ERBE CHE CURANO E DISINTOSSICANO

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  1. Apocalypse23
     
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    Inauguro questa serie di ricerche sulle Erbe che trovano la loro applicazione nella Medicina Ayurvedica.
    Ogni informazione contenuta non deve essere intesa come cura o terapia ma solo come suggerimento.
    Per la cura è bene avvalersi della consulenza medica.

    Tradotto da https://empa.forumcommunity.net/
    www.ageless.co.za/herb-neem.htm

    Erbe che curano

    Azadirachta Indica


    Famiglia
    Meliaceae
    Genere e specie
    Azadirachta indica (sinonimo Melia Azadirachta)
    Il nome deriva dalla parola persiana - "azaddhirakt" - che significa "albero nobile".
    Strettamente imparentata , e spesso confusa con la melia azederach.

    Descrizione del Neem
    Si tratta di un albero a rapida crescita fino a 12 metri di H. e che vive a lungo , l’odore del legno è sgradevole. Ha foglie sempreverdi pinnate e piccoli fiori giallo -bianchi profumati, alle quali seguono bacche di colore giallo-verde.

    Parti utilizzate
    Le parti dell’albero che vengono utilizzate sono: La corteccia, le foglie e l'olio (estratto dai frutti di bosco e dai semi).
    Proprietà del neem
    Si tratta di un'erba amara tonica che riduce le infiammazioni e detossifica, promuovendo nel contempo la guarigione e il miglioramento di tutte le funzioni del corpo. Oltre a questo distrugge una vasta gamma di organismi parassitari ed è anche insetticida e spermicida.
    Le proprietà terapeutiche di neem
    Uso interno
    E 'una delle erbe ayurvediche più diffuse e viene usata per disintossicare il corpo. Un utilizzo recente è quello dell’impiego per curare il diabete, ma è necessario condurre ulteriori studi a riguardo.
    La corteccia è usata per la febbre, nausea e vomito.
    E 'stata tradizionalmente usata per trattare la malaria, la tubercolosi, l'artrite, vermi intestinali, così come per curare le malattie della pelle.
    Uso esterno
    I fiori possono essere utilizzati per fare un impiastro per i problemi della pelle e delle ulcere.[*ndt piaghe della pelle].
    L’Olio di Neem - noto anche come olio di margosa viene estratto dai semi. Si tratta di un olio altamente lubrificante e penetrante ed è considerato un olio dalle qualità eccezionali per la cicatrizzazione, utile per dolori alle articolazioni e ai muscoli.
    Ha un effetto molto positivo nell’eliminare certe condizioni del cuoio capelluto e la forfora e viene utilizzato anche per promuovere la guarigione delle ferite.
    Alcuni casi di psoriasi a secco, così come le infezioni fungine, hanno mostrato una buona risposta al trattamento con l’Olio di Neem. E 'anche utile nel trattamento delle emorroidi.
    L’Olio di Neem è leggermente antisettico, quando applicato esternamente ..
    Uso dell’ olio essenziale
    Nessuno.
    Misure di sicurezza e avvertenze
    Neem è considerato generalmente sicuro, e l'Olio di Neem, quando applicato localmente sulla pelle, non ha effetti collaterali. Alcuni studi sugli animali hanno dimostrato effetti collaterali a cusa di ingestione per bocca, interna, di estratti di Neem.





     
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  2. gulio
     
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    io volevo parlare di erbe cinesi mi hai soffiatol'idea anche se non cinesi vanno bene lo stesso.
    In effetti le erbe hanno poteri curativi enormi se usate con intelligenza.
    grazie.ciao

    Arriveremo anche a quelle?
     
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  3. Apocalypse23
     
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    Arriveranno ma il tempo è tirranno comunque vediamo magari puoi farlo anche tu con calma se ne hai voglia non aprire un nuovo post continua qua eventualmente.

    grazie, l'idea non te l'ho soffiata, mi è venuta così.

    ciao.
     
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  4. Apocalypse23
     
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    Da naturopatia.Erbe Ayurvediche.
    www.naturopatiaonline.eu

    Picrorhiza kurroa - Scrofulariacee
    Pianta amara (il nome indica appunto una “radice amara”) originaria del Nord dell’India (cresce ad altitudini piuttosto elevate), in cui è impiegata da sempre in affezioni respiratorie (asma, bronchiti), digestive, epatiche (è un componente fondamentale delle tisane ayurvediche per il fegato), cutanee (eczemi), anemie, artropatie, candidosi, ecc.
    Se ne impiega soprattutto il rizoma essiccato.
    Nel fitocomplesso troviamo:

    .glicosidi iridoidici (kutkina); in India è stato sperimentato con successo nelle epatopatie un estratto standardizzato al 60 % in glicosidi iridoidici (Picroliv)
    .glicosidi triterpenici amari;
    .glicosidi fenolici; tra questi vi è l’androsina, con azione anti-PAF ed antistaminica, evidenziata sia con alcuni studi su modelli animali e sull’uomo (ma ancora da approfondire).
    Sperimentalmente ha mostrato soprattutto promettenti ed interessanti azioni

    .1. epatoprotettiva (secondo alcuni studiosi sarebbe più potente della silimarina), proteggendo il tessuto epatico dai danni da varie sostanze tossiche come D-galactosamine, aflatossine, paracetamolo, antibiotici, tetracloruro di carbonio, etanolo, alcaloidi pirrolizidinici, falloidina; pochi studi ma promettenti indicherebbero una certa utilità della pianta anche nei riguardi dell’infezione da HBV; il meccanismo d’azione per l’epatoprotezione sarebbe correlato all’azione antiossidante (protezione delle riserve di glutatione), stimolante della rigenerazione epatica, antiinfiammatoria;
    .2. coleretica ed anticolestatica, favorendo la riduzione ematica delle transaminasi epatiche e della bilirubina; l’azione è stata evidenziata in particolare verso la colestasi indotta da paracetamolo e etinilestradiolo.
    Può dare ad alte dosi modesti disturbi gastrointestinali e/o cutanei.
     
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  5. Apocalypse23
     
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    dal sito http://www.dottorperuginibilli.it/index.ph...id=255&Itemid=6

    Curcuma: un possibile aiuto contro il tumore ?
    Scritto da Dr Francesco Perugini Billi
    Martedì 09 Settembre 2008 14:23




    In India, è utilizzata almeno da 6000 anni, come medicina, cosmetico, spezia e colorante (per 2000 anni le tuniche dei monaci buddisti sono state tinte con questa radice). Per gli indiani è un simbolo di prosperità e un mezzo di purificazione per tutto il corpo. La medicina ayurvedica le attribuisce numerose proprietà (antibatteriche, antinfiammatorie, antiallergiche, antispastiche, ecc.), molte delle quali confermate dalla scienza moderna.





    Botanicamente, appartiene alla famiglia delle Zingiberacee, cui fanno parte anche lo zenzero e il cardamomo. La droga, che è di un bel colore dorato, si ricava dal rizoma. Contiene centinaia di componenti, cui sono state attribuite oltre 300 attività biologiche diverse. Per esempio, almeno 20 componenti possiedono una provata azione antibatterica. Tuttavia, i ricercatori si sono concentrati soprattutto su uno di questi, la curcumina. Il primo studio su questa sostanza risale agli anni ’70, quando un gruppo di ricercatori indiani dimostrò il suo effetto ipocolesterolemizzante sui ratti. Il grosso delle ricerche però prese il via circa 20 anni dopo, ad opera soprattutto del Prof Bharat Aggarwal. Questi, negli anni ’80, fu il primo a purificare il TNF alfa e beta (Fattore di Necrosi Tumorale), un potente fattore antitumorale prodotta dal nostro organismo. Questa molecola, infatti, è in grado di distruggere i tumori, ma solo se rilasciata localmente. Se invece circola liberamente nel sangue, ha un effetto opposto, cioè può facilitarne la crescita: il TNF stimola una importante proteina la kappa B (NF kappa B) che a sua volta attiva una serie di geni coinvolti nell’infiammazione e nella proliferazione cellulare. Questa associazione tra infiammazione e proliferazione cellulare fece tornare Aggarwal indietro con la memoria alle sue radici indiane. Gli venne in mente che la medicina ayurvedica utilizza la curcuma come un valido rimedio antinfiammatorio. Allora, la mise a contatto con le colture cellulari e, con sua grande sorpresa, l’attività del TNF e del NF kappa B fu prontamente bloccata. In seguito, fu in grado di dimostrare che è soprattutto la curcumina a possedere la capacità di inibire questi fattori ed impedire la replicazione e la diffusione delle cellule tumorali.

    Da allora sono stati condotti centinaia di studi. Secondo i ricercatori, la curcumina potrebbe essere utile almeno in 8 tumori: polmoni, bocca, colon, fegato, rene, pelle (melanoma), mammella e leucemia. La curcumina ha inoltre mostrato di possedere altre attività di estremo interesse, tra cui quelle anticoagulanti, antipertensive, antinfiammatorie, antidiabetogene, antiossidanti, antivirali ed epatoprotettive. La proprietà antiossidante è 300 volte superiore a quella della vitamina E.

    Oltre al suo componente isolato, curcumina, anche la curcuma nella sua interezza si è dimostrata capace in alcune ricerche di inibire in vitro le cellule tumorali. Inoltre, lo stesso Professor Aggarwal ha affermato che coloro che consumano molta curcuma sono meno colpiti dal cancro


    Segue adesso una sintesi sulle evidenze scientifiche delle proprietà antitumorali della curcumina e della curcuma.

    Leucemia infantile – gli studi epidemiologici mostrano che in Asia l’incidenza di questo tumore è molto inferiore rispetto all’Europa e secondo i ricercatori della Loyola University di Chicago questo sarebbe dovuti in parte all’effetto protettivo della curcuma, molto utilizzata nella cucina asiatica. L’azione antiossidante di questa spezia protegge il DNA dai danni provocati da sostanze chimiche ambientali o da quelle che si trovano nei processati. Per altro, negli esperimenti di laboratorio, la curcumina è stata in grado di inibire le crescita delle cellule leucemiche. I bambini possono trarre benefico dalla curcuma fin da lattanti. Infatti, i principi terapeutici di questa spezia passano dalla madre al bimbo tramite il latte materno.

    Cancro alla mammella – in alcuni studi sui topi la curcumina ha ridotto di molto la diffusione metastatica del tumore della mammella. Si crede che la curcumina e la curcuma possano essere molto utili nella prevenzione di questo tumore attraverso tre meccanismi:
    - riduzione dell'effetto simil-estrogenico di molte sostanze chimiche (pesticidi, materiali plastici, ecc.) che legandosi ai recettori estrogenici causano proliferazione cellulare e poi tumore;
    - “down regulation” dei recettori ormonali. Cioè, curcuma e curcumina smorzerebbero i recettori, rendendoli meno sensibili agli stimoli;
    - inibizione del COX-2, un enzima che ha un ruolo chiave nell’iniziazione e diffusione del cancro. Il COX-2 ha una lunga lista di effetti negativi: stimola la divisione delle cellule tumorali, impedisce la morte cellulare, stimola la crescita di nuovi vasi sanguigni attorno al tumore, facilita la diffusione delle metastasi.

    Cancro alla bocca – uno studio è stato condotto a Srikakulam, nel distretto dell’Andhra Pradesh, su donne che praticano il “reverse smoking” (fumare tenendo in bocca la parte accesa della sigaretta), che provoca un' alta percentuale di tumore della bocca. La spennellatura di curcuma nelle guance si è dimostrata un’ efficace prevenzione del tumore.

    Cancro del colon – l’effetto positivo della curcumina su questo tumore è stato dimostrato da studi di laboratorio. Recentemente si è visto che la curcumina ha un’azione specifica sulla neurotensina, ormone gastrointestinale strettamente legato alla produzione di una proteina infiammatoria coinvolta nella genesi e nella metastatizzazione del carcinoma del colon. Circa un terzo dei tumori del colon hanno recettori per questo ormone. Secondo i ricercatori, la curcumina potrebbe essere un valida ausilio nella prevenzione e nella cura di questa forma tumorale.

    Cancro del pancreas – sulla base degli studi condotti in laboratorio, i ricercatori sono convinti che la curcumina potrebbe essere d’aiuto nella prevenzione e forse anche nella cura di questo temibile tumore, verso il quale la medicina è totalmente disarmata.

    Melanoma – studi di laboratorio hanno dimostrato che la curcumina provoca l’apoptosi (una sorta di suicidio cellulare) delle cellule del melanoma.

    Cancro del polmone – sono stati dimostrati effetti positivi della curcumina su cellule tumorali in vitro.

    Cancro del fegato – sono stati dimostrati effetti positivi della curcumina su cellule tumorali in vitro.

    Cancro della cervice – un ricercatore del “Institute of Cytology and Preventive Oncology (ICPO)” indiano ha recentemente scoperto che la curcumina protegge dai virus del papilloma (HPV), che possono causare il tumore della cervice dell’utero. I virus HPV necessitano di alcune proteine virali prodotte delle cellule del corpo per potere agire rapidamente. La curcumina impedisce il legame di queste proteine epiteliali con il virus. Alcuni studi clinici (sulle donne) sono in corso.

    Cancro della prostata – l’India è il Paese dove si consuma (3-5 g per adulto al giorno) e si produce più curcuma al mondo ed è anche quello con la più bassa incidenza di tumore alla prostata. In un recente studio sui topi si è visto che l’associazione tra fenetil isotiocianati (PEICT) e curcumina, un composto naturale che si trova nelle crucifere (broccoli, cavolfiori, ecc.), ha una notevole azione preventiva sul tumore della prostata.

    La teoria del Dr Heinrich Kremer e la curcuma
    Secondo Kremer il tumore sarebbe la conseguenza di un disturbo nell’assorbimento di fotoni a livello mitocondriale, da cui poi deriverebbe un deficit nella produzione di ATP, la “benzina” con cui funzionano tutte le cellule. Quindi, non si tratterebbe primariamente di una mutazione genetica, ma di un problema “energetico”. Questo porterebbe ad un cambiamento dell’identità cellulare: le cellule non si sentono più parte di una comunità (tessuto, organo, ecc.), ma iniziano a vivere una vita indipendente, svincolata da regole collettive. Il Dr Kremer è convinto che la visione ufficiale sulla produzione energetica delle cellule è fondamentalmente sbagliata e questo motiva gli ancora notevoli insuccessi delle medicina nella cura dei tumori. Secondo lo scienziato, la produzione di ATP non è basata sul rilascio di energia chimica, così come insegnato alle Università, ma sull’assorbimento di fotoni di luce. La curcuma, sempre secondo Kremer, possiede proprietà anticancro ed in particolare la curcumina sarebbe in grado di “riparare” il circuito fotonico mitocondriale e così normalizzare la produzione di ATP.


    Come utilizzarla
    Personalmente sono più propenso all’uso delle erbe intere, piuttosto che ai loro principi isolati. Credo nelle complesse sinergie tra i vari componenti, ancora troppo poco indagate e comprese. Con la sua visione riduttivistica, la scienza ufficiale trova molto più semplice scomporre ed isolare la realtà piuttosto che affrontarla su di un piano più olistico e integrato. Questo dà indubbiamente i suoi frutti, ma che riguardano solo una parte della verità. Inoltre, dietro questo modo di procedere ci sono spesso interessi economici…chissà mai che ogni tanto non salti fuori qualcosa che si possa brevettare…e con la curcumina ci hanno già provato. Anzi, ne hanno pure fatta una sintetica.

    Curcuma polvere: per un uso preventivo e salutistico si tratta semplicemente di integrarla nella dieta: 1-2 cucchiaini al giorno. Si può aggiungere alla fine della cottura di qualche pietanza, mettere nello yogurt, farne una salsa, il curry, ecc. Consiglio di assumerla sempre con un grasso (olio extravergine, burro, ghee, ecc.) o con cibi grassi, che per altro aiuta a digerire. Il grasso facilita l’assorbimento intestinale dei componenti attivi…ancora una volta il grasso alimentare è importante! Anche un po’ di pepe nero ne facilità l’assorbimento.
    Se riusicte, date preferenza alla curcuma biologica. Conservatela in flaconi di vetro scuro a tenuta ermetica e tenetela rigorosamente lontano dalla luce e dalla umidità. La curcumina è molto sensibile alla luce. In commercio, esistono anche comode capsule, a base di polvere o di estratto secco. Per un impiego più curativo, si raggiungono anche dosaggi di oltre 6 grammi, ma se soffrite di qualche patologia, vi consiglio di rivolgervi ad un esperto.

    Curcumina: i dosaggi sono molto variabili da 500 mg (prevenzione) fino a 10 g. Di solito è molto ben tollerata.


    Bibliografia


    - De Jager P Turmeric. The Ayurvedic Spice of life. VidyaSagar Pubblications. San Anselmo California. USA

    - Heinrich Kremer La rivoluzione silenziosa della medicina del cancro e dell’Aids. Macroedizioni.

    - Perugini Billi F Manuale di Fitoterapia. 2004. Ed Junior.


    - Sauer G, Poth S The Spice Lilies. 2000. Healing Arts Press, Rochester, Vermont, USA.








    Vedi anche la ricerca Empa al topic:

    https://empa.forumcommunity.net/?t=35138679#lastpost
     
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  6. Apocalypse23
     
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    Silybum marianum Cardo Mariano

    www.erbe-officinali.com/cardo-mariano.html

    Cardo mariano, cardo asinino, Silybum marianum L

    Denominazione botanica: Silybum marianum L.
    Famiglia: Compositae
    Parti Usate: frutti raccolti in estate
    Provenienza: Europa meridionale e occidentale, spontaneo o coltivato
    Principi attivi: silimarina (miscela di tre flavonolignani isomeri, di cui silibinina - componente principale - silicristina, silidianina), olio essenziale
    Organotropismo: fegato, apparato circolatorio, vie biliari
    Attività benefiche: emmenagogo, ipertensivo, antiradicalico, antiradicalico, antiepatico, epatoprotettivo
    Le proprietà curative del Cardo mariano sono conosciute fin dall%­u2019antichità.


    Il cardo mariano, noto anche con il nome di carciofo selvatico, è una pianta biennale tipica delle zone mediterranee, dal mare fino alla zona submontana, possiede un fusto eretto, poco ramificato con grandi foglie glabre dal margine spinoso, di colore verde lucido variegato di bianco. I fiori sono rosso-violacei in grossi capolini all%­u2019estremità dei rami, circondati da squame appuntite. I frutti sono acheni di colore molto scuro chiazzato di giallo.
    Nella moderna fitoterapia, o comunque in tutte le pratiche erboristiche, il cardo mariano viene indicato come epatoprotettivo, ovvero con capacità "curative" e protettive del fegato. Questa azione sarebbe riconducibile alla silimarina la quale svolgerebbe un attività epatoprotettiva, in grado di migliorare la funzionalità dell%­u2019epatocita.

    Viene indicato infatti dalla moderna bibliografia nei problemi di epatite e cirrosi epatica.





    cardo mariano estratto secco
    Sinonimi: E.S.di cardo asinino
    Titolo FU o altro testo: min.2% di silimarina
    Preparazioni e dosi: 200-300 mg 2-3 volte/dì,in capsule


    Indicazioni della Cardo mariano
    il cardo mariano viene indicato come depurativo del fegato
    Il principio attivo del cardo mariano, la silimarina, viene indicata dalla moderna bilbiografia nei casi di sofferenza epatica causata da epatiti.
    Il cardo mariano viene anche indicato per proteggere le cellule epatiche. In passato é stato proposto nell'intossicazione da Amanita phalloides.

    Note e avvertenze:
    Il cardo mariano è considerato una pianta sicura, priva di tosicità o controindicazione.






    Il fegato è responsabile per la creazione di bile, mentre la colecisti agisce come un serbatoio di bile.La Bile è liberata dalla colecisti, quando ci si mutre soprattutto di proteine e grassi. Occasionalmente la colecisti è piena di calcoli, che sono in realtà specie di palline di grasso, con un centro di materiali diversi. Se la cistifellea è troppo piena di calcoli, può causare pressione forte e causare un malfunzionamento del fegato.


    ingredienti necessari per la pulizia


    tratto dal sito http://s319740517.onlinehome.fr/malapedia/...-salute.php#873

    che ovviamente ringraziamo e vi consigliamo di consultarlo essendo ricco di notizie sulla cura per disintossicarsi.


    la traduzione era già così, penso sia stata fatta in automatico.

    Sali di Epsom (solfato di magnesio). 4 cucchiai o 1 / 4 di tazza (62.5ml)
    Olio d'oliva: mezza tazza (125ml) (un olio d'oliva è più facile da ottenere), e per ottenere i migliori risultati, ozonatez questo olio per 20 minuti.(Aggiungere due gocce di HCl. )
    Freschi pompelmo rosa: 1 grande o 2 piccoli, sufficiente per 2 / 3 di tazza di succo. Lavare due volte con acqua calda e secca ogni volta.
    Ornitina: 4 a 8 compresse, al fine di garantire puoi dormire. Non dimenticare queste capsule o corri il rischio che la notte peggiore della tua vita!
    Una grossa cannuccia di plastica per aiutare bere la pozione.

    Un vaso con una pinta di birra (0.75l) con coperchio
    Tintura di noce nera, qualsiasi concentrazione: 10-20 gocce, per uccidere i parassiti dal fegato.

    1 tazza = 1 tazza = 250 ml = 2,5 dl = 0,25 l
    1 cucchiaio US = ½ fl degli Stati Uniti. oz o 4 DRAM fluido (circa 14.787 ml) = 1 / 16 Cup

    Scegli un giorno come Sabato a fare la pulizia del fegato, in quanto sarete in grado di riposare il giorno successivo.Non prendere alcun farmaco, né alcuna pillola di vitamina che si sono indispensabili, possono impedire il successo delle vostre operazioni di pulizia. Arrestare anche il giorno prima il tuo programma per distruggere i parassiti e pulire i reni attraverso le piante.

    Mangiare una colazione che non contiene grassi, prendere ad esempio cotte di cereali, frutta, succhi di frutta, pane e marmellata (niente burro o latte). In questo modo la bile s ' si accumulano e creare una pressione nel fegato. Una pressione superiore emergerà calcoli più. Anche se potabile di essere ben idratato e di non essere in grado di bere normalmente da Sabato alle 14h.

    14h. Non mangiare o bere dopo 2 del pomeriggio.
    Preparate il vostro sali di Epsom. Mix 4 cucchiaini in 3 tazze d'acqua (750ml) e versare tutto dentro il barattolo.Ciò corrisponde a quattro porzioni di 3 / 4 di tazza ciascuna (190ml). Mettere il barattolo in frigorifero in modo che sia molto freddo (solo così si può bere la pozione e più facile per migliorare il gusto).

    18h. Bere una prima parte (¾ tazza o 190ml): freddo sali di Epsom. Se non l'avete preparata questa parte in anticipo, miscelare 1 cucchiaino di sale acqua ¾ tazza di oggi. È possibile aggiungere 1 / 8 di cucchiaino di vitamina C per un gusto migliore. È anche possibile bere qualche sorso di acqua o poi sciacquare la bocca. Mettete l'olio d'oliva (ozonatée se possibile) e fresco di pompelmo
    20h. Drink di nuovo un'altra parte di sali di Epsom (¾ tazza). Non hai mangiato in quanto alle due del pomeriggio, ma non si sente fame.Il rispetto di questi tempi è molto importante.

    21:45. Versare ½ tazza (125ml accuratamente misurati) di olio d'oliva biologico in vaso di un litro. (Aggiungere 2 gocce di HCl (acido cloridrico) per sterilizzare). Pompelmo lavare due volte in acqua calda e secca, premere a mano e mettere il succo nel bicchiere graduato. Togliere la polpa con una forchetta. Si dovrebbe avere almeno ½ tazza di succo di pompelmo, o più (fino a ¾ tazza) è meglio. È possibile utilizzare limonata parte. Aggiungi questo per l'olio d'oliva. Aggiungere la tintura di noce nero. Chiudere il coperchio del vaso ermeticamente e agitare vigorosamente fino a quando il composto diventa liquido come l'acqua (solo il succo di pompelmo fresco possibile ottenere questa condizione).

    Ora vai in bagno una o più volte, anche se si ritarda un po 'di prendere la pozione 10. Non superare i 15 minuti di ritardo. si usciva meno di calcolo.

    22h. La pozione bere olio di oliva biologico che hai preparato. Utilizzo di una plastica di grandi dimensioni di paglia e potrai più facilmente ingoiare la pozione. Si può prendere tra ogni boccone di condimento per l'insalata o miele per ottenere la pozione. Sono queste cose pronto sul ripiano della cucina in un cucchiaio. Take it in tutto il tuo letto, se si preferisce, ma deve essere bevuto in piedi. Tenta di ingoiare la pozione in 5 minuti (in 15 minuti per gli anziani o debilitati).

    (Take 4 capsule di ornitina con i primi sorsi per essere sicuro di dormire tutta la notte. Prendete otto (8) se già soffrono di insonnia.

    Expand immediatamente. Lei non potrebbe farlo uscire di calcoli se non lo fanno. Plus si trovano, prima si esce di calcoli. Siate pronti ad andare a letto presto. Non pulire la vostra cucina. Una volta il progetto è andato giù nello stomaco, andare a letto e coricarsi con la testa alta sul cuscino. Provate a pensare a cosa sta succedendo nel vostro fegato. Cercate di rimanere perfettamente immobile per almeno 20 minuti. You sentire un gruppo di calcoli al largo lungo le vie biliari come biglie. Non sento alcun dolore, perché i canali biliari sono aperte (thank you sali di Epsom!) .Addormentarsi, non si può ottenere il vostro fegato, la pulizia se non lo fanno
    La mattina dopo (non prima di 6). Per favore, quando ti svegli la terza dose di sali di Epsom. Se si dispone di indigestione o nausea, aspettare che cancella prima di bere i sali di Epsom. È possibile tornare al tuo letto
    2 ore dopo. Prendere la quarta (e ultima) dose di sali di Epsom. Si può tornare a letto.
    Dopo 2 ore di più. Si può mangiare. Inizia con succo di frutta. Mezz'ora dopo mangiare frutta. Un'ora più tardi, si può mangiare cibo normale, ma è leggero, però. Quando viene sera, si dovrebbe sentire completamente recuperato.

    sali di Epsom sono molto buone da bere. L'orologio di notte mette in evidenza la produzione di bile a stomaco vuoto, e dà l'impressione di reflusso gastrico. Al mattino non nausea, feci e un senso di benevola stomaco vuoto a causa della mancanza di cibo. La sete è normale alla fine del protocollo.


    Aspettiamo di avere diarrea al mattino. Look in the water, utilizzando una torcia elettrica, se hai pubblicato i calcoli quando defecare. Se vuoi per il calcolo del verde (che normalmente float) perché è la prova che i calcoli sono reali e non i rifiuti alimentari. Solo la bile dal fegato colore dei piselli. Sella scende al fondo del serbatoio mentre galleggianti calcoli a causa del colesterolo trovati all'interno.Consentire o meno tutti i calcoli, sono marrone o verde. Si dovrebbe contare il totale 2000 fino a quando il fegato è abbastanza pulito che si può sempre eliminare le vostre allergie, il vostro "borsite" o il mal di schiena. Il primo trattamento può sbarazzarsi di qualche giorno, ma altri calcoli, i canali a monte, raggiungere indietro e dare indietro gli stessi sintomi. È necessario ripetere la pulizia del fegato a distanza di due settimane. Non effettuare questo trattamento quando si è [gravemente] malati.

    A volte i dotti biliari sono pieni di cristalli di colesterolo che non sono addestrati nei calcoli rotondi. Essi appaiono in forma di fiocchi galleggianti sull'acqua nella tazza del gabinetto. Possono essere marrone e piena di milioni di piccoli cristalli. Sbarazzarsi di questi fiocchi è altrettanto importante quanto l'eliminazione dei calcoli.

    Quali sono i rischi di pulire il tuo fegato?Non vi è praticamente alcun rischio. Per dire questo, mi contare su più di 500 casi, compresi quelli di 70 e 80 anni. Nessuno ha dovuto essere ricoverato in ospedale, non si sentiva ancora dolore. Si può ancora sento abbastanza bene un giorno o due, anche se in ogni caso, perché il programma di distruggere i parassiti era stata trascurata. Quindi vi consiglio di completare il trattamento anti-parassita e la pulizia dei reni per eseguire la pulizia del fegato.


    PS. Succo di pompelmo può essere sostituito da succo di limone e olio d'oliva con olio di noci. Prendere sempre gli ingredienti organici per non introdurre contaminanti nel vostro corpo... sei in disintossicazione.


    (estratto da "La Cura di tutte le Malattie" [La guarigione di tutte le malattie] Copyright)

    se volete più notizie potete ANCHE CONSULTARE QUESTO SITOdove trovate pubblicazioni DELLA DR Hulda Regehr Clark E MAGARI COMPRARE I SUOI LIBRI,dove si parla di cura contro il cancro

    www.macrolibrarsi.it/autori/_hulda_regehr_clark.php

     
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  7. Apocalypse23
     
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    la Graviola 1000 volte più efficace della chemioterapia



    Informazioni sulla Graviola - Annona muricata

    Nome botanico
    Annona muricata è il nome botanico. E 'conosciuto anche come soursoup.

    Il frutto
    soursop (Annona muricata L.) è un frutto molto aromatico, con polpa bianca e succosa tropicale originaria del Nord e Sud America. I frutti maturi sono altamente deperibili, come diventano morbidi e facilmente lividi.



    ISTITUTO delle SCIENZE delle SALUTE
    Bollettino per i membri di gennaio 2001 Vol.5, n. 7

    Le società farmaceutiche investono miliardi di dollari sulle sbalorditive ricerche sul naturale killer del cancro.

    Il cancro del seno e del colon vinti col miracoloso albero dell'Amazzonia, che è stato trovato 10.000 volte più forte della chemioterapia.

    Sin dall'inizio del 1996, l'Istituto delle Scienze sulla Salute ha indagato in tutto il mondo per trovare informazioni dalle poche persone che vi hanno avuto accesso o ne hanno sentito parlare.
    E qualche volta, scopriamo trasalendo che anche nel nostro consiglio ci sono medici che agiscono illegalmente.

    Due mesi fa, siamo venuti a conoscenza di uno stupefacente albero dell'Amazzonia che combatte il cancro,tramite la rete dell'HSI che ci ha letteralmente scioccato.

    Oggi, il futuro del trattamento del cancro e le possibilità di sopravvivenza è più che una promessa.
    C'è un albero guaritore che cresce nel profondo della foresta pluviale dell'Amazzonia nel Sud America, che potrebbe letteralmente cambiare te, il tuo medico, e la possibilità che rimane al mondo di credere alla cura del cancro. Dagli estratti di questa potente pianta, ora può essere possibile:

    vincere il cancro sicuramente e definitivamente con una terapia tutta naturale che non causa nausea, perdita di peso, e perdita di capelli,
    proteggere il tuo sistema immunitario ed eludere le infezioni mortali,
    trovare forza e vitalità nel corso del trattamento,
    rinforzare la tua energia e migliorare il vostro modo di vedere la vita.
    Da una serie di comunicazioni confidenziali coinvolgenti un ricercatore di una delle più grandi società farmaceutiche americane, questo antico albero dalle proprietà anticancerogene è venuto recentemente alla luce. Malgrado non sia stato ancora testato sull'uomo, l'albero è stato studiato

    in più di 20 laboratori di analisi sin dal 1970, ed hanno dimostrato che:

    effettivamente individua ed uccide le cellule maligne in 12 differenti tipi di cancro, incluso quello del colon, del seno, della prostata, dei polmoni e del pancreas
    è 10.000 volte più potente nell'uccidere le cellule del cancro del colon dell'Adriamicyn, comunemente usato come farmaco nella chemioterapia
    selettivamente abbatte ed uccide le cellule cancerogene senza danneggiare le cellule sane, cosa che fa la chemioterapia.

    Perché allora non vengono esaltati i benefici di questo trattamento nelle pubblicazioni sulla salute?
    Perché non è stato fatto nulla dalla comunità della medicina naturale? E, anche se fosse solo la metà della promessa o come sembra essere, perché tutti gli oncologhi presso i maggiori ospedali non insistono a farlo usare a tutti i pazienti? Specialmente quando si considera che sono state fatte sin dagli inizi del 1990, ricerche indipendenti su larga scala, incluse le ricerche di una delle primarie società farmaceutiche e dell'Istituto Nazionale del Cancro, sull'albero i cui estratti farmaceutici attaccano e distruggono le celle cancerogene con letale precisione.

    Graviola è 10.000 volte più potente nell'uccidere le cellule del cancro del colon dell'Adriamicyn, comunemente usata come farmaco nella chemioterapia.

    La risposta a queste difficili domande si può soltanto dare narrando una storia sconvolgente, da noi scoperta recentemente. Più che altro abbiamo riportato quest' anno come, la storia di questo trattamento contro il cancro, rinforzi la necessità di gruppi come l'HSI e illustra come facilmente le nostre scelte per trattamenti medici sono controllate dal denaro e dal potere.

    Le notizie su questo sorprendente albero sono state vicine ad essere perse per sempre.
    Una fonte confidenziale, sulla cui provenienza siamo stati confortati da una conferma indipendente, ha rivelato che miliardi di dollari di una società degli USA, sono stati investiti da circa sette anni per cercare di sintetizzare due dei più potenti farmaci anticancerogeni.
    Nel tardo 1990, mettendola sottochiave, questo benconosciuto gigante farmaceutico comincia la ricerca sulla cura del cancro, salvaguardando le sue opportunità di brevettarla e, quindi, di trarne profitto. La ricerca mise in evidenza un leggendario albero guaritore chiamato Graviola.
    Parti di questo albero, compresa la corteccia, le foglie, le radici, i frutti, i semi dei frutti, sono state usate per secoli dagli uomini della medicina e dagli Indiani nativi del Sud America per curare le malattie del cuore, l'asma, i problemi esistenziali, e le artriti. Basandosi sulla testimonianza di un piccolo documento scientifico, la società riversò denaro e risorse per provare le proprietà anticancerogene della Graviola rimanendo scioccati dai risultati.
    Graviola era un dinamico killer contro il cancro. Ma questa era la storia della Graviola che si avvicinava alla fine.
    La società farmaceutica aveva un grande problema. Avevano speso tempo e denaro per anni cercando di creare manufatti che duplicassero due dei più potenti farmaci dell'albero.
    Ma avevano preso una cantonata. Non potevano copiare l'originale. E non potevano vendere gli estratti dell'albero guadagnandoci, poiché le leggi federali stabiliscono che le sostanze naturali non possono essere brevettate. Questo sta a significare che la società non ha potuto proteggere i propri interessi sul progetto dove ha speso milioni di dollari e circa sette anni di ricerche.
    Come un sogno i grandi profitti svanirono e le prove sulla Graviola subirono una brusca frenata.
    Dopo sette frustati anni e senza la speranza di lucrative vendite, la società abbandonò il progetto e rifiutò di pubblicare le sue scoperte in un giornale indipendente. Ma un responsabile delle ricerche lottò contro questa decisione. Mentre comprende la perdita di profitti da parte della società, non può accettare la decisione di nascondere al mondo questo unico killer del cancro.
    Seguendo la propria coscienza, e rischiando la propria carriera, contattò la Raintree Nutrition, una società dedita alla raccolta delle piante dell'Amazzonia.
    Come risultato, Raintree entrò nell'ingranaggio e cominciò la ricerca dei relativi studi pubblicati sulla Graviola. Si scoprì che numerosi altri gruppi negli USA (insieme a quelli di altre società farmaceutiche) avevano fatto esperimenti in vitro sulla Graviola. "I risultati confortavano le scoperte segrete delle società farmaceutiche; La Graviola fu presentata" come il killer delle cellule cancerogene.
    Incoraggiati da questi precoci test di laboratorio, Raintree assunse tribù indiane indigene del Brasile col compito di coltivare e salvaguardare l'albero. Spesero un anno in ricerche e nello sviluppo cominciando ad offrire la Graviola negli USA.
    L'Istituto delle Scienze della Salute si trovò per caso, attraverso la Graziola e la Reintree Nutrition, mesi più tardi a fare ricerche su Chanca Piedra, una terapia naturale dell'Amazzonia per i calcoli renali, questa era simile al nostro risultato del settembre 2000.
    Nel corso del nostro lavoro, Reintree ci ha evidenziato la Graviola, non ritenendo necessario mettere al corrente il nostro gruppo di esperti di quanto fosse intricata la possibilità di questa potenziale cura del cancro.

    La Graviola rintraccia e distrugge il cancro della prostata, dei polmoni, del seno, del colon e del pancreas.....lasciando vivere le cellule sane.

    Sin da novembre, abbiamo esaminato da vicino tutte le ricerche fatte fino ad oggi sulla Graviola.
    E' pubblicato in una delle prime menzione scientifiche fatte negli Usa dall'Istituto Nazionale del Cancro (NCI). Nel 1976, l'NCI incluse la Graviola in un programma di analisi della pianta che mostra come le sue foglie ed i suoi rami attaccano e distruggone effetivamente le cellule maligne.
    Ma i risultati facevano parte di un rapporto interno dell'NCI e furono, per molte ragioni, mai rilasciati al pubblico.
    Sin dal 1976, si sono ottenuti promettenti risultati sulla lotta al cancro della Graviola.
    Comunque, gli estratti dell'albero sono stati testati su pazienti affetti di cancro. Nessuna controprova clinica ai test esiste, e le usuali prove cliniche sono sul tavolo dei principali medici e giornalisti che sono soliti giudicare il valore dei trattamenti. Non di meno, le nostre ricerche hanno scoperto che la Graviola è stata presentata come killer delle cellule nei test in vitro di 20 piccoli laboratori.
    Più recenti studi, condotti dall'Università Cattolica del Sud Corea, i primi giorni di quest'anno, rivelano che due farmaci estratti dai semi della Graviola mostrano selezionata citotossicità paragonabile alla Adriamicyn contro le cellule cancerogene del colon e dei polmoni. I farmaci bersagliano ed uccidono le cellule maligne dei polmoni e del colon in un test in vitro, paragonabile al farmaco Adriamicyn, comunemente usato in chemioterapia.
    Un altro studio, pubblicato sul Giornale dei Prodotti Naturali, mostra che la Graviola non è "paragonabile alla Adriamicyn", ma drammaticamente come performance dello stesso nei test di laboratorio.

    I risultati mostrano che un farmaco trovato nella Graviola uccide selettivamente le cellule cancerogene, salvaguardando le cellule sane. La chemioterapia indiscriminatamente colpisce e distrugge tutte le cellule che attivamente si riproducono, sia le cancerogene che quelle sane.

    Altra promettente ed ancora in corso ricerca della Purdue University è supportata da una sovvenzione dell'NCI. Le ricerche della Purdue hanno provato che le foglie della Graviola uccidono le cellule cancerogene tra sei tipi di cellule umane e sono particolarmente efficaci contro le cellule cancerogene della prostata e del pancreas.
    In uno studio separato, le ricerche della Purdue mostrano che gli estratti delle foglie della Graviola sono in particolare efficaci nell'isolare e uccidere le cellule cancerogene dei polmoni.
    Forse il più grande e significativo risultato sullo studio dell'Università Cattolica della Corea del Sud, tra quelli che abbiamo trovato, è quello dove la Graviola è presentata come killer delle cellule malate e protettore delle cellule sane. Per esempio la chemioterapia distrugge indiscriminatamente tutte le cellule in riproduzione - anche i normali capelli e le cellule dello stomaco.
    Questo è ciò che causa così spesso effetti devastanti come la perdita di capelli e la comparsa di gravi nausee.
    A questo riguardo, la Graviola appare come una promettente alternativa o come integratore dei principali trattamenti.

    I resoconti sui pazienti indicano la Graviola come un aiuto a debellare i tumori.

    Dal punto di vista medico, la Graviola ha ancora molta strada da fare.
    Le sue proprietà sono state sperimentate solo in vitro. Ed è questa la causa per cui non è universalmente conosciuta ed accettata. La poco felice verità è che, senza un enorme reddito di un sintetico, brevettato medicinale, è improbabile che una società farmaceutica voglia investire migliaia (spesso milioni) di dollari solo per prendere il doppiamente oscuro, placebo, controllo degli studi sugli umani.
    Questa è la sottintesa sfida da accettare per realizzare la più grande terapia nutrizionale.
    Fortunatamente la Graviola è una sostanza naturale, così non dobbiamo sottostare alle decisioni delle società farmaceutiche.
    Soltanto un relativo gruppo di medici e di pazienti negli USA sta attualmente usando la Graviola per combattere il cancro.
    Abbiamo un solo caso storico che ha interessato un dirigente di una società altamente specializzata nel Texas. Una TAC ed una biopsia confermavano che questo dirigente (Daryl) aveva più di 20 tumori nella prostata. Gli fu raccomandato di operarsi, ma Daryl, sotto cura con un comune trattamento convezionale, non poteva andare incontro ad un costo così elevato.
    Non voleva soffrire per impotenza ed incontinenza per tutto il resto della sua vita, triste causa dell'operazione. Decise invece di fare una meno invasiva terapia ormonale (per restringere le dimensioni della sua prostata) ed iniziò una rigorosa cura sostituitiva a base di Graviola.
    Due mesi dopo, il livello di PSA di Daryl precipitò da 4.1 a 0.00.
    Una TAC e diversi altri test a base di raggi gamma, confermarono più tardi che tutte le cellule tumorali della sua prostata erano sparite.

    Sette anni di silenzio sono stati rotti.

    Abbiamo continuato a lavorare con altri ricercatori che tuttora lavorano sulla Graviola. E' così che molte scientifiche ed aneddotiche esperienze sono venute alla luce, come la suddetta.
    Quindi, dopo sette anni di silenziose e segrete ricerche, riteniamo di non sentirci responsabili se solo ora vi portiamo a conoscenza di tutto ciò.
    Cresciuta e raccolta dalle popolazioni indigene del Brasile, la Graviola è disponibile in quantità limitata negli USA. Ma ora, anche voi potrete essere fra i pochi eletti al mondo a beneficiare della Graviola.
    Vi consigliamo, come sempre, a consultarvi con il vostro medico prima di iniziare qualsiasi nuova terapia, specialmente quando si tratta di cancro.
    La Graviola è una sostanza completamente naturale senza effetti collaterali a parte una possibile lieve scombussolamento gastrointestinale se preso a stomaco pieno ad alti dosaggi (superiore a 5 gr)

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    1. Unpublished data, National Cancer Institute. Anon: Nat Cancer 1st Central Files--(1976)
    from Napralert Files, University of Illinois, 1995
    2. Bioorg Med Chem 8(1):285-90, 2000
    3. J Nat Prod 59(2):100-108, 1996
    4. Phytochemistry 49(2):565-71, 1998
    5. J. Nat Prod 58(6):902-908, 1995
    ------------------------------------------------------------------
    La Graviola combatte molto più che il cancro…….

    Per quanto la ricerca sulla Graviola sia focalizzata sui suoi effetti di combattente del cancro, la pianta è stata usata da secoli dagli uomini della medicina del Sud America per curare uno strabiliante numero di indisposizioni, inclusi:
    ipertensione - tricofizia (una malattia della pelle)
    influenza, scorbuto, congestioni, malaria, nevralgia,
    dissenteria, artrite, palpitazioni, reumatismi, irritabilità,
    pressione alta, insonnia, diarrea, febbre, nausea,
    vampate, dispepsia, spasmi muscolari, ulcera…….

    Malgrado la raccolta di testimonianze sulle prove in vitro ed aneddotici risultati su questo dinamico combattente del cancro, la Graviola rimane sempre una terapia clandestina!

    La Graviola è già stata testata sia sugli uomini chè sugli animali.
    Ma la Graviola è un prodotto naturale, e come tale non può essere brevettato.
    Senza la speranza di esclusività di vendita altamente proficua, la Graviola non potrà mai attirare l'interesse di nessuna delle maggiori società farmaceutiche o di ricerca di laboratorio.
    Così non potremo mai leggere uno di quei studi clinici così blindati sull'albero che è stato ritenuto un aiuto alla lotta contro il cancro. Non ci sono dubbi su questo, i più recenti test di laboratorio ed aneddotici risultati sulla Graviola sono molto eccitanti. E se vi è stato diagnosticato un cancro, voi ed il vostro medico dovrete analizzare tutte le possibilità di cura.
    Cercando fra tutte le possibilità di abbattimento del cancro, la Graviola vi potrà certamente già aiutare.

    Questo articolo è apparso sulla pubblicazione mensile
    dell'Istituto delle Scienze della Salute.
    © Copyrighted, 2001 by
    Institute for Health Sciences L.L.C.,


    www.zea-mays.it





    in sintesi

    E 'stato chiamato albero del miracolo. I Popoli indigeni della foresta amazzonica hanno usato la corteccia, foglie, radici, fiori, frutta e semi della Graviola per secoli per il trattamento di malattie cardiache, asma, problemi al fegato, e l'artrite. Scienziati provenienti dal Nord America hannp appreso della esistenza, del leggendario albero guaritore e, attraverso decine di prove in vitro, hanno scoperto la sua capacità di uccidere le cellule maligne di 12 diversi tipi di cancro, tra cui quello dell'ovaio, del colon, mammella, prostata, polmone, fegato, cervice uterina, linfomi, e il cancro del pancreas. In Laboratorio la ricerca ha dimostrato i essere 10.000 volte più potente nell'uccidere le cellule del cancro del colon, molto più di un farmaco chemioterapico di uso comune. E' la Graviola, che fa la chemioterapia, può uccidere le cellule tumorali senza danneggiare quelle sane. video potrebbe contenere materiale protetto da copyright. Tale materiale è reso disponibile per gli scopi educativi soltanto ..




    Tag:
    Cancer Big Pharma Natural Health Graviola



    madre terra ci ha dato ogni cosa per curarci ma noi preferiamo distruggerla non abbiamo ancora capito che è la nostra casa.
     
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  8. Apocalypse23
     
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    BARDANA CONTRO L'ACNE


    UTILE DA SAPERE
    PIANTE DEPURATIVE E DRENANTI

    Per combattere disordini biologici e metabolici che accompagnano certe affezioni cutanee è estremamente importante favorire l'eliminazione delle tossine da parte dell'organismo, attraverso quelli che possono essere considerati gli emuntori naturali: fegato, reni, intestino, pelle in quanto il loro funzionamento difettoso ostacola l'eliminazione delle tossine prodotte dall'organismo. Con l'attività generalizzata sulle ghiandole emuntorie o elettiva su alcuni organi come la pelle, certe piante sono in grado di potenziarne il loro potere filtrante aumentando quindi l'eliminazione degli elementi tossici dal sangue. Non a caso la medicina popolare prescrive "cure depurative primaverili" o "depurativi del sangue" per quelle persone che soffrono di foruncolosi, acne, sfoghi della pelle, disordini epatobiliari, infiammazioni, ecc. Le piante depurative sono associabili e sinergiche tra loro. Viola tricolore, Bardana, Dulcamara, Olivo, Carciofo, Ribes nero, Fumaria, Tarassaco, Frassino spinoso, per esempio, rinforzano a vicenda la loro azione terapeutica e sono efficaci in tutte le forme di eruzioni cutanee.

    Tratto da: Enrica Campanini "Dizionario di fitoterapia e piante medicinali"
    ANNOTAZIONI
    Il nome botanico ha una sua etimologia: arctium deriva dal greco arctos:orso che allude alla pelosità della pianta; lappa dal greco labein:attaccarsi per la capacità dei frutti di attaccarsi al pelo degli animali.
    Questa particolare caratteristica delle squame uncinate del fiore pare che abbia ispirato l'invenzione del velcro.

    Nel medioevo la parola Bardana designava anche la Tussilago Farfara. I contadini curavano le forme catarrali dell´apparato respiratorio avvolgendo i piedi con foglie di bardana e provocandone la traspirazione; curiosità: proprio sulla pianta dei piedi si trova un punto che - in agopuntura - viene stimolato per calmare la tosse.


    BARDANA



    bardana

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  9. Apocalypse23
     
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    www.tinnitus-causes.net/it/tag/goldenseal/

    http://www.tinnitus-causes.net/it/dieci-er...emente-acufene/

    erbe che possono aiutare a ridurre l'acufene.

    L'acufene è una condizione in cui una persona sente inconsueto ronzio, o fischi tipo di suoni o in un orecchio solo o in entrambe le orecchie. Questo suono può essere irritante e frustrante a volte. L'acufene non è una malattia. Si tratta di un sintomo di molte patologie come lesioni all'orecchio, problema circolatorio, o perdita di udito legata all'età. Esso può essere curata attraverso trattamenti naturali.

    Molte erbe naturali hanno mostrano notevoli miglioramenti per curare acufene. Per ottenere risultati efficaci, utilizzare le erbe che stimola la circolazione nella vostra dieta alimentare. Alcune delle piante sono le seguenti.

    1. Ginkgo Biloba: Questa erba lavora per ridurre al minimo il disagio degli acufeni. Ginkgo aumenta il flusso di sangue al cervello. Per ottenere risultati efficaci, basta prendere tutti i giorni ginkgo.

    2. Sesamo: I semi di sesamo vengono utilizzati per curare l'acufene, e visione offuscata. Trattamento ayurvedico indiano fa uso di questa erba per curare acufene.

    3. Black Cohosh: Questa erba aiuta ad alleviare questo disturbo. Per ottenere risultati efficaci, uso cohosh nero lungo con ginkgo.

    4. Goldenseal: Si raccomanda vivamente di non utilizzare questa erba quando si è incinta. Può essere usato per alleviare alcuni casi di tinnito.

    5. Piccola Pervinca: Esso contiene un composto chiamato vincamina, che viene utilizzato per ridurre l'acufene e la sindrome di Meniere.

    6. Spinaci e alimenti contenenti zinco: La carenza di zinco è anche una delle cause di acufene. Pertanto, chi soffre di acufene deve prendere abbastanza spinaci e cibi contenenti zinco per ottenere risultati efficaci.

    7. Seed Tea fieno greco: Bere il tè di semi di fieno greco su base regolare elimina i rumori orecchio.

    8. Olio di ricino: 3 o 4 gocce di questo olio in ciascun orecchio è un buon modo per curare l'acufene.

    9. Piantaggine: Piantaggine estratto costituisce un ottimo rimedio per le vostre orecchie. Continuare a bere 2 cucchiaio di succo di Piantaggine 3 volte al giorno per un periodo di sei settimane per ottenere risultati efficaci.

    10. Passion Flower: L'estratto a base di passiflora opere di regolamentare neurotrasmettitori e la circolazione.



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    un apiccola raccomandazione attenzione agli spinaci che contengono moltissimo nk il nk una volta entrato nel corpo è difficilissimo da eliminare meglio assumere lo zinco con gli integratori.
     
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  10. Apocalypse23
     
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    www.ayurvedaitalia.it/post.php?id=244

    TRIPHALA: SCOPRIAMO I SUOI MOLTEPLICI BENEFICI.


    La ricetta di questo tradizionale integratore a base di erbe risale a migliaia di anni ed è menzionata nei tradizionali testi indiani “Charak” e “Sushrut Samhitas” (1500 a.c.).

    Triphala è considerata una preparazione tridoshica di erbe, avendo effetti bilancianti e ringiovanenti sui tre elementi costituenti che governano la vita umana: Vata, che regola il sistema nervoso, Pitta che mantiene il processo metabolico, e Kapha, che dà supporto all'integrità strutturale. Il termine “Triphala” significa “tre frutti”. Triphala è considerata una combinazione nota e tradizionale, impiegata ampiamente dai guaritori ayurvedici. Triphala è formata da: Emblica officinalis ( Amalaki o amla), Terminalia Chebula (Haritaki), Terminalia Bellerica (Bibhitaki).



    Emblica officinalis ha un sapore aspro e può essere associato all'umore Pitta. Amalaki è una potente erba ringiovanente. L’amla possiede la più alta concentrazione di vitamina C presente in natura: possiede circa 20 volte il contenuto di vitamina C di una comune arancia. Favorisce la longevità e il sostentamento di tutti i tessuti corporei. Ritarda l'invecchiamento e mantiene la qualità nutriente cellulare. Molti studi dimostrano che il frutto è molto efficace nel ridurre il rischio di molti disturbi cronici, agendo da radical scavenger.

    Altri studi indicano che è molto più efficace rispetto alla vitamina C individuale,a ridurre le anormalità cromosomiche. La naturale vitamina C di Amalaki è facilmente assorbibile rispetto alla vitamina C sintetica. La vitamina C nell’amla ha una stabilità al tempo e al calore, dovuta alla presenza di alcuni tannini che si legano ad essa inibendo la sua dissipazione.

    Le ricerche mostrano che quando Amalaki viene assunta regolarmente come un integratore alimentare,reagisce agli affetti tossici provocati da un'esposizione prolungata a metalli pesanti,come il Piombo,Alluminio e Nichel.


    Altri studi dimostrano che aumenta il numero dei globuli rossi e la percentuale dell'emoglobina, e rinforza la fase anabolica(processo metabolico della sintesi proteica). Il frutto secco di Amalaki riduce i livelli del colesterolo, e l'aterosclerosi indotta dal colesterolo (ostruzione delle arterie).




    Terminalia Chebula ha un sapore amaro e corrisponde all’umore Vata. Il mirobolano chebulico, noto come “Haritaki”, è una pianta meravigliosamente rinforzante e purificante, ed è considera la più sacra della regione himalayana. Viene raffigurato tra le mani del Buddha guaritore, ed è anche la pianta sacra del Dio Shiva. L’Haritaki è, all’interno del Triphala, la pianta a maggiore potere lassativo; perciò gli individui che soffrono di stipsi ostinata possono assumerlo sia da solo che in quantità notevoli. Pulisce e detossifica i livelli organici più profondi senza ridurre le riserve corporee. È un lassativo sano e contiene gli antrachinoni, simili a quelli che si trovano nella cascara e rabarbaro.


    Haritaki, tradizionalmente assunta in primavera, è una risorsa ricca in tannini,amminoacidi,fruttosio,acido succinico e beta-sitosteroli. Numerosi studi compiuti su Terminalia Chebula dimostrano le sue proprietà anti-spasmodiche riducendo l'aumento anormale dei valori della pressione sanguigna e lo spasmo intestinale.

    Terminalia bellerica ha proprietà astringenti, toniche, digestive ed antispasmodiche. Il suo gusto primario è astringente, quello secondario è dolce, amaro e pungente. Il suo obiettivo sono i disequilibri associati a Kapha. Il frutto possiede proprietà antibatteriche. E' utilizzato in caso di idropisia, emorroidi, diarrea.Ha una potente azione purgante.Può espellere l'accumulo di muco o calcoli nel tratto digestivo, urinario, circolatorio e respiartorio. E' anche considerato un forte ringiovanente del corpo, specialmente per la voce, vista e capelli.


    Studi recenti mostrano che Terminalia Bellerica può ridurre i livelli dei lipidi attraverso il corpo, in modo specifico nel fegato e cuore. Ciò dimostra che ha una forte azione nel prevenire l' accumulo di grassi nel cuore o fegato, quindi può ridurre il rischio di malattie associato a questi organi. Inoltre purifica e bilancia gli eccessi di muco, cura l’asma, le affezioni bronchiali, le allergie e il singhiozzo.



    COSA CONSIGLIA BLISS AYURVEDA?

    Bliss Ayurveda Italy consiglia TRIPHALA MAX, una formulazione ayurvedica con l'aggiunta di rosa e finocchio. TRIPHALA MAX può aiutare la depurazione dell'intestino.



    E' un lassativo leggero contro la stitichezza, non crea assuefazione, aiuta a rimuovere le tossine dall'intestino, regolarizza il movimento intestinale, mantiene in salute la flora intestinale ed è utile nelle emorroidi e ragadi anali. E' buono per la salute degli occhi.

    Ingredienti: Phyllanthus emblica, Terminalia chebula, Terminalia bellerica, Foeniculum vulgare, Rosa centifolia

    Dosaggio suggerito e durata del trattamento: Prendere 2-4 pastiglie dopo cena con acqua tiepida prima di andare a dormire. In caso di costipazione cronica, prendere 2 pastiglie 2 volte al giorno. Può essere assunto per un periodo lungo, senza effetti collaterali.

    Consigli alimentari: Preferire verdure fresche, succhi di frutta freschi, zenzero, coriandolo, latte tiepido, acqua tiepida, datteri etc.





    amlal

    Emblica officinalis

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    terminaliachebula

    terminalia chebula

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  11. Apocalypse23
     
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    non è un erba è un frutto ma cura meglio dell'aspirina ed ha un grande efffetto antinfiammatorio.

    HomeSalute e medicina naturale.18 Aprile 2012Mirtilli al posto dell'aspirina
    Contro le infiammazioni ed il dolore si assume comunemente l'acido salicilico. Si può prendere attraverso l'aspirina, ma non è forse meglio assumere più frutta? Alta concentrazione in mirtilli, albicocche, ma anche nei pomodori

    L'acido salicilico, il noto principio attivo contenuto nella comunissima Aspirina, è al centro di continue attenzioni da parte della ricerca scientifica. Uno studio condotto dall'Università di Milano e pubblicato su Plant Foods for Human Nutrition, mette in rilievo come l'acido salicilico sia una sostanza preziosa contenuto naturalmente, in doti equilibrate, nella frutta.
    Gli studiosi hanno voluto verificare se il consumo di frutta portasse effettivamente ad un aumento dell'acido salicilico in circolo e se questo fosse sufficiente per creare un effetto antinfiammatorio, come quello riconosciuto al noto medicinale della Bayer ed a tutti i suoi vari epigoni.
    I ricercatori hanno dato, a rotazione, a 26 volontari, un frullato di pesche (equivalente a due porzioni di frutta) o una soluzione acquosa contenente i soli zuccheri della frutta, riscontrando che, soltanto nel primo caso nell'ora successiva alla somministrazione, la concentrazione di acido salicilico in circolo quasi raddoppiava e si manteneva elevata anche dopo tre ore. Dopo l’assunzione di frutta, inoltre, i livelli di interleuchina 6 (un indicatore dell'infiammazione) aumentavano meno rispetto a quanto accadeva con la soluzione zuccherata.
    “Il nostro interesse per i salicilati — ha spiegato Battezzati, coautore dello studio e professore di Nutrizione del Distam (Dipartimento di Scienze e Tecnologie Alimentari e Microbiologiche) — è legato agli effetti dell'aspirina, noto analgesico e antinfiammatorio, che assunto continuativamente e a basse dosi serve per la protezione cardiovascolare e per la prevenzione dei tumori del colon retto. Poiché l'aspirina viene rapidamente metabolizzata dall'organismo in acido salicilico, è naturale pensare che anche i salicilati dei vegetali possano esercitare un’azione benefica”.

    Alte concentrazioni di salicilati sono contenute in albicocche, more, mirtilli ma anche negli ortaggi, tra cui radicchio, cicoria o pomodori.

    di Gabriele Bindi
    terra nuova-
     
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  12. Apocalypse23
     
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    aglio il miglior antibiotico naturale dalle mille virtù


    Gli antibiotici naturali sono delle piante che contrastano l’azione dei batteri senza dare effetti collaterali e che, a volte, si rivelano efficaci quanto gli antibiotici di sintesi. Naturalmente, è buona norma prima di assumerli chiedere il consiglio del medico poiché potrebbero interagire con altri farmaci in uso; oppure, se presi in dosi sbagliate, possono risultare tossici.
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    Tra tutti gli antibiotici naturali l’aglio figura al primo posto. L’aglio contiene dei complessi solforati che gli conferiscono il tipico odore; è particolarmente ricco di allicina, un potente antibiotico che viene liberato quando l’aglio viene tagliato o spremuto e nella masticazione. L’aglio è un antibiotico a largo spettro; è utile per combattere le infezioni batteriche dell’apparato respiratorio, favorendo l’espulsione del catarro: dai problemi polmonari alle bronchiti, raffreddori, otiti e faringiti. E’ anche indicato contro stafilococchi e streptococchi
    responsabili di infezioni intestinali e contro parassiti intestinali e diarrea. In caso di gastroenterite aumenta la resistenza contro questi disturbi e ne accelera la guarigione. Ha un’azione antifungina in special modo contro la candida; favorisce il ripristino della flora batterica; regola la pressione arteriosa, riduce il rischio di sclerosi delle arterie, previene la formazione di trombi e regolarizza il tasso del colesterolo e dei trigliceridi nel sangue. Inoltre, l’aglio ci protegge contro i metalli pesanti che introduciamo attraverso lo smog, gli alimenti contaminati e otturazioni dentarie: i composti solforati, infatti, si legano alle molecole di mercurio, piombo e cadmio e le fanno espellere con più facilità.
    Per poterne ottenere tutti i benefici sarebbe opportuno consumarlo crudo, poiché con la cottura l’aglio perde molte delle sue proprietà. In caso di infezione, è opportuno mangiare uno spicchio di aglio al giorno ma, se l’infezione è acuta, se ne possono mangiare 2 o 3 spicchi. Per evitare i disturbi gastrici dovuti alla sua ingestione, cercare di assumerlo con altro cibo; in alternativa è possibile utilizzare la tintura madre nella misura di 15 gocce due volte al giorno.

    aglio

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    Altro ottimo antibiotico naturale è l’echinacea, particolarmente attivo contro lo stafilococco aureo; è immunostimolante e ricco di sostanze con proprietà antinfiammatorie e antimicotiche. Inoltre, contiene un principio attivo (l’echinacoside) che, rallentando la velocità di penetrazione dei microrganismi nei tessuti, accelera la guarigione delle ferite e diminuisce il rischio di infezione. L’echinacea è efficace, soprattutto, contro raffreddore, influenza, infezioni delle vie respiratorie e urinarie, bronchiti e herpes.

    La dose giornaliera di estratto secco da assumere è di 8 o 12 mg per kg di peso corporeo, da suddividere in due somministrazioni preferibilmente lontano dai pasti. Per prevenire le malattie da raffreddamento, invece, è possibile assumere tutte le mattine 30 gocce di tintura madre o una capsula di estratto secco da 300 mg per tutto l’inverno. L’echinacea è controindicata nelle malattie autoimmuni (artrite reumatoide, lupus, sclerosi multipla) perché devono seguire una terapia soppressiva del sistema immunitario.


    echinacea-echinacea


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    Anche l’olio estratto dall’origano (e in particolare il carvacrolo, una sostanza in esso contenuta) è risultato essere efficace contro gli stafilococchi, responsabili di varie infezioni e spesso resistenti agli antibiotici tradizionali, come la streptomicina, la penicillina e la vancomicina. Questo olio ha un’azione espettorante, fluidifica le secrezioni bronchiali ed è un antisettico delle vie respiratorie. E’ anche antitossico e antivirale; contrasta le malattie da raffreddamento delle prime vie aeree, le infezioni della bocca e le micosi cutanee. Si assume mettendo due gocce di olio essenziale in un cucchiaio di miele, tre volte al giorno dopo i pasti. L’origano non è un rimedio adatto ai bambini.

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    Un ulteriore antibiotico naturale ad ampio spettro è il lapacho, una pianta originaria del sud america, molto efficace per combattere virus, funghi e parassiti. E’ particolarmente indicato nella cura dell’impetigine, un’infezione della pelle molto contagiosa. Ha anche proprietà diuretiche, sedative, decongestionanti, ipotensive e cardiotoniche. E’ utile per curare la candida albicans, le micosi delle unghie di mani e piedi, gli eczemi e la psoriasi. La dose consigliata è di 10 g al giorno di polvere essiccata o decotto; oppure, in capsule da 500 mg fino a 9 al giorno.


    lapacho
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    Infine, si ricorda l’uncaria tomentosa, una pianta ricca di alcaloidi, che stimolano il sistema immunitario rendendolo più forte contro virus e batteri. E’ efficace per trattare tutti i disturbi che coinvolgono la risposta immunitaria: dalle malattie da raffreddamento delle prime vie aeree alle infezioni croniche di bronchi, polmoni, vie urinarie, fegato e reni. E’ anche un ottimo antivirale, antinfiammatorio, cicatrizzante e antiossidante; inoltre, ricostruisce la flora batterica intestinale e purifica l’intestino. E’ utile per curare ulcere, gastriti, dissenteria, candida e parassiti intestinali. Svolge un’azione antidolorifica efficace in caso di artrite, artrosi, dolori reumatici e nevralgie. La dose consigliata va da 2 a 4 mg per kg di peso di estratto secco nebulizzato e titolato, due volte al giorno; una dose maggiore può provocare diarrea. Questa pianta è controindicata nei casi di terapia im
    munosoppressiva, in gravidanza e durante l’allattamento.


    uncaria

    fonte:http://it.ewrite.us/come-curarsi-con-gli-antibiotici-naturali-53031.html
     
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