impariamo a leggere un esame del sangue

emocromo di base ed esami vari

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  1. Apocalypse23
     
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    approfondiamo un discorso che ci può interessare quello dei marcatori tumorali.
    spesso ci chiediamo a cosa servono, quali sono i marcatori da fare, bene qui trovate una sintesi.

    premessa i Marcatori tumorali non sono in grado da soli di fare diagnosi di tumore, ma possono aiutare a valutare l’efficacia della terapia o ad evidenziare la comparsa di recidive.

    I marcatori tumorali sono indicatori biochimici della presenza di un tumore, Nella pratica clinica il termine di marcatore tumorale viene solitamente riferito ad una molecola che può essere riscontrata nel plasma o in altri liquidi dell’organismo.

    La proteinaBence-Jones,il primo marcatore tumorale identificato in laboratorio,è una catenaimmunoglobulinica leggera prodotta in eccesso in circa la metà dei pazienti colpiti da plasmacitoma,ed è associata alla presenza di immunoglobuline monoclonali sieriche.La scoperta del CEA ha dato il via ad una intensa ricerca di altri antigeni tumorali.

    In base ad alcune caratteristiche specifiche, i marcatori tumorali possono essere distinti in diverse categorie:
    marcatori associati alla proliferazione cellulare
    marcatori associati alla differenziazione cellulare
    marcatori associati a metastasi
    marcatori associati ad altri eventi tumorali
    marcatori associati a trasformazioni maligne
    marcatori associati a mutazioni ereditarie
    marcatori tumorali definiti da anticorpi monoclonali
    Marcatori tumorali associati alla proliferazionecellulare

    Comprendono

    ormoni (come la gonadotropina corionica umana)
    Proteine sieriche ed enzimi ( lattico deidrogenasi,fosfatasi alcalina)
    Metabolici di proteine sieriche ed enzim i(acidovanillil-mandelico,VMA,acidoomovanillico,HVA,acido5'-idrossindoloacetico,5-HIAA)la cui concentrazione può aumentare durante gli eventi tumorali per via dell’altavelocità di proliferazione delle cellule tumorali.

    ALFAFETOPROTEINA (AFP)
    Che cos’é
    È una glicoproteina composta per il 4% da carboidrati, prodotta durante lo sviluppo fetale nel sacco vitellino, nel fegato e tratto gastrointestinale (in questo apparato anche nell’adulto).
    A cosa serve
    La concentrazione di tale proteina nel sangue aumenta fisiologicamente in gravidanza. Valori
    aumentati di concentrazione nel liquido amniotico sono espressione di sofferenza fetale, per
    cause diverse. Inoltre, aumenta patologicamente, negli adulti, nei tumori del fegato e del
    tratto digerente e viene in questi casi utilizzato come marcatore tumorale.
    Come si svolge l’esame
    La determinazione della concentrazione si effettua sul sangue prelevato a digiuno. In caso di
    sospetta o accertata patologia fetale l’esame viene effettuato sul liquido amniotico prelevato
    tramite amniocentesi.
    I risultati
    I valori normali delle concentrazioni possono variare a seconda dei metodi utilizzati e quindi
    vengono indicati dal laboratorio che effettua l’esame sia per il sangue che per il liquido
    amniotico.
    CA 15-3 (CANCRO ANTIGENE 15-3)
    Che cos’é
    È una glicoproteina che si trova nel sangue di soggetti malati di tumore, principalmente del seno.
    A cosa serve
    Presenta una ottima sensibilità nelle neoplasie della mammella. Nel 75-90 per cento dei casi di tumore al seno con
    metastasi, l'antigene Ca 15-3 raggiunge livelli superiori a 30 U/ml. Aumenti del Ca15-3, ma inferiori a 50 U/ml, sono
    riscontrabili anche in neoplasie del pancreas (60%), dell'ovaio (58%), del polmone (40%) e del colon (40%). Leggeri
    aumenti possono essere presenti anche in corso di patologie benigne del fegato.
    Questo test non è però abbastanza sensibile e specifico ed è perciò sconsigliabile il suo uso per la diagnosi precoce di
    queste malattie; in compenso può servire a controllare l'andamento della chemioterapia e nel follow-up postoperatorio.
    Come si svolge l’esame
    Il test si effettua su campione di sangue.
    I risultati
    I valori normali di Ca 15-3 sono inferiori a 30 U/ml.

    CA 19-9 (ANTIGENE CANCRO GASTRO-INTESTINALE)
    Che cos’é
    Il Ca 19-9 (Antigene Cancro Gastro-Intestinale) è un antigene circolante nel sangue maggiormente in presenza di
    tumori dell'apparato gastrodigerente.
    A cosa serve
    Elevati valori di Ca 19-9 sono un indicatore della presenza di un tumore del pancreas; nel caso di un paziente che sia già stato operato per questo tumore un aumento dell'antigene, se associato a quello dell'antigene carcino-embrionario
    (CEA), indica una recidiva. Tassi elevati possono essere osservati anche in corso di malattie croniche come la cirrosi, la
    pancreatite, l'insufficienza renale, l’epatite.
    Questo test, comunque, non è abbastanza sensibile e specifico da essere impiegato per lo screening del tumore del
    pancreas, anche se tassi superiori a 100 U/ml sono estremamente indicativi.
    Come si svolge l’esame
    L’esame si effettua su campione di sangue.
    I risultati
    I valori normali di Ca 19-9 devono essere inferiori a 40 U/ml.

    Beta-HCG
    Generalità
    La gonadotropina corionica umana (HCG) è un ormone prodotto dalla placenta sin dalle primissime fasi della
    gravidanza; per questo motivo il suo dosaggio viene utilizzato proprio per diagnosticare l'instaurarsi di una gravidanza.
    Esami di laboratorio
    Il dosaggio può essere effettuato sulle urine (Test di gravidanza o beta-HCG urinaria) o su sangue (beta-HCG
    plasmatica). Nel caso del test di gravidanza il dosaggio è definito qualitativo: è in grado di discriminare i campioni
    negativi (concentrazione dell'ormone inferiore a 25 mUI/mL, cioè milli-unità internazionali per millilitro) da quelli
    positivi (concentrazione superiore a 25 mUI/mL). Il dosaggio effettuato a partire da un prelievo di sangue, invece, è
    quantitativo, dal momento che fornisce un valore numerico che può andare da zero a 300.000 mUI/mL circa. Effettuano
    due dosaggi successivi (a distanza di pochi giorni) di beta-HCG plasmatica, è possibile ottenere informazioni sul buon
    andamento della gravidanza nelle fasi iniziali.
    I risultati
    Si considera negativo meno di 10 UI/l prima della menopausa, mentre dopo la menopausa
    può essere più elevato, anche senza gravidanza. Nella tabella sottostante l'andamento della
    Beta HCG durante le settimane di gravidanza (la settimana si riferisce a quella concezionale
    effettiva, quindi a partire dall'avvenuto concepimento. Aggiungerne 2 per ottenere quella
    quella gestazionale anamnestica, che appunto si calcola dal 1° giorno dell'ultima mestruazione.salore massimo

    1 12.8 77.5
    2 45 1175
    3 330 10200
    4 2160 82640
    5 6225 181075
    6 15600 184000
    7 15125 199500
    8 24400 221400
    9 22075 227000
    10 21500 188925
    11 18525 182550
    12 24650 175775
    13 23425 181750
    14 21160 175305
    15 11475 124350
    16 4150 79350 ovviamente non è un numero skype è un valore
    17 4150 79350 idem
    18 4150 79350 idem
    19 4150 79350 idem

    20 4150 79350
    21 4150 79350
    22 4150 79350

    Sett val min. val mass.

    23 4150 79350
    24 4150 79350
    25 4150 79350
    26 4150 79350
    27 4150 79350
    28 2535 68750
    29 2535 68750
    30 2535 68750
    31 2535 68750
    32 2535 68750
    33 2535 68750
    34 2535 68750
    35 2535 68750
    36 2535 68750
    37 2535 68750
    38 2535 68750
    È importante ricordare che i valori normali delle BhCG possano variare a seconda del laboratorio nel quale
    vengono eseguiti i dosaggi.

    CEA (ANTIGENE CARCINO-EMBRIONARIO)
    Che cos'è
    Il CEA (Antigene Carcino Embrionario) è una glicoproteina circolante nel sangue, associato ai
    tumori del tubo digerente e in particolare a quelli colon-rettali.
    A cosa serve
    Questo test, ormai, ha perso gran parte della sua utilità in seguito all’utilizzo di markers
    tumorali più recenti quali il Ca 19-9, il TPA ed altri. Si trovano valori elevati nel 50% dei tumorial seno. Utile anche nel follow-up postoperatorio per la determinazione di eventuali recidive ometastasi.
    Un innalzamento del valore al di sopra di 25 ng/ml è molto spesso segno della presenza di un tumore del colon-retto. Tuttavia rialzi analoghi si osservano anche in altri adeno-carcinomi del tubo digerente (esofago, stomaco) e nei tumori del pancreas. Aumenti si registrano anche per rettocoliti emorragiche, morbo di Crohn, cirrosi, epatiti e pancreatiti.
    Come si svolge l’esame
    Il test si effettua su campione di sangue.
    I risultati
    I valori normali sono inferiori a 5 ng/ml negli uomini ed a 7,5 ng/ml nelle donne.
    PAP (FOSFATASI ACIDA PROSTATICA)
    Che cos'è
    La Fosfatasi Acida Prostatica (PAP) è una glicoproteina del gruppo delle fosfatasi acide, secreta
    dalle cellule ghiandolari prostatiche, presente nel liquido seminale.
    A cosa serve
    Un suo aumento può essere indice di adenoma prostatico, prostatite (per valori inferiori a 6,4 Bg/l), carcinoma prostatico, manipolazioni prostatiche, infarto prostatico, ritenzione urinaria e raramente carcinoma vescicale invasivo con infiltrazione prostatica.
    Il PAP è aumentato solo nel 20% dei casi di carcinoma prostatico localizzato alla ghiandola.
    Aumenta nel 75% dei casi solo in corso di metastasi ossee e pelviche. Ormai considerato di
    scarsa utilità nel controllo dei tumori prostatici, viene validamente sostituito dal PSA totale e
    dal PSA-Free.
    Come si svolge l’esame
    L’esame si svolge su un campione di sangue. È bene evitare accuratamente il dosaggio dopo
    manovre quali massaggi prostatici, esplorazioni rettali o procedure strumentali endoscopiche.
    I risultati *
    I valori normali della Fosfatasi Acida Prostatica, nell’adulto, sono inferiori a 3,7 Bg/l. Nei
    processi neoplastici si riscontrano valori elevati nel siero.
    PAP-TEST
    Che cos'è
    Il Pap-Test è un esame che studia, con un particolare tipo di colorazione, i caratteri delle
    cellule esfoliate spontaneamente o asportate meccanicamente e, generalmente, viene
    utilizzato per la prevenzione oncologica ginecologica.
    A cosa serve
    Questo esame serve a stabilire eventuali anomalie delle cellule della cervice (collo dell'utero).
    L'indagine è utile sia per evidenziare lo stato ormonale della donna, sia la presenza di
    fenomeni infiammatori o infettivi, sia la presenza di lesioni precancerose o cancerose. Infatti, tutte queste situazioni promuovono dei cambiamenti dell'epitelio della cervice che possono essere rivelati dal sistema di colorazione messo a punto dal medico greco George Papanicolau.
    Come si svolge l’esame
    L’esame si svolge attraverso un’indagine al microscopio delle cellule prelevate dalla cervice
    mediante una spatolina e poste su un vetrino.
    In genere viene applicato lo speculum, un piccolo strumento che consente
    di poter vedere il collo dell'utero situato in fondo alla vagina. A questo punto si utilizzano una piccola spatola di legno o plastica, e uno scovolino, per "strofinarli" delicatamente sul collo e nel canale cervicale allo scopo di asportare alcune
    cellule che naturalmente tendono a sfaldarsi dalla superficie di queste strutture. Queste cellule, ancora adese alla spatola
    e allo scovolino, vengono poi fatte aderire ad un vetrino da microscopio e fissate con un apposito spray fissatore. Il vetrino viene etichettato e inviato all'Anatomopatologo con i dati della paziente perché possa colorarlo con il metodo Papanicolaou, e osservarlo al microscopio.
    Nel caso di una paziente virgo, l'applicazione dello speculum può risultare impossibile senza provocar danni, anche se
    in qualche paziente è possibile grazie all'elasticità dell'imene. È possibile anche spingere in fondo alla vagina la
    spatoletta o un tamponcino, senza applicare lo speculum, ma il materiale prelevato sarà di scarsa qualità.
    Interferenze sui risultati possono derivare da una non corretta procedura di prelievo. Tutte le lavande
    vaginali debbono essere interrotte 48-72 ore prima del prelievo.
    A scopo preventivo oncologico l'esame andrebbe eseguito ogni anno, in assenza di cellule
    atipiche ed ogni sei mesi in presenza di uno stato infiammatorio. Nel sospetto di un carcinoma
    in situ la diagnosi va confermata mediante colposcopia.
    I risultati
    Il referto indica quali alterazioni sono state trovate. È riconosciuta una classificazione in cinque
    classi:
    - Classe I: Normalità
    - Classe II: Infiammazione (cellule normali ma non probative per malignità; displasia lieve)
    - Classe III: Reperto sospetto di malignità (displasia media)
    - Classe IV: Reperto di cellule fortemente probativo per malignità (displasia grave, atipica)
    - Classe V: Reperto positivo (cellule tumorali maligne).

    PSA (Antigene Prostatico Specifico)
    Che cos’é
    Il PSA (Antigene Prostatico Specifico) è una glicoproteina presente nel sangue. È presente nel tessuto prostatico
    normale sia ipertrofico che neoplastico. La si può trovare sia in forma libera (PSA-free) che legata alla alfa1-
    antichimotripsina.
    A cosa serve
    La quantità di questo antigene presente nel sangue tende ad aumentare in presenza di qualsiasi malattia della prostata in
    evoluzione, maligna o benigna che sia. Valori compresi tra 20 e 30 ng/ml si rilevano in presenza di un adenoma, mentre
    valori ancora superiori possono rendere probabile l'ipotesi di un carcinoma della prostata. Ai fini di una corretta
    valutazione clinica è interessante valutare il rapporto tra il PSA legato ed il free-PSA che deve essere minore di 0.20%.
    Associato ad altri esami strumentali è un utile test di conferma nel caso di tumori alla prostata. Utile nel follow-up
    postoperatorio per la determinazione di eventuali recidive o metastasi e per controllare l'andamento delle terapie. Infatti, il PSA trova utilissimo impiego per cogliere la progressione della malattia prima che si registrino variazioni cliniche di rilievo e per segnalare l'eventuale ripresa della malattia in corso di terapia. Il PSA infatti aumenta se la malattia va avanti, diminuisce se la malattia regredisce, rimane oscillante quando la malattia è controllata dalla terapia. Livelli misurabili di PSA dopo prostatectomia radicale stanno a indicare la presenza di malattia residua.
    Come si svolge l’esame
    L’esame si svolge attraverso un prelievo di sangue. È bene evitare accuratamente il dosaggio dopo manovre quali
    possono essere massaggi prostatici, esplorazioni rettali o procedure strumentali endoscopiche.
    I risultati
    I risultati normali dovrebbero essere inferiori a 2,5 ng/ml, ma il valore normale varia in funzione dell'età e delle
    dimensioni della prostata

    FREE-PSA
    Che cos’é
    Il Free-PSA (Antigene Prostatico Specifico Libero) è una glicoproteina presente nel sangue in forma libera.
    A cosa serve
    È presente nel tessuto prostatico normale sia ipertrofico che neoplastico. Associato ad altri esami strumentali è un utile
    test di conferma nel caso di tumori alla prostata. Utile anche nel follow-up postoperatorio per la determinazione di
    eventuali recidive o metastasi. Per una corretta valutazione clinica è interessante determinare il rapporto tra il free-PSA
    ed il PSA Totale che deve essere minore di 0,20%.
    Come si svolge l’esame
    L’esame si effettua tramite prelievo di sangue. Da evitare il dosaggio dopo manovre quali esplorazioni rettali, massaggi
    prostatici o procedure strumentali endoscopiche.
    I risultati
    Il rapporto tra il free-PSA ed il PSA Totale va considerato dubbio tra 10 e 20, patologico se
    minore di 10 e segno di un'ipertrofia prostatica benigna se superiore a 20. Esistono
    interferenze in caso di patologie anche benigne come l'ipertrofia della prostata, anche se in
    questi casi difficilmente il PSA aumenta fino a superare valori di 10 ng/ml.
    TPA
    Che cos'è
    Il TPA (Antigene Polipeptidico Tessutale) è una proteina di 43000 dalton.
    A cosa serve
    Diversi tipi di tumore possono produrre TPA: cancro della mammella, delle ovaie, del polmone, tumori dell'apparato
    digerente, tumori delle vie urinarie. Il TPA più che rappresentare un marcatore specifico di una patologia tumorale è un
    indice di proliferazione cellulare. Il suo aumento è correlato alla velocità di accrescimento tumorale più che alla massa
    tumorale. Pertanto il TPA è utile nel follow-up di pazienti con tumori già accertati più che nella fase diagnostica. Un
    aumento del TPA può essere presente anche in malattie non neoplastiche quali la cirrosi epatica, le infezioni del tratto
    biliare, epatiti in genere, infezioni del tratto respiratorio.
    Come si svolge l’esame
    L’esame si effettua su campione di sangue, con paziente preferibilmente a digiuno da 8-12 ore.
    I risultati
    I valori normali sono inferiori a 55 U/l.


    Fonti: www.specialisticainfermieri.it/file...catori_9-10.pdf
    www.gravidanzaonline.it

    per approfondire linee guida sui marcatori
    http://74.125.155.132/scholar?q=cache:F_ag...nsigliati&hl=it


    marcatori tumorali ancora più specifici.:


    MARKER TUMORALI

    Sono sostanze di varia natura (enzimi, ormoni, proteine semplici, metalli) la cui presenza e il cui valore alterato nei liquidi biologici sono frequentemente associati alla presenza di neoplasie. Tuttavia non si conosce attualmente un marker universale utile per la diagnosi delle neoplasie e la presenza di determinate sostanze in circolo caratteristiche di determinati tumori è rilevabile in fase avanzata di malattia. Ne deriva perciò che l'utilità clinica è limitata al follow-up del paziente neoplastico ed, in fase diagnostica, sono un sussidio di altri test laboratoristici o di esami radiologici.

    "Marker" associati a neoplasie umane

    Antigene solubile gastrointestinale (GICA): Carcinomi pancreatici e del tubo digerente

    Antigene carcinoembrionario (CEA) : Carcinomi del colon, polmonari, mammari, pancreatici

    Alfa-fetoproteina (AFP) : Carcinomi epatici, carcinomi a cellule germinali

    Gonadotropina corionica (HCG) : Tumori trofoblastici, carcinomi a cellule germinali

    Calcitonina (CT) : Carcinomi tiroidei

    Fosfatasi acida prostatica (FAP) : Carcinomi prostatici

    Fosfatasi alcalina (isoenzima di Regan) : Seminoma

    Catecolamine urinarie: Feocromocitoma

    Ferritina: Leucemie, linfoma di Hodgkin, carcinoma mammario

    Acido vanilmandelico urinario, Acido omovanilico urinario: Neuroblastoma

    Serotonina: Carcinoide

    Rame: Morbo di Hodgkin

    Zinco: Linfomi maligni

    Lisozima: Leucemia monoblastica

    Istaminasi: Carcinoma midollare tiroideo

    Antigene del carcinoma ovarico (CA 125): Carcinomi ovarici

    Ormone adrenocorticotropo (ACTH) e molecole correlate: Carcinomi polmonari e del colon

    Creatinfosfochinasi BB (CPK-BB): Carcinomi polmonari e prostatici

    Enolasi neuronospecifica (ENS): Tumori cerebrali, endocrini, polmonari

    Latticodeidrogenasi (LDH): Seminoma

    Proteina del liquido di macrocisti: Carcinomi mammari

    Acidi sialici legati a lipidi: Carcinomi polmonari, mammari, prostatici, melanomi, sarcomi, linfomi

    Tireoglobulina: Carcinoma tiroideo

    Argininvasopressina (AVP): Carcinomi polmonari

    Bombesina: Carcinomi polmonari

    Glicosiltransferasi: Carcinomi polmonari, ovarici, pancreatici

    Anticorpi monoclonali contro specifici tumori: Carcinomi mammari, polmonari, prostatici; melanomi

    Neurofisina: Carcinomi polmonari

    Antigene oncofetale pancreatico (AOP). Carcinomi pancreatici

    Ormone paratiroideo (PTH): Carcinomi polmonari

    Fosfatasi alcalina placentare (FAP): Seminomi

    Antigene polipeptidico tessutale (APT): Carcinomi mammari, colici, polmonari, linfomi






    Edited by Apocalypse23 - 19/4/2012, 15:09
     
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10 replies since 9/6/2009, 12:39   167186 views
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