disagi

vivere con una malattia cronica

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  1. nononeurona
     
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    sono già passati dieci anni il mio prima, la vita prima di dovere imparare a convivere con lo stare male è un ricordo oramai sbiadito, mi ritrovo spesso a non sapere neppure bene come dovrei essere se non stessi male, quante energie dovrebbe avere una persona della mia età quali cose potrebbe fare non sono sicura di saperlo e alcuni giorni sono piu difficili di altri.

    Poi c'è la difficoltà di sentirsi addosso tutto il disagio del condizionamento che la malattia ha su chi non la vive in prima persona ma ne condivide la quotidianità il senso di disagio e il dolore, quanto potrebbe essere differente la vita delle persone che ami se non avessero da vivere con te che soffri di patologia cronica invalidante è un pensiero pesante come un macigno .

    Sono passati molti anni da quando potevo pensare diversamente alle mie giornate-
    viviamo un periodo difficile e spesso capita di sentire parlare del disagio di non avere un lavoro, ci si appella a esso come ad un diritto, diritto al lavoro , perdita di lavoro e dignità, rifletto su quanto ci si idenifichi col proprio lavoro, di quanto sia davvero importante avere un lavoro e di quanto sia difficile ( economicamente è scontato e evito di parlarne per questo) mantenere il proprio equilibrio e la propria autostima quando si viene esclusi dal mondo del lavoro, oltre a questo già grande disagio i malati cronici con patologie invalidanti si trovano a dovere affrontare lo stare male della malattia, i malati di patologie non riconsciute poi devono scontrarsi anche con tutta un altra serie di problemi di non facile gestione come non sapere cosa li aspetta, temere di dover affrontar un peggioramento nella solitudine, il non avere assistenza medica e il non riuscire a farsi capire a far capire il disagio che vivono quotidianamente e non ultimo non essere creduti, da che la medicina ufficile non certifica il tuo stare male la società agisce di conseguenza negandola.
    Poi c'è il problema economico relativo alle spese per tenere a bada la malattia, che nel caso di patologie non comuni non hanno cure farmacologiche rimborsabili, dunque oltre a tutti i precedenti disagi si aggiunge anche quello di sentire il forte disagio che oltre a non potere essere collaborativa nel quotidiano svolgersi della casa , al non potere progettare la propria vita, al non potere avere gratificazioni economiche e lavorative si è un costo per la propria famiglia, tutto questo disagio non puo che tramutarsi in qualcosa che peggiora la concezione di se, e da soli si deve imparare a gestire tutte queste emozioni e tumulti in aggiunta allo star male e alle relative preoccupazioni, col tempo si impara anche a tranquillizzare gli altri, il cuore che sbatacchia si calmerà, il forte mal di testa si impara a riconoscerlo e i dolori si cheteranno, un nuovo sintomo si deve capire senza allarmare nessuno , nel caso poi di patologie come MCS e ME non si puo chiedere aiuto o cercare rassicurazioni dei medici ci si deve arrangiare, non allarmare gli altri e sperare che la situazione non precipiti.

    A nessuno poi piace essere guardati con occhi pietosi , si deve trovare la forza di combattere lo stare male e le proprie paure , certo è che vedere chi ami stare male è doloroso e anche la consapevolezza di questo diventa un altro macigno e lo zainetto diventa sempre piu pesante.
    Col tempo impari molte cose, ma gestire quese emozioni è sempre difficile.
     
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  2. gulio
     
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    Si, hai detto bene si impara col tempo a farsene una ragione e in uncerto senso si vive di ricordi.
    la medicina ufficiale sa molto bene ma ovviamente devono occultare, ci sono cose che vanno aldilà del semplice medico, coinvolgono le sfere più alte, puoi esserne certa.
    Anche per i medici che curano queste malattie, in incognito, alla fine si diventa un problema difficile da gestire, nel senso che se se ad un livello pressochè irrecuperabile, ti tamponano come possono, sapendo che le cose peggioreranno.
    I malati di MCS e di ME non sono come i malati affetti da sclerosi multipla non abbiamo solo i metalli che intossicano e i virus ma tante altre tossine che ci rovinano la vita.
    Se poi vogliamo parlare dei vaccini, allora il discorso non finisce più leggendo nell'ultima traduzione quello che hanno fatto da mezzo secolo, mi viene da pensare che probabilmente non esiste un solo vaccino che non sia contaminato, non a caso anche l'ultimo per l'influenza suina, è stato prodotto con tutte le schifezze possibili, e ho letto del fatto che "una edizione speciale è stata prodotta solo per quelli che contano, ecco perchè in tv li vedi belli sorridenti quando vanno a farsi vaccinare.
    Mi riferisco alle alte cariche.
    ma c'è un proverbio che dice:
    " Fai attenzione perchè tutto quello che sputi in cielo prima o poi ti ricade addosso"

    Giocare con i virus, vaccini e contaminanti vari procherà lo spopolamento voluto ma di sicuro il virus non ti chiede la carta d'identità.


    :alienff:
     
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1 replies since 30/11/2009, 11:20   140 views
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