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Apocalypse23.
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Traduzione a cura di https://empa.forumcommunity.net
http://gut.bmj.com/content/23/10/814.abstract
Research Article
What does the antimitochondrial antibody mean?
D R Triger, C A Charlton, A M Ward
Abstract
In a prospective survey positive antimitochondrial antibodies have been detected in 69/4200 (1.64%) of all sera submitted to a routine immunology laboratory. Of the 69, only nine patients had uniquivocal primary biliary cirrhosis, six others had chronic active hepatitis, 10 had abnormal liver function tests without evidence of primary biliary cirrhosis, while the remaining 44 had no clinical or biochemical evidence of liver disease. Outside the context of liver disease antimitochondrial antibodies were observed with similar frequency in patients with autoimmune disorders as in other conditions. It was not possible to distinguish primary biliary cirrhosis from patients without liver disease by antibody titre or by immunoglobulin subclass. The positive antimitochondrial antibody patients without liver disease were uniformly distributed throughout the city of Sheffield, in contrast with the marked clustering of cases of primary biliary cirrhosis. We conclude that, in the absence of clinical liver disease, the antimitochondrial antibody test alone (as detected by routine immunofluorescent techniques) does not appear to be a specific screening test for primary biliary cirrhosis. While we cannot exclude the possibility that the autoantibody indicates a predisposition to develop primary biliary cirrhosis, further prospective studies are needed to determine which patients will progress in this manner. The possibility that environmental factors may be implicated cannot be discounted.
Sintesi
Che cosa indicano gli anticorpi antimitocondrio?
In un sondaggio prospettico, sono stati rilevati anticorpi antimitocondrio positivi in 69 su 4200 (1,64%) di tutti i campioni di siero inviati ad un laboratorio di immunologia per routine. Dei 69, solo nove pazienti avevano una inequivocabile cirrosi biliare primaria, altri sei erano affetti da epatite cronica attiva, 10 avevano anomalie nei test di funzionalità epatica, senza evidenza di cirrosi biliare primaria, mentre i restanti 44 non avevano evidenza clinica o biochimica di malattia epatica. Al di fuori del contesto della malattia epatica, sono stati osservati anticorpi anti mitocondrio con frequenza simile nei pazienti con malattie autoimmuni, così come in altre malattie. Non è stato possibile distinguere la cirrosi biliare primaria in pazienti senza malattia epatica dal titolo di anticorpi o dalla sottoclasse delle immunoglobuline . I pazienti positivi per gli anticorpi antimitocondrio senza malattia epatica erano dislocati uniformemente in tutta la città di Sheffield, in contrasto con l'insieme valutato dei casi di cirrosi biliare primaria. Concludiamo che, in assenza di malattia epatica clinica, il test degli anticorpi antimitocondrio di per sè (come rilevato da tecniche di immunofluorescenza di routine) non sembra essere un test di screening specifico per la cirrosi biliare primaria. Anche se non possiamo escludere la possibilità che l'autoanticorpo indichi una predisposizione a sviluppare la cirrosi biliare primaria, ulteriori studi prospettici sono necessari per determinare quali pazienti evolveranno in questo modo. La possibilità che i fattori ambientali possano essere implicati non può essere esclusa.
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