccolo incidente durante lavori di manutenzione al blocco 1 dell’impianto.

    FRANCIA * L’8 luglio, in una centrale di Tricastin avviene lo scarico accidentale di 30 metri cubi di acque usate contenenti 12 grammi di uranio per litro.

    SPAGNA * Il 13 luglio sono resi noti due incidenti alle centrali di Cofrentes e di Vandellos. A Cofrentes, dove l’incidente è il quarto in 12 giorni, si registra un aumento di potenza non programmata superiore del 20% di quella autorizzata. A Vandellos si verifica invece una piccola fuga a terra di materiale radioattivo nei pressi di serbatoi degli impianti di acqua di raffreddamento. Anche a Vandellos c’era stato un incidente simile pochi giorni prima.

    FRANCIA * Il 16 luglio, a un paio di km dalla centrale di Tricastin, viene registrato un tasso anormalmente elevato di uranio, non collegabile, sembra, con la perdita dell’8 luglio. Secondo la Commissione di ricerca e di informazione indipendente sulla radioattività, sarebbe da attribuire a un deposito interrato di scorie di un impianto militare di arricchimento dell’uranio attivo.

    fonte: http://www.rinnovabili.it/elenco-degli-inc...imo-anno-508070
     
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  5. Apocalypse23
     
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    Vi segnalo questo sito interessantissimo date un occhiata.

    http://internationalnews.over-blog.com/cat...e-10191029.html
     
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  6. Apocalypse23
     
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    Dove eravati rimasti con Chernobyl?
    Su questo sito trovate tutte le ultime notizie....e molto di più.

    http://www.progettohumus.it/
     
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  7. Apocalypse23
     
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    Riporto alcuni passaggi di un articolo scritto da Alexis Myriel, pubblicato sul mensile Terra Nuova, del mese di Aprile 2009.
    Nucleare :
    Rischioso, costoso,inquinante e senza futuro.


    Il Medioevo energetico dell'Italia è destinato a proseguire:
    le recenti scelte mostrano che chi ci governa non ha imparato nulla dagli errori nostri e altrui.
    Si prosegue su una strada senza sfondo,di cui peraltro si vede la fine ancor prima di imboccarla.

    ******************



    Alla fine di febbraio il governo Berlusconi e quello francese di Sarkozy, hanno " benedetto" pubblicamente un accordo commerciale tra Enel e Edf, che detta le regole per una collaborazione ad ampio raggio sull'atomo,fino alla produzione e allo stoccaggio.
    Il documento definisce anche le linee guida per lo sviluppo in Italia della tecnologia Epr ( European Pressurized reactors), quella del reattore di terza generazione che ricalca il modello francese e che fino ad ora proprio in francia ha visto il ripeyersi di numerosi incidenti, con conseguenti contaminazioni di ambienti e persone.
    Dovrebbero dunque essere realizzate in Italia quattro nuove centrali nucleari, la prima operativa già dal 2020.
    Inoltre Enel dovrebbe entrare con una quota del 12.5% nel progetto per la costruzione di un secondo reattore nucleare in Francia
    a tecnologia Epr.
    Il governo Italiano ha dunque scelto, al posto degli italiani e sopra la loro testa,di imbarcarsi di nuovo nell'avventura nucleare, benchè pesino come macigni,questioni e problemi irrisolti, di ordine politico, sociale, economico, e saniatrio.

    Esaminiamoli uno ad uno.

    Il referendum di 22 anni fa.


    Dal referendum del 1987 uscì chiaramente la volontà di tre quarti degli italiani di abbandonare il nucleare e oggi molti si stupiscono che venga calpestata quella volontà.
    In realtà il governo si è insinuato nelle pieghe giuridiche di quella vicenda.
    Con il referendum gli italiani abrogarono la procedura di localizzazione delle centrali, i contributi a Regioni e Comuni sedi di impianti nucleari e la partecipazione dell'Enel alla realizzazione di impianti nucleari all'estero.
    E oggi in parlamento si discute proprio un disegno di legge che ridefinisce daccapo lss procedura di localizzazione degli impianti.
    "Quel referendum non ebbe il significato giuridico di vietare il nucleare nel nostro paese",spiega il Professor Gian Paolo Storchi, docente di diritto costutuzionale alla facoltà di giurisprudenzadell'Università di Modena "ma aveva un suignificato politico ben chiara e la battaglia quindi è politica.
    "Ora si tratterà di capire come poter imboccare di nuovo quella strada, se per decreto del governo o con legge del Parlamento".
    Dopo il risultato del 1987 chiusure in Italia le centrali di Trino Vercellese, Caorso (Piacenza), Latina e Garigliano (Caserta), venne riconvertita la centrale di Montalto di Castro (Viterbo) e nel 1988 il governo italiano, in sede di approvazione del "nuovo piano energetico nazionale", deliberò la moratoria del nucleare da fissione quale fonte energetica, ponendo il problema della messa in sicurezza.
    Nacque la Sogin e si iniziò lo smantellamento e lo smaltimento delle scorie, che gli italiani stanno ancora pagando.
    Proprio di recente il ministro Scaiola,ha concesso alla Sogin di trasportare e riprocessare in Francia 235 tonnellate di combustibile nucleare irraggiato che era in stoccaggio nei depositi nazionali e nelle centrali inattive, permettendo all?Autorità dell'energia di scaricare i costi dalle bollette degli italiani.

    La tecnologia Epr è pericolosissima e costosissima.

    Le centrali nucleari di terza generazione sono pericolose.
    Lo ha affermato il quotidiasno britannico The Indipendent, secondo cui alcuni documenti, di natura industriale,provenienti dalla stessa Edf, proverebbero come, in caso di incidente, la fuoriuscita di radiazioni da queste centrali sarebbe molto consistente.
    Si tratta di prove, scrive il quotidiano," ben sepolte tra le carte della stessa industria nucleare" e che "mettono in dubbio le ripetute affermazioni, secondo le quali i nuovi Epr sarebbero sicuri".
    Un impianto della generazione Epr sta sorgendo in Finlandia, uno è in fase di realizzazione in Normandia.
    "i documenti di cui siamo in possesso", dicono dal quotidiano britannico, "dimostrano che producono una quantità di isotopi radioattivi di gran lunga maggiore tra quelli definiti tecnicamente -frazioni di rilascio immediato-, proprio perchè fuoriescono facilmente dopo un incidente".
    Inoltre "i dati contenuti in un rapporto fornito dalla Edf suggeriscono l'idea che la quantità di particelle radioattive di rubidio, bromo, cesio, e iodio, sarebbero il quadruplo che con i reattori attualmente in uso".

    Un secondo rapporto, questa volta della Posiva Oy, una compagnia specializzata nel trattamento delle scorie nucleari, e che è di proprietà di due ditte specializzate nella costruzione di centrali nucleari, "lascia intendere che la produzione di iodio 129 sarebbe addirittura sette volte superiore".

    Un terzo dossier "redatto dalla Swiss national co-operative for the disposal of radioactive waste, conclude che il cesio 135 ed il cesio 137 sarebbero maggiori di undici volte" e " nessun sistema da la certezza matematica della sicurezza".

    Per quanto riguarda i costi, nella centrale finlandese di Olkiluoto, l'unico reattore di terza generazione evoluta in costruzione nel mondo, insieme a quello di Flamanville in Francia, sono lievitati quasi del 50% rispetto a quanto perevisto all'inizio:
    da 3,2 miliardi di euro ai 4,5 attuali.
    I tempi di realizzazione potrebbero prolungarsi anche di dieci anni.


    La Francia contaminata paga cara la scelta del nucleare

    Contaminazione radioattiva in patria e oltre confine, scorie radioattive smaltite con pochi scrupoli e finite in mezzo a materiali utilizzati nell'edilizia, guasti ai reattori con persone esposte ad altissimo rischio di tumore, pochi posti di lavoro e altamente pericolosi: è questo il quadro shock dell'energia nucleare in Francia uscito dal documentario che il canale France 3 ha messo in onda nel febbraio scorso.
    ha preso corpo dunque ed è stata documentata con evidenze, una parte delle contaminazioni dovute all'industria atomica e denunciate da molto tempo, dalle associazioni antinucleariste.

    L'indagine televisiva ha rivelato anche una vicenda dimenticata che coinvolge il gigante energetico Areva (in precedenza si chiamava Cogèma) che ha sfruttato più di 200 miniere di uranio in Francia tra il 1945 e il 2001, causando contaminazioni che durano ancora oggi e che, a lungo termine, mettono a rischio la salute delle popolazioni che vivono vicine alle zone degli ex scavi.

    secondo la rete ambientalista Sortir du Nucléaire " il libro nero dell'industria nucleare, non si ferma nemmeno di fronte a questo grave affare:sarebbe agghiacciante per i cittadini della Francia scoprire gli latri scandali".

    Quello che è emerso chiaro dal documentario francese , e che da anni anche gli ambientalisti italiani ripetono, è che non esiste alcuna soluzione per le scorie radioattive e che grandi quantità di queste sono già finite neglia anni passati nelle profondità dell'Oceano Atlantico e lo stoccaggio sottoterra è altrettanto, se non più pericoloso.

    Continua..

     
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  8. Apocalypse23
     
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    Riporto alcuni passaggi di un articolo scritto da Alexis Myriel, pubblicato sul mensile Terra Nuova, del mese di Aprile 2009.
    Nucleare :
    Rischioso, costoso,inquinante e senza futuro.



    Alti costi ed elevati rischi.


    Eppure il governo Italiano ha scelto senza esitare, la strada del nucleare, una strada capace di ingoiare miliardi di danaro pubblico e che mette a rischio l'intera popolazione.
    Il nucleare francese si è anche attirato le critiche feroci degli ambientalisti, dopo che nell'ultimo anno i continui incidenti nelle centrali atomiche, hanno messo a rischio, non solo il territorio Francese, ma anche i paesi confinanti come l'Italia.
    Dopo la perdita di uranio a Tricastin, nel luglio del 2008, dieci giorni dopo, è toccato all'impianto di fabbricazione di combustibili nucleari Fcbc, a Romans sur Iseres: si rompe una canalizzazione sotteranea ed escono liquidi di scarto, che contengono uranio.
    L'annuncio viene dato dall'Agenzia di sicurezza nucleare, che, come sempre sottolinea che che non c'è “alcun impatto per l'ambiente“.
    Eppure gli stessi tecnici dell'Asn hanno riferito che "la rottura della canalizzazione sotteranea risalirebbe ad alcuni anni prima", e hanno constatato, "la non conformità di queste tubature di fronte alle esigenze della regolamentazione".
    La Francia registra una media annuale di 115 "anomalie" nell'industria nucleare, che spesso in passato non sono neanche state rese pubbliche: guasti, errori,eventi che vengono sempre classificati appunto come "anomalie", termine certamente più rassicurante rispetto ad "incidente".
    Il 21 Luglio 2008 arriva il terzo incidente.
    Stavolta però, va peggio: la fuoriuscita del liquido radioattivo è avvenuta nell’impianto di di Saint Alban, nella regione dell’Isere, a ridosso delle Alpi e del Piemonte.
    Quindici operai restano contaminati dalle radiazioni e vengono trovate “tracce di elementi radioattivi” nel corso dei monitoraggi e dei controlli medici di routine sui dipendenti dell’impianto.
    Il 23 Luglio sempre nella centrale di Tricastin , cento operai vengono contaminati dal cobalto 58, da una tubatura nel reattore numero 4, fermo per manutenzione.
    Tutti minimizzano anche i giornali Italiani.
    Così nell’arco di tre settimane, il nucleare Francese è passato, incidente dopo incidente, da esempio da esportare a fatto da nascondere.
    Eppure proprio in Francia, è dal 1990 che la Commision International de radioprotection (Cipr), ha ammesso che “ogni dose di irradiamento comporta un rschio, cancerogeno e genetico“.
    Ma l’industria nucleare francese ha risolto il problema della protezione dei propri lavoratori:
    i lavori di manutenzione e quelli più più a rischio di contatto, sono realizzati da interinali e personale
    di imprese sub-appaltanti, che, dopo aver lavorato qualche anno nel nucleare,non sono reimpiegati,
    Quindi anche i tumori vengono dati in outsourcing (* alla lettera, terziarizzati, appaltati).

    Continua....
     
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  9. Apocalypse23
     
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    Riporto alcuni passaggi di un articolo scritto da Alexis Myriel, pubblicato sul mensile Terra Nuova, del mese di Aprile 2009.
    Nucleare :
    Rischioso, costoso,inquinante e senza futuro
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    Anche il nucleare produce CO2


    Quando, per alimentare l'equivoco, si assimila l'energia nucleare alle fonti rinnovabili, si fa grande torto all'intelligenza della
    popolazione.

    Produrre energia atomica significa continuare ad immettere nell'atmosfera CO2 e significa continuare a produrre inquinamento
    esaurendo risorse limitate.
    La filiera nucleare, dalla miniera di uranio,(estrazione e preparazione del combustibile richiedono una grande quantità di energia che proviene da fonti fossili)all'estrazione e gestione delle scorie, emette quantità non trascurabili ed in aumento,di CO2,senza contare lo smantellamento degli impianti di trasporto e riprocessamento del combustibile esausto.
    I primi lavori in questo senso sono stati pubblicati da Nigel Mortimer, già capo unità delle ricerche sulle risorse all'Università di Hallam Sheffield in Gran Bretagna.
    Qualche anno dopo uno studio dettagliato è stato condotto da Joe willem Storm Van Leeuwen, docente dell'università di Groningen in Olanda e Philip Smith, fisico nucleare anch'egli in Olanda, secondo cui i processi di estrazione e preparazione del combustibile nucleare
    consumano talmente tanta energia fossile che l'emissione di CO2 è comparabile a quella di un equivalente ciclo combinato alimentato a gas naturale.
    Secondo D.T. Spreng, ogni 1000 kWh prodotti, occorre utilizzare 200 kWh di idrocarburi con relative emissioni inquinanti e climaalteranti.

    Uranio in Esaurimento

    Le riserve conosciute di Uranio sono molto limitate e quelle di "high grade"( cioè con le più alte concentrazioni), potrebbero addiruttura durare pochi decenni.
    Molto interessanti in proposito sono i dati forniti Isabelle Chevalley, chimica e fondatrice di Ecologie Liberale in Svizzera.
    Dal 2001 al 2007 il prezzo dell'uranio è aumetato di dieci volte, da 7 a 75 dollari la libbra.
    Dal 1991 non si è più estratto uranio a sufficienza, per far fronte alle necessità delle attuali 440 centrali attive nel mondo.
    Nel 2003 la metà del fabbisogno è stato soddisfatto da scorie militari.
    Quindi anche tutto questo inciderà su impianti che si ammortizzano in 40 anni almeno.
    Peraltro l'80% delle miniere di uranio si trovano in soli 6 paesi e questo rende vulnerabile l'approvvigionamento.

    Non è vero che con il nucleare la bolletta è più "leggera".

    A dirlo è Carlo Rubbia , premio Nobel per la fisica nel 1984.
    Una centrale costa dai 4 ai 5 miliardi di euro, ed occorrono 40-50 anni prima che un privato investitore ci guadagni.
    Se paga lo stato, il discorso e diverso.

    Ma lo stato utilizza il denaro pubblico, cioè dei cittadini contribuenti, e quindi sono i cittadini ad amortizzare i costi.
    Anche l'Associazione Climate progress è arrivata alla conclusione che l'energia nucleare è più cara delle rinnovabili.
    Significativo il caso di una Utility americana, la Progress Energy Florida, che ha ottenuto tre anni fa l'autorizzazione a ritoccare le tariffe per finanziare una nuova centrale atomica.
    Quando però gli utenti hanno visto aumenti dell'11%, sono scoppiate proteste tali da indurre la società a afre marcia indietro.
    Di fronte ad una disfatta totale delle scelte energetiche inquinanti portate avanti sin ora, di fronte all'esaurimento dei combustibili fossili, e non, di fronte ad un emergenza ambientale che non riguarda più soltanto un futuro lontano, ma anche il nostro presente, l'unica vera strada possibile resta quella di scegliere le energie rinnovabili, accompagnando questa scelta, con una modifica sostanziale dei sistemi produttivi e di consumo.

    Bibliografia

    1 Mortimer 1991 "Nuclear Power and Global Warming",Energy Police 19:76-8 Gen.Feb.

    2 Van Leeuwen And Smith 2005 www.stormsmith.nl

    3 Net Energy Analisys 1988 http://italy2.peacelink.org/mosaico/docs1923.rtf

    4 Video you tube F7nO1D9zfnw

    5 http://climateprogress.org/wp-content/uplo...-costs-2009.pdf


     
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  10. Apocalypse23
     
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    fonte: http://ansa.it/ambiente/notizie/fdg/200905...1412347357.html


    IL 60% DEGLI ITALIANI CONTRARIO AL NUCLEARE, PER 75% OK A RINNOVABILI
    (ANSA) - ROMA - Il 60% degli italiani e' contrario al nucleare, per quasi sette cittadini su 10 e' pericoloso. Mentre le fonti alternative piacciono a otto italiani su 10: il 75% vorrebbe che l'energia fosse prodotta da solare e fotovoltaico. In generale, le questioni ambientali preoccupano il 68,7% dei cittadini, piu' del rischio terrorismo e guerre al 22,1% e del problema casa al 4,9%. Questa la fotografia di una ricerca di Lorien Consulting e del mensile 'La nuova ecologia', presentata questa mattina a Roma al forum 'Qualenergia', iniziativa promossa da Legambiente e da Kyoto Club con il patrocinio del ministero dell'Ambiente e del ministero dello Sviluppo economico. Per avere energia pulita, il 57% degli italiani e' disposto a pagare di piu'. Il nucleare, al contrario, e' definita un'energia cara e pericolosa dalla stragrande maggioranza, e soltanto il 14% lo preferisce, ma esprime dubbi all'ipotesi di abitare vicino ad una centrale o ad un deposito di scorie radioattive. Dal sondaggio risulta che i giovani sono piu' preoccupati per il futuro dell'ambiente. ''Qualificazione energetica, risparmio di Co2 e nuove tecnologie sono - rileva il presidente di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza - le tre leve su cui deve puntare l'Italia''.
    27/05/2009 14:12




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    Sono contenta di sapere che una parte della nostra gioventù abbia aperto gli occhi, speriamo che aumentino in numero.



     
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  11. Apocalypse23
     
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    http://www.ansa.it/ambiente/notizie/notizi...1434912417.html


    NUCLEARE: PECORARO SCANIO, ITALIA FA PASSO INDIETRO
    (ANSA) - NAPOLI, 10 LUG - ''Mentre tutto il mondo pensa a energie alternative, l'Italia va completamente da un'altra parte e da un passo indietro''. Lo ha detto Alfonso Pecoraro Scanio, ex ministro all'Ambiente e presidente della Fondazione Univerde, oggi a Napoli, commentando l'approvazione del ritorno al nucleare. ''Mentre i grandi della terra parlano di clima, Obama pensa all'energia solare e l'Unione Europea isisste sul nuovo - ha sottolineato - l'Italia che fa? Torna al nucleare. E' un grave errore''.(ANSA). KZB
    10/07/2009 15:14



    Insomma noi che viviamo sulla nostra terra costretti a subire decisioni non prese ma che democrazia è mai questa????
    Non si tratta più di democrazia purtroppo.
    il nome è un altro e suona come Dittatura.
    NON LO VOGLIAMO IL NUCLEARE!!!!!!!!!!

    Invece di commentare l'opposizione, e gli attivisti cominciassero ad agire.
     
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  12. uonderuoman
     
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    difatti la cosa tragica è se anche noi non lo vogliamo, cambia qualcosa?
     
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  13. Apocalypse23
     
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    Cambia si, non saranno le nostre generazioni coinvolte in questo discorso che ha un underground politico /economico (della nostra salute non interessa nulla a nessuno dei politici, loro hanno i piedi al caldo, tranquilli) ad essere coinvolte ma quelle successive si, sempre che ci si arrivi al 2050.
    A questo proposito un lettore del mensile "Terra Nostra"che io reputo uno dei più all'avanguardia nel campo ecologistico in generale, Il SignorGuido, persona intraprendente, ha suggerito Quanto segue:

    Leggetelo sul file, il solo modo per mostrarvelo e permette di scaricare la lettera che Il Signor Guido propone, strada non priva di spine ma potrebbe essere un arma letale se tutti lo facessimo.

    Cliccate il link, si aprirà un collegamento, ricliccate sulla scritta “click here to start download“, si caricherà il file in PDF, salvatelo o apritelo per leggerlo subito.
    Ringrazio la Redazione di Terra Nostra e il signor Guido, per aver dato la possibilità ai lettori di condividere questa iniziativa.





    http://www.mediafire.com/?wmtgctgmczk Una proposta contro il nucleare

    http://www.mediafire.com/?znm3ymlztty Lettera Enel



     
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  14. uonderuoman
     
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    buona iniziativa, forse forse se la faremo in tanti magari una piccola speranza ci potrebbe anche essere.... spero che si diffonda
     
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  15. Apocalypse23
     
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    bè diffondiamolo ...tornando al nucleare leggete anche questo
    http://www.articolo11.org/index.php?option...sk=view&id=2972

    La denuncia di Greenpeace: l'Italia è una potenza nucleare presa in affitto da Nato e Stati uniti. Le atomiche in due basi militari
    C.L.
    Il Manifesto, 2 giugno 2006 L'Italia è una potenza nucleare. Presa in affitto dagli Stati uniti e dalla Nato che dispongono di ben 90 testate atomiche in due basi militari, quella area statunitense di Aviano, in provincia di Pordenone, e quella italiana di Ghedi Torre, a Brescia. Non si tratta di una novità, ma a sedici anni dalla fine della guerra fredda la presenza di armi atomiche che perdipiù non sono sotto il controllo del governo italiano suscita comunque preoccupazione. Anche perché non si tratta degli unici ordigni presenti in Europa. Altre bombe atomiche di proprietà degli Stati uniti si trovano infatti in Belgio, Germania, Paesi Bassi, Turchia e Regno unito. In tutto 480 ordigni nucleari, ognuno dei quali con una potenza distruttiva dieci volte superiore a quella di Hiroshima e che Washington controlla grazie a quanto previsto dagli accordi Nato sulla condivisione nucleare. «Se esplodessero tutte assieme, avrebbero la capacità di cancellare l'Europa dalla cartina geografica» avverte Greenpeace, che ieri ha presentato un rapporto in cui si denuncia come tanti e tanti ordigni rappresentino i «rischi nascosti nel cortile di casa». «Occorre rimettere al centro dell'agenda parlamentare lo smantellamento delle basi che ospitano armi nucleari in Italia», ha spiegato Donatella Massai, direttore generale di Greenpeace durante la presentazione del rapporto, avvenuta a Palazzo Madama. «Gli Stati uniti - ha proseguito - possono decidere un attacco nucleare utilizzando le basi presenti sul nostro territorio senza che l'Italia possa intervenire. E' una vera perdita della sovranità nazionale». Oltre a rappresentare un evidente pericolo, le novanta testate nucleari sono soprattutto una presenza illegale. Almeno in teoria, e almeno stando al trattato di non proliferazione nucleare ratificato anche dal nostro paese. Il fatto che siano tenute all'interno di basi americane o della Nato rappresenta solo un escamotage per mantenerle sul nostro territorio. «Grecia, Canada e Islanda, pur facendo parte della Nato, hanno smantellato questi armamenti: noi dobbiamo fare lo steso», ha detto Giuseppe Onufrio, direttore delle campagne di Greenpeace. Senza contare i rischi legati a possibili attentati terroristici, aumentati in maniera esponenziale dalla crisi in corso con l'Iran e dalla possibilità che, nella malaugurata ipotesi di un conflitto, le basi presenti in Italia potrebbero diventare operative. «L'azione si potrebbe fare coni B-61 presenti nella basi italiane - ha proseguito Onufrio - Chiediamo una forte iniziativa parlamentare per smantellare le basi nucleari». Stando al rapporto presentato dall'organizzazione, nella base americana di Aviano sarebbero presenti 50 testate nucleari di tipo B-61 con una potenza tra 0,3 e 170 kiloton, ma la struttura è attrezzata con 18 ricoveri protettivi in grado di ospitare fino a 72 ordigni. Quaranta sono invece le bombe presenti a Ghedi Torre, che potrebbe comunque ospitarne fino a 44 in 11 ricoveri protettivi. Il loro eventuale lancio è affidato ai Tornado italiani del 102esimo e 154esimo Gruppo del sesto stormo, che opera in ambito Nato. «Negli anni '60 - ha spiegato il senatore Francesco Martone (Prc) - l'Italia ha sottoscritto un accordo segreto, "Stone Ax", che ha come conseguenza la presenza nel nostro paese di servitù militari: oltre a Ghedi Torre e Aviano, non bisogna dimenticare i sommergibili nucleari della Maddalena e la possibilità che navi a capacità nucleare possano attraccare in porti come quello di Taranto». Un accordo che non è mai stato discusso dal parlamento.

    Ultimo aggiornamento ( Monday 22 January 2007 )

    bel video di Marco Travaglio dove si parla anche di nucleare.





     
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55 replies since 24/2/2009, 20:49   668 views
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