Esami del Sangue Non Comuni

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    Esami del sangue particolari e non comunemente richiesti

    Esami diagnostici non comuni

    L'ACE (enzima di conversione dell'angiotensina) agisce come una peptidasi sull'Angiotensina I per formare l'Angiotensina II che è provvista di elevata attività pressoria. La determinazione è utile nella valutazione delle patologie legate all'ipertensione.


    Gli Acidi Biliari, sintetizzati a livello epatico, sono prodotti del catabolismo del colesterolo. La coliglicina od acido glicolico e' l'acido biliare primario che circola nel sangue legato all'albumina. In condizioni di digiuno la maggior parte degli acidi biliari e' trattenuta nella colecisti.


    L'Acido 5-idrossindoloacetico (5-HIAA) urinario rappresenta il principale metabolita della serotonina, una ammina derivante dal metabolismo del triptofano. La serotonina viene prodotta in eccesso dalla maggior parte dei tumori carcinoidi con conseguente accumulo di serotonina nel tessuto neoplastico e nel sangue e aumento dell'eliminazione urinaria di acido 5-idrossindoloacetico. Sede preferenziale dei carcinoidi è l'appendice dove si comportano generalmente come tumori benigni, metastatizzano raramente e, asportati, non recidivano. Localizzazioni in sede ciecale invece metastatizzano con elevata frequenza nel fegato. Quando il tumore è localizzato, la concentrazione di serotonina nel sangue rientra nei valori normali perchè viene metabolizzata dal fegato. Se invece il tumore è metastatizzato, specialmente se nel fegato, la serotonina si riversa in circolo provocando la tipica sintomatologia clinica. Tumori carcinoidi possono portare ad un incremento nella secrezione anche di triptofano, 5 idrossitriptofano ed istamina. Nei casi di tumore carcinoide non metastatizzato ed in pazienti con la sindrome ma senza diarrea, l'acido 5-HIAA puo' essere normale.
    In caso di cibi contenenti serotonina o farmaci producenti metaboliti che reagiscono con il nitrosonaftolo, sostanza utilizzata per il dosaggio, puo' determinarsi una falsa positivita'. Farmaci interferenti con il dosaggio sono i salicilati , la fenacetina, gli sciroppi per la tosse, antinfiammatori non steroidei, gli inibitori della MAO, la metildopa e le fenotiazine. Tutti i farmaci debbono essere sospesi nelle 72 ore precedenti alla raccolta delle urine delle 24 ore. Nelle 72 ore che precedono e durante la raccolta non debbono essere assunti cibi tipo banane, pompelmi, prugne, noci, melanzane, pomodori ed avocado.


    L'ACTH (ormone adrenocorticotropo) controlla l'attivita' secretoria della corteccia surrenale. L'ACTH presenta un ritmo circadiano di secrezione con massima produzione al mattino. Nella sindrome di Cushing, i valori di ACTH non presentano caratteristiche particolari a differenza dei livelli aumentati di cortisolo plasmatico con perdita del ritmo circadiano. Valori alti di ACTH si riscontrano invece nella sindrome da produzione ectopica associata ad alti valori di cortisolo. Nel morbo di Addison in seguito alla distruzione del tessuto surrenalico la concentrazione plasmatica dell'ACTH risulta aumentata mentre i valori di cortisolo diminuiscono notevolmente. Nell'insufficienza surrenalica secondaria a malattie sistematiche i livelli di ACTH e cortisolo sono entrambi bassi.
    Tutti i farmaci contenenti cortisone debbono essere sospesi nelle 2 settimane precedenti il test. Lo stress e l'esercizio fisico possono interferire con i risultati del dosaggio.
    L'Aggregazione Piastrinica rappresenta un'indice diretto della funzionalita' piastrinica stessa e viene determinata tramite l'aggiunta di agenti aggreganti, ADP (in concentrazione di 1 e 3 moli) e collagene, al plasma ricco di piastrine. L'esame e' indicato nella valutazione del rischio vascolare e nello studio dell'emostasi.
    L'acido acetilsalicilico, gli antistaminici, il clorodiazepam, il clofibrato, cocaina, corticosteroidi, diazepam, dipiradamolo, furosemide, gentamicina, indometacina ed antinfiammatori non steroidei, marijuana, fenotiazine, fenilbutazone, propanolo, composti della piramidina, sulfinpirazone, teofillina, antidepressivi triciclici possono inibire l'aggregazione piastrinica falsando i risultati.

    L'Aldolasi e' un enzima presente nel muscolo scheletrico umano, cervello, fegato e muscolo cardiaco. L'aldolasi e' aumentata in caso di distrofia muscolare di Duchenne, nelle dermatomiositi, nelle polimiositi, in corso di patologie epatiche croniche, infarto del miocardio, pancreatite emorragica, gangrene.


    L'Aldosterone e' il principale ormone mineralcorticoide prodotto dal surrene. La produzione di aldosterone e' essenzialmente regolata dal sistema renina-angiotensina, ma un ruolo importante e' anche svolto dall'ACTH, dal GH e dai livelli di sodio e potassio plasmatici. L'iperaldosteronismo primario e' caratterizzato da ipertensione con perdita renale di potassio.
    L'iperaldosteronismo secondario puo' essere presente nello scompenso cardiaco congestizio, nella cirrosi, nella nefrosi e in tutti gli stati patologici in cui esiste una concentrazione del volume plasmatico. Per una corretta valutazione e per la diagnosi di iperaldosteronismo e' indispensabile il dosaggio contemporaneo della renina che, a sua volta, risulta alta nell'iperaldosteronismo primario e bassa nell'aldosteronismo secondario. L'ingestione di liquidi ed i farmaci che influenzano i livelli di aldosterone (diuretici, antipertensivi, estroprogestinici) debbono essere interrotti 2 settimane prima del prelievo. Per il dosaggio dell'ormone in clinostasi è consigliabile tenere il paziente disteso per almeno mezz'ora prima del prelievo.

    L' Alfa-1-Antitripsina e' una glicoproteina sintetizzata dal fegato capace di azione inibente sulla attivita' della tripsina. E' espressione di una reazione non specifica ad uno stimolo acuto.Valori elevati di Alfa 1-antitripsina si possono riscontrare in caso di edema angioneurotico ereditario, patologie gastriche ed epatiche, pancreatiti, diabete, carcinomi, patologie renali, patologie reumatiche, stress, esercizio fisico, gravidanza, contraccettivi orali, patologie polmonari croniche. I valori molto bassi di questa proteina negli individui adulti (terza, quarta decade di vita) sono stati associati allo sviluppo precoce di enfisema polmonare.
    L'Amilasi e' un enzima digestivo capace di scindere oligosaccaridi e polisaccaridi in composti piu' piccoli (disaccaridi). L'amilasi sierica e' principalmente prodotta nel pancreas e nelle ghiandole parotidee. Rispetto ai livelli sierici, l'incremento dell'amilasi urinaria in caso di pancreatite persiste per piu' tempo . Un'aumento della amilasi puo' instaurarsi anche nelle lesioni infiammatorie delle ghiandole salivari, ulcera peptica, ostruzione intestinale, calcoli biliari, aneurisma dell'aorta, peritonite, appendicite acuta, traumi cerebrali, scottature, shock traumatico

    L'Ammoniemia e' presente in caso di patologia epatica, uremia, infezioni del tratto urinario con stasi, sindrome di Reye, errori congeniti del metabolismo compresi deficit enzimatici nel ciclo dell'urea, nutrizione parenterale, terapia con sodio valproato. Nel caso della cirrosi, l'aumento della ammoniemia e' dovuto all'alterato flusso epatico.

    Gli Anticorpi Anti Mitocondrio (AMA
    ) sono un test di screening per patologie autoimmuni, cirrosi biliare primaria, epatite cronica attiva, lupus erithematosus sistemico, anemia perniciosa, artrite reumatoide, morbo di Addison. Una positivita' all' immunofluorescenza puo' essere presente in molti soggetti normali.

    Gli Anticorpi Anti Nucleo (ANA) rappresentano un test di screening per patologie autoimmuni come il lupus erithematosus sistemico (LES) e l'epatite cronica attiva. Una positivita' alla immunofluorescenza a basse titolazioni puo' essere presente in molti soggetti normali specie soggetti anziani. Alcuni pazienti con LES sono ANA negativi se il substrato utilizzato per l'analisi e' il fegato di topo, positivi se testati con linea cellulare Hep-2 come substrato.
    L'acido paraminosalicilico, carbamazepina, cloropromazina, fenitoina e farmaci del gruppo della idantoina possono dare false positivita' degli ANA

    Il Delta 4 Androstenedione e' il principale androgeno prodotto dall'ovaio e precursore degli estrogeni e del testosterone. Di conseguenza i livelli plasmatici risultano elevati in caso di iperandrogenismo funzionale di origine ovarica.
    In caso di iperandrogenismo i tests di soppressione e di stimolazione permettono di indirizzare la diagnosi verso un'origine surrenalica od ovarica.

    Gli Anticorpi Anti-DNA creano immuno-complessi DNA- antiDNA e sono presenti nell'80-90% dei casi nel Lupus Erithematosus Sistemico (LES). Sono anche presenti in caso di disordini reumatici, epatite cronica attiva, mononucleosi infettiva e cirrosi biliare.

    La presenza di anti-HBs (anticorpi contro l'antigene di superficie del virus dell'epatite B) e' segno di avvenuta esposizione di un soggetto al virus dell'epatite B (HBV) con l'acquisizione della relativa immunita' anticorpale anti-HBs. Generalmente presenti nel sangue qualche tempo dopo la scomparsa di HBsAg dal circolo, alla fine della cosiddetta fase finestra, perdurano per anni o per tutta la vita. Il dosaggio dell'anti-HBs e' di fondamentale importanza per individuare i soggetti non immuni dall'infezione da HBV nello screening delle categorie a rischio. Il dosaggio degli anti-HBs e' indispensabile per stabilire l'efficacia della vaccinazione verso il virus dell'epatite B.

    L'HIV è considerato il virus agente etiologico dell'immunodeficienza acquisita (AIDS). Gli anticorpi anti-HIV sono stati osservati nei pazienti affetti da AIDS anche se la presenza di detti anticorpi non costituisce diagnosi della suddetta sindrome. L'HIV si trasmette attraverso rapporti sessuali, esposizione a sangue o a derivati ematici infetti oppure da madre infetta al feto.
    La ricerca di anticorpi anti-HIV viene eseguita come screening con sistemi che, in caso di risultato positivo, devono essere confermati con ulteriori approfondimenti diagnostici (Western Blot).

    Gli Anticorpi Anti-Microsomi possono essere rilevati nel 40%-70% di pazienti affetti da tiroidite cronica, nel 70% di pazienti affetti da ipotiroidismo, nel 40% di pazienti affetti da morbo di Graves-Basedow, ed in una piccola percentuale di pazienti affetti da altre patologie autoimmuni.
    Individui normali possono essere aspecificamente positivi. L'artrite reumatoide, l'anemia emolitica autoimmune possono interferire con il dosaggio.

    Gli Anticorpi Anti-Tireoglobulina possono essere rilevati nel 40%-70% di pazienti affetti da tiroidite cronica, nel 70% di pazienti affetti da ipotiroidismo, nel 40% di pazienti affetti da morbo di Graves-Basedow, ed in una piccola percentuale di pazienti affetti da altre patologie autoimmuni. Possono essere presenti interferenze nel dosaggio in caso di artrite reumatoide ed anemia emolitica autoimmune. E' possibile una positivita' aspecifica in individui normali.


    Gli Anticorpi Anti Perossidasi Tiroidea (TPO) sono prodotti verso il piu' importante enzima coinvolto nella sintesi degli ormoni tiroidei. Esplicano un danno cellulare mediante l'attivazione del sistema complementare. Questi anticorpi di classe IgG sono presenti in quasi tutte le malattie autoimmuni tiroidee quali la malattia di Hashimoto, il mixedema, la malattia di Graves-Basedow. Gli anticorpi anti-perossidasi sono di grande importanza patogenetica, in quanto si correlano con la fase attiva della patologia.
    Sono presenti anche in altre disfunzioni non tiroidee come in pazienti affetti dal morbo di Addison o il diabete mellito insulino dipendente.

    L'Antitrombina III , cofattore dell'eparina, e' uno degli inibitori delle proteine plasmatiche principalmente della trombina. Puo' aumentare in caso di iperglobulinemia, uso di anticoagulanti di tipo cumarinico, VES elevata, proteina C reattiva aumentata, assunzione di contraccettivi orali. Diminuisce dopo terapia con contraccettivi orali, in seguito ad embolia polmonare, infarto miocardico, coagulazione intravascolare, tromboflebite, patologie neoplastiche del fegato.

    Le Apolipoproteine rappresentano la parte proteica delle lipoproteine plasmatiche. Le piu' importanti dal punto di vista diagnostico sono le APO-A1 e le APO-B. Il dosaggio delle apolipoproteine A1 e B viene utilizzato nella predizione del rischio di patologie cardiovascolari.

    L'Aptoglobina
    e' una glicoproteina sintetizzata dal fegato, costituita da due subunita', a e b , in grado di combinarsi con l'emoglobina libera e trasportarla al sistema reticoloendoteliale. Il complesso aptoglobina-emoglobina e' metabolizzato ad aminoacidi liberi e ferro in poche ore, rappresentando un mezzo di conservazione del ferro. La sua diminuzione e' indice di emolisi intra ed extravascolare. Puo essere diminuita in caso di anemia megaloblastica con componente emolitica. Un aumento e' presente in infiammazioni acute e croniche, neoplasie metastatizzanti, infarto miocardico, collagenopatie, ustioni.
    E' presente una diminuzione dei livelli in caso di terapia estroprogestinica. Al contrario, gli androgeni incrementano i livelli di aptoglobina.

    La Beta 2 Microglobulina
    è una proteina plasmatica che rappresenta un indice di filtrazione glomerulare. Un aumento plasmatico e' presente nell'insufficienza renale, neoplasie bronchiali e del tubo digerente, collagenopatie, mieloma multiplo. La beta-2-Microglobulina e' aumentata in pazienti affetti da AIDS in fase progressiva. Viene considerata inoltre anche come marker tumorale nelle neoplasie renali.

    La Beta-HGC
    rappresenta la subunita' beta della gonadotropina corionica. Il dosaggio della BHCG permette di individuare lo stato di gravidanza pochi giorni dopo la mancata mestruazione. Il suo monitoraggio durante i primi 3 mesi di gestazione permette di valutare il corretto andamento della gravidanza ed eventuali minacce di aborto. L'HCG puo' essere prodotta anche in alcune neoplasie trofoblastiche quali coriocarcinomi e carcinomi embrionali del testicolo (non seminale) e dell'ovaio.

    La Calcitonina è un peptide di 32 aminoacidi. Il dosaggio della calcitonina è di fondamentale importanza nella diagnosi e nel monitoraggio del carcinoma midollare della tiroide. e nel follow-up delle neoplasie endocrine multiple che comprendono il feocromocitoma e la ganglioneuromatosi intestinale.
    E' possibile riscontrare un aumento dei livelli di Calcitonina anche in patologie tumorali come i carcinomi polmonari, alcuni casi di carcinoma della mammella, nei tumori insulari. Inoltre un aumento è riscontrabile anche in patologie non tumorali come pancreatiti, tiroiditi e nell'insufficienza renale.

    La Cardiolipina e' una sostanza che funziona come substrato antigenico per anticorpi antitreponema e lupus anticoagulant (LAC). E' importante nella diagnosi differenziale di trombosi ricorrenti, sindromi lupus-like, falsi positivi della VDRL e nei casi di aborto spontaneo ricorrente. La presenza di anticardiolipina e' associata con trombosi spontanea ed episodi trombotici (es. tromboflebiti o trombosi cerebrospinali), con aborti spontanei ed infarti placentari.
    Antibiotici, contraccettivi orali, penicillina, fenitoina, chinidine, diagnostici radioattivi, streptomicina, sulfonamide, tetraciclina e trimetadione sono tutte sostanze che possono causare false positivita' del test. E' consigliabile eseguire il prelievo a digiuno da 8 ore dopo sospensione di tutti i farmaci nelle 72 ore che precedono il test.

    Le Catecolamine Urinarie comprendono l'adrenalina, la noradrenalina e la dopamina, prodotte dalla midollare surrenalica. Vengono secrete in risposta a stimolazioni del sistema nervoso simpatico e svolgono funzioni di regolazione a livello di tutte le cellule, modulando la frequenza cardiaca, la pressione arteriosa, il metabolismo glicidico e quello degli acidi grassi liberi. E' di fondamentale importanza nella diagnosi di feocromocitoma. Possono aumentare nel neuroblastoma.
    L'esame si esegue sulle urine delle 24 ore. Durante la raccolta il contenitore deve essere mantenuto in frigorifero. Interrompere l'esercizio fisico nelle 24 ore che precedono la raccolta e durante questa evitare condizioni di stress.

    La Ceruloplasmina e' una globulina sintetizzata dagli epatociti che interviene nel trasporto del rame. I suoi livelli ematici diminuiscono nei casi in cui si verifica perdita di proteine come la sindrome nefrosica, il malassorbimento, la patologia epatica grave. E' riscontrabile un aumento in caso di patologia neoplastica, come nel morbo di Hodgkin, negli stati infiammatori, nella cirrosi primaria biliare, nel lupus erithematosus sistemico, nell'artrite reumatoide.

    Gli Anticorpi Anti Chlamydia si producono dopo l'esposizione a piccoli organismi intracellulari immobili, le Chlamydie, che presentano molte caratteristiche comuni ai batteri e sono sensibili alla terapia antibiotica. Questi microorganismi sono simili anche ai virus perche' richiedono la presenza di cellule vitali per la loro moltiplicazione. Il gruppo di microrganismi presenta due specie, la Chlamydia psittaci, agente etiologico della psittacosi e la Chlamydia trachomatis, implicata in una grande varieta' di infezioni nell'uomo, tra cui infezioni oftalmologiche ed infezioni urogenitali. La psittacosi si manifesta nell'uomo come una pneumopatia acuta febbrile. Le flogosi da Chlamydia trachomatis possono essere spesso causa di infertilita'.

    Il Cloro è il principale anione extracellulare; viene assunto con gli alimenti, segue il destino del metabolismo idrico e viene eliminato attraverso i reni ed il sudore. La sua funzione è quella di assicurare l'osmolarità del sangue, mantenere l'equilibrio acido-base, partecipare alla cessione di anidride carbonica dai tessuti al sangue e dai globuli rossi all'aria alveolare e di essere l'elemento base della secrezione dell'acido cloridrico gastrico.
    Aumenta in caso di insufficienza renale acuta, acidosi metabolica, alcalosi respiratoria, scompenso cardiaco.
    Diminuisce nel vomito, diarrea, acidosi respiratoria, alcalosi metabolica, morbo di Addison.

    Il Cortisolo e' un ormone steroideo secreto dalle ghiandole surrenali. Il suo dosaggio e' utlizzato per verificare lo stato di funzionalita' della corteccia surrenale, per la diagnosi di sindrome di Cushing (valori elevati con scomparsa del ritmo circadiano), sospetta insufficienza surrenalica primitiva o secondaria, studio dell'asse ipotalamo-surrene. Nelle sindromi adrenogenitali i livelli di cortisolo diminuiscono determinando un aumento dell'ACTH.
    I livelli di cortisolo seguono un ritmo circadiano e sono correlati con l'alternanza sonno-veglia: i livelli piu' elevati sono presenti la mattina tra le ore 6 e le 10, i piu' bassi la sera verso le ore 24. Lo stress, l'esercizio fisico, la gravidanza, i farmaci contenenti estrogeni, il carbonato di litio, il metadone e l'alcool etilico possono far aumentare i livelli di cortisolo. Si consiglia il digiuno nelle 8 ore che precedono il prelievo.

    La CPK
    e' un enzima endocellulare contenuto principalmente nel muscolo scheletrico, nel miocardio e nel tessuto cerebrale. La sua determinazione è di importanza fondamentale per la diagnosi di distrofie muscolari ed infarto del miocardio. Sono stati identificati 3 isoenzimi: CKBB di origine cerebrale, CKMB di origine cardiaca ed il CKMM di origine muscolo-scheletrica. L'esercizio fisico, iniezioni intramuscolari profonde, delirium tremens e interventi chirurgici possono elevare i livelli di CPK. Farmaci che possono produrre un incremento di CPK sono gli anticoagulanti, la morfina, l'alcool, alte dosi di salicilati, l'anfotericina B, i clofibrati ed alcuni anestetici. Si consiglia di eseguire il prelievo a digiuno da 8 ore.

    La Creatininfosfochinasi MB (CPK-MB), isoenzima della CPK di origine cardiaca, rappresenta il 6% della creatininfosfochinasi totale. Questo enzima aumenta in caso di infarto miocardico. Il suo aumento inizia dopo 4-6 ore dall'insorgenza dell'infarto, raggiunge valori massimi dopo 16-24 ore e si normalizza dopo 3-4 giorni.
    L' intenso esercizio fisico, iniezioni intramuscolari profonde, delirium tremens e interventi chirurgici che comportano una manipolazione o una compressione delle masse muscolari possono elevare i livelli di CPK. Farmaci interferenti sul dosaggio sono gli anticoagulanti, la morfina, l'alcool, alte dosi di salicilati, l'anfotericina B, i clofibrati ed alcuni anestetici. Si consiglia di eseguire il prelievo a digiuno da 8 ore.

    Cupremia
    Il rame riveste una notevole importanza biologica nel metabolismo del ferro contribuendo alla biosintesi della emoglobina ed influenzando l'assorbimento intestinale del ferro stesso. Viene eliminato prevalentemente per via biliare. Aumenta nella gravidanza, infezioni acute e croniche, morbo di Hodgkin, epatopatie, collagenopatie. E' diminuita nella malattia di Wilson, sindrome nefrosica, morbo celiaco, ustioni.
    Consigliabile eseguire il prelievo a digiuno da almeno 8 ore.

    Il Cytomegalovirus
    appartiene al gruppo degli Herpes-virus. Può infettare diversi organi e produrre un'ampia varieta' di sintomi clinici. L'infezione appare principalmente in pazienti immunodepressi (trapianti renali, chemioterapia, AIDS). Se contratto in gravidanza può causare malformazioni congenite e aborti. L'infezione acuta e' confermata da un titolo elevato di IgM.
    Anticorpi eterofili e la presenza del fattore reumatoide possono causare falsa positivita' delle IgM. Anche anticorpi IgM fetali verso le IgG specifiche materne possono dare risultati falsamente positivi. Da non dimenticare inoltre l'elevato background di positivita' esistente nella popolazione adulta normale.

    Il DHEAS viene eliminato attraverso le urine dove costituisce la quota maggiore dei 17 chetosteroidi. Un'aliquota di esso viene trasformata, mediante un metabolismo di tipo "indiretto" in androstenedione, mentre un'altra subisce invece un metabolismo di tipo "diretto" tramite l'azione della 17 alfa idrossilasi. La valutazione dei livelli plasmatici di DHEAS e' di importanza fondamentale nell'identificazione delle cause e nel trattamento di pazienti con eccesso di androgeni in quanto e' prodotto prevalentemente dal surrene, a differenza del DHEA, del Delta-4-Androstenedione e del Testosterone (iperandrogenismo funzionale surrenalico). Nell'irsutismo ghiandolare e' facile riscontrare un coinvolgimento sia del surrene che dell'ovaio.
    I livelli plasmatici di DHEAS variano in rapporto all'eta'. Dopo la nascita rimangono a livelli bassissimi sino alla fase puberale, anche se spesso e' rilevabile un progressivo aumento a partire dai 6 anni di eta' sino ai 13 anni, periodo in cui iniziano ad essere sovrapponibili con quelli dell'adulto. Dopo i 45-50 anni i livelli cominciano di nuovo a scendere.

    La Digossina e' il glicoside digitalico piu' usato nella terapia dello scompenso cardiaco. Dopo somministrazione orale la massima concentrazione si raggiunge tra i 60 ed i 90 minuti con una emivita negli adulti di circa 40 ore. La digossina viene eliminata per l'80% per via renale, pertanto in caso di insufficienza renale si possono verificare facilmente intossicazioni.
    Patologie tiroidee, malassorbimento, colestiramina, pectina, caolino, neomicina, sulfasalazina, farmaci anticolinergici, assunzione di radioisotopi possono causare interferenze nel dosaggio della digossina.

    L'Elettroforesi delle Proteine Sieriche permette di distinguere le albumine, le alfa1-globuline (α-glicoproteina acida, α-fetoproteina, α1-antitripsina), le alfa2-globuline (aptoglobina, protrombina, cerulopalsmina, colinesterasi, α2-macroglobulina), le beta-globuline (β-lipoproteine, transferrina, frazione C3 del complemento) e le gamma-globuline (anticorpi o immunoglobuline). Variazioni nelle percentuali di tali frazioni sono caratteristiche di diversi stati patologici.
    L'albumina aumenta nella deidratazione (vomito, diarrea, ustioni) e diminuisce in patologie del fegato, renali e gastrointestinali, malnutrizione e cachessia.
    Le alfa 1 globuline sono aumentate in caso di patologia infiammatoria o neoplastica attiva, gravidanza, nefrosi, malattie epatobiliari, diabete, ipotiroidismo.
    Le alfa 2 globuline sono aumentate nelle malattie ad impronta infiammatoria e distruttiva quali le neoplasie, nella febbre reumatica, nella sindrome nefrosica, nel diabete mellito, in gravidanza, infezioni, necrosi, traumi, ustioni.
    Le gamma globuline comprendono IgG, IgA, IgM, IgD, ed IgE. Una elevazione diffusa policlonale e' segno di un processo immunologico cronico (cirrosi ed epatite cronica attiva), patologie del collageno, patologie infettive, stati infiammatori, neoplasie. Un aumento monoclonale della frazione gamma indica un incremento di una singola immunoglobulina spesso incompleta o con caratteri anomali e privi di attività anticorpale, correlato con la proliferazione iperplastica o neoplastica di un clone di cellule produttrici di anticorpi.
    Il valore del rapporto quantitativo tra albumina e globuline (rapporto A/G) ha una notevole importanza diagnostica; in linea di massima le modificazioni delle sieroproteine in caso di eventi morbosi tendono ad essere nel senso di una diminuzione di albumina e di un aumento delle globuline e perciò di un abbassamento del loro rapporto quantitativo.
    Si richiedono almeno 8 ore di digiuno prima del test e una dieta povera di grassi nei giorni che lo precedono.

    L'Elettroforesi dell'Emoglobina consente, attraverso la migrazione in un campo elettrico di un campione di sangue emolizzato, di distinguere emoglobine anomale permettendo la diagnosi di diverse emoglobinopatie, in particolar modo per la diagnosi delle talassemie.
    E' consigliabile eseguire il prelievo a digiuno da 8 ore.

    Il dosaggio degli ENA e' di fondamentale importanza nella diagnosi differenziale tra lupus erithematosus sistemico e connettivite mista, nei casi di LES con ANA negativi e nella sindrome da anticorpi antifosfolipidi. Sono presenti in circa il 40% di soggetti affetti da LES. Si riscontrano anche in caso di artrite reumatoide, sindrome di Sjögren, nel lupus indotto da farmaci, nella connettivite mista. Nei casi di positivita' si ha spesso una VDRL falsamente positiva, un PTT prolungato e tendenza alla trombosi. In questi pazienti e' presente anche una positivita' agli anticorpi anticardiolipina (sindrome da anticorpi antifosfolipidi).

    Gli Anticorpi Anti Endomisio (EMA) sono presenti nel 70-80% di pazienti affetti da dermatite erpetiforme e da pazienti affetti da morbo celiaco.
    I pazienti affetti da morbo celiaco con deficit di IgA possono mostrare IgG invece che IgA antiendomisio.

    Il Virus dell'Epatite A e' in grado di causare un'epatite. La trasmissione avviene bevendo acqua o mangiando cibo contaminato con materia fecale contenente il virus. Molluschi contaminati sono una sorgente frequente di infezione. Il periodo di incubazione è generalmente di 3-4 settimane. L'eliminazione fecale del virus è un evento molto precoce ed è fonte di contagio.
    Come per le altre epatiti, una persona infettata con l'epatite A puo' non avere nessun sintomo. I sintomi piu' comuni includono fatica, vomito, dolore nell'area epatica, febbre, cefalea, mialgia, nausea, diarrea. Dopo alcuni giorni compare ittero, emissione di urine scure e aumentano le transaminasi e la bilirubina. La maggior parte delle persone guarisce entro i sei mesi. Non vi e' nessun specifico trattamento per l'epatite A. La maggior parte dei pazienti va tenuta a riposo da una a quattro settimane dopo la diagnosi. Anticorpi IgM appaiono precocemente e scompaiono nel giro di poche settimane rappresentando quindi un marker di infezione acuta. In un secondo momento compaiono anticorpi IgG che persistono tutta la vita e conferiscono l'immunita' alla malattia.

    Il Fibrinogeno
    o fattore I e' un fattore essenziale della coagulazione. Viene sintetizzato dal fegato e dal reticolo endoteliale. Per mezzo della trombina si trasforma in fibrina per un processo di polimerizzazione, intervenendo nella formazione del coagulo. Fa parte delle proteine della fase acuta.

    L'Acido Folico e' coinvolto nella produzione di DNA e di RNA. Il 20% dei folati assorbiti giornalmente deriva dalla dieta, il rimanente viene sintetizzato dalla flora batterica intestinale. La carenza di folati e' un'evenienza relativamente rara e puo' riscontrarsi in gravidanza o negli alcolisti. Altre cause di una bassa concentrazione di folati nel siero, possono essere l'eccessiva utilizzazione, come accade nelle epatopatie, nelle malattie emolitiche e nei tumori. La deficienza di folati nell'uomo e' spesso associata a macrocitosi ed anemia megaloblastica. In caso di anemia macrocitica e' opportuno eseguire il dosaggio della vitamina B12.
    La dieta vegetariana può incrementare i folati. La dilantina, i barbiturici , la nitrofurantidina e l'emodialisi fanno diminuire il tasso di folati sierici come pure l'assunzione di estro-progestinici.

    Il Fosforo e' contenuto per l'80% nel tessuto scheletrico e la restante parte nel tessuto muscolare e nei liquidi extracellulari ed in tutte le cellule dove la sua presenza è indispensabile per il metabolismo. Viene assorbito nelle porzioni prossimali dell'intestino, eliminato per via fecale e principalmente per via urinaria. La concentrazione nel sangue e' regolata dal paratormone in equilibro con quella del calcio. E' aumentato nell'ipoparatiroidismo, ipervitaminosi D, insufficienza renale cronica, acromegalia, morbo di Addison, ipertiroidismo, osteolisi, sarcoidosi. E' diminuita nell'ipopituitarismo infantile, iperinsulinismo, iperparatiroidismo primitivo, ipovitaminosi D, rachitismo vitamina D-resistente, tubulopatie, ipercorticosurrenalismo, malassorbimento intestinale.
    Il fosforo normalmente è aumentato nei bambini a causa del rapido accrescimento osseo. I valori variano con un ritmo circadiano con maggiori concentrazioni durante la notte. Il sodio-fosfato, eparina, difenilidantoina, androgeni possono causare iperfosforemia. Acetazolamide, idrossido di alluminio, insulina ed epinefrina possono causare ipofosforiemia.

    Il Testosterone Libero rappresenta la quota libera del testosterone circolante (circa l'1 %), la sola che può essere trasformata in diidrotestosterone che è la forma biologica dotata di attività. E' responsabile del controllo dei caratteri sessuali secondari maschili. La concentrazione di testosterone libero in circolo puo' aumentare o per un incremento dei livelli di testosterone totale o per una diminuzione dei livelli di SHBG in condizioni quali acne, alopecia androgenetica ed irsutismo.
    Il testosterone presenta un ritmo circadiano di escrezione. I livelli piu' elevati sono riscontrabili al mattino. La somministrazione di testosterone esogeno, estratti tiroidei, GH, barbiturici porta ad un aumento dei livelli plasmatici. Un siero lipemico puo' interferire con i risultati del dosaggio.

    L'FSH (ormone follicolo-stimolante)
    e' una glicoproteina consistente di 2 subunita' (alfa e beta) che viene secreta dall'ipofisi. Nell'uomo l'aumento e' dovuto ad ipogonadismo primitivo con cariotipo normale (da castrazione, da irradiazione, agenesia testicolare, aplasia germinale) e con cariotipo anormale (sindrome di Klinefelter, sindrome di Turner maschile). E' diminuito nell'ipogonadismo ipotalamo-ipofisario. Nella donna e' aumentato per insufficienza ovarica primitiva congenita (sindrome di Turner, sindrome di Morris) e acquisita (cisti, malattia policistica, neoplasie, irradiazione). E' diminuito nell'insufficienza ovarica secondaria a malattie ipofisarie, alterazioni neuroipotalamiche e malattie sistemiche.
    La somministrazione di androgeni ed estrogeni determina una diminuzione dei livelli di FSH.


    L'fT3 (triiodotironina libera) rappresenta solo una piccolissima percentuale del T3 presente in circolo (0,3%). Infatti sia la T3 che la T4 circolano legate a tre proteine di trasporto, la TBG, la TBPA e l'albumina. In pazienti con livelli alterati di TBG, la valutazione dell'fT3 offre un quadro della funzionalita' tiroidea piu' attendibile della frazione legata.
    I livelli di fT3 possono essere aumentati in gravidanza, durante terapia estrogenica, assunzione di eroina o metadone, in corso di patologia tumorale estrogeno-secernente. Una diminuzione dei livelli di fT3 puo' verificarsi in seguito a terapia con androgeni, glucocorticoidi, eparina, salicilati, anticonvulsivanti, sulfonamidi e farmaci antitiroidei.

    L'fT4 (tiroxina libera)
    rappresenta solo una piccolissima percentuale della T4 presente in circolo (0,3%). Infatti sia la T3 che la T4 circolano legate a tre proteine di trasporto, la TBG, la TBPA e l'albumina. In pazienti con livelli alterati di TBG, la valutazione dell'fT4 offre un quadro della funzionalita' tiroidea piu' attendibile della frazione legata.
    I livelli di fT4 possono essere aumentati in gravidanza, durante terapia estrogenica, assunzione di eroina o metadone, in corso di patologia tumorale estrogeno-secernente. Una diminuzione dei livelli di fT4 puo' verificarsi in seguito a terapia con androgeni, glucocorticoidi, eparina, salicilati, anticonvulsivanti, sulfonamidi e farmaci antitiroidei.

    La Glucosio 6 Fosfatodeidrogenasi (G6PD) e' un enzima presente principalmente negli eritrociti e nelle piastrine.
    La deficienza di questo enzima è causa di una particolare forma di anemia emolitica a carattere ereditario trasmesso attraverso il cromosoma X. La crisi emolitica si manifesta dopo l'ingestione di numerosi medicamenti quali aspirina, sulfamidici, nitrofuranici, vitamina K oppure in seguito all'ingestione di fave.

    La Gammaglutamiltranspeptidasi (gamma-GT) e' un enzima presente nel fegato, reni, pancreas, milza e intestino tenue. E' aumentata nelle epatopatie alcooliche croniche ed intossicazioni alcooliche acute, metastasi epatiche, colestasi intraepatica, colestasi extraepatica, neoplasie renali, nefropatia diabetica, carcinoma pancreatico, pancreatite cronica.
    L'alcool, i barbiturici e la fenitoina possono fare aumentare i livelli di GGT.

    Il Glucagone è un ormone polipeptidico prodotto dalle cellule alfa degli isolotti del pancreas. L'effetto del glucagone è un aumento della disponibilità di glucosio che consegue sia ad un incremento della glicogenolisi sia ad un'attivazione della gluconeogenesi. E' aumentato nel glucagonoma, poliadenomatosi endocrina, insufficienza epatica e renale, diabete scompensato, morbo di Cushing.
    Traumi, il digiuno prolungato, le infezioni, l'eccessivo esercizio fisico, le pancreatiti, il feocromocitoma, il diabete mellito scompensato, l'uremia e l'insufficienza renale cronica determinano un aumento dei livelli di glucagone. Una diminuzione dei livelli plasmatici di glucagone e' presente invece in corso di patologie quali la fibrosi cistica, la pancreatite cronica, la pancreatite causata da tumore o dalla rimozione chirurgica del pancreas.

    L'HBeAg e' stato scoperto da Magnius e Espmark in pazienti positivi per l'HBsAg. L'HBeAg e' riscontrabile in circolo nella prima fase dell'epatite virale B, ossia durante la fase di attiva replicazione virale, pochi giomi dopo la comparsa dell'HBsAg, e nei portatori cronici di HBsAg (persistenza per oltre 6 mesi di HBsAg ed HBeAg senza formazione di anticorpi). La presenza di HBeAg e' strettamente legata all'aumento del numero di particelle virali (particelle di Dane) circolanti e all'aumento dei livelli di HBV-DNA. L'HBeAg e' generalmente presente durante la fase di infettivita', mentre la sua persistenza nel siero e' spesso associata ad epatite cronica attiva. L'HBeAg e' il piu' affidabile e sensibile indicatore sierologico di alta infettivita' in soggetti positivi per HBsAg.

    L'Emoglobina Glicosilata è il risultato della glicosilazione da parte del glucosio dei radicali amminici dei residui aminoacidici della molecola dell'emoglobina e rappresenta una delle frazioni minori dell'emoglobina umana normale (HBA 1) I valori di HbA1c possono essere utilizzati per il monitoraggio di pazienti diabetici. I valori medi di glicemia durante i 3-4 mesi precedenti la determinazione della HbA1c sono desumibili dalla seguente formula:
    glicemia media (mg/dl)= 33.3 (HbA1c) - 86
    Individui affetti da anemia emolitica ed alti livelli di eritrociti immaturi possono falsamente abbassarne i livelli. Individui con elevati livelli di emoglobina possono falsamente avere valori elevati. Quantita' elevate di emoglobina fetale possono causare falsi valori alti. Si consiglia di eseguire il prelievo a digiuno da 8 ore.

    L'HBsAg e' l'indicatore piu' importante dell'infezione da virus dell'epatite B (HBV). La reattivita' antigenica dell'HBsAg e' legata al rivestimento esterno del virus. L'HBsAg puo' essere rilevato nel siero di pazienti affetti da epatite B da 6 a 16 settimane dal contagio. La comparsa di HBsAg puo' precedere di 1-7 settimane l'aumento di GOT e GPT, della bilirubina e la manifestazione dei sintomi clinici. Esiste comunque un "periodo finestra" che corrisponde al periodo in cui l'HBsAg si negativizza (4-8 settimane dopo la comparsa dei sintomi) ed il paziente non ha ancora sviluppato gli anticorpi. In questo periodo e' in genere positivo l'anticorpo anti-core (antiHBcAg). In alcuni casi l'HBsAg pur essendo presente, ma a bassi livelli, puo' non essere determinabile alla comparsa dei sintomi. In questi casi e' consigliabile l'esecuzione della ricerca del genoma virale (HBV-DNA) con tecniche di biologia molecolare. La persistenza dell'HBsAg (e di HBeAg) per piu' di 6 mesi, senza siero conversione, puo' indicare l'evoluzione della malattia verso una forma cronica e puo' essere associata con epatopatia cronica identificando il "portatore cronico".

    Il Virus dell'Herpes Simplex (HSV) e' un virus con DNA a doppia elica di cui si conoscono due tipi antigenici strettamente correlati, l'HSV 1 che provoca lesioni localizzate principalmente nella zona facciale e nella parte superiore del corpo e l'HSV2 che determina lesioni della zona genitale.
    E' preferibile la determinazione degli anticorpi IgM-IgG vista l'altissima percentuale di adulti che e' venuta a contatto con il virus, in modo particolare se si sospetta un'infezione durante la gravidanza . Forme gravi della malattia si riscontrano infatti nel neonato per infezione dirante il tragitto nel canale del parto.

    Gli Immunocomplessi Circolanti sono formati dal legame di una o più molecole di anticorpo con un antigene e posseggono una serie di attività biologiche: possono aumentare o ridurre la reattività immunitaria, accelerare lo sviluppo tumorale, precipitare sulle pareti vascolari, nei glomeruli renali ed in altri organi provocando danni tissutali. La loro funzione fisiologica è quella di provocare l'eliminazione dell'organismo essenzialmente di antigeni alimentari o di microorganismi.

    L'Insulina e' un ormone proteico sintetizzato nel pancreas dalle cellule beta degli isolotti di Langerhans sotto forma di proinsulina inattiva costituita da due catene polipeptidiche, la A e la B, connesse da un polipeptide (peptide C) dal cui distacco origina l'insulina attiva. Il glucosio è il principale regolatore fisiologico dell'immissione in circolo dell'insulina. Lo stesso effetto è svolto dal fruttosio, dagli aminoacidi e dai corpi chetonici. E' indispensabile all'equilibrio di regolazione della glicemia. La concentrazione dell'insulina puo' essere elevata in pazienti con insulinoma, acromegalia, nell'obesita', nella sindrome di Cushing e nelle donne che assumono contraccettivi orali. Dopo carico orale di glucosio nei soggetti normali, l'insulina ha un picco dopo 60 minuti; in caso di diabete latente od obesita', il picco si ha dopo 2 ore. E' aumentata inoltre nella gravidanza, nell'ipertiroidismo, nella distrofia mioclonica, nell'intolleranza a fruttosio e galattosio.
    La somministrazione di insulina o agenti ipoglicemizzanti orali nelle 8 ore che precedono il test puo' interferire con i risultati del dosaggio.


    Il LAC (Lupus Anti Coagulant) è un'immunoglobulina che interferisce con la porzione fosfolipidica del complesso attivatore la protrombina, prolungando i tempi di coagulazione in vitro. E' presente in alcuni pazienti affetti da lupus erithematosus sistemico (da cui il nome) e in pazienti con tendenza a sviluppare trombosi, sia venose che arteriose.

    L'LH (ormone luteotropo) e' una glicoproteina costituita da due subunita', la alfa e la beta. La catena beta conferisce la specificita' immunologica all'ormone anche se esiste una similarita' strutturale con la catena beta della gonadotropina corionica. Viene prodotto dalle cellule basofile del lobo anteriore dell'ipofisi, sotto il controllo pulsatile dell'ormone ipotalamico GNRH. L'attivita' delle ghiandole ipotalamica ed ipofisaria e' regolata a sua volta, dal livello degli steroidi gonadici circolanti. Durante il ciclo mestruale l'LH presenta un caratteristico andamento ciclico con un aumento dei livelli al momento dell'ovulazione. L'LH stimola il trofismo del corpo luteo e la produzione di progesterone ed estrogeni da parte di quest'ultimo. Gli alti livelli di tali ormoni contribuiscono alla diminuzione dei livelli ematici di LH, il corpo luteo degenera e d avviene la mestruazione. Nella donna e' aumentato per insufficienza ovarica primitiva congenita (sindrome di Turner, sindrome di Morris) e acquisita (cisti, malattia policistica, neoplasie, irradiazione). E' diminuito nell'insufficienza ovarica secondaria a malattie ipofisarie, alterazioni neuroipotalamiche e malattie sistemiche.
    La somministrazione di androgeni ed estrogeni determina una diminuzione dei livelli di LH. In caso di disordini mestruali trattati con estro-progestinici e' consigliabile eseguire il monitoraggio mensile dell'LH, dopo interruzione, il mese successivo al primo flusso spontaneo.
    Nell'uomo agisce come stimolo per la spermatogenesi e la produzione di testosterone. Nell'uomo l'aumento e' dovuto ad ipogonadismo primitivo con cariotipo normale (da castrazione, postorchitico, da irradiazione, agenesia testicolare, aplasia germinale) e con cariotipo anormale (sindrome di Klinefelter, sindrome di Turner maschile). E' diminuito nell'ipogonadismo ipotalamo-ipofisario.

    Il Liquido Seminale e' costituito da una sospensione di spermatozoi nel plasma seminale, composto a sua volta da secrezioni di derivazione testicolare, epididimaria, vescicolare, prostatica e del bulbo uretrale. Le vescicole seminali contribuiscono per il 60% al volume finale del liquido spermatico, la prostata per un 30%. Il liquido seminale e' viscoso, opaco e biancastro. Coagula rapidamente per liquefarsi nuovamente entro 5-20 minuti.
    L'esame del liquido seminale consente di valutare la capacità fecondativa degli spermatozoi presenti nel liquido stesso e permette di individuare la presenza di elementi patologici (emazie, leucociti, cellule immature della linea seminale). Il liquido deve essere consegnato al laboratorio entro il tempo massimo di 1 ora, preferibilmente mantenendolo a temperatura corporea. E' consigliabile l'astinenza sessuale nei 3-5 giorni che precedono il prelievo.

    Il Magnesio è indispensabile a numerose attività enzimatiche (fosfatasi, peptidasi, ecc.).
    Il fabbisogno giornaliero è di circa 200-250 mg. Il magnesio viene assunto con la dieta, assorbito a livello del primo tratto dell'intestino tenue ed eliminato per via renale e fecale. Nel sangue è contenuto nei globuli rossi e nel plasma. Aumenta per insufficienza renale, pielonefrite cronica, glomerulonefriti croniche, ipertensione, infezioni croniche. L'ipermagnesiemia dà sintomi quali sonnolenza, bradicardia e ipotensione. Diminuisce per ridotta introduzione, ridotto assorbimento, aumentata perdita per via renale, ipertiroidismo, gravidanza, alcolismo. L'ipomagnesiemia determina l'insorgenza di manifestazioni di ipereccitazione neuromuscolare con tremori, convulsioni e tachicardia.
    Lassativi e antiacidi contenenti magnesio, salicilati e litio possono aumentarne i livelli ematici. Le tiazidi diuretiche, l'acido etacrinico, il calciogluconato, l'amfotericina B, la neomicina, l'insulina, l'aldosterone e l'etanolo possono provocare una diminuzione dei livelli ematici. L'emolisi del campione puo' falsamente elevarne i valori.
    E' consigliabile eseguire il prelievo a digiuno da 8 ore

    Il Monotest è un esame di screening nella diagnosi di mononucleosi infettiva da virus di Epstein-Barr (EBV) che consiste nella ricerca di anticorpi diretti contro tale virus. La malattia dà una sintomatologia caratterizzata da brividi, febbre, cefalea, secchezza delle fauci, intorpidimento del collo, ingrossamento dei linfonodi cervicali. Colpisce prevalentemente i bambini ed i giovani.
    Il test necessita di controlli ripetuti perche' solo nel 60% dei casi sono presenti anticorpi nella seconda settimana di malattia. Puo' rimanere positivo per 3-6 mesi dall'inizio dei primi sintomi.
    Per la conferma diagnostica e' opportuno ricorrere alla determinazione degli anticorpi specifici.
    Puo' esserci una falsa positivita' in corso di rosolia, epatite, linfoma ed altre virosi. E' consigliabile eseguire il prelievo a digiuno da 8 ore.
    E' sempre consigliabile effettuare un emocromo per controllare se vi è la presenza di leucocitosi con cellule mononucleate atipiche.
    Gli Anticorpi Anti Muscolo Liscio sono presenti in piu' dell'85% dei pazienti con epatite cronica attiva ed in poco meno del 50% di pazienti affetti da cirrosi biliare primaria. Utili dunque nella diagnosi differenziale con malattia da ostruzione biliare extraepatica, epatopatie da farmaci, epatiti virali.

    I Mycoplasmi sono tra i piu' piccoli e semplici microrganismi Procarioti, possiedono tutte le strutture osservate nei batteri ad eccezione della parete cellulare. L' Ureaplasma urealyticum si caratterizza per la capacita' di idrolizzare l'urea mentre il Mycoplasma hominis idrolizza l'arginina. Insieme al Mycoplasma fermentans sono responsabili di infezioni dell'apparato urogenitale.
    Nella diagnosi delle infezioni da micoplasmi urogenitali è bene tenere presente che anche piccole concentrazioni di antibiotico nel campione possono inibire la crescita dei germi. Si consiglia quindi la sospensione di qualsiasi terapia antibiotica almeno una settimana prima del prelievo.
    Mycoplasma pneumoniae può causare polmonite; l'accertamento diagnostico prevede la ricerca di anticorpi specifici e/o la ricerca di anticorpi aspecifici agglutinanti emazie a freddo (agglutinine a frigore) diretti contro componenti della superficie dei globuli rossi che compaiono sugli stessi nel corso dell'infezione.

    L' NSE (Neuron Specific Enolase) è un enzima glicolitico citoplasmatico. E' un marker tumorale utilizzato nella stadiazione, l'individuazione di recidive e monitoraggio di terapie dei pazienti con carcinoma polmonare a piccole cellule. Può essere presente anche nei tumori midollari della tiroide.
    Modesti aumenti non stabili nel tempo possono verificarsi anche in malattie polmonari non neoplastiche, traumi cranici, setticemia.

    Il Potassio è il principale catione contenuto nei liquidi intracellulari; per la maggior parte nelle fibrocellule muscolari; ha il compito di mantenere l'osmolarità dei liquidi intracellulari e di regolare l'eccitabilità delle fibrocellule muscolari particolarmente le fibre del miocardio. Viene assunto con la dieta (il fabbisogno minimo giornaliero è di 20 mEq) ed eliminato per via renale sotto il controllo degli ormoni mineraloattivi che favoriscono l'escrezione del potassio ed il riassorbimento del sodio. E' aumentato nell'insufficienza renale acuta e cronica, disidratazione, vomito, emolisi, ustioni, acidosi metabolica e respiratoria, emotrasfusioni, necrosi dei parenchimi (epatite, infarto miocardico). Diminuito nelle alcalosi, leucemie, iperaldosteronismo primario e secondario, ipertensione maligna, vomito, diarrea, sudorazione profusa, ustioni, fistole intestinali.
    Il campione, se emolizzato, puo' falsamente elevare i risultati. Potassio cloride, antagonisti dell'aldosterone, penicillina G, sostituti del sale, anfotericina B, tetracicline, eparina, epinefrine, marijuana e isoniazide possono fare aumentare i livelli di potassio. Tiazide diuretica, insulina, aspirina, prednisone, cortisone, gentamicina, litio carbonato, aldosterone e lassativi possono diminuirne il dosaggio.

    Il Progesterone
    e' un ormone steroideo prodotto principalmente dal corpo luteo nella seconda metà del ciclo ovarico e dalla placenta. Regola le funzioni degli organi sessuali secondari durante il ciclo mestruale. La sua funzione principale consiste nella preparazione dell'utero all'impianto dell'embrione e del suo mantenimento in corso di gravidanza. Il monitoraggio del progesterone durante il ciclo mestruale, permette, insieme con l'estradiolo, di valutare l'ovulazione. Infatti il dosaggio del progesterone plasmatico il 10° ed il 20° giorno del ciclo consente di stabilire se tale ciclo è ovulatorio o anovulatorio. Nelle donne in fase fertile i livelli plasmatici di progesterone si modificano in relazione alle fasi del ciclo mestruale. Tumori surrenalici o testicolari nell'uomo possono secernere progesterone con un aumento notevole dei livelli plasmatici.
    Gli estrogeni, i progestinici ed i corticosteroidi debbono essere sospesi 48 ore prima del test.

    La Prolattina (PRL) e' un polipeptide prodotto dalle cellule lattotrope della ipofisi anteriore. L'iperprolattinemia deriva da una disfunzione ipofisaria frequente nella donna e rara nell'uomo, spesso responsabile di disordini della funzione sessuale (amenorrea, ridotta produzione di spermatozoi, infertilità). Nella maggior parte dei casi è dovuta ad un adenoma prolattina secernente dell'ipofisi (prolattinomi) ma responsabili di iperprolattinemia possono essere anche ipotiroidismo, flogosi e traumi della base cranica, carcinoma bronchiale, tumori della tiroide. Si tratta di una malattia benigna le cui conseguenze negative (funzione sessuale, cefalea, anomalie del campo visivo) sono controllabili con farmaci dopamino-antagonisti (la dopamina è inibitrice della secrezione di prolattina); tali farmaci quali la bromocriptina portano, nel 70% dei casi, alla regressione dell'adenoma. La determinazione dei livelli sierici di prolattina può essere influenzata all'incremento da stress, esercizio fisico, ipoglicemia, assunzione di farmaci ad azione antidopaminergica (neurolettici, antipsicotici, antinausea, antivomito), estrogeni ed oppiacei. Per questo motivo è necessario sospendere l'assunzione di tali farmaci 72 ore prima del prelievo.
    I casi di ipoprolattinemia, più rari, sono riferibili a panipituitarismo (tumori ipofisari) e policistosi ovarica.

    La Proteina C Reattiva viene sintetizzata dal fegato; quando nell'organismo si instaura un processo lesivo acuto la sua produzione aumenta rapidamente raggiungendo valori fino a 1000 volte superiori a quelli normali. Aumenta quindi in modo aspecifico in relazione al danno tissutale nelle infezioni acute, nell'artride reumatoide, dopo il trauma chirurgico, nel corso di infarto del miocardio e di tumori.
    Antibiotici, metildopa, contraccettivi orali, acido paraminosalicilico, penicillina, fenitoina, chinidina, diagnostica radioisotopica, streptomicina, sulfonamide e tetracicline possono determinare una positivita' aspecifica del test.
    E' consigliabile eseguire l'esame a digiuno da almeno 8 ore.

    La protrombina è una proteina sintetizzata dal fegato in presenza di vitamina K; con tromboplastina e calcio si trasforma in trombina che, combinata al fibrinogeno, dà origine alla fibrina.
    Il Tempo di Protrombina (PT o Tempo di Quick) e' la misura del tempo necessario alla formazione del coagulo di fibrina quando al plasma citratato del paziente si aggiungono tromboplastina e calcio. E' utilizzato principalmente per il monitoraggio di terapie anticoagulanti orali oltre ad essere un indice di funzionalità parenchimale del fegato e fondamentale nella diagnosi di malattie emorragiche. L'efficacia del farmaco e' dimostrata da un'attivita' pari al 20-30%. Puo' essere aumentato in caso di carenza o alterazione congenita dei fattori V, VIII, X, protrombina, epatopatie, deficit di vitamina K, CID, malattie autoimmuni, amiloidosi.
    Prelievi traumatici e l'eccessiva agitazione del prelievo possono alterare il test.

    Il Recettore del TSH
    e' una glicoproteina costituita da 398 aminoacidi. Insieme al TSH e' la principale via di regolazione della ghiandola tiroide. Nelle patologie autoimmuni, la sua attivazione puo' spiegare la causa del morbo di Graves-Basedow, la sua inibizione alcune forme di mixedema.
    La somministrazione di iodio radioattivo nei 3 giorni che precedono il test puo' alterare i risultati. Durante il trattamento tireostatico i valori possono diminuire

    La Renina
    viene sintetizzata dalle cellule iuxtaglomerulari del rene. Converte l'angiotensinogeno in angiotensina in grado di stimolare la secrezione di aldosterone che regola la pressione arteriosa e l'omeostasi idrico-salina dell'organismo.
    Il dosaggio della renina trova indicazioni nella verifica di una componente renale nei casi di ipertensione.
    La renina aumenta nell'ipertensione renovascolare. Nei casi di aumento della renina ma senza ipertensione arteriosa la causa puo' essere dovuta a carenza di sodio, sindrome nefrosica. Una diminuzione dell'attivita' reninica plasmatica con ipertensione arteriosa puo' essere presente nel morbo di Conn, nello pseudo iperaldosteronismo primario. Una diminuzione dei livelli di renina senza ipertensione arteriosa puo' essere presente nei casi di iperaldosteronismo, nella ritenzione idro-salina o ad una ridotta attivita' del sistema nervoso simpatico.
    I valori tenderanno ad essere piu' elevati in caso di dieta iposodica, durante la gravidanza, terapie con diuretici, antiipertensivi, estrogeni ed estroprogestinici. La dieta a basso contenuto sodico incrementa i livelli di renina con prelievo eseguito in posizione supina. Farmaci antiipertensivi, steroidi, progestinici ciclici, estrogeni, diuretici, assunzione di liquirizia debbono essere interrotti 4 settimane prima del dosaggio. Nel mese precedente il dosaggio non debbono essere state eseguite prove con radiotraccianti.

    I Reticolociti sono globuli rossi di nuova formazione contenenti ancora mitocondri e residui di sostanza basofila di natura ribosomiale. Il numero di reticolociti nel sangue periferico e' un indice dell'attivita' eritropoietica midollare.
    E' consigliabile il digiuno da 12 ore.

    Il Fattore Reumatoide e' una immunoglobulina
    , normalmente di classe IgM, in grado di reagire con determinanti antigenici del frammento Fc di IgG autologhe, isologhe ed eterologhe. E' positivo nell'artrite reumatoide, sindrome di Sjogren, LES, sclerodermia, connettiviti, neoplasie, nelle epatopatie croniche attive, negli anziani.
    Il fattore reumatoide e' positivo nel 3% dei soggetti normali. Consigliabile eseguire il prelievo a digiuno da almeno 8 ore.


    La SHBG (Sex Hormone Binding Globuline) e' una beta-globulina prodotta in sede epatica in grado di legare estrogeni, androgeni (testosterone) e progestinici nel loro transito nel flusso sanguigno; la funzione dell' SHBG consiste nel rendere indisponibili tali ormoni all'azione degli enzimi catabolici. Costituisce inoltre un importante fattore nella regolazione dell'equilibrio degli ormoni sessuali. Infatti gli estrogeni stimolano fortemente la produzione di SHBG, gli androgeni hanno effetto opposto per cui un aumento del tasso estrogenico determina una diminuzione del testosterone libero, l'inverso avviene in caso di aumento degli androgeni.
    Aumenta in pazienti con ipertiroidismo a differenza dei pazienti con resistenza periferica agli ormoni tiroidei che generalmente hanno livelli normali di SHBG. In questi casi il dosaggio dell'SHBG puo' essere utile come indice della risposta periferica agli ormoni tiroidei. Nell'irsutismo idiopatico e' spesso diminuita con conseguente aumento della frazione libera di testosterone.
    La produzione di SHBG aumenta durante la gravidanza a causa dell'aumento di estrogeni e di ormoni tiroidei. Negli uomini l'ipoandrogenismo e la ginecomastia sono spesso associati ad alti valori di SHBG. L'obesita' sia maschile che femminile presenta un diminuzione dei livelli di SHBG.

    Sodio
    Il sodio è il principale catione extracellulare contenuto nei liquidi extracellulari, nel tessuto osseo, ed in piccola parte nelle fibrocellule muscolari. Viene assunto con gli alimenti sotto forma di cloruro di sodio (sale) ed assorbito dal tubo digerente. La principale via di escrezione è il rene che lo elimina proporzionalmente alla quota introdotta con la dieta. Altre vie di escrezione sono attraverso le feci ed il sudore. L'escrezione del sodio è accompagnata dall'eliminazione di una corrispondente eliminazione dei cloruri. La principale funzione del sodio è quella di mantenere la tonicità dei liquidi extracellulari e quindi il volume dei liquidi dell'organismo. La sodiemia può aumentare in caso di eccessivo apporto di sodio in soggetti incapaci di eliminarlo per ritenzione di sodio, per perdita di acqua (disidratazione, dispnea, sudorazione profusa, diabete insipido) nell'iperaldosteronismo. Una diminuzione di sodiemia si ha nei casi di un insufficiente apporto di ritenzione idrica per perdita abnorme di sodio con le urine, nelle alterazioni renali, con le feci nelle alterazioni gastrointestinali, nell'ipoaldosteronismo. L'ipertrigliceridemia puo' fare diminuire i livelli sierici del sodio. Un aumento invece puo' essere determinato da corticosteroidi, metildopa, farmaci per la tosse, litio, vasopressina e diuretici.

    Il T3 (triiodotironina) e' un ormone prodotto dalla tiroide. Il T3 circola nel sangue legata alla TBG (Thyroxine binding globulin) mentre si accumula nella tiroide legata alla tireoglobulina. Per la sintesi del T3 è essenziale la presenza di iodio nell'organismo. L'azione biologica del T3 è rapida, forte ed a funzione calorigena determinando aumento del consumo di ossigeno e quindi elevazione del metabolismo basale in direzione del catabolismo proteico, lipidico, glucidico. E' aumentato nell'ipertiroidismo primitivo (TSH ridotto), nell'ipertiroidismo secondario (TSH aumentato) e nelle sindromi paraneoplastiche (tumori bronchiali, pancreatico). E' diminuito nell'ipotiroidismo primitivo congenito ed acquisito (TSH elevato), nell'ipertiroidismo secondario (TSH ridotto) e nell'ipotiroidismo da lesioni dell'ipotalamo (TSH ridotto).
    I livelli di T3 aumentano nella gravidanza, durante terapia estrogenica, in corso di patologia tumorale estrogeno-secernente, assunzione di eroina e metadone. E' possibile riscontrare un diminuito livello di T3 in corso di terapia con androgeni, glucocorticoidi, eparina, salicilati, anticonvulsivanti tipo fenitoina, sulfonamidi, antitiroidei.

    Il T4 (tiroxina) e' il principale ormone prodotto dalla ghiandola tiroidea. Nel sangue periferico, attraverso un meccanismo di monodeiodinazione il T4 si trasforma in triiodotironina (T3) e composti metabolicamente inattivi. La maggior parte della tiroxina presente in circolo e' legata alle proteine sieriche, in particolare alla thyroxine binding globulin o TBG, alla thyroxine binding prealbumin TBPA ed all'albumina. Per la sintesi del T4 è essenziale la presenza di iodio nell'organismo. L'azione biologica del T4 è lenta e debole rispetto a quella del T3 in quanto il suo legame con la TBG è più forte e duraturo; ha funzione calorigena determinando aumento del consumo di ossigeno e quindi elevazione del metabolismo basale in direzione del catabolismo proteico, lipidico, glucidico. La tiroxina e' l'ormone tiroideo che risulta piu' sensibile ad alterazioni legate a patologie tiroidee.Valori elevati di T4 sono riscontrati nell'ipertiroidismo e nelle tiroiditi acute. Basse concentrazioni nell'ipotiroidismo, mixedema, cretinismo, tiroiditi croniche e talora subacute.
    I livelli di T4 aumentano nella gravidanza, durante terapia estrogenica, in corso di patologia tumorale estrogeno-secernente, assunzione di eroina e metadone. E' possibile riscontrare un diminuito livello di T4 in corso di terapia con androgeni, glucocorticoidi, eparina, salicilati, anticonvulsivanti tipo fenitoina, sulfonamidi, antitiroidei.

    Il Titolo antistreptolisinico (TASL) indica la quantità di anticorpi verso la streptolisina O prodotta dagli streptococchi; e' impiegato nella diagnosi di infezioni da streptococco. Diventa positivo una settimana dall'infezione con picco alla quarta settimana ed una fase decrescente che puo' durare da alcuni mesi ad un anno. In caso di reinfezione l'innalzamento è più rapido e duraturo.
    La produzione di antistreptolisina è particolarmente elevata nei casi di febbre reumatica e di glomerulonefrite. Valori più modesti si osservano nella scarlattina e nelle affezioni da streptococchi delle prime vie respiratorie.
    La terapia penicillinica neutralizza il germe ma non porta alla normalizzazione del titolo. Consigliabile il digiuno per almeno 8 ore prima del prelievo.

    La TBG (Thyroxine Binding Globulin) e' una proteina sierica in grado di veicolare in circolo gli ormoni tiroidei; avendo un'affinità più elevata per il T4 rappresenta un test della capacita' legante totale della tiroxina (T4) legata alle proteine.
    La TBG e' aumentata nell'ipotiroidismo, durante la gravidanza, in corso di terapia estrogenica o estroprogestinica, nelle malattie epatiche genetiche o idiopatiche, in caso di porfiria acuta intermittente. E' diminuita in seguito alla somministrazione di androgeni e steroidi anabolizzanti. E' consigliabile eseguire il prelievo a digiuno da 8 ore.
    Anticorpi di classe IgG incompleti possono essere prodotti dall'organismo in seguito ad anemia emolitica autoimmune, reazioni trasfusionali, sensibilizzazione a farmaci, gravidanza con incompatibilità di gruppo sanguigno e/o Rh. In tali casi è possibile indagare la situazione da due punti di vista differenti. Il Test di Coombs indiretto evidenzia l'eventuale presenza di autoanticorpi anti IgG nel siero in esame, in particolare per ricerche nel sangue di una madre alla seconda gravidanza che abbia avuto una prima gravidanza con incompatibilità di gruppo e/o Rh e non abbia attuato la profilassi con siero di Coombs. Vengono ricercati anticorpi incompleti verso i globuli rossi che potrebbero legarsi ai globuli rossi del feto e portare alla malattia emolitica del neonato.

    Il test di Coombs diretto si esegue per evidenziare gli eventuali anticorpi incompleti legati alle emazie del soggetto presenti in seguito ad anemia emolitica, trasfusioni, reazioni a farmaci, malattia emolitica del neonato.

    Il Testosterone è un ormone secreto dal testicolo nell'uomo, dall'ovaio nella donna ed in parte a livello surrenalico. E' responsabile dei caratteri sessuali secondari del maschio ed in parte di quelli femminili svolgendo un'azione anabolizzante. La maggior parte del testosterone circola legato alle proteine di trasporto (SHBG ed albumina). Una piccola parte e' libera ed e' disponibile a penetrare nelle cellule degli organi bersaglio. Costituisce un indice sensibile della funzione testicolare.
    Il testosterone presenta una variabilita' nei livelli plasmatici legata ad un ritmo circadiano di escrezione. I livelli piu' elevati sono riscontrabili nelle prime ore del mattino. Un aumento del testosterone e' presente nella puberta' precoce idiopatica o provocata da lesioni del sistema nervoso centrale, nei tumori surrenalici o nell'iperplasia surrenale congenita nei casi di virilismo, irsutismo e di cancro della mammella nella donna. Livelli diminuiti o ai limiti bassi della norma si riscontrano nella cirrosi epatica, durante la terapia estrogenica, nelle obesita' marcate, in associazione ad alti livelli di LH, nell'insufficienza renale e nella malnutrizione. Tutti i farmaci interferenti con i livelli plasmatici di testosterone debbono essere interrotti 72 ore prima del test.

    Il Toxoplasma gondii e' un protozoo a vita intracellulare delle cellule nucleate di animali omeotermi (Uccelli e Mammiferi). Compie il suo ciclo vitale nei gatti ed e' escreto in urine e feci. L'uomo puo' essere facilmente esposto alle cisti, in particolare se possiede animali domestici e si infetta per contaminazione delle mani o degli alimenti con le cisti stesse. Il contagio interumano invece avviene unicamente per via materno-fetale. Nelle cellule, dove penetra attivamente, il toxoplasma si moltiplica fino a rompere la membrana cellulare, oppure si incista in particolari tessuti (muscoli striati, utero, cuore, cervello) in formazioni rotondeggianti. La toxoplasmosi decorre frequentemente in forma asintomatica. Più grave è il caso della toxoplasmosi connatale che può portare a morte fetale, lesioni oculari, idrocefalo, calcificazioni endocraniche, neuropatie. Le probabilità che si verifichi un'infezione fetale aumentano con il progredire della gravidanza, cioè sono minori nel 1° trimestre di gestazione e maggiori nel 3°; parallelamente però diminuisce la gravità dell'infezione fetale, infatti nei bambini contagiati alla fine della gestazione prevalgono le forme di infezione latente. Da questo deriva l'importanza di accertare la situazione immunitaria delle donne in procinto di concepimento; le madri che hanno già anticorpi anti-toxoplasma non corrono il rischio di infettare il feto. Nelle gravidanze a rischio per toxoplasmosi, cioè quelle le cui madri sono sieronegative nei confronti del Toxoplasma si può prevenire la toxoplasmosi congenita operando il monitoraggio immunologico così da iniziare, in caso di sieroconversione, una terapia adeguata (spiramicina) e suggerendo semplici norme igieniche e dietetiche (evitare verdure non lavate, carni crude, insaccati).
    Il monitoraggio immunologico prevede uno screening per determinare la presenza di anticorpi totali verso il Toxoplasma; in caso di positività è possibile ricercare distintamente IgG e IgM per determinare se l'infezione è pregressa o in atto.
    In caso di infezione neonatale puo' essere difficile la dimostrazione della presenza degli anticorpi anti-toxoplasma. E' consigliabile eseguire il prelievo a digiuno da 8 ore.

    Il TSH e' un glicopeptide secreto dalle cellule dell'ipofisi anteriore in relazione ai bassi livelli ematici di triiodotironina (T3) e tiroxina (T4); agisce su diversi aspetti funzionali della tiroide: iodocaptazione, sintesi di tireoglobulina, attivazione di proteasi e liberazione di ormoni tiroidei in circolo. E' aumentato negli adenomi ipofisari TSH secernenti e nell'ipotiroidismo congenito e acquisito. E' diminuito nell' ipotirodismo secondario (ipofisario) e nell'ipertiroidismo primitivo.
    I livelli di TSH possono essere piu' elevati in gravidanza, in corso di patologie tumorali estrogeno secernenti, durante terapia con estroprogestinici, carbonato di litio, potassio, nel post-climaterio con alti livelli di FSH, per assunzione di eroina o metadone.

    L' acido urico e' una sostanza organica azotata che rappresenta il prodotto finale del catabolismo delle purine esogene ed endogene contenute negli acidi nucleici. Essi sono contenuti in tutte le cellule, sia vegetali sia animali, per cui questi sono presenti in notevole quantità nell'alimentazione. L'acido urico viene eliminato quasi esclusivamente con le urine e nelle urine acide può formare cristalli e calcoli.
    Il tasso di acido urico nel sangue o Uricemia si eleva per aumentato apporto alimentare (frattaglie e legumi) o per aumentata produzione endogena: gotta primaria (alterazione del metabolismo delle purine), aumento della produzione di acido urico per aumentata distruzione cellulare (ustioni, trattamenti con raggi X, neoplasie, emopatie, ascessi), malattie linfo e mieloproliferative, iperparatiroidismo. E' aumentato inoltre per ridotta escrezione: nefropatie croniche, etilismo, chetoacidosi, gestosi.
    E' diminuito nelle nefropatie croniche, malattia di Wilson, emopatie.
    I valori dell'uricemia tendono ad aumentare in seguito a terapie con diuretici (tiazidici), salicilati a basse dosi, etambutolo. I valori diminuiscono in corso di terapie con probenecid, sulfinpirazone, allopurinolo, salicilati ad alte dosi, ACTH e cortisonici, dicumarolici, estrogeni.

    L'Acido Valproico viene utilizzato nella terapia di diversi tipi di epilessia.
    L'acido interferisce con la fenitoina, la carbamazepina, il fenobarbitale, il primidone. Durante la terapia con acido valproico vanno monitorizzate le transaminasi, le piastrine ed i parametri della coagulazione. Il farmaco, se somministrato ad alte dosi, puo' inibire l'aggregazione piastrinica ed essere epatotossico.

    L'Acido Vanilmandelico e' il principale metabolita urinario delle catecolamine e rappresenta l'indicatore biochimico principale della presenza di un feocromocitoma. Utile anche per la diagnosi ed il follow-up di neuroblastomi, ganglioneuromi, ganglioneuroblastomi.
    Lo stress e l'esercizio fisico durante il periodo di raccolta delle urine delle 24 ore possono modificare i risultati del dosaggio. L'esame si esegue sulle urine delle 24 ore.

    Il Virus di Epstein Barr
    fa parte del gruppo degli Herpesvirus. Esso e' causa della mononucleosi infettiva ed e' casualmente implicato nella patogenesi del linfoma di Burkitt, di alcuni carcinomi nasofaringei e di rari disordini ereditari linfoproliferativi. La risposta sierologica al virus prevede la comparsa dei cosiddetti anti early antigen (EA) la cui presenza in circolo ha breve durata, delle IgM ed IgG anti capside virale (VCA) e degli anticorpi anti nucleari (EBNA). La maggior parte dei casi accertati di mononucleosi presenta un test positivo alla mononucleosi (monotest) entro le prime tre settimane di malattia, ma in una percentuale fino al 20% di pazienti il test puo' rimanere comunque negativo pur essendo presenti leucociti attivati osservabili dall'emocromo. Le IgM VCA sono indicative di una infezione primaria recente. Le IgG VCA positive possono indicare un'infezione pregressa. Le lg EBNA si sviluppano 6-8 settimane dopo l'infezione e per tutta la vita rimangono a titolo elevato.
    Esiste un elevato tasso di positivita' anticorpale anti Epstein Barr nella popolazione adulta normale. Spesso esiste una positivita' anticorpale in soggetti affetti da sindrome da stanchezza cronica (chronic fatigue syndrome). E' consigliabile il digiuno nelle 12 ore che precedono l'esecuzione del test.

    La VDRL e' un test diagnostico per infezione da Treponema pallidum. Il Treponema pallidum è un germe che infetta l'uomo penetrando nell'organismo attraverso soluzioni di continuità della cute. E' l'agente eziologico della sifilide, patologia trasmessa per contatto sessuale o per via materno-fetale, nel qual caso si verificano nel feto gravissimi vizi di sviluppo o più frequentemente la morte.
    Questo test è utilizzato come screening per indagini sierologiche ed è dotato di grande sensibilità ma di scarsa specificità; si possono infatti avere, talvolta, risultati falsamente positivi.
    Diverse condizioni morbose tra cui l'epatite infettiva acuta possono produrre una positivita' della VDRL. Tutti i tests positivi o debolmente positivi vanno confermati mediante l'FTA-ABS o il TPHA. Sieri emolizzati possono interferire con il test. E' consigliabile eseguire il prelievo a digiuno da 8 ore.

    Il Virus dell'Epatite D (HDV) o virus delta od agente delta richiede la coinfezione con il virus dell'epatite B (HBV) per replicarsi pertanto non e' presente in caso di negativita' dell'HBsAg.

    La reazione di Waaler Rose
    e' un test semiquantitativo che permette di evidenziare nel siero in esame la presenza del fattore reumatoide, anticorpo IgM in grado di reagire con le IgG che si forma nel corso della malattia reumatoide, indicata come artrite reumatoide; questa è una condizione morbosa sistemica a carattere infiammatorio con prevalente localizzazione articolare. Una volta che il fattore reumatoide è comparso nel siero non scompare più, neanche nelle fasi di remissione della malattia. Altre connettiviti che evidenziano la presenza del fattore reumatoide sono il lupus erithematosus sistemico (LES) e la sindrome di Sjögren.

    La Reazione di Wasserman
    n e' un test diagnostico che sfrutta la reazione di fissazione del complemento per la diagnosi di infezione da Treponema pallidum. Il Treponema pallidum è un germe che infetta l'uomo penetrando nell'organismo attraverso soluzioni di continuità della cute. E' l'agente eziologico della sifilide, patologia trasmessa per contatto sessuale o per via materno-fetale, nel qual caso si verificano nel feto gravissimi vizi di sviluppo o più frequentemente la morte.
    Il test e' poco specifico in quanto da' falsi positivi.
    Il test impiega due antigeni e permette perciò di mettere in evidenza due diversi tipi di anticorpi corrispondenti eventualmente presenti. Essendo la tecnica di esecuzione piuttosto indaginosa, il test è considerato obsoleto ed è oggigiorno sostituito dalla VDRL.

    Lo Zinco è un elemento necessario per l'attività di numerosissimi enzimi tra i quali la fosfatasi alcalina e l'LDH. Viene introdotto nell'organismo con gli alimenti, la sua concentrazione nel plasma presenta variazioni nel corso della giornata e diminuisce dopo ingestione di glucosio.
    Diminuisce in caso di infarto miocardico, cirrosi, sindromi da malassorbimento, infezioni polmonari (carcinomi), gravidanza. Aumenta nell'aterosclerosi, cardiopatia ischemica, osteosarcoma.
    Farmaci cortisonici ne fanno diminuire i livelli sierici.
    E' consigliabile eseguire il prelievo a digiuno da 8 ore.

    Il 17 Beta Estradiolo (E2) e' uno steroide sintetizzato principalmente dalle cellule della teca della granulosa dell'ovaio e dal testicolo ed in minima parte dalla corteccia surrenalica. E' il piu' potente estrogeno naturale, trasportato in circolo legato alla SHBG ed all'albumina ed eliminato con le urine e con le feci. La valutazione dei livelli plasmatici di questo ormone rappresenta un indice di funzionalita' ovarica e dell'asse ipotalamo-ipofisi-gonadi. Bassi livelli possono essere presenti in caso di ermafroditismo, pseudoermafroditismo, ipogonadismo ipogonadotropinico, terapia estroprogestinica, sindrome di Turner. Elevati livelli si trovano in gravidanza, tumori ovarici estradiolo secernenti, tumori testicolari estrogeno secernenti, tumori testicolari con iperplasia surrenale, insufficienza epatica.
    Per il monitoraggio dell'ovulazione si dosa il 17 Beta Estradiolo su campioni per un periodo di diversi giorni per valutare le variazioni significative dei livelli di estrogeni durante il ciclo mestruale.


    Fonte laboratorio www.laboratorioalbaro.it/

     
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