paziente ottiene cure dall'asl per metodo Di Bella

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  1. gulio
     
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    http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/...453858229.shtml

    Resuscita il metodo Di Bella
    Il giudice impone alla Asl di curare un malato di cancro
    Accolto il ricorso di un paziente dopo il rifiuto


    BARI - Ufficialmente per l’Istituto superiore della sanità non ha nessuna efficacia, per questo motivo non è riconosciuto come cura contro i tumori. Ma il metodo Di Bella, a distanza di quasi venti anni, torna a far parlare di sé: il Tribunale del lavoro di Bari, nei giorni scorsi, ha accolto il ricorso di urgenza promosso da un uomo gravemente ammalato di cancro che aveva chiesto all’Asl del capoluogo pugliese di poter essere sottoposto alla terapia scoperta, tra il 1997 e il 1998, dal fisiologo modenese Luigi Di Bella. I medici dell’azienda sanitaria, però, aveva negato questa possibilità al paziente, così la vicenda è stata catapultata in un’aula giudiziaria. Il Tribunale si è espresso qualche giorno fa e ha dato ragione all’ammalato: con un’ordinanza, il giudice ha obbligato l’Asl a concedere «l’erogazione immediata e gratuita dei farmaci del trattamento Di Bella».

    Quindi, nonostante le sperimentazioni ufficiali siano fallite e la comunità scientifica abbia bocciato senza appello il cocktail di medicinali, il magistrato ha riconosciuto il diritto del paziente a curarsi, a carico del sistema sanitario pubblico, con il metodo Di Bella. Per obbligare l’Asl a coprire le spese è necessario, però, che ci sia almeno un medico disposto a prescrivere la cura. L’azienda sanitaria ha già anticipato che presenterà appello contro l’ordinanza del giudice del lavoro, la battaglia legale quindi non è conclusa. La cura è fuori dal protocollo e i farmaci sono esclusi dal prontuario del ministero. Ragion per cui, è il ragionamento dei dirigenti dell’Asl, il sistema sanitario non potrebbe farsi carico delle spese. Ma non è solo un problema economico: la stragrande maggioranza dei medici non crede all'efficacia e alla bontà della terapia. Tra questi il direttore generale dell’azienda sanitaria barese, Domenico Colasanto, che ha già firmato la delibera per affidare l’incarico ai legali di fare appello.

    «Purtroppo - sostiene il manager - ci sono giudici che pretendono di fare anche i medici e ancora impongono il metodo Di Bella. Dico purtroppo perché la cura non ha nessun fondamento scientifico, è stata testata ma ha fallito. Non produce benefici per i pazienti, nemmeno come terapia palliativa. Non è una battaglia contro gli ammalati e i loro familiari, li comprendo, capisco che nel dolore e nella disperazione si voglia tentare ogni strada. Ma deve essere anche chiaro che la cura Di Bella non funziona». Ma intanto c’è un giudice che ha disposto «l’erogazione immediata», ed essendo l’ordinanza immediatamente esecutiva l’Asl non può porre alcun ostacolo alla volontà del paziente. Il dibattito, intanto, prosegue tra pro e contro. Migliaia di persone, anche su Facebook, giurano sull’efficacia del metodo e portano testimonianze dirette. Sul social network esistono almeno due gruppi che sostengono il contrario di quanto provato dalla comunità scientifica.

    Vincenzo Damiani
    27 febbraio 2012
     
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  2. Marvey
     
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    L’istituto di Veronesi “promuove” Di Bella

    Lo Ieo ha certificato la riduzione di un tumore. E l’ateneo di Firenze pubblica uno studio incoraggiante

    Centenario con il botto per il professor Luigi Di Bella. L'Istituto Europeo di Oncologia (Ieo), diretto dal professor Umberto Veronesi, ha appena certificato che la cura Di Bella è efficace nella cura di tumori.

    Meglio non poteva andare per il fisiologo modenese, morto nel 2003, ideatore della discussa multiterapia anticancro, basata su farmaci biologici, nato a Linguaglossa in provincia di Catania nel luglio del 1912, proprio cent'anni orsono. Per commemorare l'evento è appena uscito il libro “Il poeta della scienza”, l'ennesima biografia del medico, un'opera corposa firmata stavolta dal figlio Adolfo.

    L’Università di Firenze ha pubblicato uno studio intitolato “Effetti combinati di melatonina, acido trans retinoico e somatostatina sulla proliferazione e la morte delle cellule di cancro al seno” che rappresenta una vera svolta e un punto di riferimento per la comunità scientifica internazionale che finora ha dovuto fare i conti con pochissime pubblicazioni dibelliane di un certo spessore. Meglio non poteva andare, nel centenario, per una terapia bocciata come inefficace e tossica dal Ministero della Sanità nel 1998 dopo una contestata sperimentazione e che in questi anni si è diffusa in Italia nel silenzio generale, con pazienti, medici e farmacisti che riferiscono di ottimi risultati ottenuti in tanti pazienti. Tra i più recenti, alcuni a Siracusa, a Catania e in Calabria.

    È il caso di un trentaduenne di Cosenza, colpito da un carcinoma squamocellulare rinofaringeo, che dopo la diagnosi s'è rifiutatao di sottoporsi alle cure tradizionali proposte dallo Ieo di Milano e s'è subito rivolto a Giuseppe Di Bella, figlio medico del fisiologo, uno dei tanti medici che continuano a praticare il trattamento, e che il 30 settembre scorso, stando alla cartella clinica, gli ha prescritto la contestata terapia. Neppure due mesi dopo arriva il risultato, certificato dal dottor Roberto Bruschini, oncologo del Reparto di Chirurgia Cervico Facciale dell'Unità di Neoplasia del Cavo Orale dello stesso Ieo, diretto dal professor Luca Calabrese. Riferendosi alla cura praticata “secondo lo schema Di Bella”, il medico ha scritto che “obiettivamente al controllo odierno, pur mancando un'immagine che consenta un paragone, rispetto alla descrizione della Tac parametro, la lesione appare ridotta da T2 a T1. Il paziente riferisce netto miglioramento della sua patologia”. Il giovane s'è poi rivolto all'avvocato Massimiliano Coppa di Cosenza che gli ha fatto ottenere un'ordinanza del Tribunale che facendo leva sul referto dello Ieo ha obbligato l'Asl alla somministrazione gratuita della terapia, mentre in prima istanza il giudice monocratico s'era attenuto agli esiti negativi della sperimentazione respingendo l'istanza del paziente, al quale nel frattempo l'Inps aveva revocato l'invalidità per patologia.

    Il referto è analogo a tanti altri in giro per l'Italia e contrasta con gli esiti della sperimentazione della quale il professor Veronesi fu uno degli ideatori e conduttori prima che l'abbandonasse con la giustificazione ufficiale che non era riuscito a reclutare per lo studio un numero sufficiente di donne malate di tumore al seno.

    Proprio al cancro mammario si riferisce il citato studio dell'Università d Firenze (Dipartimento di Anatomia e Istologia) pubblicata sulla rivista European Journal of Pharmacology con il titolo “Effetti combinati di melatonina, acido trans retinoico e somatostatina sulla proliferazione e la morte delle cellule di cancro al seno”.

    La sintesi è molto incoraggiante: “Nel loro insieme - si legge nelle conclusioni - i nostri risultati indicano che la co-somministrazione di melatonina con acido all trans retinoico e la somatostatina può essere un beneficio terapeutico significativo nel cancro della mammella”.

    Per far pubblicare lo studio i ricercatori hanno dovuto però eliminare il cognome contestato: “Non avrebbero mai accettato un lavoro che portasse il nome Di Bella”, ha dichiarato uno dei conduttori. Il professor Luigi Di Bella, che riposa nel cimitero di Fanano, forse non sarebbe rimasto sorpreso.

    di Vincenzo Brancatisano

    29 luglio 2012

    FONTE: http://gazzettadimodena.gelocal.it/cronaca...bella-1.5473803



    Articolo a mio parere molto interessante che si collega con quello postato precedentemente da Gulio.
    Credo che alla fine tutti i nodi vengono al pettine, e credo fermamente che il Metodo Di Bella per la cura dei tumori, già applicato in centinaia di casi in tutt'Italia e anche oltre, prenderà sempre più piede e verrà sempre più rivalutato anche in ambito medico-scientifico, come già sta accadendo ora. Del resto è difficile tenere celato qualcosa i cui risultati sono realmente tangibili.
    Sono felice perchè questo è un riconoscimento significativo nei confronti di questo grande Medico, nato esattamente 100 anni fa, che oltre ad essere un valente scienziato era anche un grandissimo Uomo, il quale si prendeva cura dei tanti malati che si rivolgevano a lui gratuitamente e con cure personalizzate ad "hoc" per ciascun caso. Veramente una figura da ricordare e da prendere come esempio.

    :)
     
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  3. Apocalypse23
     
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    si ilvecchio dibella era speciale ha allungato la vita di mio padre di ben 7 anni
     
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2 replies since 27/2/2012, 13:56   219 views
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