Dove c’è Barilla: l’inceneritore aliterà sulla pasta più conosciuta al mondo

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  1. Apocalypse23
     
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    Inceneritori in Toscana: l’allarme diossina. I promotori della campagna in difesa del latte materno scendono in campo contro il piano rifiuti della Regione Toscana.


    Inceneritori in Toscana: l’allarme diossina. I promotori della campagna in difesa del latte materno (ISDE – Associazione Medici per l’Ambiente, IBFAN Italia, MAMI – Movimento Allattamento Materno Italiano, ACP – Associazione Culturale Pediatri, Minerva p.e.l.t.i. onlus, PeaceLink, Gruppo Allattando a Faenza, Mamme per la Salute e l’Ambiente onlus – Venafro) reputano “gravissima la scelta fatta dai 3 Consigli Provinciali (Firenze, Prato, Pistoia) di adottare un Piano Rifiuti essenzialmente basato sull’incenerimento dei rifiuti, pratica questa estremamente costosa da un punto di vista economico, che spreca risorse mandandole letteralmente in fumo invece di recuperarle (come sarebbe doveroso), e soprattutto ha pesanti conseguenze sulla salute dei cittadini tutti ed in particolare su quella dei bambini”.
    Si legge nel loro comunicato: “Sono sempre più numerosi gli allarmi che giungono da popolazioni che risiedono in area di ricaduta degli impianti, sempre più numerose le conferme di come gli inquinanti più pericolosi (diossine, PCB, metalli pesanti ecc,) che escono dagli inceneritori (di vecchia e nuova generazione) arrivino nei nostri piatti e – cosa di inaudita gravità – nel latte materno. La presenza delle diossine nel latte materno è il segnale di una esposizione molto pericolosa, già avvenuta nella vita intrauterina, quando gli inquinanti arrivano all’embrione e al feto, interferendo con le fasi più critiche e delicate dello sviluppo, come già documentato fino dagli anni ’70 da Lorenzo Tomatis, grandissimo medico, ricercatore e scienziato, e in seguito ampiamente confermato. La fase dello sviluppo fetale è infatti la più cruciale per il futuro destino di salute/malattia non solo nell’infanzia ma anche nell’età adulta.
    La scelta fatta dai tre consigli provinciali, scelta che comunque ha prodotto una lacerazione interna alle maggioranze di governo, non ha tenuto conto né dello stato di salute della popolazione interessata né di specifiche indagini ambientali e sanitarie già condotte in Regione Toscana e che avrebbero dovuto fortemente sconsigliare le soluzioni impiantistiche adottate in questo Piano.
    Non staremo fermi a guardare che lo scempio si compia, saremo a fianco delle comunità locali, dei comitati e delle associazioni che assieme a noi si batteranno per la tutela della salute dei cittadini e delle future generazioni.
    Il latte materno è un Bene Comune di inestimabile valore. È forse il primo bene, il primo dono d’amore che un piccolo riceve nella vita. Non è uguagliabile da alcun sostituto artificiale o animale. È fonte di benessere e salute per la mamma e per il bambino, ma anche per la società e per l’ambiente, ma mai come oggi, al pari di altri beni comuni, è minacciato dal profitto e dall’inquinamento e va pertanto difeso e salvaguardato”.

    fonte terra nuova.
     
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31 replies since 30/11/2011, 03:44   574 views
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