MCS cibo e veleni

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  1. Apocalypse23
     
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    http://www.la7.it/blog/post_dettaglio.asp?...Exit_15&id=1509

    video....... pazzesco
    leggete i commenti specie quello di frigo.

    MCS. IL PUNTO DELLA SITUAZIONE
    Hanno provveduto a bloccare in vari modi i pochi medici che facevano diagnosi di Sensibilitá Chimica Multipla (2002 e 2005), al momento si può contare solo sui dati forniti dalle associazioni di malati e dai singoli interessati.

    In completa controtendenza con il sempre maggiore riconoscimento delle malattie ambientali a livello mondiale, da circa un anno è stato adottato, nei centri MCS di Bologna e Firenze, il Protocollo IAAIC-SCM (“INTOLLERANZA IDIOPATICA AMBIENTALE AD AGENTI CHIMICI DENOMINATA ANCHE SENSIBILITÀ’ CHIMICA MULTIPLA”). Dirigenti di politiche sanitarie nazionali e regionali valutarono una patologia emergente in aperto conflitto di interessi e senza nessuna conoscenza diretta della MCS. Lo stesso dicasi per specialisti dell´Istituto Superiore di Sanità (ISS). Pochissimi medici avevano un minimo di esperienza diagnostica, peccato che rispetto a tre anni fa avessero "cambiato idea" sulla eziologia, da immunitaria a "idiopatica". Del Protocollo non si é riusciti ad ottenere ancora una copia ufficiale certificata. Almeno a Bologna, causa defezioni nel personale medico, la "sperimentazione", per metà psicologica, non risulta ancora avviata. Nonostante i ricatti ai danni dei pazienti con "vecchie" diagnosi, quelli aderenti a AMA-MCS, ARTICOLO 32, e gruppi informali, hanno deciso di non sottoporsi. Da quasi un anno la Campagna CNR-MCS diede una informazione puntuale affinché i pazienti di MCS potessero valutare se aderire o meno. Purtroppo, altre associazioni (come AMICA), pur essendone a conoscenza da tempo non fecero altrettanto.
    Il Protocollo IIAAC/SCM é in completa contraddizione con oltre un decennio di diagnosi in Italia (secondo il Consenso Internazionale 1999), ed i contini riconoscimenti internazionali, medici e della disabilità. Oltretutto nelle “Linee Guida Indoor 2001” la MCS é già stata ben definita come malattia ambientale da prevenire da una Commissione di studio del Dipartimento Prevenzione del Ministero della Sanità a partire dal 1998. Il Protocollo IIAAC/SCM di fatto recepisce le conclusioni della Conferenza IPCS (Berlino 1996) promossa dalle multinazionali della chimica-farmaceutica-comunicazioni-energia (IEI, malattia idiopatica ambientale). Il documento finale fu sconfessato dal Presidente della Conferenza IPCS e da 80 medici e scienziati. Fu vietata la pubblicazione degli atti conclusivi. Ancora oggi si favoleggia che tale conferenza fosse organizzata dalla WHO (Organizzazione Mondiale della Sanità) mentre era patrocinata solamente da essa. Neppure nelle patrie delle multinazionali (Germania e USA), sono riusciti ad imporre un protocollo e una definizione IEI così peggiorativa, persino delle conclusioni sconfessate della Conferenza IPCS 1996. L´Istituto Superiore di Sanità inventandosi un nome e una sigla sconosciute nel mondo si pone persino ben oltre tale negativa definizione.

    E´fin troppo evidente che le parole “medicina”, “diritti umani” e “Costituzione”, hanno poco a che fare con decisioni (illegali? in assenza di una copia ufficiale) dettate da miopi logiche di bilancio prese a livello politico. Come per altre "emergenze" di casa nostra si tenderà a rimandare, le misure necessarie ed il riconoscimento dei diritti umani dei malati, finché sarà possibile "gestire" la situazione in siffatta maniera.
    Per dodici anni, prima del 2005, il Ministero della Salute ha negato praticamente la malattia. Ora, dopo le iniziative della società civile non può più farlo, ma può cambiare nome alla MCS e "riconoscerla" per bloccare le numerose cause legali per le terapie, fare finta di "studiarla" ignorando oltre la metà degli studi, e magari alla fine dire che non ha eziologia ambientale. Tra cinque anni, quando sarà caduta anche questa mistificazione si propenderà per darle una eziologia meramente neurologica o comunque limitata. E così avanti di questo passo. Entro venti anni il risultato finale sarà solo nuovi e tanti malati con ulteriore drammatico aggravamento per il bilancio statale.
    Queste potrebbero essere le decisioni "preventive" sulle quali riteniamo sia stato confezionato il Protocollo IIAAC/SCM (“Intolleranza Idiopatica Ambientale ad Agenti Chimici/ Sensibilità Chimica Multipla”). Esso fu elaborato negli anni 2005/2006 in completa segretezza e all´insaputa delle associazioni dei malati. Senza consultare i maggiori reali esperti nordamericani nelle malattie ambientali.
    Mentre la Commissione Diritti Umani del Canada conclude nel Rapporto Sears "“Ci sono alti costi per la società a non occuparsi delle persone con le sensibilità e la qualità ambientale del posto di lavoro interessa rendimento, salute e presenza dei lavoratori.” , il Consiglio Superiore di Sanità e il Ministro della Salute potrebbero firmare a breve la "MCS ALL´ITALIANA". Dato l´attuale situazione politica, un governo "tecnico", più "indipendente" da richieste di giustizia sociale, potrebbe essere molto utile allo scopo.
    (UFFICIO STAMPA AMA-MCS)
     
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0 replies since 7/9/2009, 13:40   55 views
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