impariamo a leggere un esame del sangue

emocromo di base ed esami vari

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    EMOCROMO - ESAME EMOCROMOCITOMETRICO

    Che cos'è
    Il test indica la quantità dei diversi tipi di cellule presenti nel sangue (piastrine, globuli bianchi o leucociti, globuli rossi o eritrociti), l'ematocrito (la percentuale in volume della parte corpuscolata del sangue separata dal plasma), la quantità di emoglobina, il volume globulare medio (cioè la grandezza media dei globuli rossi), il contenuto medio di emoglobina del globulo e la sua concentrazione media.


    Significato
    E'il test più importantei dell'anemia, segnalata innanzitutto dal valore dell'emoglobina: se questo scende sotto i 14 g/dl nell'uomo, 12 g/dl nella donna e i 10,5 g/dl nella gravida e nei lattanti, il soggetto è anemico. I valori degli altri parametri permettono di meglio definire il tipo di anemia. In particolare, se il contenuto emoglobinico globulare medio (MCH) è inferiore al 27 pg e/o la concentrazione media (MCHC) è inferiore a 32 si parla di ipocromia, e se questa è abbinata a un tasso di ferritina basso, la causa è una carenza di ferro (il 40% delle anemie ha questa causa). L'ipocromia abbinata a una ferritina normale o superiore alla norma e a una sideremia bassa, indica che si tratta di un'anemia causata da un'infiammazione (un altro 40% dei casi).


    Valore normale
    Eritrociti, da 4 a 6,2 milioni/mm3; leucociti, da 4.000 a 10.000/mm3; piastrine,da 150.000 a 350.000/mm3; emoglobina, 12-16 g/dl (donne); 14-18 g/dl (uomini); ematocrito: 35 - 47 (donne); 40-54 (uomini); volume globulare medio: da 80 a 100 micron cubi; contenuto emoglobinico globulare medio, 24-34 pcg; concentrazione emoglobinica globulare media, da 32 a 36 su 100.





    WBC
    È la sigla per le parole inglesi White Blood Cells, cioè Globuli Bianchi (GB). Indica il numero di GB per mL o L di sangue. I GB sono chiamati anche leucociti. Una diminuzione del loro numero si definisce leucopenia, mentre il termine leucocitosi indica un aumento dei GB. Si suddividono in granulociti , linfociti e monociti . I granulociti si suddividono a loro volta in neutrofili (che attaccano i batteri), eosinofili (attivi contro le allergie e le infezioni causate da parassiti) e basofili (che agiscono come filtri fra intestino e altri organi). I globuli bianchi sono un'ottima spia contro le infezioni. Nel caso di aumento dei granulociti si è molto probabilmente di fronte a un'infezione provocata da batteri, mentre se aumentano i linfociti, l'infezione dovrebbe dipendere da un virus. Valori normali sono: da 4.000 a 7.000 per mm3 nella donna e da 5.000 a 8.000 per mm3 nell'uomo. I neutrofili costituiscono il 40-75%, gli eosinofili lo 0-7%, i basofili lo 0-2%, i linfociti il 18-50% e i monociti il 2-9%. I globuli bianchi possono aumentare anche per la somministrazione di alcune sostanze (arginina) o in determinati periodi (gravidanza, mestruazioni). Una loro diminuzione è generalmente relazionabile a una diminuzione delle difese immunitarie.



    RBC
    Sigla per le parole Red Blood Cells o Globuli Rossi (GR) in italiano. È il numero di GR per mL o L di sangue. L'anemia è una diminuzione dei GR (ma in alcune anemie, come le talassemie, il numero dei globuli rossi può essere aumentato), mentre un loro aumento è indicato dal termine poliglobulia o eritrocitosi . Un altro termine per GR è emazie. Il valore normale nell'uomo è di 4,5-6 milioni/mm3, nella donna 4-5,5 milioni/mm3; anche in questo caso per gli atleti di discipline di resistenza si devono diminuire tali valori di circa 0,5 milioni/mm3. Il loro numero influenza i valori di emoglobina e di ematocrito



    Hgb
    Sigla per Hemoglobin o emoglobina in italiano. Esprime la quantità (espressa in grammi) di Hgb presente in un L di sangue. A volte si usa il decilitro (dL) come unità di misura. Dire che il campione esaminato contiene 15 grammi di Hb per dL o 150 grammi per L è la stessa cosa. È la proteina che trasporta l'ossigeno ed è presente nei globuli rossi. I valori normali sono da a 14 a 18 (g/l) per l'uomo e da 12 a 16 per la donna. Per gli atleti di discipline di resistenza tali intervalli possono essere diminuiti di un'unità.



    Hct
    Sigla per Hematocrit o ematocrito in italiano. Esprime la percentuale di parte corpuscolata del sangue (globuli rossi, piastrine e globuli bianchi). Un Ht del 45% o 0,45 indica che il 45% del volume totale del sangue è occupato dai GR; il restante 55% è costituito dal plasma. Il valore dell'ematocrito segue di pari passo quello dei GR, per cui esso è diminuito nelle anemie ed aumentato nelle poliglobulie . I suoi valori vanno da 37 a 46 nella donna, mentre nell'uomo variano da 42 a 50. Per gli atleti di discipline di resistenza i valori più probabili sono da 40 a 45 per l'uomo e da 36 a 41 per la donna.



    MCV
    Mean Corpuscular Volume, o Volume Corpuscolare Medio. Indica il volume medio dei globuli rossi. I GR normali sono, per quanto riguarda il volume, normocitici. Se il volume diminuisce, come nelle talassemie o nell' anemia da carenza di ferro, i GR sono definiti microcitici; se aumenta (p.e. nelle anemie da carenza di vitamina B12) si avrà una macrocitosi delle emazie. Si ricava da (ematocrito*10/numero di globuli rossi) e i valori normali vanno da 80 a 100 femtolitri (indicati con fl). Negli sport di resistenza l'allenamento aumenta il valore dell'MCV (alcuni atleti keniani arrivano anche a valori di 110).



    MCH
    Mean Corpuscolar Hemoglobin. È la quantità di emoglobina contenuta in media in un globulo rosso. Si ricava da (emoglobina*10/numero di globuli rossi in milioni/ml) e i valori normali vanno da 27 a 34 picogrammi.



    MCHC
    Mean corpuscolar Hemoglobin Concentration o Concentrazione Emoglobinica Corpuscolare Media. Indica la concentrazione media di emoglobina all'interno del singolo globulo rosso. Si ricava da (emoglobina*10/ematocrito) e i valori normali espressi in percentuale vanno da 31 a 37. Valori inferiori si riscontrano nelle anemie ipocromiche, valori superiori negli stati emolitici (configurazione sferocitica dei globuli).



    PLTS
    Platelets o Piastrine. Indica il numero di piastrine presenti nel campione esaminato. Piastrinopenia o trombocitopenia è la diminuzione delle piastrine; piastrinosi o trombocitosi indica un loro aumento.



    MPV
    Mean platelet Volume o Volume Piastrinico Medio. Indica il volume medio delle piastrine.



    RDW
    Red - cell Distribution Width . Misurato in percentuale (da 11 a 16) o in assoluto (da 39 a 50 fl), indica una misura dell'ampiezza della curva dei volumi dei globuli rossi, permettendo di riconoscere i casi di anisocitosi (RDW elevato).


    Reticolociti
    Sono così chiamati i GR più giovani, appena sfornati dal midollo.



    Trombociti
    Sono corpi del sangue senza nucleo, di forma discoidale, che giocano un ruolo essenziale nei processi di coagulazione. Valori normali vanno da 150 a 440 migliaia/microlitro. I valori sono alterati in caso di forti emorragie, circolazione rallentata del sangue, problemi alla milza, leucemie o lesioni del midollo osseo. Molti farmaci (fra cui pillola anticoncezionale e aspirina) influiscono sui valori.

    La Formula Leucocitaria
    Conosciuta anche come conteggio differenziale dei leucociti, permette di valutare la percentuale di ognuno dei cinque tipi di GB (neutrofili, eosinofili, basofili, linfociti, monociti). Può essere effettuata automaticamente dai contatori elettronici, oppure mediante l'osservazione al microscopio ottico di una goccia di sangue strisciata su un vetrino. Questo viene colorato con appositi coloranti contenenti sostanze chimiche che reagiscono con i costituenti delle cellule del sangue, impartendo loro una colorazione diversa, permettendo così di riconoscere i vari tipi cellulari.



    L'osservazione al microscopio presenta, rispetto alla formula generata dai contatori elettronici, il vantaggio di poter osservare direttamente le cellule ematiche e di valutare l'eventuale presenza di cellule anomale.
    Conoscendo il numero totale di GB (ottenuto con l'emocromo) e la percentuale relativa di ognuno dei cinque tipi leucociti è possibile conoscere il numero assoluto di questi ultimi nel sangue. Basta moltiplicare la percentuale del tipo di leucocita considerato per il numero totale di GB e dividere per 100. Es. Se il numero di globuli bianchi totali è 10.000/mL ed i neutrofili sono il 50%, il numero assoluto di neutrofili è 5.000/mL cioè (10.000 x 50)/100. Per valutare se c'è un aumento (o una diminuzione) reale di un tipo leucocitario è importante considerare non tanto la percentuale relativa, bensì il valore assoluto calcolato con la formula di cui sopra






    Altri termini tecnici dell'Emocromo
    Anisocitosi
    Termine di origine greca che significa notevole variazione delle dimensioni dei globuli rossi o delle piastrine. Queste cellule, anche in condizioni normali, non hanno mai tutte le stesse identiche dimensioni. Nel corso delle anemie, o dopo trasfusione di sangue, si possono vedere al microscopio queste variazioni e, se di entità importante sono segnalate in genere con una scala numerica(1+, 2+ ecc.)


    I globuli rossi hanno normalmente una forma di disco con un'are centrale pallida. Il resto del disco è occupato dall'emoglobina, che impartisce agli eritrociti la caratteristica colorazione. Se le dimensioni dei GR diminuiscono o aumentano avremo una microcitosi o una macrocitosi delle emazie, rispettivamente. Lo stesso può accadere per le piastrine. In alcune anemie può aumentare la zona centrale pallida (perché diminuisce l'emoglobina all'interno dei globuli rossi) e i globuli rossi diventano poco colorati, cioè ipocromici; in altri tipi di anemie essa può anche scomparire e gli eritrociti appaiono Ipercromici, più colorati del normale.


    Poichilocitosi
    Variazione della forma del contorno dei G.R. I globuli rossi possono assumere una forma a falce o drepanociti (anemia falciforme); di cellula a bersaglio o codocita (talassemie ed altre anemie); sferica o sferociti (sferocitosi ereditaria); di ellissi (ellissicitosi o ovalocitosi ereditaria); di frammenti globulari o schizociti e via dicendo.


    Aggregati piastrinici
    Indica la presenza di ammassi piastrine che appaiono riunite assieme, invece di essere separate, come di norma. In genere è un artefatto di laboratorio e non ha nessun significato clinico.

    Globuli rossi
    I GR contengono emoglobina, una proteina che trasporta ossigeno e l' anidride carbonica, un gas che si forma nei tessuti come prodotto terminale del metabolismo cellulare. Nei polmoni avviene lo scambio fra l'ossigeno (contenuto nell'aria inspirata) che penetra nei GR e si sostituisce all'anidride carbonica che si era legata all'emoglobina nel sangue venoso: l'anidride carbonica è così eliminata nell'aria espirata, impedendone l'accumulo nel sangue. I GR si formano nel midollo emopoietico a partire da cellule immature chiamate eritroblasti. Per la loro maturazione sono necessarie numerose sostanze, principalmente ferro, vitamina B12 e acido folico, in mancanza delle quali si ha una diminuita produzione di GR e quindi un'anemia.




    Globuli bianchi
    I diversi tipi di globuli bianchi hanno funzioni abbastanza diverse:

    Neutrofili - Il loro compito principale è la difesa dell'organismo dalle infezioni, specie se causate da batteri. Contengono diverse proteine e sostanze chimiche in grado di danneggiare irreversibilmente le membrane dei microorganismi patogeni.

    Eosinofili - La loro funzione principale è la difesa dell'organismo da alcuni tipi di parassiti. Gli eosinofili aumentano anche nelle malattie allergiche (asma bronchiale, rinite allergica, orticaria ecc.) e possono essere responsabili di alcuni sintomi caratteristici di queste malattie.

    Basofili - La loro funzione non è molto ben conosciuta. Anch'essi aumentano nelle allergie: contengono istamina che, se liberata in eccesso nel sangue e nei tessuti, provoca sintomi fastidiosi (come il prurito o la comparsa di pomfi cutanei) per combattere i quali si usano spesso farmaci chiamati antiistaminici.

    Linfociti - In realtà i linfociti comprendono diversi sottotipi: i principali sono i linfociti B, T, Natural Killer. Queste sottopopolazioni hanno funzioni diverse: I linfociti B producono anticorpi, molecole importanti nella difesa dell'organismo dalle infezioni; i linfociti T non producono anticorpi ma elaborano altre molecole importanti nella difesa dalle infezioni, soprattutto virali. Essi inoltre sono in grado di riconoscere in modo specifico cellule estranee e svolgono un ruolo essenziale nella difesa dell'organismo dai tumori e nel rigetto dei trapianti. Le cellule Natural Killer (NK) sono simili ai linfociti T. I diversi sottotipi di linfociti non sono riconoscibili al microscopio ottico o con i comuni contatori elettronici. Per studiarli bisogna ricorrere a metodiche sofisticate disponibili solo in laboratori specializzati.

    Monociti - Sono importanti nella difesa dell'organismo da alcuni tipi di batteri, come quello che causa la tubercolosi.

    Piastrine
    Sono essenziali per una normale coagulazione del sangue, in collaborazione con i fattori della coagulazione

    approfondiamo il discorso piastrine un pochino scarso.

    Le piastrine o trombociti sono i più piccoli elementi presenti nel plasma e contribuiscono alla coagulazione del sangue. In sinergia con gli enzimi della coagulazione, le piastrine bloccano le emorragie aggregandosi tra di loro in risposta a stimoli precisi. La loro aggregazione può essere molto dannosa al di fuori delle condizioni normali, perché può portare a trombogenesi patologica. La loro diminuzione causa alterazioni dell'emostasi e il conseguente allungamento della durata del sanguinamento.

    Valori nella norma: 150.000-450.000 per millimetro cubo.

    Le piastrine basse possono essere dovute a:

    deficit di vitamina B12
    trasfusioni
    uso di diuretici
    uso di antibiotici
    uso di ipoglicemizzanti
    uso di sulfamidici
    uso di piramidone
    uso di fenilbutazone
    uso di acido para-amminosalicilico
    uso di barbiturici
    leptospirosi
    malaria
    anemia aplastica
    infezioni virali
    linfomi
    porpora di Schoenlein Henoch
    leucemia

    Le piastrine alte possono essere determinate da:

    uso di vitamina B12
    troppo esercizio fisico
    parto
    traumi
    morbo di Hodkin
    carenza di ferro
    splenectomia
    carcinomi
    policitemia
    febbre reumatica
    infiammazioni
    leucemie
    osteomieliti

    Come prepararsi per l'esame: non è necessaria alcuna preparazione al test.





    TESTOSTERONE (dosaggio del)

    Che cos'è
    E' il principale ormone androgeno dell'uomo, prodotto da particolari cellule dei testicoli. Nella donna, invece, è un prodotto della trasformazione di un altro ormone prodotto da surrenali e ovaie.


    Significato
    Nell'uomo il calo del testosterone indica un'insufficienza delle gonadi, che può essere dovuta a insufficienza dell'ipofisi o tumore dell'ipotalamo(due ghiandole endocrine), con abbassamento degli ormoni follicolo stimolante e luteinizzante, oppure a danni periferici (orchiti, castrazione...), con aumento degli altri due ormoni. Nella donna il dosaggio del testosterone (associato a quello di altri ormoni) serve a stabilire la causa dell'irsutismo.


    Valore normale
    da 4 a 8 mcg/l (uomini); da 0,2 a 0,6 mcg/l (donne).

    COLESTEROLEMIA (totale e HDL)

    Che cos'è
    Il colesterolo è una sostanza che entra nella composizione delle lipoproteine, le proteine che provvedono a portare i grassi alle cellule (LDL, VLDL...) e dalla periferia dell'organismo al fegato (lipoproteine HDL).


    Significato
    Una quantità elevata di colesterolo nel sangue viene considerata un fattore di rischio per l'aterosclerosi e, di conseguenza, per molte malattie cardiache. L'ipercolesterolemia può essere secondaria a un altro disturbo (insufficienza della tiroide, cirrosi biliare, pancreatite...) o primitiva. Oltre al dato totale, però, si deve tenere presente la quantità di colesterolo HDL, che è invece un fattore protettivo. Quindi è più preoccupante un basso livello di colesterolo HDL che un alto livello di colesterolo totale.


    Valore normale
    Colesterolo totale, fino a 200 mg/dl; fino a 260 mg /dl (oltre i 50 anni); HDL, da 40 a 50 mg/dl (uomini); da 50 a 60 mg/dl (donne).

    FOSFATASI ALCALINE

    Che cos'è
    Enzimi che partecipano al metabolismo dei composti fosforici organici presenti in tutti i tessuti e particolarmente abbondanti in fegato, ossa, intestino reni. Tuttavia l'80 per cento delle fosfatasi alcaline presenti nel sangue proviene da fegato e ossa.


    Significato
    Un innalzamento dei livelli delle fosfatasi alcaline può indicare malattie ossee o del fegato. Se l'aumento è accompagnato da quello delle gamma-GT (GGT), si tratta di disturbi delle vie biliari; in caso contrario si tratta di malattie delle ossa: rachitismo nel bambino, morbo di Paget (eccessivo rimodellamento dell'osso), iperparatiroidismo, particolari metastasi ossee nell'adulto. Le fosfatasi, invece, non aumentano nell'osteoporosi. Alcuni farmaci, come la pillola anticoncezionale, fanno diminuire il livello di questi enzimi; altri, come gli anticonvulsivanti, lo fanno aumentare.


    Valore normale
    Dipende dal metodo adottato dal laboratorio, in generale da 23 a 71 UI/l

    BILIRUBINA

    Che cos'è
    E' un pigmento (sostanza colorata) originata dalla distruzione dell'emoglobina. Nel fegato questa sostanza viene combinata ad altre sostanze (bilirubina coniugata) ed espulsa nelle vie biliari.


    Significato
    Un eccesso di bilirubina non coniugata può indicare una insufficiente produzione di sangue (anemie refrattarie) oppure un'eccessiva distruzione dei globuli rossi. Normalmente nel sangue la bilirubina coniugata non è presente o comunque dovrebbe esserlo in quantità trascurabili. Se raggiunge valori elevati, significa di solito che ci sono problemi biliari extraepatici (calcoli della colecisti o del coledoco, tumore del pancreas) o intraepatici (cirrosi, epatite, tumori del fegato).


    Valore normale
    Bilirubina totale, da 3 a 10 mg/l; bilirubina coniugata, assente.

    ANALISI DELLE FECI
    Questo esame, che consiste nell’analisi in laboratorio di un campione di feci raccolto dal paziente, è importante per scoprire infezioni e malattie che possono riguardare l’intestino, il fegato e il pancreas. Le anomalie riscontrate con questa analisi, possono essere prodotte da ciò che si è mangiato oppure da cause più complesse, come disfunzione del fegato e del pancreas, fino a malattie più serie come il tumore al colon, la parte finale dell’intestino. Le anomalie che si riscontrano nelle feci possono riguardare la consistenza ed il colore, la presenza di sangue ecc. La "normalità" delle feci varia da persona a persona e quindi sta al buonsenso del paziente segnalare un’anomalia al proprio medico. Il prelievo può benissimo essere fatto a casa; l’importante è che le feci vengano raccolte in un contenitore apposito e che questo sia pulito. Solo in alcuni casi si può utilizzare un tampone che viene introdotto nell’ano per 3-5 centimetri e quindi sigillato nel contenitore.
    E' importate precisare che se si ottengono valori diversi da quelli considerati normali non significa necessariamente che ci sia in atto una malattia, quindi non ci si deve allarmare, la cosa piu' saggia da fare quella di far valutare i risultati delle analisi dal proprio medico o da uno specialista e mai, in nessun caso, improvvisarsi esperti e fare delle diagnosi su se stessi o su altri, tantomeno assumere farmaci senza il consigli del proprio medico curante.


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    Gli esami più importanti:


    BATTERI, MICETI E VIRUS (RICERCA DEI)
    Consiste nella ricerca nelle feci di questi agenti. I batteri possono avere forma rotondeggiante (cocchi), allungata (bacilli), spiraliformi (campylobacter) e che sono responsabili di malattie. I batteri si ricercano nelle feci con un esame che si chiama coprocoltura (o esame colturale delle feci). Quelli più comunemente ricercati sono: Campylobacter,Clostridium, Escherichia coli, Salmonelle, Shigelle, Stafilococco, Vibrioni, Yersinia. Nelle feci si può ricercare anche la Candida che è un micete. Tra i virus si ricerca comunemente il Rotavirus che può provocare gravi diarree soprattutto nei bambini.



    CHIMOTRIPSINA
    Si tratta di una proteina.
    Sono considerati valori normali quelli superiori a 160 mcg (microgrammi)/g.
    Valori inferiori a quelli considerati normali possono essere determinati da calcolosi pancreatica, da fibrosi cistica, da pancreatite.



    COLORE
    Le feci normali appaiono marrone, ma possono subire variazioni in rapporto alle cause più diverse: ad esempio, biancastre nelle epatiti, verdi o giallo-verdastre nel tifo, rossastre in caso di emorroidi, scure per presenza di sangue digerito.



    FORMA E CONSISTENZA
    Sono in funzione del maggiore o minore assorbimento dell’acqua dell’intestino.
    In condizioni normali le feci sono poltacee, pastose e cilindriche.
    Le feci risultano abbondanti, molli, informi a causa di diete prevalentemente vegetali.
    Feci più scarse, più dure e più ben formate sono determinate da diete altamente ricche di proteine, di carboidrati, Nella stitichezza le feci sono dure, a "palla" o a "nastro". Negli stati diarroici di varia natura si hanno feci liquide e semiliquide; nelle enteriti si hanno feci gelatinose, ricche di muco; nell’insufficienza pancreatica e biliare si hanno feci molto poltacee; nell’insufficienza biliare si hanno feci a mastice.



    PARASSITI (RICERCA)
    Sono organismi che vivono sulla superficie o all’interno di un’altra creatura vivente, traendone un vantaggio e danneggiando l’organismo che li ospita. Anche diversi batteri, miceti e virus possono essere parassiti. La presenza nelle feci di alcuni parassiti può essere sintomo di malattie. I principali parassiti ricercati sono: Anchilostoma duodenale, Ascaris lumbricoides, Entameba histolyca, Goardia, Hymenolepis nana, Ossiuro, Tenia saginata, Tenia solium, Trichuris trichiura, Trichomonas.



    QUANTITÀ
    La quantità emessa dipende essenzialmente dalla natura della dieta e in particolare dal suo contenuto in cellulosa.
    Se si segue una dieta normale sono considerati normali valori di 100-250 g nelle feci raccolte nell’arco delle 24 ore per gli adulti; per i bambini i valori sono 120 g/24 ore; il contenuto in acqua è del 70-85%.
    Valori superiori a quelli considerati normali possono essere determinati da dieta vegetariana, da enterocolite, da malassorbimento, da pancreatite cronica.
    Valori inferiori a quelli considerati normali possono essere determinati da anoressia, da digiuno.



    REPERTI MICROSCOPICI
    Sostanze Valori normali Valori anomali
    cellule epiteliali numerose si hanno alterazioni a causa di tifo, enterite
    eritrociti scarsi o assenti se presenti, c’è sangue occulto o evidente
    leucociti scarsi o assenti si ha un aumento nella colite ulcerosa e in gastroenteriti
    fibre muscolari abbondanti si ha un aumento nell’insufficienza pancreatica (carenza di enzimi motolitici)
    muco scarso si ha un aumento nel tifo e nella dissenteria e in coliti
    amidi assenti si hanno in insufficienza pancreatica, in diarrea
    grassi neutri assenti si hanno in insufficienza pancreatica, in ittero ostruttivo ed epatite
    acidi grassi assenti si hanno in insufficienza pancreatica, in ittero ostruttivo ed epatite



    SANGUE
    Per la positività è sufficiente la presenza di un ml di sangue detto anche sangue occulto. Per un esame corretto, occorre rimanere per tre giorni (a seconda del tipo di test) senza mangiare carne, pesce, verdure fresche e banane e senza prendere purganti o farmaci come aspirina o conteneti ferro); lo spazzolino da denti, almeno due giorni prima dell’esame, non deve fare sanguinare i denti.
    Normalmente deve essere assente.
    La presenza di sangue nelle feci può essere determinata da alcolismo, da assunzione di ferro per bocca, da avulsioni dentali (distacco completo di un dente dall’alveolo in seguito a causa fortuita), da cirrosi epatica, da dieta ricca di carne, da dieta con mirtilli, da dieta con spinaci, da emorroidi, da ernia jatale, da esofagite, da neoplasie del tubo digerente, da piastrinopenia, da porpora, da trombocitopenia, da sindrome di Mallory Weiss, da traumi, da salicilati, da varici esofagee, da gastrite, da rettocolite ulcerosa, da diverticolite, da epistassi, da poliposi.






    TRIGLICERIDI

    Che cos'è
    Sono una delle forme con le quali i grassi viaggiano nel sangue. Ne esistono di due tipi: esogeni (derivati dagli alimenti) ed endogeni (sintetizzati dal fegato).


    Significato
    L'aumento dei trigliceridi nel sangue ( ipertrigliceridemia ) può essere causato da un'alimentazione troppo ricca di grassi oppure da alterazioni del metabolismo dei lipidi. In questo caso di parla di ipertrigliceridemia primitiva. L'ipetrigliceridemia può però anche dipendere da altra malattia come diabete non compensato, sindromi nefrotiche, pancreatiti, alcolismo acuto ( ipertrigliceridemia secondaria ) .L' ipertrigliceridemia è un fattore di rischio cardiovascolare come l' ipercolesterolemia.


    Valore normale
    Il valore normale è compreso tra 50 e 200 mg/dl, ma dipende dal metodo adottato dal laboratorio


    ELETTROFORESI DELLE PROTEINE

    Che cos'è
    Il test consiste nel separare le proteine presenti nel siero in funzione del loro peso molecolare sottoponendole a un campo elettrico.


    Significato
    I cinque tipi di proteine normalmente identificati dal test variano la loro presenza in funzione di molte malattie differenti. Una diminuzione dell'albumina può essere dovuta a cirrosi, insufficienza epatica, oppure a malassorbimento, magari per diarrea cronica (con innalzamento delle Alfa 2 globuline e delle gammaglobuline), o a disturbi renali (con innalzamento di Alfa 2 e Beta globuline e diminuzione delle gammaglobuline). L'innalzamento delle globuline Alfa 1 e 2 indica la presenza di un'infiammazione. L'aumento generalizzato di tutte le globuline può indicare molte altre malattie che richiedono ulteriori approfondimenti (dalle infezioni di lunga durata alle epatiti croniche). La diminuzione delle gamma globuline indica una carenza di linfociti B e, quindi, una maggiore predisposizione alle infezioni (in altre parole, il sistema immunitario è depresso).


    Valore normale
    Sono possibili variazioni, in media si considera: albumina, 60 % o 43 g/l; Alfa 1 globulina, 4% o 3 g/l; Alfa 2 globulina, 8% o 6 g/l; Beta globulina, 12% o 9 g/l; gamma globulina 16% o 12 g/l.


    AZOTEMIA

    Che cos'è
    E' la determinazione della quantità di azoto non proteico presente nel sangue, che è il prodotto di scarto del metabolismo delle proteine.


    Significato
    L'aumento dell'azotemia indica il venir meno della funzionalità renale, cioè la capacità dei reni di smaltire i sottoprodotti del metabolismo. Tanto maggiore è l'azotemia, tanto minore è la funzionalità renale. Si tenga presente che lievi rialzi possono anche essere dovuti a una dieta troppo ricca di proteine.


    Valore normale
    Tra 30 e 45 mg/dl


    Tratto da www.sportmotion.it/fisiologia/anali...%20DEL%20SANGUE


    GLOBULINE
    Sono proteine presenti nel sangue, con nomi e funzioni diverse, come il trasporto di sostanze nel sangue e il compito specifico è di fornire all’organismo le difese contro gli agenti esterni. Se dall’analisi di laboratorio risulta che la quantità è diversa dalla media, significa che sono in atto delle infezioni o malattie. Possono essere suddivise in tre gruppi principali : alfa, beta e gamma globuline.




    GAMMAGLOBULINE O IMMUNOGLOBULINE (Ig)
    Globuline che hanno la funzione di anticorpi. Appartengono a 5 classi diverse: IgG, IgA, IgM, IgD, IgE.
    Sono considerati valori normali quelli compresi tra 600 - 2300/dl;
    Per ognuna delle 5 classi i valori normali sono:
    - IgG 800-1800 mg/dl;
    - IgA 9-450 mg/dl;
    - IgM 60-28 mg/dl;
    - IgD inferiore a15 mg/dl;
    - IgE inferiore a 150 I.U./l
    Valori superiori a quelli ritenuti normali possono essere determinati da cirrosi, collagenopatie, da epatite acute, da ittero, da mononucleosi, da morbo di Hodking, da neoplasie maligne, da plasmocitosi, da sepsi croniche, da tiroidite di Hashimoto.
    Valori inferiori a quelli ritenuti normali possono essere determinati da AIDS, da insufficienza renale cronica, da sepsi acute, da sindrome di Cushing, da uso di farmaci come gli steroidi.



    GAMMA GT
    O gammaglutamiltranspeptidasi. Enzima situato nelle cellule del fegato, del cuore, del pancreas e del rene.
    Sono ritenuti valori di riferimento 7-33 U/l.
    Valori superiori a quelli considerati normali possono essere determinati da alcolismo, da epatite virale acuta, da infarto del miocardio, da metastasi epatiche, da nefrosi, da tumori maligni.



    GLICEMIA
    Indica la concentrazione nel sangue di glucosio, zucchero che si origina dal metabolismo di glicogeno, di ammino acidi e grassi introdotti con gli alimenti.
    Sono considerati valori normali 70-110 mg/100 ml.
    Valori superiori a quelli ritenuti normali possono essere determinati da avvelenamento da ossido di carbonio (CO), da diabete mellito, da feocromocitoma, da ictus cerebrale, da infarto cardiaco, da insufficienza renale cronica, da ipertiroidismo, da neoplasia del pancreas, da pancreatite, da sindrome di Cushing, da stress, da uso di farmaci contraccettivi e diuretici.
    Valori inferiori a quelli ritenuti normali possono essere determinati da cirrosi epatica, da digiuno, da epatopatia cronica, da ipertermia, da ipotiroidismo, da neoplasia del pancreas, da neoplasia dell’ipofisi, da necrosi epatica, da sarcomi, da sindrome di Zollinger-Ellison, da farmaci betabloccanti (chiamati anche bloccanti-adrenergici, prescritti principalmente per il trattamento delle malattie cardiache), da insulina.

    CURVA GLICEMICA
    Esame di tolleranza al glucosio che permette una sicura diagnosi del diabete. Viene eseguita facendo prelievi del sangue a digiuno e dopo l’introduzione di 100 grammi di glucosio.
    Valori normali massimi:
    - a digiuno 120 mg/100 ml
    - dopo 30 minuti 170 mg/100 ml
    - dopo 60 minuti 170 mg/100 ml
    - dopo due ore 130 mg/100 ml
    - dopo tre ore 110 mg/100 ml




    L'uricemia.

    L'uricemia è la determinazione del tasso dell'acido urico, risultato dal metabolismo delle proteine contenute in diversi alimenti (carne soprattutto, ma anche formaggio, caffè, funghi, ecc.).
    L'acido urico si forma nel fegato, passa nel sangue e viene filtrato dai reni.
    Un aumento dei valori normali (da 3 a 7 mg. per cento ml. negli uomini, da 2 a 6 mg. per cento ml. nelle donne) può rappresentare la base per I'insorgenza della gotta, doloroso disturbo delle articolazioni dovuto al deposito degli urati di calcio (sali dell'acido urico) nelle ossa e nelle cartilagini.
    L'iperuricemia può comparire anche nel diabete, nell'obesità ed in diverse malattie renali che impediscono all'organismo di smaltire regolarmente I'acido urico dal plasma sanguigno. È, fra I'altro, causa della formazione di calcoli renali.


    La creatininemia.
    La creatininemia è il tasso ematico di creatinina, molecola prodotta dalla trasformazione delle proteine, ed aumenta nei casi d'insufficienza renale, cosi come abbiamo visto con l'urea. Ma rispetto all'azotemia, il valore della creatininemia è un indice molto piu specifico e preciso di lesione renale.
    Valori normali nell'uomo da 0,5 a 1,5 mg. per cento ml., nella donna da 0,4 a 1,2 mg. per cento ml.

    CALCIO
    E’ un metallo che entra (come ione, particella con carica positiva) nella maggior parte dei processi biologici. La ricerca di questa sostanza è molto richiesta, perchè il calcio è fondamentale per il nostro corpo. È essenziale non solo per la formazione e lo sviluppo delle ossa, dei denti e delle unghie, ma anche per il processo di coagulazione del sangue, per l’attività dei muscoli e per il sistema nervoso centrale, per la digestione di alcuni cibi. L’organismo lo assorbe attraverso gli alimenti, del quale ne sono particolarmente ricchi il latte e i suoi derivati, le uova, il pesce, la frutta, gli ortaggi a foglia verde. La sua presenza nel sangue è detta calcemia. Un aumento marcato (ipercalcemia) può causare calcificazioni, alterazioni dell’elettrocardiogramma, stitichezza, nausea, calcoli renali. Una diminuizione marcata provoca la tetania (contrazione muscolare involontaria).
    Sono considerati valori normali 9 - 11 mg/100 ml di sangue (nel bambino 10 - 12)
    Valori superiori a quelli considerati normali possono essere determinati da acromegalia, dall’uso di contraccettivi, da farmaci cortisonici, da diuretici, da iperparatiroidismo, da iperprotidemia, da ipersensibilità alla vitamina D, da ipervitaminosi D, da leucemia, da linfomi, da metastasi ossee, da mieloma multiplo, da morbo di Hodgkin, da morbo di Paget, da malattia di Von Recklinghausen da sarcoidosi, da tireotossicosi, da uso di farmaci contenenti litio.
    Valori inferiori al normale possono essere causati da carenza di vitamina D, da cirrosi epatica, da deficit di apporto alimentare, da insufficienza renale cronica, da ipoparatiroidismo, da osteomalacia, da pancreatite acuta, da paratiroidectomia, da steatorrea.



    CALCITONINA
    Ormone prodotto da gruppi di cellule e che, nell’uomo, sono situate nella tiroide; controlla il livello di calcio che è presente nel sangue rallentando la velocità con cui il calcio stesso viene liberato dalle ossa (abbassa il calcio ematico).
    Sono considerati valori normali quelli inferiori a 15 picogrammi (pg)/ml.
    Valori superiori a quelli normali possono essere determinati da alcolismo, da gravidanza, da neoplasia della mammella, del polmone e della tiroide.



    CERUPLASMINA
    Globulina prodotta dal fegato, permette il trasporto del rame nel sangue.
    Sono considerati valori normali 20 - 50 mg/100 ml.
    Valori superiori a quelli ritenuti normali possono essere determinati da cirrosi epatica, da linfogranuloma maligno, da malattia di Hodgkin, da reumatismo agli arti, da uso di estroprogestinici.
    Valori inferiori a quelli ritenuti normali possono essere causati da alcolismo, da epatite cronica, da malnutrizione, da morbo di Wilson.

    FATTORE II O PROTROMBINA
    Globulina che partecipa al processo di coagulazione del sangue. Si definisce protrombinemia la presenza di protrombina nel sangue.
    Si misura come attività protrombinica(70 - 110%).
    Valori superiori a quelli ritenuti normali possono essere causati da eccesso di vitamina K e da uso di contraccettivi.
    Valori inferiori a quelli ritenuti normali possono essere causati da cirrosi epatica, da collagenopatie, da epatite, da carenza di vitamina K, da insufficienza renale cronica, da pancreatite, da uso di salicilati, di antibiotici, di anticoagulanti.



    FERRITINA
    Indica il ferro presente a livello del fegato, cioè la riserva in ferro
    Sono considerati valori normali 5 - 177 ng (nanogrammo, 1 ng = 1 miliardesimo di grammo) /100ml.
    Valori superiori a quelli ritenuti normali possono essere determinati da eccessiva introduzione di ferro, da emacromatosi, da leucemia, da neoplasie maligne, da trasfusioni.
    Valori inferiori a quelli considerati normali possono essere causati da poca introduzione di ferro, da emorragie, da gravidanza.



    FERRO
    Elemento essenziale per alcuni enzimi e per la formazione del pigmento dei globuli rossi e quindi è indispensabile per il trasporto dell’ossigeno a tutti i tessuti del corpo umano. La sua concentrazione nel sangue è detta sideremia. Il ferro si "muove" nel corpo grazie ad altre sostanze, le proteine, che lo catturano e lo depositano nei tessuti oppure lo mettono in circolo.
    Sono considerati normali valori di 37-147 mcg (microgrammi)/100 ml. Il valore del ferro è, però, molto variabile: è più alto al mattino e si modifica a seconda delle condizioni dell’individuo in quello specifico momento, ad esempio in corso d'infezione si abbassa. Per ottenere risultati più precisi, bisogna dosare un’altra sostanza, la ferritina: se questa si abbassa , significa che i depositi di ferro sono molto scarsi.
    Valori superiori a quelli ritenuti normali possono essere causati da anemia aplastica, da anemia mediterranea, da epatite virale acuta, da leucemie, da trasfusioni.
    Valori inferiori a quelli ritenuti normali possono essere causati da allattamento, da anemia dovuta a scarsa introduzione di ferro con gli alimenti (si trova in fegato, in uova, in pesci, in ortaggi a foglia verde, in frutta a guscio e limoni), da diabete, da emorragie, da età avanzata, da infezioni croniche, da insufficienza renale, da neoplasie.



    FIBRINOGENO
    Sostanza proteica (globulina) che interviene con gli altri fattori della coagulazione a favorire la coagulazione del sangue, in quanto si trasforma in fibrina (proteina filamentosa che forma l’impalcatura del coagulo).
    Sono considerati normali valori di 200-400 mg/100 ml.
    Valori superiori a quelli ritenuti normali possono essere determinati da artrite reumatoide, da arteriosclerosi, da cirrosi, da epatite virale, da gotta, da gravidanza, da infarto del miocardio, da insufficienza renale, da mieloma multiplo, da uso di contraccettivi, da traumi, da ustioni.
    Valori inferiori a quelli ritenuti normali possono essere determinati da carcinoma della prostata, da emorragie, da intossicazioni da fosforo, da infezioni gravi, da insufficienza epatica, da somministrazione di anticoagulanti.



    FOSFATASI ACIDA TOTALE E PROSTATICA
    E’ un enzima dosabile nel sangue, prodotto dalla prostata, dalla milza, dal fegato, dai globuli rossi, dalle piastrine e dal midollo osseo. Il dosaggio della frazione prostatica serve in modo particolare per confermare o meno il sospetto di cancro della prostata
    Sono considerati valori normali della fosfatasi acida prostatica sino a 4,2 mU/ml per gli uomini e fino a10 per la fosfatasi acida totale e sino a 3 mU/ml per le donne.
    Valori superiori a quelli ritenuti normali possono essere determinati da carcinoma alla prostata, da emolisi,da infarto del miocardio, da iperparatiroidismo, da ipertrofia della prostata, da malattia di Gaucher (malattia ereditaria a carattere familiare, dovuta ad accumulo di una sostanza grassa, la cerasina, e di altre simili, nelle cellule della milza, dei polmoni e delle ghiandole endocrine), da malattia di Paget, da metastasi ossee, da mieloma multiplo, da osteopetrosi.



    FOSFOLIPIDI
    Prodotti a livello epatico, partecipano alla formazione delle lipoproteine (colesterolo HDL, LDL).
    Sono considerati valori normali 100-300 mg/100 ml.
    Valori superiori a quelli ritenuti normali possono essere determinati da bulimia, da cirrosi epatica, da diabete mellito, da epatopatie croniche, da insufficienza renale cronica, da iperlipemia, da ipertiroidismo, da obesità, da pancreatite cronica.
    Valori inferiori a quelli ritenuti normali possono essere determinati da anoressia, da digiuno, da ipertiroidismo, da malnutrizione, da steatorrea.



    VES
    Sigla che sta per "velocità di eritro sedimentazione"; in pratica calcola il tempo necessario perchè la parte solida del sangue (globuli rossi) si separi da quella liquida (plasma).
    Sono considerati valori normali 2-10 mm/ora per l’uomo, 0-20 mm/ora per la donna. Non si tratta di valori molto precisi in quanto la VES può essere normale anche se l’infezione è già in atto, oppure può risultare elevata quando ormai si è già guariti e quindi è più che mai necessario il parere del medico.
    Salori superiori a quelli di riferimento possono essere determinati da artrite reumatoide, da epatopatie, da gravidanza, da infarto cardiaco, da infezioni, da infiammazioni, da insufficienza renale, da leucemie, da morbo di Hodgkin da neoplasie maligne, da shock, da TBC, da tiroidite di Hashimoto, da toxoplasmosi.
    Salori inferiori a quelli di riferimento possono essere determinati da allergie, da microcitemie, da neoplasie terminali, da policitemie, da uso di steroidi e anticoagulanti.



    VITAMINA A
    Solubile nei grassi (liposolubile), indispensabile per la crescita e la formazione di ossa e denti normali nei bambini, per la funzionalità della vista, per proteggere l'apparato urinario dalle infezioni e per il mantenimento di una pelle sana.
    Si trova nel fegato, nell'olio di fegato di merluzzo, nel tuorlo d'uovo, nel latte e latticini, nella margarina e in vari ortaggi e frutti come le carote, la zucca, il cavolo riccio, i broccoli, gli spinaci, le albicocche e le pesche.
    Valori normali: 20-60 mcg/dl (microgrammi/decilitro).
    Valori superiori a quelli normali possono essere causati da eccessiva introduzione con gli alimenti o uso di vitaminizzanti. L'eccessiva assunzione di vitamina A (ipervitaminosi A) può dare origine a fenomeni tossici anche molto gravi (epatopatia, morte). Tutte le vitamine liposolubili possono dare effetti collaterali da accumulo.
    Valori inferiori a quelli normali possono essere determinati da diabete, ipertiroidismo, da malnutrizione, da rettocolite ulcerosa.



    VITAMINA B1
    Detta anche tiamina, è solubile in acqua (idrosolubile) e svolge un ruolo essenziale nella attività di diversi enzimi coinvolti nella scissione e nella utilizzazione e nell’attività dei nervi, dei muscoli e del cuore. E' presente nella maggior parte degli alimenti che non sono stati raffinati. Fonti particolarmente ricche di questa vitamina sono il germe di grano, la crusca, i cereali, il pane integrale, la pasta, il fegato, il rognone, il maiale, il pesce, i fagioli, la frutta a guscio e le more.
    Valori normali: 2-5 mcg/dl (microgrammi/decilitro).
    Valori superiori a quelli normali (ipervitaminosi) possono essere causati da eccessiva introduzione con gli alimenti o eccesso di vitaminizzanti. L'eccesso viene eliminato dall'organismo e questo vale per tutte le vitamine idrosolubili.
    Valori inferiori a quelli normali (ipovitaminosi) possono essere causati da alcolismo, malnutrizione, uso di sulfamidici, da malassorbimento.



    VITAMINA B2
    Detta anche riboflavina, solubile in acqua(idrosolubile). E' indispensabile per l'attività dei diversi enzimi coinvolti nella scissione e nell'utilizzazione degli zuccheri, dei grassi e delle proteine, per la produzione di energia nelle cellule, per l'utilizzazione di altre vitamine del gruppo B e per la produzione di ormoni da parte delle ghiandole surrenali.
    Valori normali: 2-4 mcg/100 ml (microgrammo/100 millilitri).
    Valori superiori al normale (ipervitaminosi) possono essere causati da eccessiva introduzione con gli alimenti o vitaminizzanti.
    Valori inferiori a quelli normali (ipovitaminosi) possono essere causati da ileite, da malnutrizione, da parassitosi, da rettocolite ulcerosa, da uso di antibiotici, da malassorbimento.



    VITAMINA B6
    Detta anche piridossina, solubile in acqua (idrosolubile). Risulta particolarmente importante per l'attività di vari enzimi e ormoni coinvolti nella scissione e nell'utilizzazione dei carboidrati, dei grassi e delle proteine, nella produzione dei globuli rossi e degli anticorpi, nell'attività dell'apparato digerente e del sistema nervoso e nel mantenimento di una pelle sana. Adeguate fonti alimentari sono il fegato, il pollame, il maiale, il pesce, i cereali integrali, il germe di grano, le banane, le patate e i fagioli secchi.
    Valori normali: 50-250 mg/ml (milligrammi/millilitri).
    Valori superiori ai normali (ipervitaminosi) possono essere causati da eccessiva introduzione con gli alimenti o da vitaminizzanti.
    Valori inferiori ai normali (ipovitaminosi) possono essere causati da uso di citostatici, da gravidanza, da malnutrizione.



    VITAMINA B12
    Chiamata anche cianocobalamina, idrosolubile (solubile in acqua). E' importante per la produzione del materiale genetico nelle cellule e quindi per la crescita e lo sviluppo, per la produzione di globuli rossi nel midollo osseo e per una normale attività del sistema nervoso. Alimenti ricchi di questa vitamina sono il fegato, il rognone, il pollo, il manzo, il maiale, il pesce, le uova e i latticini.
    Valori normali: 200-900 mcg/100 ml (microgrammi/100 millilitri).
    Valori superiori al normale (ipervitaminosi) possono essere causati da eccessiva introduzione con gli alimenti o con vitaminizzanti.
    Valori inferiori al normale (ipovitaminosi) possono essere causati da anemia perniciosa, da enteropatie, da epatopatie, da gravidanza, da insufficienza renale cronica, da malnutrizione, da resezione gastrica (totale o parziale asportazione chirurgica dello stomaco; le cellule parietali del fondo dello stomaco producono il fattore intrinseco indispensabile all'assorbimento della vitamina B12).



    VITAMINA C
    Conosciuta anche col nome di acido ascorbico, solubile in acqua (idrosolubile). E' importante per la crescita e la buona conservazione di ossa, denti , gengive, legamenti e vasi sanguigni, per la risposta immunitaria dell'organismo alle infezioni, per la guarigione delle ferite e l'assorbimento di ferro dal tubo digerente. Le principali fonti sono la frutta e la verdura secca, gli agrumi, i pomodori, gli ortaggi a foglia verde, le patate, i peperoni, le fragole e i meloni ne sono fonti particolarmente ricche.
    Valori normali: 0.5-1.5 mg/100 ml (milligrammi/100 millilitri).
    Valori superiori al normale (ipervitaminosi) con fenomeni di tossicità possono essere causati da eccessiva introduzione con gli alimenti o con vitaminizzanti.
    Valori inferiori al normale (ipovitaminosi) possono essere causati da anemie, da emorragie, da malattie infettive, da malnutrizione, da osteoporosi, da rachitismo, da scorbuto.



    VITAMINA D
    Detta anche calciferolo, liposolubile (solubile nei grassi). Contribuisce a regolare l’equilibrio del calcio e del fosforo, favorisce l’assorbimento di calcio dall’intestino ed è essenziale per la salute delle ossa e dei denti. Le fonti principali sono il latte, i pesci grassi come sardine, aringhe, salmone e tonno, il fegato, i latticini e il tuorlo d’uova.
    Valori normali: 10-30 m g/ml (micro grammi).
    Valori superiori a quelli normali (ipervitaminosi) possono essere determinati da eccessiva introduzione con gli alimenti o con vitaminizzanti, da ipercalcemia, da iperostosi.
    Valori inferiori a quelli normali (ipovitaminosi) possono essere riscontrarsi in corso d'insuf- ficienza renale, di osteomalacia, nel rachitismo, nella tetania.



    VITAMINA E
    Termine usato per indicare un gruppo di sostanze di cui la più importante è l’alfa-tocoferolo. La vitamina E è fondamentale per la protezione della struttura delle cellule, per il mantenimento delle attività di alcuni enzimi e la formazione dei globuli rossi; protegge i polmoni e altri tessuti dalle lesioni causate dalle sostanze inquinanti e previene la distruzione dei globuli rossi da parte di sostanze tossiche presenti nel sangue. Tra le principali fonti alimentari figurano gli olii vegetali, la frutta a guscio, la carne, gli ortaggi a foglia verde, i cereali, il germe di grano, e il tuorlo d’uovo.
    Valori normali: 0,8-1,5 mg/dl.
    Valori superiori al normale (ipervitaminosi) possono essere causati da eccessiva introduzione con gli alimenti o con vitaminizzanti.
    Valori inferiori al normale (ipovitaminosi) possono essere causati da malnutrizione, da malassorbimento.



    VITAMINA H
    Fa parte del complesso delle vitamine B.4 detta anche biotina. E’ indispensabile per l’attività di vari enzimi coinvolti nella scissione degli acidi grassi e dei carboidrati e nell’eliminazione dei prodotti di scarto della scissione delle proteine.E’ presente in molti alimenti: fegato, arachidi, fagioli secchi, tuorlo d’uovo, funghi, banane, pompelmi e angurie.
    Valori normali: 70-100 ng/100ml (nanogrammi).
    Valori superiori ai normali (ipervitaminosi) possono essere causati da eccessiva introduzione con alimenti o con vitaminizzanti.
    Valori inferiori (ipovitaminosi) ai normali possono essere determinati da malnutrizione e malassorbimento.



    VITAMINA K
    Anenadione, solubile nei grassi (liposolubile). E’ essenziale per la formazione, nel fegato, di sostanze che favoriscono la coagulazione del sangue. Le principali fonti alimentari sono gli ortaggi a foglia verde (cavolo, broccoli e cime di rapa), gli olii vegetali, il tuorlo d’uovo, il formaggio, il maiale e il fegato.
    Valori normali: 15-30 m g/100 ml (microgrammi).
    Valori superiori al normale (ipervitaminosi) possono essere causati da eccessiva introduzione con gli alimenti o con uso di vitaminizzanti.
    Valori inferiori a quelli normali (ipovitaminosi) possono essere determinati da alterazione della flora intestinale, da cirrosi epatica, da ittero, da rettocolite ulcerosi, da malassorbimento.



    VITAMINA PP
    Oniacina (nicotinammide). E’ solubile in acqua (idrosolubile). Esplica una funzione essenziale nelle attività del sistema nervoso e dell’apparato digerente, nella produzione degli ormoni sessuali e nel mantenimento di una pelle sana. Le principali fonti alimentari sono il fegato, la carne magra, il pollame, il pesce, i cereali integrali, la frutta a guscio e i fagioli secchi.
    Valori normali: 0,5-0,8 mg/100 ml.
    Valori superiori a quelli normali (ipervitaminosi) possono essere causati da eccessiva introduzione con gli alimenti o con vitaminizzanti.
    Valori inferiori a quelli normali (ipovitaminosi) possono essere causati da alcolismo, da malassorbimento, da malnutrizione, da uso di antibiotici e sulfamidici.



    ZINCO
    Elemento indispensabile per la crescita normale, lo sviluppo degli organi genitali, l’attività normale della prostata, la guarigione delle ferite, la produzione di proteine; controlla l’attività di più di 100 enzimi ed è coinvolto nel funzionamento della insulina. Piccole quantità di questo elemento sono presenti in molti cibi come la carne magra, il pane e i cereali integrali, i fagioli secchi e gli alimenti marini.
    Valori normali: 80-160 m g/100 ml (microgrammi).
    Valori superiori al normale possono essere determinati da osteosarcoma; dose letale 10g.
    Valori inferiori al normale possono essere causati da AIDS, da alopecia, da dermatiti, da diabete mellito, da leucemia, da linfomi.










    CAPIRE GLI ESAMI DELLE URINE


    EMOGLOBINA (Hb)
    E' una proteina, costituente principale dei globuli rossi, adibita principalmente al trasporto dell’ossigeno dai polmoni ai tessuti. Nel suo viaggio di ritorno nel sangue venoso l’emoglobina trasporta invece anidride carbonica ai polmoni dai quali questa vine espulsa con l’aria espirata.
    Non deve essere presente nell’urina.
    La presenza nell’urina può essere determinata da anemia (dovuta a una produzione ridotta o difettosa di globuli rossi o a un ritmo troppo elevato della loro distruzione), da avvelenamento da funghi, da favismo (malattia caratterizzata da estrema sensibilità alle fave, e così quando si mangia questo legume, una sostanza in esso contenuta provoca la rapida distruzione dei globuli rossi portando lìindividuo a un grave tipo di anemia), da ipotermia, da morbo di Cooley, da reazioni trasfusionali, da scarlattina, da sepsi, da uso di farmaci quali chinino e fenacitina, da ustioni.



    FOSFATI
    Sali contenenti una combinazione di fosforo, ossigeno e un altro elemento quale sodio e calcio. Circa l’85% del fosfato presente nel corpo è combinato con il calcio per formare la struttura delle ossa e dei denti. Il resto è depositato in piccole quantità nella maggiore parte dei tessuti dell’organismo e svolge un ruolo importante nel mantenimento dell’equilibrio di diversi liquidi del corpo, compresa l’urina.
    Valori ritenuti normali 0,8 - 2 grammi nelle urine delle 24 ore (variabili con la dieta).
    Valori superiori a quelli ritenuti normali (fosfaturia) possono essere determinati da diabete, da digiuno, da insufficienza renale cronica, da iperparatiroidismo, da mieloma multiplo, da neoplasie ossee.
    Valori inferiori a quelli ritenuti normali possono essere causati da alcolismo, da allattamento, da gravidanza, da ipoparatiroidismo, da osteomalacia.



    GLOBULI ROSSI
    Devono essere assenti.
    La presenza nell’urina è indice di ematuria, cioè presenza di sangue. Le cause più frequenti di ematuria sono disturbi alla coagulazione del sangue, calcoli, tumori, tubercolosi renali, sangue mestruale nella donna.



    GLUCOSIO
    E' la principale fonte di energia dell’organismo per il matabolismo delle cellule. È uno zucchero semplice (monosaccaride).
    Deve essere assente nelle urine.
    La presenza può essere determinata da acromegalia, da avvelenamento da mercurio, da diabete mellito, da feocromocitoma, da gravidanza, da sindrome di Cushing, da nefropatia tossica, da tireotossicosi, da uso di diuretici e steroidi.



    LEUCOCITI
    O globuli bianchi; l’analisi la si esegue al microscopoio.
    Valori ritenuti normali devono essere inferiori ad un numero di 5 - 10 in 1 millilitro di urina.
    Un aumento è il segnale generico di un’infezione e può essere determinato da infezioni delle vie urinarie, da ascessi renali, da bilnarziosi, da diabete mellito, da mieloma multiplo, da neoplasie ai reni, da pielonefrite, da prostatite, da rene policistico, da traumi.



    NOR-ADRENALINA
    Ormone, la cui principale funzione è quella di contribuire a mantenere una pressione costante del sangue (è prodotto dai surreni come l'adrenalina).
    Valori ritenuti normali di nor-adrenalina sono inferiori a 150 microgrammi nelle urine delle 24 ore.
    Valori superiori a quelli ritenuti normali possono essere causati da feocromocitoma, da ipertensione da sindrome di Cushing, da neuroblastoma.
    Valori inferiori a quelli ritenuti normali possono essere determinati da morbo di Addison, da morbo di Parkinson, da sindrome di Waterhouse, da surrenalectomia.



    ODORE
    Solitamente non è molto forte e intenso. L’assunzione di alcuni farmaci o alimenti (ad esempio, asparagi) può cambiare temporaneamente l’odore, ma si tratta sempre di fenomeni che durano solo per un certo periodo di tempo. Se invece il cattivo odore dovesse persistere, potrebbe essere sintomo di qualche infezione.



    PARASSITOLOGIA URINARIA
    E' un esame microscopico sul sedimento: si ricercano a fresco la Candida (si può ricercare anche con un esme colturale) e il Trichomonas, che causano infezioni vaginali, uova di schistosoma Haematobium,accidentalmente possono trovarsi anche uova di Ossiuri (nella bambina), in caso di infestazione da Phtirius Pubis (volgarmente piattola).



    PESO SPECIFICO
    E' un buon indicatore della funzionalità del rene. Il suo valore è determinato dalla presenza di urea, di proteine, di glucosio, di urobilina (vedere), di pigmenti biliari. Se il peso specifico rientra nella normalità, significa che il rene è in grado di assolvere alle sue funzioni e di scaricare tutte le sostanze di rifiuto nell’urina.
    Valori normali variano da 1010 a 1030: quando vi è disciolta una grande quantità di sostanze è circa 1030; quando l’urina è formata quasi solo da acqua il valore è circa 1010.
    Valori superiori al normale possono essere determinati da anemie, da cirrosi epatica, da diabete mellito, da disidratazione, da edema polmonare, da febbre elevata, da mieloma multiplo, da nefrosi, da ritenzione di sodio, da sudorazione.
    Valori inferiori al normale possono essere determinati da abuso di bevande, da insufficienza renale, da ipertiroidismo, da poliuria, da uso di diuretici.



    pH
    E' la misura dell’acidità o della alcalinità di una soluzione: la scala del pH varia da 0 a 14 per cui la neutralità è indicata da 7. Più basso è il valore del ph rispetto a 7, più è acida una soluzione, maggiore è questo valore rispetto a 7, più essa è alcalina.
    I valori ritenuti normali variano da 5 a 7.
    pH maggiore di 7 può essere determinato da alcalosi metabolica, da alcalosi respiratoria, da dieta ricca di frutta, da sepsi urinaria, da sindrome di Conn, da sindrome di Cushing, da uso di antiacidi, da vomito.
    pH inferiore a 5 è indice di acidosi che può essere determinata da diabete mellito, da dieta ricca di proteine (iperproteica), da dieta ipoglucidica (pochi zuccheri), da digiuno, da insufficienza renale cronica.



    POTASSIO
    E' un elemento chimico indispensabile agli organismi viventi; in associazione con il sodio e il calcio, mantiene il ritmo cardiaco normale, regola l’equilibrio idrico dell’organismo ed è responabile della conduzione degli impulsi nervosi e della contrazione dei muscoli.
    Sono ritenuti valori normali 30 - 110 millequivalenti nelle urine delle 24 ore.
    Un aumento può essere determinato da diabete, da un dieta ricca di potassio, da ipercalcemia (livello molto elevato di calcio nel sangue), da sindrome di Conn, da sindrome di Cushing, da sindrome di Fanconi, da uremia, da uso di cortisonici e di diuretici.
    Una diminuizione può essere determinata da diarrea, da dieta deficitaria di potassio, da digiuno, da glomerulonefrite, da morbo di Addison, da vomito.



    PROTEINE
    I reni non dovrebbero lasciare passare le proteine nell’urina (vengono bloccate prima) in quanto sono sostanze molto importanti per l’organismo e non possono essere smaltite.
    Dovrebbero essere assenti, ma a volte sono presenti in quantità minime e non patologiche e comunque in quantità inferiore a 150 mg nelle urine delle 24 ore.
    Una loro presenza significativa può essere determinata da anemia, da amiloidosi, da avvelenamento da arsenico, bismuto e mercurio, da cistite, da diabete, da glomerulonefrite, da gotta, da gravidanza, da ipertermia, da ipotermia, da mieloma multiplo, da pielonefrite, da sindrome nefrosica, da shock.






    ANALISI DELLE FECI
    Questo esame, che consiste nell’analisi in laboratorio di un campione di feci raccolto dal paziente, è importante per scoprire infezioni e malattie che possono riguardare l’intestino, il fegato e il pancreas. Le anomalie riscontrate con questa analisi, possono essere prodotte da ciò che si è mangiato oppure da cause più complesse, come disfunzione del fegato e del pancreas, fino a malattie più serie come il tumore al colon, la parte finale dell’intestino. Le anomalie che si riscontrano nelle feci possono riguardare la consistenza ed il colore, la presenza di sangue ecc. La "normalità" delle feci varia da persona a persona e quindi sta al buonsenso del paziente segnalare un’anomalia al proprio medico. Il prelievo può benissimo essere fatto a casa; l’importante è che le feci vengano raccolte in un contenitore apposito e che questo sia pulito. Solo in alcuni casi si può utilizzare un tampone che viene introdotto nell’ano per 3-5 centimetri e quindi sigillato nel contenitore.
    E' importate precisare che se si ottengono valori diversi da quelli considerati normali non significa necessariamente che ci sia in atto una malattia, quindi non ci si deve allarmare, la cosa piu' saggia da fare quella di far valutare i risultati delle analisi dal proprio medico o da uno specialista e mai, in nessun caso, improvvisarsi esperti e fare delle diagnosi su se stessi o su altri, tantomeno assumere farmaci senza il consigli del proprio medico curante.


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    Gli esami più importanti:


    BATTERI, MICETI E VIRUS (RICERCA DEI)
    Consiste nella ricerca nelle feci di questi agenti. I batteri possono avere forma rotondeggiante (cocchi), allungata (bacilli), spiraliformi (campylobacter) e che sono responsabili di malattie. I batteri si ricercano nelle feci con un esame che si chiama coprocoltura (o esame colturale delle feci). Quelli più comunemente ricercati sono: Campylobacter,Clostridium, Escherichia coli, Salmonelle, Shigelle, Stafilococco, Vibrioni, Yersinia. Nelle feci si può ricercare anche la Candida che è un micete. Tra i virus si ricerca comunemente il Rotavirus che può provocare gravi diarree soprattutto nei bambini.



    CHIMOTRIPSINA
    Si tratta di una proteina.
    Sono considerati valori normali quelli superiori a 160 mcg (microgrammi)/g.
    Valori inferiori a quelli considerati normali possono essere determinati da calcolosi pancreatica, da fibrosi cistica, da pancreatite.



    COLORE
    Le feci normali appaiono marrone, ma possono subire variazioni in rapporto alle cause più diverse: ad esempio, biancastre nelle epatiti, verdi o giallo-verdastre nel tifo, rossastre in caso di emorroidi, scure per presenza di sangue digerito.



    FORMA E CONSISTENZA
    Sono in funzione del maggiore o minore assorbimento dell’acqua dell’intestino.
    In condizioni normali le feci sono poltacee, pastose e cilindriche.
    Le feci risultano abbondanti, molli, informi a causa di diete prevalentemente vegetali.
    Feci più scarse, più dure e più ben formate sono determinate da diete altamente ricche di proteine, di carboidrati, Nella stitichezza le feci sono dure, a "palla" o a "nastro". Negli stati diarroici di varia natura si hanno feci liquide e semiliquide; nelle enteriti si hanno feci gelatinose, ricche di muco; nell’insufficienza pancreatica e biliare si hanno feci molto poltacee; nell’insufficienza biliare si hanno feci a mastice.



    PARASSITI (RICERCA)
    Sono organismi che vivono sulla superficie o all’interno di un’altra creatura vivente, traendone un vantaggio e danneggiando l’organismo che li ospita. Anche diversi batteri, miceti e virus possono essere parassiti. La presenza nelle feci di alcuni parassiti può essere sintomo di malattie. I principali parassiti ricercati sono: Anchilostoma duodenale, Ascaris lumbricoides, Entameba histolyca, Goardia, Hymenolepis nana, Ossiuro, Tenia saginata, Tenia solium, Trichuris trichiura, Trichomonas.



    QUANTITÀ
    La quantità emessa dipende essenzialmente dalla natura della dieta e in particolare dal suo contenuto in cellulosa.
    Se si segue una dieta normale sono considerati normali valori di 100-250 g nelle feci raccolte nell’arco delle 24 ore per gli adulti; per i bambini i valori sono 120 g/24 ore; il contenuto in acqua è del 70-85%.
    Valori superiori a quelli considerati normali possono essere determinati da dieta vegetariana, da enterocolite, da malassorbimento, da pancreatite cronica.
    Valori inferiori a quelli considerati normali possono essere determinati da anoressia, da digiuno.



    REPERTI MICROSCOPICI
    Sostanze Valori normali Valori anomali
    cellule epiteliali numerose si hanno alterazioni a causa di tifo, enterite
    eritrociti scarsi o assenti se presenti, c’è sangue occulto o evidente
    leucociti scarsi o assenti si ha un aumento nella colite ulcerosa e in gastroenteriti
    fibre muscolari abbondanti si ha un aumento nell’insufficienza pancreatica (carenza di enzimi motolitici)
    muco scarso si ha un aumento nel tifo e nella dissenteria e in coliti
    amidi assenti si hanno in insufficienza pancreatica, in diarrea
    grassi neutri assenti si hanno in insufficienza pancreatica, in ittero ostruttivo ed epatite
    acidi grassi assenti si hanno in insufficienza pancreatica, in ittero ostruttivo ed epatite



    SANGUE
    Per la positività è sufficiente la presenza di un ml di sangue detto anche sangue occulto. Per un esame corretto, occorre rimanere per tre giorni (a seconda del tipo di test) senza mangiare carne, pesce, verdure fresche e banane e senza prendere purganti o farmaci come aspirina o conteneti ferro); lo spazzolino da denti, almeno due giorni prima dell’esame, non deve fare sanguinare i denti.
    Normalmente deve essere assente.
    La presenza di sangue nelle feci può essere determinata da alcolismo, da assunzione di ferro per bocca, da avulsioni dentali (distacco completo di un dente dall’alveolo in seguito a causa fortuita), da cirrosi epatica, da dieta ricca di carne, da dieta con mirtilli, da dieta con spinaci, da emorroidi, da ernia jatale, da esofagite, da neoplasie del tubo digerente, da piastrinopenia, da porpora, da trombocitopenia, da sindrome di Mallory Weiss, da traumi, da salicilati, da varici esofagee, da gastrite, da rettocolite ulcerosa, da diverticolite, da epistassi, da poliposi.


    Tratto da www.analisidelsangue.net/Default.asp


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    vedi anche i gruppi sanguigni e il fattore RH

    www.cardiologiapertutti.org/Gruppo%20Rh.htm

    Edited by Apocalypse23 - 29/3/2012, 18:05
     
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10 replies since 9/6/2009, 12:39   167186 views
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