numerosi casi di menengite a cesena e bologna

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    http://www.ilrestodelcarlino.it/cesena/cro...imba_anni.shtml

    Sospetto caso di meningite batterica su una bimba di tre anni
    E' il secondo in pochi giorni
    L'ultimo recente caso
    Commenti

    Da sabato una bimba di 3 anni è ricoverata al Bufalini. Scattato immediatamente il sistema di sorveglianza sanitaria anche sui 112 compagni della scuola materna di Pievesestina

    Cesena, 19 novembre 2012 - Sabato scorso è stata ricoverata al Bufalini una bimba di 3 anni per un sospetto caso di meningite batterica. La piccola paziente, che è stata subito trattata con terapia antibiotica, ha reagito positivamente alle cure e le sue condizioni di salute attualmente sono in fase di miglioramento.

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    In attesa di ricevere i risultati degli esami, è scattato immediatamente il sistema di sorveglianza sanitaria da parte del Dipartimento di Sanità Pubblica e della Pediatria di Comunità dell’Azienda USL di Cesena. A scopo preventivo sono state individuate tutte le persone che sono venute in a contatto con la piccola e quindi sono stati sottoposti a profilassi antibiotica i familiari della bambina, i 112 compagni della Scuola Materna di Pievesestina frequentata dalla piccola e tutte le persone che sono venute a contatto stretto e continuativo con lei.

    “Si escludono - tranquillizza il dottor Massimo Farneti, responsabile della Pediatria di Comunità dell’Ausl di Cesena - collegamenti tra questo caso e quello che si è verificato il 12 novembre scorso, che ha coinvolto una bimba di 3 anni, già dimessa dall’ospedale, per la quale gli esami di laboratorio non hanno invece confermato che si è trattato di sepsi batterica da meningococco. Non c’è quindi nessun motivo di allarme”.

    “Il microrganismo che causa un tipo di meningite nei confronti del quale è necessario attivare nei tempi più brevi possibili una profilassi antibiotica ai contatti stretti del caso - spiega la dottoressa Barbara Bondi, medico del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Ausl di Cesena - è chiamato meningococco. Frequentemente si trova nelle alte vie respiratorie delle persone, senza provocare alcun problema. In alcuni casi invece si può diffondere nell’organismo provocando sepsi o meningiti. La trasmissione avviene da persona a persona attraverso le goccioline respiratorie, quindi per contatto diretto con persone “portatrici sane” o malate. Per questo è opportuno che le persone che hanno avuto contatti continuativi e ripetuti con un soggetto ammalato (familiari, conviventi, colleghi di lavoro…) siano sottoposti a profilassi antibiotica, per abbattere il rischio, già di per se stesso molto basso, di ammalarsi. Il periodo di incubazione, in caso di malattia, è al massimo di 10 giorni, ma più spesso è di tre-quattro giorni, e la contagiosità persiste sino a quando sono presenti i meningococchi nelle secrezioni del naso o della faringe”.


    “L’infezione generalizzata – continua la dottoressa Bondi - inizia in modo brusco con febbre alta, cefalea intensa, nausea e spesso vomito, rigidità nucale e a volte comparsa di arrossamenti cutanei tipo esantema o petecchie.
    Da evitare, perché inutile, la ricerca di eventuali portatori mediante tampone naso-faringeo, come pure non ha alcun fondamento scientifico la pratica della disinfezione degli ambienti, in quanto il microrganismo sopravvive solo pochi minuti nell’ambiente esterno”.

    Ogni anno nel territorio dell’Ausl di Cesena si registrano alcuni casi isolati di meningite batterica: nel 2011 sono stati 4, tutti risolti favorevolmente. In questi casi, il Dipartimento di Sanità Pubblica e la Pediatria di Comunità, unitamente ai pediatri di libera scelta, ai medici di famiglia e ai medici ospedalieri, mantengono costantemente attivo un sistema di sorveglianza sanitaria per la rapida individuazione delle persone potenzialmente contagiate e il trattamento precoce dei casi.


    leggete ancora


    http://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/cr...meningite.shtml

    Bologna, 3 novembre 2012 - TRENTADUE anni, guardia giurata di professione e una passione per le moto e la pallavolo. Flavio Anania, nato a Napoli e dipendente della Coopservice, è morto per una meningite fulminante da batterio meningococco. Che non gli ha lasciato scampo. In via precauzionale, l’Ausl ha avviato le misure di profilassi. «La situazione, sotto controllo, è costantemente monitorata», fanno sapere dal dipartimento di Sanità pubblica.


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    Muore di meningite a 32 anni

    TUTTO inizia mercoledì scorso. Il trentaduenne sta lavorando e si sente poco bene. Così decide di tornare a casa. I sintomi sembrano quelli di una classica influenza. Il giovane prende degli antipiretici, riposa qualche ora e ha la sensazione di stare meglio. Così trascorre la sera di Halloween in casa in compagnia di un gruppetto di amici: nonostante stia meglio, non se la sente di uscire.



    GIOVEDÌ mattina, però, inizia l’incubo. Flavio si sente molto debole e la sua ragazza nota delle strane macchie sulla pelle, proprio vicino alle orecchie. Sono preoccupati. A quel punto chiamano la guardia medica che consiglia loro di andare al pronto soccorso.



    ANANIA arriva al Sant’Orsola intorno alle 13. Ma per lui è troppo tardi: non c’è più niente da fare. Il sospetto di una meningite c’è subito, ma la situazione è già compromessa. Il giovane muore un paio di ore dopo per una meningite da meningococco di tipo C. Se si fosse vaccinato si sarebbe salvato. Solo per quella di tipo B non esiste vaccino.



    Più di cento persone saranno sottoposte a profilassi. Trenta sono amici, parenti, colleghi di lavoro e giocatori di pallavolo, compagni di squadra del trentaduenne. Profilassi anche in Tribunale. Il giorno in cui si è sentito male, infatti, Anania era in servizio al Palazzo di giustizia, come accadeva spesso, e per questo la procedura di profilassi sarà estesa anche a oltre 60 persone che in via Farini sono state in contatto con lui. Tra loro ci sono anche diversi colleghi di lavoro.



    «È PRIMA di tutto una tragedia — spiega il presidente del Tribunale, Francesco Scutellari —: era un ragazzo disponibile, volonteroso e un gran lavoratore. Abbiamo attuato la profilassi più ampia possibile, per la vigilanza e per chi ha avuto un contatto diretto con lui». Profilassi anche al Sant’Orsola, per una trentina di persone. Sono gli operatori del pronto soccorso, gli uomini che hanno effettuato il trasporto del trentaduenne da un reparto all’altro e gli operatori della terapia intensiva e anestesiologia polivalente Di Nino.



    LA MENINGITE da meningococco «è la forma più classica — spiega Fausto Francia, direttore del dipartimento di Sanità pubblica dell’Ausl —. La malattia si trasmette con un contatto molto stretto: parlando almeno dieci o quindici minuti con la persona malata e a poche decine di centimetri. Per intenderci, chi passa vicino alla vittima o scambia un saluto con lei non corre alcun rischio».


    di EMANUELA ASTOLFI



    in usa sta accadendo la stessa cosa....

    http://www.corriere.it/salute/12_ottobre_0...290547c92.shtml


    Epidemia di meningite: 7 morti negli Usa
    Le vittime per un farmaco contaminato. Sono 91 persone infette

    Si aggrava negli Stati Uniti l'epidemia di meningite dovuta a un farmaco contaminato. Il contagio, secondo gli esperti, è di origine batterica e ha colpito soprattutto in Tennesse, ma ormai gli Stati dove sono stati registrati dei casi di contagio sono nove. Sono 91 in totale le persone infette, secondo il Centro di controllo e prevenzione delle malattie degli Stati Uniti. I pazienti che hanno contratto la malattia, come spiega Abc News, hanno ricevuto iniezioni alla schiena a base di corticosteroidi con il batterio «aspergillus», contaminati in un laboratorio del Massachusetts. Il farmaco potenzialmente contaminato, utilizzato per curare il mal di schiena, è stato somministrato in 23 Stati.

    8 ottobre 2012 | 10:48


    http://qn.quotidiano.net/salute/2012/10/18...asi_morti.shtml

    Sanita': si allarga epidemia meningite in Usa, 247 casi e 19 morti
    Si allarga l'epidemia di meningite fungina negli Usa, collegata a iniezioni di steroidi contaminati. L'ultimo aggiornamento dei Centers for Disease Control and [...]

    Roma, 18 ott. (Adnkronos Salute) - Si allarga l'epidemia di meningite fungina negli Usa, collegata a iniezioni di steroidi contaminati. L'ultimo aggiornamento dei Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) parla di 247 casi in 15 Stati, 245 di meningite fungina più 2 infezioni alle articolazioni periferiche (ginocchio, anca, spalla o gomito). I morti sono almeno 19, spiegano i Cdc, ricordando che la Fda sta passando al setaccio tutti i prodotti del New England Compounding Center (Necc), l'azienda all'origine dell'epidemia, e dopo i controlli condotti negli edifici dell'azienda del Massachusetts, avrebbe riscontrato condizioni igieniche che fanno temere per tutti i medicinali prodotti.

    Circa 14 mila persone in 23 Stati potrebbero avere ricevuto le iniezioni dei farmaci contaminati, usati per il trattamento del mal di schiena. Cdc ed Fda continuano le indagini, ma ribadiscono che questa forma di meningite non è contagiosa.


    Pare che a bologna la cosa nn sia poi così leggera come vogliono farci credere.

     
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