Ecco come finirà il mondo: gli scienziati studiano l'apocalisse

Disastri

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  1. Apocalypse23
     
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    La fine dei tempi ha sempre affascinato scienziati e semplici cittadini. Un desiderio innato di capire come finirà l'umanità si accompagna da sempre alla domanda " Da dove veniamo". Al Cambridge Centre for the Study of Existential Risk (Cser), un progetto ancora alla fase embrionale, ha riunito 27 fra le più brillanti menti accademiche di Oxford, Imperial College, Harvard e Berkeley, allo scopo di stilare un elenco degli eventi catastrofici che potrebbero rappresentare una minaccia per l’umanità, nonché portare all’estinzione della stessa. Per riuscire a fare una lista verosimile sono presenti alcune delle menti più brillanti dell'umanità,tra cui Stephen Hawking. Ecco secondo loro come finirà il mondo.L'uomo si autodistruggerà ?

    Siamo spesso portati a pensare che la minaccia più grande per il nostro pianeta sia un evento esterno, un asteroide o un raggio gamma, lo stesso super brillamento solare ci mette in allarme. Eppure le minacce più concrete per l'umanità arrivano da dentro. Un'epidemia letale, una guerra nucleare incontrollata, il bioterrorismo. Nei prossimi decenni si potrebbero verificare eventi che necessitano di una gestione precisa per non diventare disastri globali, che mettono a rischio la nostra esistenza. Su queste basi si è redatto un registro, il più possibile completo, dei rischi esistenziali che sta correndo il mondo moderno, per garantire così la sopravvivenza del genere umano. Le "super menti."
    Il collegio che ha studiato le minaccie globali è composta dall' ex presidente della Royal Society Martin Rees, il fisico matematico di fama mondiale Stephen Hawking, lo scienziato Robert May, il filosofo Huw Price, l' economista Partha Dasgupta e il genetista il George Church.
    L'idea di mettere insieme tutte le arti scientifiche per elaborare manuali di sopravvivenza non è nuova, si è tentata anche per stilare un protocollo per un contatto extraterrestre. Spesso i risultati sono deludenti e si ricavano informazioni banali e scontate. In questo caso i nove pericoli non costituiscono niente di nuovo rispetto a quello che già si sapeva, ma il timbro di "scientificità" forse li rende più degni di essere approfonditi, e può contribuire a dare consapevolezza a chi ignora quanto fragile e precario sia l'equilibrio del nostro pianeta e dell'umanità che lo abita.
    GLI SCENARI - Questi i nove possibili scenari apocalittici evidenziati dagli studiosi:
    1 – tecnologia intelligente: una rete di computer potrebbe sviluppare una mente propria e usare così le risorse per i propri scopi, a spese dei bisogni dell’umanità
    2 – attacchi informatici: il mondo moderno è basato e si gestisce grazie a un sistema d’interconnessioni e se queste dovessero collassare a causa di un attacco terroristico, la paralisi sarebbe totale
    3 – bioterrorismo: se un supervirus o un batterio per il quale non c’è antidoto sfuggisse al controllo di un laboratorio o venisse rilasciato dai terroristi, porterebbe alla morte di milioni di persone
    4 – sabotaggio dell’approvvigionamento alimentare: oggi non si tende più a fare scorte di cibo e se ci fossero problemi alle reti che controllano la distribuzione degli alimenti, scoppierebbero tumulti nel giro di 48 ore
    5 – condizioni climatiche: la Terra sta continuando a riscaldarsi e gli esperti temono che presto si arriverà al punto di non ritorno, con conseguenze facilmente immaginabili e catastrofiche
    6 - pandemie: i viaggi aerei sempre più frequenti rischiano di scatenare una rapida diffusione di nuovi virus-killer, mutati dagli animali, che possono spazzare via milioni di persone prima che venga scoperto un vaccino per fermarli
    7 – guerra: la crescita demografica ha messo in pericolo le risorse di cibo e acqua e così nei prossimi decenni le nazioni andranno in guerra per difenderle o conquistarle
    8 – apocalisse nucleare: le nazioni che dispongono della bomba atomica lanciano attacchi mirati, che possono comportare milioni di perdite umane. Un altro pericolo è rappresentato dal fatto che le testate nucleari possano finire nelle mani di terroristi
    9 - impatto di un asteroide: un gigantesco asteroide è ritenuto responsabile dell’estinzione dei dinosauri sulla Terra e anche il genere umano potrebbe fare la stessa fine.
    E allora non resta che capire di che "morte moriremo", speriamo il più tardi possibile. Per Isaac Newton fine del mondo il giorno di Natale 2060 ?A differenza delle previsioni dei Maya, secondo i quali il mondo finira' il 21 dicembre 2012, Sir Isaac Newton, ci concede altri 48 anni. Per il padre della fisica, infatti, l'universo giungerà' al termine il 25 dicembre del 2060. E' quanto emerge dall'analisi degli scritti teologici, meno conosciuti di quelli scientifici, di Newton pubblicati dal sito web della Biblioteca Nazionale d'Israele (The Newton Project), che ha messo online la copia della Bibbia del fondatore della meccanica classica. Su un margine di una pagina Newton cita il 2060 come la data dell'apocalisse. Il calcolo parte dall'incoronazione di Carlo Magno, la notte di Natale dell'800, da cui fa iniziare - basandosi sul Libro di Daniele - il contro alla rovescia lungo 1.260 anni.Come abbiamo detto autore dello scoop è il quotidiano israeliano Haaretz che cita come prova gli archivi appena resi pubblici su web dalla Biblioteca Nazionale di Israele. La previsione newtoniana della fine del mondo nel 2060 e' infatti frutto della lettura 'tra le righe' della Bibbia e del libro di Daniele nell'Antico Testamento.
    Newton e' partito dalla data simbolica dell'incoronazione di Carlo Magno nel 800 d.C. E riferendosi al libro di Daniele, dove si prevedeva la fine del mondo 1.260 anni dopo, calcolo' che il tempo dell'Apocalisse sarebbe stato nel 2060.

    L'Ansa spiega che attraverso lo studio di circa 7.500 pagine manoscritte archiviate, digitalizzate e rese liberamente disponibili on line grazie al Progetto Newton dell'Universita' di Cambridge, emerge dunque un nuovo volto del poliedrico scienziato, fisico, britannico: quello di un teologo autorevole che ha applicato il suo approccio scientifico allo studio dei testi sacri, e in particolare del misticismo ebraico.
    Gli scritti teologici del fisico britannico sono un vero e proprio tesoro che e' stato lasciato sugli scaffali della Biblioteca Nazionale per "un misto di fortuna e coincidenza", riferisce Haaretz. Centocinquant'anni dopo la sua morte, i discendenti di Sir Isaac Newton consegnarono i manoscritti alla Cambridge University, dove il fisico aveva studiato.

    L'universita' tuttavia ha conservato solo i suoi scritti scientifici e ha restituito gli altri manoscritti agli stessi discendenti. Nel 1936, questi manoscritti sono stati offerti all'asta da Sotheby's a Londra. Gli acquirenti furono solo due, ma di calibro: il famoso economista John Maynard Keynes e il collezionista e orientalista ebraico Shalom Yehuda Abraham, che hanno deciso di condividere la collezione. Per Keynes, i manoscritti di alchimia e a Yehuda gli scritti teologici. Alla morte del collezionista nel 1969, questi preziosi documenti sono stati donati alla Biblioteca Nazionale di Israele.

    fonte =http://www.ufoonline.it/]
     
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