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approfondiamo un discorso che ci può interessare quello dei marcatori tumorali.
spesso ci chiediamo a cosa servono, quali sono i marcatori da fare, bene qui trovate una sintesi.
premessa i Marcatori tumorali non sono in grado da soli di fare diagnosi di tumore, ma possono aiutare a valutare l’efficacia della terapia o ad evidenziare la comparsa di recidive.
I marcatori tumorali sono indicatori biochimici della presenza di un tumore, Nella pratica clinica il termine di marcatore tumorale viene solitamente riferito ad una molecola che può essere riscontrata nel plasma o in altri liquidi dell’organismo.
La proteinaBence-Jones,il primo marcatore tumorale identificato in laboratorio,è una catenaimmunoglobulinica leggera prodotta in eccesso in circa la metà dei pazienti colpiti da plasmacitoma,ed è associata alla presenza di immunoglobuline monoclonali sieriche.La scoperta del CEA ha dato il via ad una intensa ricerca di altri antigeni tumorali.
In base ad alcune caratteristiche specifiche, i marcatori tumorali possono essere distinti in diverse categorie:
marcatori associati alla proliferazione cellulare
marcatori associati alla differenziazione cellulare
marcatori associati a metastasi
marcatori associati ad altri eventi tumorali
marcatori associati a trasformazioni maligne
marcatori associati a mutazioni ereditarie
marcatori tumorali definiti da anticorpi monoclonali
Marcatori tumorali associati alla proliferazionecellulare
Comprendono
ormoni (come la gonadotropina corionica umana)
Proteine sieriche ed enzimi ( lattico deidrogenasi,fosfatasi alcalina)
Metabolici di proteine sieriche ed enzim i(acidovanillil-mandelico,VMA,acidoomovanillico,HVA,acido5'-idrossindoloacetico,5-HIAA)la cui concentrazione può aumentare durante gli eventi tumorali per via dell’altavelocità di proliferazione delle cellule tumorali.
ALFAFETOPROTEINA (AFP)
Che cos’é
È una glicoproteina composta per il 4% da carboidrati, prodotta durante lo sviluppo fetale nel sacco vitellino, nel fegato e tratto gastrointestinale (in questo apparato anche nell’adulto).
A cosa serve
La concentrazione di tale proteina nel sangue aumenta fisiologicamente in gravidanza. Valori
aumentati di concentrazione nel liquido amniotico sono espressione di sofferenza fetale, per
cause diverse. Inoltre, aumenta patologicamente, negli adulti, nei tumori del fegato e del
tratto digerente e viene in questi casi utilizzato come marcatore tumorale.
Come si svolge l’esame
La determinazione della concentrazione si effettua sul sangue prelevato a digiuno. In caso di
sospetta o accertata patologia fetale l’esame viene effettuato sul liquido amniotico prelevato
tramite amniocentesi.
I risultati
I valori normali delle concentrazioni possono variare a seconda dei metodi utilizzati e quindi
vengono indicati dal laboratorio che effettua l’esame sia per il sangue che per il liquido
amniotico.
CA 15-3 (CANCRO ANTIGENE 15-3)
Che cos’é
È una glicoproteina che si trova nel sangue di soggetti malati di tumore, principalmente del seno.
A cosa serve
Presenta una ottima sensibilità nelle neoplasie della mammella. Nel 75-90 per cento dei casi di tumore al seno con
metastasi, l'antigene Ca 15-3 raggiunge livelli superiori a 30 U/ml. Aumenti del Ca15-3, ma inferiori a 50 U/ml, sono
riscontrabili anche in neoplasie del pancreas (60%), dell'ovaio (58%), del polmone (40%) e del colon (40%). Leggeri
aumenti possono essere presenti anche in corso di patologie benigne del fegato.
Questo test non è però abbastanza sensibile e specifico ed è perciò sconsigliabile il suo uso per la diagnosi precoce di
queste malattie; in compenso può servire a controllare l'andamento della chemioterapia e nel follow-up postoperatorio.
Come si svolge l’esame
Il test si effettua su campione di sangue.
I risultati
I valori normali di Ca 15-3 sono inferiori a 30 U/ml.
CA 19-9 (ANTIGENE CANCRO GASTRO-INTESTINALE)
Che cos’é
Il Ca 19-9 (Antigene Cancro Gastro-Intestinale) è un antigene circolante nel sangue maggiormente in presenza di
tumori dell'apparato gastrodigerente.
A cosa serve
Elevati valori di Ca 19-9 sono un indicatore della presenza di un tumore del pancreas; nel caso di un paziente che sia già stato operato per questo tumore un aumento dell'antigene, se associato a quello dell'antigene carcino-embrionario
(CEA), indica una recidiva. Tassi elevati possono essere osservati anche in corso di malattie croniche come la cirrosi, la
pancreatite, l'insufficienza renale, l’epatite.
Questo test, comunque, non è abbastanza sensibile e specifico da essere impiegato per lo screening del tumore del
pancreas, anche se tassi superiori a 100 U/ml sono estremamente indicativi.
Come si svolge l’esame
L’esame si effettua su campione di sangue.
I risultati
I valori normali di Ca 19-9 devono essere inferiori a 40 U/ml.
Beta-HCG
Generalità
La gonadotropina corionica umana (HCG) è un ormone prodotto dalla placenta sin dalle primissime fasi della
gravidanza; per questo motivo il suo dosaggio viene utilizzato proprio per diagnosticare l'instaurarsi di una gravidanza.
Esami di laboratorio
Il dosaggio può essere effettuato sulle urine (Test di gravidanza o beta-HCG urinaria) o su sangue (beta-HCG
plasmatica). Nel caso del test di gravidanza il dosaggio è definito qualitativo: è in grado di discriminare i campioni
negativi (concentrazione dell'ormone inferiore a 25 mUI/mL, cioè milli-unità internazionali per millilitro) da quelli
positivi (concentrazione superiore a 25 mUI/mL). Il dosaggio effettuato a partire da un prelievo di sangue, invece, è
quantitativo, dal momento che fornisce un valore numerico che può andare da zero a 300.000 mUI/mL circa. Effettuano
due dosaggi successivi (a distanza di pochi giorni) di beta-HCG plasmatica, è possibile ottenere informazioni sul buon
andamento della gravidanza nelle fasi iniziali.
I risultati
Si considera negativo meno di 10 UI/l prima della menopausa, mentre dopo la menopausa
può essere più elevato, anche senza gravidanza. Nella tabella sottostante l'andamento della
Beta HCG durante le settimane di gravidanza (la settimana si riferisce a quella concezionale
effettiva, quindi a partire dall'avvenuto concepimento. Aggiungerne 2 per ottenere quella
quella gestazionale anamnestica, che appunto si calcola dal 1° giorno dell'ultima mestruazione.salore massimo
1 12.8 77.5
2 45 1175
3 330 10200
4 2160 82640
5 6225 181075
6 15600 184000
7 15125 199500
8 24400 221400
9 22075 227000
10 21500 188925
11 18525 182550
12 24650 175775
13 23425 181750
14 21160 175305
15 11475 124350
16 4150 79350 ovviamente non è un numero skype è un valore
17 4150 79350 idem
18 4150 79350 idem
19 4150 79350 idem
20 4150 79350
21 4150 79350
22 4150 79350
Sett val min. val mass.
23 4150 79350
24 4150 79350
25 4150 79350
26 4150 79350
27 4150 79350
28 2535 68750
29 2535 68750
30 2535 68750
31 2535 68750
32 2535 68750
33 2535 68750
34 2535 68750
35 2535 68750
36 2535 68750
37 2535 68750
38 2535 68750
È importante ricordare che i valori normali delle BhCG possano variare a seconda del laboratorio nel quale
vengono eseguiti i dosaggi.
CEA (ANTIGENE CARCINO-EMBRIONARIO)
Che cos'è
Il CEA (Antigene Carcino Embrionario) è una glicoproteina circolante nel sangue, associato ai
tumori del tubo digerente e in particolare a quelli colon-rettali.
A cosa serve
Questo test, ormai, ha perso gran parte della sua utilità in seguito all’utilizzo di markers
tumorali più recenti quali il Ca 19-9, il TPA ed altri. Si trovano valori elevati nel 50% dei tumorial seno. Utile anche nel follow-up postoperatorio per la determinazione di eventuali recidive ometastasi.
Un innalzamento del valore al di sopra di 25 ng/ml è molto spesso segno della presenza di un tumore del colon-retto. Tuttavia rialzi analoghi si osservano anche in altri adeno-carcinomi del tubo digerente (esofago, stomaco) e nei tumori del pancreas. Aumenti si registrano anche per rettocoliti emorragiche, morbo di Crohn, cirrosi, epatiti e pancreatiti.
Come si svolge l’esame
Il test si effettua su campione di sangue.
I risultati
I valori normali sono inferiori a 5 ng/ml negli uomini ed a 7,5 ng/ml nelle donne.
PAP (FOSFATASI ACIDA PROSTATICA)
Che cos'è
La Fosfatasi Acida Prostatica (PAP) è una glicoproteina del gruppo delle fosfatasi acide, secreta
dalle cellule ghiandolari prostatiche, presente nel liquido seminale.
A cosa serve
Un suo aumento può essere indice di adenoma prostatico, prostatite (per valori inferiori a 6,4 Bg/l), carcinoma prostatico, manipolazioni prostatiche, infarto prostatico, ritenzione urinaria e raramente carcinoma vescicale invasivo con infiltrazione prostatica.
Il PAP è aumentato solo nel 20% dei casi di carcinoma prostatico localizzato alla ghiandola.
Aumenta nel 75% dei casi solo in corso di metastasi ossee e pelviche. Ormai considerato di
scarsa utilità nel controllo dei tumori prostatici, viene validamente sostituito dal PSA totale e
dal PSA-Free.
Come si svolge l’esame
L’esame si svolge su un campione di sangue. È bene evitare accuratamente il dosaggio dopo
manovre quali massaggi prostatici, esplorazioni rettali o procedure strumentali endoscopiche.
I risultati *
I valori normali della Fosfatasi Acida Prostatica, nell’adulto, sono inferiori a 3,7 Bg/l. Nei
processi neoplastici si riscontrano valori elevati nel siero.
PAP-TEST
Che cos'è
Il Pap-Test è un esame che studia, con un particolare tipo di colorazione, i caratteri delle
cellule esfoliate spontaneamente o asportate meccanicamente e, generalmente, viene
utilizzato per la prevenzione oncologica ginecologica.
A cosa serve
Questo esame serve a stabilire eventuali anomalie delle cellule della cervice (collo dell'utero).
L'indagine è utile sia per evidenziare lo stato ormonale della donna, sia la presenza di
fenomeni infiammatori o infettivi, sia la presenza di lesioni precancerose o cancerose. Infatti, tutte queste situazioni promuovono dei cambiamenti dell'epitelio della cervice che possono essere rivelati dal sistema di colorazione messo a punto dal medico greco George Papanicolau.
Come si svolge l’esame
L’esame si svolge attraverso un’indagine al microscopio delle cellule prelevate dalla cervice
mediante una spatolina e poste su un vetrino.
In genere viene applicato lo speculum, un piccolo strumento che consente
di poter vedere il collo dell'utero situato in fondo alla vagina. A questo punto si utilizzano una piccola spatola di legno o plastica, e uno scovolino, per "strofinarli" delicatamente sul collo e nel canale cervicale allo scopo di asportare alcune
cellule che naturalmente tendono a sfaldarsi dalla superficie di queste strutture. Queste cellule, ancora adese alla spatola
e allo scovolino, vengono poi fatte aderire ad un vetrino da microscopio e fissate con un apposito spray fissatore. Il vetrino viene etichettato e inviato all'Anatomopatologo con i dati della paziente perché possa colorarlo con il metodo Papanicolaou, e osservarlo al microscopio.
Nel caso di una paziente virgo, l'applicazione dello speculum può risultare impossibile senza provocar danni, anche se
in qualche paziente è possibile grazie all'elasticità dell'imene. È possibile anche spingere in fondo alla vagina la
spatoletta o un tamponcino, senza applicare lo speculum, ma il materiale prelevato sarà di scarsa qualità.
Interferenze sui risultati possono derivare da una non corretta procedura di prelievo. Tutte le lavande
vaginali debbono essere interrotte 48-72 ore prima del prelievo.
A scopo preventivo oncologico l'esame andrebbe eseguito ogni anno, in assenza di cellule
atipiche ed ogni sei mesi in presenza di uno stato infiammatorio. Nel sospetto di un carcinoma
in situ la diagnosi va confermata mediante colposcopia.
I risultati
Il referto indica quali alterazioni sono state trovate. È riconosciuta una classificazione in cinque
classi:
- Classe I: Normalità
- Classe II: Infiammazione (cellule normali ma non probative per malignità; displasia lieve)
- Classe III: Reperto sospetto di malignità (displasia media)
- Classe IV: Reperto di cellule fortemente probativo per malignità (displasia grave, atipica)
- Classe V: Reperto positivo (cellule tumorali maligne).
PSA (Antigene Prostatico Specifico)
Che cos’é
Il PSA (Antigene Prostatico Specifico) è una glicoproteina presente nel sangue. È presente nel tessuto prostatico
normale sia ipertrofico che neoplastico. La si può trovare sia in forma libera (PSA-free) che legata alla alfa1-
antichimotripsina.
A cosa serve
La quantità di questo antigene presente nel sangue tende ad aumentare in presenza di qualsiasi malattia della prostata in
evoluzione, maligna o benigna che sia. Valori compresi tra 20 e 30 ng/ml si rilevano in presenza di un adenoma, mentre
valori ancora superiori possono rendere probabile l'ipotesi di un carcinoma della prostata. Ai fini di una corretta
valutazione clinica è interessante valutare il rapporto tra il PSA legato ed il free-PSA che deve essere minore di 0.20%.
Associato ad altri esami strumentali è un utile test di conferma nel caso di tumori alla prostata. Utile nel follow-up
postoperatorio per la determinazione di eventuali recidive o metastasi e per controllare l'andamento delle terapie. Infatti, il PSA trova utilissimo impiego per cogliere la progressione della malattia prima che si registrino variazioni cliniche di rilievo e per segnalare l'eventuale ripresa della malattia in corso di terapia. Il PSA infatti aumenta se la malattia va avanti, diminuisce se la malattia regredisce, rimane oscillante quando la malattia è controllata dalla terapia. Livelli misurabili di PSA dopo prostatectomia radicale stanno a indicare la presenza di malattia residua.
Come si svolge l’esame
L’esame si svolge attraverso un prelievo di sangue. È bene evitare accuratamente il dosaggio dopo manovre quali
possono essere massaggi prostatici, esplorazioni rettali o procedure strumentali endoscopiche.
I risultati
I risultati normali dovrebbero essere inferiori a 2,5 ng/ml, ma il valore normale varia in funzione dell'età e delle
dimensioni della prostata
FREE-PSA
Che cos’é
Il Free-PSA (Antigene Prostatico Specifico Libero) è una glicoproteina presente nel sangue in forma libera.
A cosa serve
È presente nel tessuto prostatico normale sia ipertrofico che neoplastico. Associato ad altri esami strumentali è un utile
test di conferma nel caso di tumori alla prostata. Utile anche nel follow-up postoperatorio per la determinazione di
eventuali recidive o metastasi. Per una corretta valutazione clinica è interessante determinare il rapporto tra il free-PSA
ed il PSA Totale che deve essere minore di 0,20%.
Come si svolge l’esame
L’esame si effettua tramite prelievo di sangue. Da evitare il dosaggio dopo manovre quali esplorazioni rettali, massaggi
prostatici o procedure strumentali endoscopiche.
I risultati
Il rapporto tra il free-PSA ed il PSA Totale va considerato dubbio tra 10 e 20, patologico se
minore di 10 e segno di un'ipertrofia prostatica benigna se superiore a 20. Esistono
interferenze in caso di patologie anche benigne come l'ipertrofia della prostata, anche se in
questi casi difficilmente il PSA aumenta fino a superare valori di 10 ng/ml.
TPA
Che cos'è
Il TPA (Antigene Polipeptidico Tessutale) è una proteina di 43000 dalton.
A cosa serve
Diversi tipi di tumore possono produrre TPA: cancro della mammella, delle ovaie, del polmone, tumori dell'apparato
digerente, tumori delle vie urinarie. Il TPA più che rappresentare un marcatore specifico di una patologia tumorale è un
indice di proliferazione cellulare. Il suo aumento è correlato alla velocità di accrescimento tumorale più che alla massa
tumorale. Pertanto il TPA è utile nel follow-up di pazienti con tumori già accertati più che nella fase diagnostica. Un
aumento del TPA può essere presente anche in malattie non neoplastiche quali la cirrosi epatica, le infezioni del tratto
biliare, epatiti in genere, infezioni del tratto respiratorio.
Come si svolge l’esame
L’esame si effettua su campione di sangue, con paziente preferibilmente a digiuno da 8-12 ore.
I risultati
I valori normali sono inferiori a 55 U/l.
Fonti: www.specialisticainfermieri.it/file...catori_9-10.pdf
www.gravidanzaonline.it
per approfondire linee guida sui marcatori
http://74.125.155.132/scholar?q=cache:F_ag...nsigliati&hl=it
marcatori tumorali ancora più specifici.:
MARKER TUMORALI
Sono sostanze di varia natura (enzimi, ormoni, proteine semplici, metalli) la cui presenza e il cui valore alterato nei liquidi biologici sono frequentemente associati alla presenza di neoplasie. Tuttavia non si conosce attualmente un marker universale utile per la diagnosi delle neoplasie e la presenza di determinate sostanze in circolo caratteristiche di determinati tumori è rilevabile in fase avanzata di malattia. Ne deriva perciò che l'utilità clinica è limitata al follow-up del paziente neoplastico ed, in fase diagnostica, sono un sussidio di altri test laboratoristici o di esami radiologici.
"Marker" associati a neoplasie umane
Antigene solubile gastrointestinale (GICA): Carcinomi pancreatici e del tubo digerente
Antigene carcinoembrionario (CEA) : Carcinomi del colon, polmonari, mammari, pancreatici
Alfa-fetoproteina (AFP) : Carcinomi epatici, carcinomi a cellule germinali
Gonadotropina corionica (HCG) : Tumori trofoblastici, carcinomi a cellule germinali
Calcitonina (CT) : Carcinomi tiroidei
Fosfatasi acida prostatica (FAP) : Carcinomi prostatici
Fosfatasi alcalina (isoenzima di Regan) : Seminoma
Catecolamine urinarie: Feocromocitoma
Ferritina: Leucemie, linfoma di Hodgkin, carcinoma mammario
Acido vanilmandelico urinario, Acido omovanilico urinario: Neuroblastoma
Serotonina: Carcinoide
Rame: Morbo di Hodgkin
Zinco: Linfomi maligni
Lisozima: Leucemia monoblastica
Istaminasi: Carcinoma midollare tiroideo
Antigene del carcinoma ovarico (CA 125): Carcinomi ovarici
Ormone adrenocorticotropo (ACTH) e molecole correlate: Carcinomi polmonari e del colon
Creatinfosfochinasi BB (CPK-BB): Carcinomi polmonari e prostatici
Enolasi neuronospecifica (ENS): Tumori cerebrali, endocrini, polmonari
Latticodeidrogenasi (LDH): Seminoma
Proteina del liquido di macrocisti: Carcinomi mammari
Acidi sialici legati a lipidi: Carcinomi polmonari, mammari, prostatici, melanomi, sarcomi, linfomi
Tireoglobulina: Carcinoma tiroideo
Argininvasopressina (AVP): Carcinomi polmonari
Bombesina: Carcinomi polmonari
Glicosiltransferasi: Carcinomi polmonari, ovarici, pancreatici
Anticorpi monoclonali contro specifici tumori: Carcinomi mammari, polmonari, prostatici; melanomi
Neurofisina: Carcinomi polmonari
Antigene oncofetale pancreatico (AOP). Carcinomi pancreatici
Ormone paratiroideo (PTH): Carcinomi polmonari
Fosfatasi alcalina placentare (FAP): Seminomi
Antigene polipeptidico tessutale (APT): Carcinomi mammari, colici, polmonari, linfomi
Edited by Apocalypse23 - 19/4/2012, 15:09.